Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04 24.04
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Introduzione
Una peculiarità dei programmi open source è il fatto che viene sempre reso disponibile il codice sorgente, scaricabile sotto forma di archivio compresso con estensione .tar.gz, .tar.bz2, .tar.xz, o .zip. Tale archivio contiene file di testo scritti in un linguaggio di programmazione, detti file sorgente, e altri eventuali file necessari al programma.
Per poter utilizzare un programma ottenuto in questa forma è necessario tradurre i file sorgente in file binari, cioè file comprensibili ed eseguibili da un computer. Questa operazione è detta compilazione e si basa sulle istruzioni contenute nel makefile. Completata la compilazione è possibile eseguire l'effettiva installazione del programma, ovvero la copia dei file nella corretta posizione all'interno del file system.
La seguente guida cerca di gettare delle linee guida sulla compilazione illustrando concetti e pratiche di base, tuttavia è opportuno ricordare che da programma a programma il metodo utilizzato può variare sensibilmente. Di solito chi ha creato un programma allega sotto forma di file INSTALL, README, readme.md le istruzioni da eseguire per arrivare a una corretta compilazione dei sorgenti.
Pertanto la prima regola da seguire è leggere la documentazione allegata.
Preparativi
Installare il pacchetto build-essential.
Per programmi basati su KDE o Qt, installare il pacchetto cmake.Estrarre il pacchetto dei sorgenti nella propria Home.
Per semplicità consideriamo che i sorgenti siano all'interno della cartella sorgenti all'interno della propria Home.
Più in generale per mantenere ordinata la propria Home è consigliabile creare una sottocartella specifica per le compilazioni.
Generazione del makefile
Il makefile è un file il cui contenuto dipende dalla configurazione del sistema in cui si intende installare il programma. Proprio per questo motivo, tale file non può essere distribuito insieme ai sorgenti ma va generato direttamente sul sistema di destinazione.
Di seguito sono descritti, in linea generale, i due metodi più comuni per generare il makefile, ovvero mediante lo scritp di configurazione o del programma Cmake. Attenersi alle istruzioni specifiche per ogni programma, di solito contenute in file di testo allegati e/o distribuiti insieme ai sorgenti, denominati INSTALL, README, readme.md o altri nomi simili.
Script di configurazione
Aprire il terminale e spostarsi nella cartella in cui sono stati estratti i sorgenti digitando il seguente comando:
cd sorgenti
Dare i permessi di esecuzione allo script di configurazione digitando il seguente comando:
chmod +x configure
Se il file avesse un nome differente, ad esempio configure.sh, ripetere il comando col nome corretto.
Avviare lo script di configurazione digitando il seguente comando:
./configure
Se la generazione del makefile dovesse interrompersi a causa di una dipendenza non presente nel sistema, consultare il paragrafo Installazione dipendenze.
Accorgimenti
Spesso per migliorare la compressione dell'archivio compresso contenente il codice sorgente, lo script di configurazione configure e il file Makefile vanno creati eseguendo prima lo script autogen.sh con il comando:
./autogen.sh
Quasi sempre lo script di configurazione mette a disposizione l'opzione --prefix=path che permette di scegliere in quale directory allocare il programma che si va compilando. Nell'uso più frequente di questa opzione il comando diventa:
./configure --prefix=/usr
Per ottenere un elenco delle ulteriori opzioni messe a disposizione dallo script digitare l'opzione -h oppure consultare i file INSTALL o README forniti con il sorgente.
Cmake
Per programmi basati su KDE o Qt la generazione del makefile è generalmente affidata al programma CMake.
Il programma CMake è utilizzabile anche tramite interfaccia grafica. Per maggiori informazioni consultare la pagina CMakeGui.
Creare la cartella build nella cartella in cui sono stati estratti i sorgenti:
mkdir sorgenti/build
Spostarsi al suo interno:
cd sorgenti/build
Compilare i sorgenti digitando:
cmake ..
Se la generazione del makefile dovesse interrompersi a causa di una dipendenza non presente nel sistema, consultare questo paragrafo.
Accorgimenti
CMake mette a disposizione l'opzione --install-prefix directory che permette di scegliere in quale directory allocare il programma che si va compilando. Nell'uso più frequente di questa opzione il comando diventa:
cmake --install-prefix /usr
Per ottenere un elenco delle ulteriori opzioni messe a disposizione dal programma CMake digitare l'opzione -h o --help oppure consultare i file INSTALL o README forniti con il sorgente.
Installazione dipendenze
Se la creazione del makefile si interrompe a causa di una dipendenza mancante, verrà generato un messaggio di errore che riporta le dipendenze mancanti. Sarà dunque necessario installarle manualmente, differenziando tra il caso in cui il nome del pacchetto non è individuabile e si dispone solo del nome del file e il caso in cui il nome del pacchetto è individuabile.
Con il nome del file
Installare il pacchetto apt-file digitando nel terminale terminale:
sudo apt install apt-file
Creare il database con il comando:
sudo apt-file update
Il comando può richiedere del tempo per terminare.Cercare adesso il pacchetto ignoto con il comando:
sudo apt-file search <nomefile>
Il pacchetto richiesto è quello che fornisce il file con il nome esatto. Per installare il suddetto pacchetto seguire la procedura successiva.
Con nome del pacchetto
Avviare il gestore pacchetti.
Cercare il nome del pacchetto (solitamente una libreria con suffisso -dev).
Installare il pacchetto.
Se sono presenti più versioni dello stesso pacchetto, installare quella del repository main.
Nel caso il file richiesto sia fornito da due o più pacchetti selezionare quello con «-dev» nel nome.Riavviare la generazione del makefile mediante lo script di configurazione o il programma Cmake.
Sarà necessario ripetere questa procedura ogni volta che la generazione del makefile viene interrotta da una dipendenza mancante.
Compilazione
Digitare nel terminale il seguente comando:
make
Installazione
Digitare nel terminale il seguente comando:
sudo make install
Una volta installato il programma, è possibile rimuovere i file compilati dalla cartella dei sorgenti digitando nel terminale il seguente comando:
sudo make clean
Non eliminare la cartella dei sorgenti né il suo contenuto, in quanto necessari per poter disinstallare il programma come spiegato nel paragrafo Disinstallazione. In alternativa, è possibile eseguire l'installazione servendosi di CheckInstall, il quale permette una differente e più semplice disinstallazione.
Rimozione
Questo metodo di disinstallazione è utilizzabile solo se il Makefile mette a disposizione la relativa opzione uninstall.
Digitare nel terminale il seguente comando:
sudo make uninstall