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Differenze tra le versioni 268 e 271 (in 3 versioni)
Versione 268 del 01/03/2018 21.40.51
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Versione 271 del 09/05/2018 18.00.45
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Installare i programmi in fase di sviluppo in Ubuntu 18.04 LTS? Un gioco da ragazzi!

La futura versione di Ubuntu 18.04 LTS Bionic Beaver avrà una nuova funzionalità molto interessante che farà la felicità di molti. Sarà infatti possibile installare i pacchetti snap in fase di sviluppo dei canali candidate, beta e edge direttamente dal gestore dei pacchetti Software con un semplice click del mouse!
Software è l’applicazione predefinita per installare i programmi in Ubuntu, distribuiti nelle loro versioni stabili. L’introduzione dei pacchetti snap in Ubuntu ha permesso agli sviluppatori e ai pacchettizzatori di distribuire anche le versioni di “sviluppo” dei vari programmi tramite dei canali appositi, definiti candidate, beta e edge. È da diverso tempo possibile installare queste versioni di sviluppo dei programmi in formato snap tramite terminale, ma non era ancora possibile farlo comodamente da interfaccia grafica.
Grazie agli ultimi aggiornamenti introdotti nella versione in sviluppo di Ubuntu, è ora finalmente possibile provare le future versioni dei programmi senza aggiungere PPA esterni, scaricare e compilare programmi, arrabbiarsi e maltrattare la tastiera, bloccare il sistema operativo e chiedere aiuto alla comunità :p
Ma poiché un’immagine parla più di mille parole, ecco a voi Software in azione:

Questa funzionalità è stata resa possibile grazie al nuovo strumento di pacchettizzazione, distribuzione e installazione dei pacchetti chiamato snapd, che si differenzia dal sistema di distribuzione dei classici pacchetti deb per numerosi aspetti.
Il vantaggio sicuramente determinante è rappresentato dal fatto che i pacchetti snap contengono tutte le “componenti” di cui necessitano per essere eseguiti, mentre i pacchetti deb dei singoli programmi, per essere installati ed eseguiti correttamente, richiedono anche l’installazione delle cosiddette “dipendenze” (anch’esse costituite da altri pacchetti deb) che forniscono librerie e quant’altro sia necessario alla corretta esecuzione del software. Per questo motivo l’installazione, l’aggiornamento e la rimozione dei pacchetti snap in versione stabile o in una delle versioni di “sviluppo” avviene in un colpo solo e non interferisce con le librerie e con gli altri “pezzi” del sistema operativo. Addio annoso problema delle “dipendenze non risolte”!
Poichè la tecnologia snap è molto recente rispetto ai rodatissimi deb, i programmi distribuiti tramite questa nuova funzionalità sono ancora pochi. Nel futuro acquisteranno sempre più blablabla
E ora tutti a provare Chromium, VLC, Handbrake, in versione beta! E non azzardatevi ad aggiungere PPA esterni, grazie :p

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 0. http://packages.ubuntu.com/artful-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist
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#format wiki
#LANGUAGE it
<<BR>>
<<Indice>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=119711";rilasci="10.10")>>

= Introduzione =

Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

||<tablestyle="text-align: justify; width:63%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.''' ||

<<Anchor(abilitare)>>
= Abilitare il DMA =

Per abilitare il DMA, è necessario usare il comando '''hdparm'''.

Le istruzioni che seguiranno, prendono come esempio l'abilitazione del DMA sul dispositivo `/dev/hdc`, nella maggior parte dei casi il lettore CD-ROM/DVD.

 0. Controllare le impostazioni di `/dev/hdc`: {{{
sudo hdparm /dev/hdc
}}}
 0. Se è presente una linea come questa: {{{
using_dma = 1 (on)
}}} significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
 0. Abilitare il DMA per `/dev/hdc` {{{
sudo hdparm -d1 /dev/hdc
}}}
 0. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file `/etc/hdparm.conf`. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/hdparm.conf`, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file: {{{
/dev/hdc {
dma = on
}
}}} Salvare e riavviare il sistema.

= Comandi avanzati =

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del disco:

||<tablestyle="width:100%" :>'''Opzione'''||<:>'''Ouptut'''||
||<:>'''-d''' ||DMA del dispositivo in esame ||
||<:>'''-c''' ||supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa [[http://it.wikipedia.org/wiki/Input/Output|pagina]])||
||<:>'''-m''' ||multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit||

 * Quindi, il comando: {{{
sudo hdparm -d /dev/hda
}}} darà come output:{{{
/dev/hda:
 using_dma = 1 (on)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -c /dev/hda
}}} darà come output: {{{
/dev/hda:
 IO_support = 1 (32-bit)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -m /dev/hda
}}} darà come output: {{{
/dev/hda:
 multcount = 0 (off)
}}}

== Test sui dischi ==

Il comando '''hdparm''' consente, attraverso l'uso dell'opzione «'''-tT'''», l'esecuzione di un test completo sui dischi.

Per esempio: {{{
sudo hdparm -tT /dev/hda
}}}

il cui risultato è un output di questo tipo: {{{
/dev/hda:
 Timing cached reads: 276 MB in 2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 20 MB in 3.14 seconds = 6.37 MB/sec
}}}

== Modifica della configurazione ==

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con '''hdparm''':

||<tablestyle="width:100%" :>'''Opzione'''||<:>'''Risultato'''||
||<:>'''-c0''' || disabilita la funzione||
||<:>'''-c1''' || abilita la modalità a 32bit||
||<:>'''-c2''' || abilita la modalità a 16bit||
||<:>'''-c3''' || abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset||

È quindi possibile modificare le impostazioni del disco con questo comando: {{{
sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/hda
}}}

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del disco (-c1) e imostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà: {{{
/dev/hda:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount = 8 (on)
 IO_support = 1 (32-bit)
 using_dma = 1 (on)
}}}

= Problemi noti =

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità ''Cable Select'' ed eseguendo il comando '''hdparm''' si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in ''master'' o ''slave'', a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo «'''operation not permitted/operazione non permessa'''». Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file `/etc/modules`.

Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/modules`.

 * Nel caso si possieda un CPU '''Intel''', inserire: {{{
piix

ide-core
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}
 
 * Nel caso si possieda una CPU '''AMD''', inserire: {{{
amd74xx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

 * Nel caso si utilizzi un chipset '''VIA''', inserire: {{{
via82cxxx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

A questo punto riavviare e ripetere i passi 3 e 4 della [[#abilitare|procedura precedente]].

= Ulteriori risorse =

 * [[http://standards.ieee.org/reading/ieee/std_public/description/busarch/1212.1-1993_desc.html|Descrizione dettagliata del DMA]].

----
CategoryHardware CategoryDaRevisionare


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AMD

  1. http://packages.ubuntu.com/trusty-updates/all/linux-firmware/filelist

  2. http://packages.ubuntu.com/xenial/all/linux-firmware/filelist

  3. http://packages.ubuntu.com/xenial-updates/all/linux-firmware/filelist

  4. http://packages.ubuntu.com/zesty-updates/all/linux-firmware/filelist

  5. http://packages.ubuntu.com/artful-updates/all/linux-firmware/filelist

  6. http://packages.ubuntu.com/bionic/all/linux-firmware/filelist

  7. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist

Amdgpu

  • 1+2: carrizo, fiji, stoney, tonga, topaz
  • 3: carrizo, fiji, polaris10, polaris11, stoney, tonga, topaz

Radeon

  • 1+2: aruba, barts, bonaire, btc, caicos, cayman, cedar,
  • 3:

GPU

Desktop

  • RX 460/470/480: polaris
  • Pro Duo: fiji (x2, manca crossfire)
  • R9 FuryX/Fury/Nano: fiji
  • R9 390X/390: grenada (hawaii)
  • R9 380X/380: antigua (tonga)
  • R7 370: trinidad (pitcairn)
  • R7 360: tobago (bonaire)
  • R7 350: oland/cape verde
  • R9 295X2: hawaii
  • R9 290X/290: hawaii
  • R9 285: tonga
  • R9 280/280X: tahiti
  • R9 270X/270: curacao (pitcairn)
  • R7 265: pitcairn
  • R7 260X/260: bonaire
  • R7 250X: cape verde
  • R7 250/240: oland
  • R5 230: caicos

Laptop

  • R9 M485X: amethyst (tonga)
  • R9 M470X/M470: strato (bonaire)
  • R7 M465X: tropo (???)
  • R7 M465: litho (???)
  • R7 M460/M445/M440: meso (???)
  • R5 M435/M430/M420: jet? exo? (???)
  • R9 M395X/M390X: amethyst (tonga)
  • R9 M385X/M380: strato (bonaire)
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  • R7 M370/M365: litho (???)
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Da fare

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Introduzione

Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.

Abilitare il DMA

Per abilitare il DMA, è necessario usare il comando hdparm.

Le istruzioni che seguiranno, prendono come esempio l'abilitazione del DMA sul dispositivo /dev/hdc, nella maggior parte dei casi il lettore CD-ROM/DVD.

  1. Controllare le impostazioni di /dev/hdc:

    sudo hdparm /dev/hdc
  2. Se è presente una linea come questa:

    using_dma = 1 (on)
    significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
  3. Abilitare il DMA per /dev/hdc

    sudo hdparm -d1 /dev/hdc
  4. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file /etc/hdparm.conf. Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/hdparm.conf, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file:

    /dev/hdc  {
    dma = on
    }
    Salvare e riavviare il sistema.

Comandi avanzati

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del disco:

Opzione

Ouptut

-d

DMA del dispositivo in esame

-c

supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa pagina)

-m

multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit

  • Quindi, il comando:

    sudo hdparm -d /dev/hda

    darà come output:

    /dev/hda:
     using_dma    =  1 (on)
  • Il comando:

    sudo hdparm -c /dev/hda

    darà come output:

    /dev/hda:
     IO_support   =  1 (32-bit)
  • Il comando:

    sudo hdparm -m /dev/hda

    darà come output:

    /dev/hda:
     multcount    =  0 (off)

Test sui dischi

Il comando hdparm consente, attraverso l'uso dell'opzione «-tT», l'esecuzione di un test completo sui dischi.

Per esempio:

sudo hdparm -tT /dev/hda

il cui risultato è un output di questo tipo:

/dev/hda:
 Timing cached reads:   276 MB in  2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads:   20 MB in  3.14 seconds =   6.37 MB/sec

Modifica della configurazione

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con hdparm:

Opzione

Risultato

-c0

disabilita la funzione

-c1

abilita la modalità a 32bit

-c2

abilita la modalità a 16bit

-c3

abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset

È quindi possibile modificare le impostazioni del disco con questo comando:

sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/hda

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del disco (-c1) e imostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà:

/dev/hda:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount    =  8 (on)
 IO_support   =  1 (32-bit)
 using_dma    =  1 (on)

Problemi noti

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità Cable Select ed eseguendo il comando hdparm si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in master o slave, a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo «operation not permitted/operazione non permessa». Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file /etc/modules.

Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/modules.

  • Nel caso si possieda un CPU Intel, inserire:

    piix
    
    ide-core

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si possieda una CPU AMD, inserire:

    amd74xx

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si utilizzi un chipset VIA, inserire:

    via82cxxx

    sopra la riga:

    ide-cd

A questo punto riavviare e ripetere i passi 3 e 4 della procedura precedente.

Ulteriori risorse


CategoryHardware CategoryDaRevisionare