Wiki Ubuntu-it

Indice
Partecipa
FAQ
Wiki Blog
------------------
Ubuntu-it.org
Forum
Chiedi
Chat
Cerca
Planet
  • Pagina non alterabile
  • Informazioni
  • Allegati

Versione 19 del 14/01/2012 03.24.12

Nascondi questo messaggio


Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Questa guida è presente anche nella documentazione ufficiale

Introduzione

La seguente guida è strettamente connessa alla pagina dedicata all'installazione grafica e si rivolge a tutti coloro che abbiano la necessità di modificare manualmente la tabella delle partizioni. Viene mostrato come effettuare il ridimensionamento e la creazione di nuove partizioni, nonché il riutilizzo di partizioni già esistenti.

Operando sulle partizioni si corre il rischio, se qualcosa dovesse andare storto, di perdere tutti i dati presenti sul disco rigido. È fortemente consigliato di munirsi di una copia di backup dei propri dati prima di proseguire.

Per informazioni sulle procedure di backup consultare la relativa pagina.

Prerequisiti

Prima di proseguire nella lettura si consiglia di acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di Ubuntu. Si raccomanda la lettura delle guide:

Installazione di GParted

Il software che consente di gestire e modificare le partizioni si chiama GParted ed è installabile su qualsiasi versione di Ubuntu attraverso il pacchetto gparted Nel qual caso si stia operando in modalità LiveCD o LiveUSB non è necessario installare il software in quanto viene fornito nativamente nell'immagine di installazione.

Attraverso GParted è possibile agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Se si volesse ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di Ubuntu sarà possibile farlo solamente agendo in modalità Live. In caso contrario le partizioni / e swap risulteranno montate e, di conseguenza, non modificabili.

Alcune nozioni di base

Un'installazione di base di Ubuntu prevede la creazione di almeno due partizioni che andranno ad ospitare:

  1. Il file system simboleggiato dal simbolo «/» e detto root;

  2. L'area di swap: un'area di appoggio per la memoria RAM, localizzata sul disco rigido;

  3. Una terza partizione, opzionale, denominata /home che contiene tutti i dati dell'utente. Se non viene specificata una partizione per la /home quest'ultima verrà installata all'interno della partizione / (root).

La dimensione dell'area di swap è funzione della quantità di memoria RAM installata sul proprio computer e dell'utilizzo che verrà fatto del sistema.

Come linee guida generali si può assumere:

  • Memoria RAM compresa tra 256MiB e 768MiB:
    • Si consiglia la creazione di una partizione di swap di dimensione variabile da 1 fino a 2 volte la RAM. Per sistemi dotati di 512 MiB di RAM, la patizione di swap dovrà avere una dimensione compresa tra 512MiB e 1 GiB.
  • Memoria RAM superiore a 1GiB:
    • In questo caso è sufficiente allocare un'area di swap con dimensioni pari alla RAM disponibile. In casi di utilizzo a basse prestazioni ovvero per un sistema destinato perlopiù alla navigazione e alla stesura di documente, è sufficiente un'area di swap di dimensioni anche inferiori alla RAM.

Per un approfondimento sulla creazione e gestione dell'area di swap consultare la pagina SwapFaq.

È anche possibile creare partizioni anche per ospitare le singole directory del file system.

Creare partizioni

Per creare nuove partizioni o modificare quelle già esistenti è necessario avviare il programma GParted. Si consiglia di operare sempre in modalità LiveCD o LiveUSB.

Se le partizioni sono già esistenti sul proprio disco, saltare direttamente al capitolo Tabella dei punti di mount.

Situazione attuale del disco

Viene qui affrontato il caso in cui, nel computer, esista già una installazione di Microsoft Windows. Si procederà quindi a ridimensionare la partizione contenente Windows per lasciare spazio ad Ubuntu.

Nell'immagine è possibile osservare la schermata di GParted.

  1. Il disco rigido su cui si sta operando è identificato dalla sigla /dev/sda;

  2. La dimensione del disco è di 60GiB;
  3. C'è un'unica partizione preesistente, identificata dalla sigla /dev/sda1. È inoltre presente una quota-parte di spazio non partizionato;

  4. Il File system con cui è formattata la partizione /dev/sda1 è NTFS.

Se le partizioni presenti nel disco sono 4 non sarà possibile procedere senza eliminare almeno una delle partizioni preesistenti. Interrompere la lettura della guida e chiedere assistenza nel forum.

Ridimensionamento

  1. Cliccare con il tasto destro del mouse sulla riga corrispondente alla partizione /dev/sda1;

  2. Scegliere dal menu contestuale l'opzione Resize/Move o Sposta/Modifica;

  3. Si aprirà la finestra di dialogo per il ridimensionamento.

Si può effettuare il ridimensionamento in due modi:

  1. Cliccando e trascinando la freccia nera posta sulla destra della finestra;
  2. Scrivendo, nel campo New Size (MiB), la dimesione a cui si desidera portare la partizione selezionata.

Significato degli altri campi:

  • Free space preceding: lo spazio non allocato che deve precedere la partizione;

  • Free space following: lo spazio non allocato che deve seguire la partizione;

  • Align to: specifica come allineare la partizione. L'impostazione di default è MiB.

Dopo aver ridimensionato a piacere la partizione di Windows è sufficiente cliccare su Resize, ottenendo una situazione simile a quella in figura.

Partizioni per / e swap

A questo punto della procedura dovrebbe essere disponibile nel disco una quota-parte di spazio non allocato (unallocated).

Si procederà a creare, in questo spazio libero, le partizioni destinate ad ospitare swap e /.

Area di swap

Se sul proprio computer è già presente un altro sistema GNU/Linux ed è già stata creata un'area di swap, non è necessario crearne un'altra poiché è possibile condividere la partizione fra più sistemi. È sufficiente indicarla nella tabella dei punti di mount.

  1. Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla riga relativa allo spazio non allocato (unallocated) e selezionare New

  2. Si aprirà una finestra del tutto analoga a quella già vista nel paragrafo relativo al ridimensionameno.
  3. Trascinare la freccia nera posta sulla destra della finestre fino a impostare la dimensione desiderata. In alternativa è possibile specificare manualmente la dimensione da destinare all'area di swap.

  4. Impostare, nel menù File system, l'opzione Linux swap.

In figura è presentato un esempio in cui l'area di swap è impostata per avere una dimensione di 512MiB.

Analogamente a quanto fatto per la partizione di Windows, basta spostare la freccia nera di destra verso sinistra fino a raggiungere la dimensione desiderata (in questo caso 550 MiB). Occorre anche inserire nelle apposite finestre il tipo di partizione e il formato da utilizzare. In questo caso sono state adottate queste impostazioni:

  • Crea come: Partizione primaria (n.d.r. tipo di partizione)

  • Filesystem: linux-swap (n.d.r. formato della partizione)

Fare clic quindi su «Aggiungi»:

Filesystem «/»

Per il filesystem procedere in modo analogo. Seleziona lo spazio non allocato e tramite clic di destro selezionare «Nuovo». In questo caso sono state scelte le seguenti impostazioni:

  • Crea come: Partizione primaria (n.d.r. tipo di partizione)

  • File system: ext3 (n.d.r. formato della partizione)

Il formato indicato è ext3. In alternativa possono essere utilizzati altri formati come: ext2, ext4, ReiserFS. Fare quindi clic su «Aggiungi»:

Nuova situazione del disco

Questa è la nuova tabella delle partizioni:

  • /dev/hda1 in formato NTFS sulla quale è presente Windows

  • /dev/hda2 in formato Linux-swap

  • /dev/hda3 in formato ext3

Per rendere le impostazioni effettive fare clic su «Applica».

Tabella dei punti di mount

Nelle di Ubuntu versioni successive alla 6.10 è stata introdotta una nuova veste grafica per la tabella dei punti di mount. Si riporta un esempio nel paragrafo Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10 «Edgy Eft».

Le operazioni fin qui svolte hanno predisposto il disco ad accogliere le componenti del nuovo sistema operativo. A questo punto del processo di installazione viene indicato nella tabella dei punti di mount in quali partizioni installare «/» e swap. Selezionare quindi nelle finestre a tendina le componenti necessarie:

  • La swap viene assegnata alla partizione primaria /dev/hda2

  • Il file system «/» viene assegnato alla partizione primaria /dev/hda3

Inserire i segni di spunta sulla destra e fare clic su «Forward» (avanti).

Se sul proprio disco sono state impostate ulteriori partizioni per accogliere singole directory del file system home, usr, boot, ecc., è qui possibile assegnare loro le rispettive partizioni.

Dopo aver controllato che le impostazioni siano esattamente quelle volute, procedere con l'installazione vera e propria del sistema operativo facendo clic su «Install».

Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10

Nelle ultime versioni di Ubuntu la tabella dei punti di mount ha subito alcune modifiche grafiche. L'esempio mostrato nella figura in basso a sinistra fa riferimento ad un altro disco rispetto a quello preso ad esempio nella guida.

Tutte le partizioni sono già elencate, si tratta di spuntare quella da utilizzare, in questo caso la /dev/hda3.

Una volta selezionata la partizione, occorre dire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su «Edit partition» e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce «Mount point» selezionare nel menù a tendina il file system «/». Dare quindi «OK»

Ripetere l'operazione a seconda delle componenti aggiuntive che vogliamo montare e alla fine fare clic su «Avanti».

In questo caso la partizione /dev/hda5 è già stata formattata come area di swap prima del processo di installazione. Non sarà quindi necessario selezionarla, verrà automaticamente rilevata e montata durante il processo di installazione.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione CategoryHardware CategoryDaRevisionare