Wiki Ubuntu-it

Indice
Partecipa
FAQ
Wiki Blog
------------------
Ubuntu-it.org
Forum
Chiedi
Chat
Cerca
Planet
  • Pagina non alterabile
  • Informazioni
  • Allegati
  • Differenze per "maegras/Prova3"
Differenze tra le versioni 1 e 21 (in 20 versioni)
Versione 1 del 15/07/2011 15.33.21
Dimensione: 8229
Autore: maegras
Commento:
Versione 21 del 14/01/2012 03.34.23
Dimensione: 13023
Autore: maegras
Commento:
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. Le aggiunte sono segnalate in questo modo.
Linea 1: Linea 1:
## page was renamed from GuidaWiki/DocumentazioneModello
Linea 5: Linea 4:
<<Indice>> <<Indice(depth=1)>>
Linea 7: Linea 6:
= HomeSpostarePartizioneDedicata = <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,53508.0.html"; rilasci="10.04 9.10 8.04"; help="http://help.ubuntu-it.org/9.10/ubuntu/hardware/it/disks.html#partitioning-device")>>
Linea 9: Linea 8:
== I vantaggi di questa Guida == = Introduzione =
Linea 11: Linea 10:
Questa guida è stata liberamente tradotta dall'inglese ( https://help.ubuntu.com/community/Partitioning/Home/Moving ) per permettere di avere ulteriori punti di riferimento rispetto alle diverse informazioni già esistenti. Le Guide della Comunità sono un modo particolarmente utile di aiutare diverse persone in uno stesso momento. Questa guida: La seguente guida è strettamente connessa alla pagina dedicata all'[[Installazione/Grafica|installazione grafica]] e si rivolge a tutti coloro che abbiano la necessità di modificare manualmente la tabella delle partizioni. Viene mostrato come effettuare il ridimensionamento e la creazione di nuove partizioni, nonché il riutilizzo di partizioni già esistenti.
Linea 13: Linea 12:
    * Ambisce a mantenere in funzione il sistema e a proteggere i dati in modo sicuro.
          o Se il sistema dovesse spegnersi inaspettatamente, andare in ibernazione o dovesse accadere qualcosa d'altro durante l'esecuzione di questa procedura, sarebbe sufficiente ri-avviare il sistema e continuare a lavorare. Questa d'altra parte è l'ambizione di questa guida.
    * Prepara partizioni e fstab prima, modificando fstab solo alla fine.
          o Le persone provano ed acquisiscono familiarità con gli strumenti fino a che non ci sia un "disastro" finale, e questo è un altro vantaggio della guida. Altre guide usano comandi mount, dopodichè spostano la /home e modificano fstab. Tuttavia se dovessimo scompaginare fstab a quel punto cruciale, qualora ri-avviassimo il sistema avremmo perso traccia dei files /home! Definire fstab prima e usare "sudo mount -a" per montare la partizione permette di verificare se il fstab modificato funziona in modo sicuro a quel punto del procedimento.
    * Usa rsync per spostare i files
          o Rsync è stato sviluppato per i backups di /home, e molto di più. E' in grado di mantenere le altre caratteristiche dei files come permessi, proprietà e data ultima modifica. Ci sono molte discussioni su quale sia il comando più opportuno per spostare i files/home, incluso quelle di un tempo in cui cp era considerato non adatto a questa funzione (apparentemente ometteva files?). Cp non era stato sviluppato come strumento potente per backup quanto invece la messa a punto di rsync. La soluzione perciò è stata quella di usare una combinazione di find e cpio.
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Operando sulle partizioni si corre il rischio, se qualcosa dovesse andare storto, di perdere tutti i dati presenti sul disco rigido. __È fortemente consigliato__ di munirsi di una copia di backup dei propri dati prima di proseguire.''' ||
Linea 20: Linea 14:
== La Guida == ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per informazioni sulle procedure di backup consultare la [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema|relativa pagina]]. ||
Linea 22: Linea 16:
Configurare una /home su una partizione separata e dedicata offre dei benefici perchè le impostazioni, files e Scrivania saranno mantenuti anche durante l'aggiornamento, la re-installazione di Ubuntu o peggio qualche crash totale. Ciò potrebbe accadere perchè /home contiene le cartelle delle impostazioni e dei files di ciascun utente. Cioè tutti i suoi dati! Oltretutto, per sua impostazione una nuova installazione linux tende tipicamente a ripulire la partizione che è stata prescelta. Questo perciò implica un notevole trambusto per trovare e salvare altrove tutti i dati degli utenti. Fastidio che si può evitare con una /home separata in una partizione dedicata. = Prerequisiti =
Prima di proseguire nella lettura si consiglia di acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di '''Ubuntu'''. Si raccomanda la lettura delle guide:
 * [[Hardware/DispositiviPartizioni/GestioneDisco]]
 * [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni]]
Linea 24: Linea 21:
= Installazione di GParted =
Linea 25: Linea 23:
== Configurare le Partizioni == Il software che consente di gestire e modificare le partizioni si chiama '''GParted''' ed è installabile su qualsiasi versione di '''Ubuntu''' attraverso il pacchetto [[apt://gparted|gparted]]
Nel qual caso si stia operando in modalità LiveCD o LiveUSB non è necessario installare il software in quanto viene fornito nativamente nell'immagine di installazione.
Linea 27: Linea 26:
Queste informazioni vanno al di là dello scopo della guida. Preparazione: ricordare o scrivere la posizione della partizione, qualcosa come /sda3. E' stato suggerito di usare sia ext2, ext3 o ext4 piuttosto che vfat o ntfs. L'utilizzo di vfat non è supportato e potrebbe non funzionare, poichè vfat non supporta i permessi. Ntfs ha il vantaggio di essere journalizzato, come del resto ext3 & ext4, ma può anche essere letto facilmente da Windows. E' molto meno stabile di ext3 o ext4 perciò è veramente una questione di stabilità rispetto ad un accesso semplificato per Windows. In caso non si abbia bisogno del doppio-avvio con Windows o se sono disponibili ampi spazi nell'hard disk la scelta ovvia sarà quella di prediligere ext3 o 4, che sono molto più sicure. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Attraverso '''GParted''' è possibile agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Se si volesse ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di '''Ubuntu''' sarà possibile farlo solamente agendo in modalità Live. In caso contrario le partizioni `/` e `swap` risulteranno montate e, di conseguenza, non modificabili''. ||
Linea 29: Linea 28:
== Trovare l' uuid delle Partizioni == = Alcune nozioni di base =
Linea 31: Linea 30:
Il codice uuid di tutte le partizioni si ottiene con questo comando a terminale:{{{ sudo blkid
}}}
   
A volte, per alcune versioni più vecchie di Ubuntu il comando "blkid" potrebbe non funzionare. In questi casi utilizzare invece
Un'installazione di base di Ubuntu prevede la creazione di almeno due partizioni che andranno ad ospitare:
Linea 36: Linea 32:
{{{
sudo vol_id -u <partition> }}}
 0. Il file system simboleggiato dal simbolo «'''/'''» e detto '''root''';
 0. L'area di '''swap''': un'area di appoggio per la memoria RAM, localizzata sul disco rigido;
 0. Una terza partizione, opzionale, denominata '''/home''' che contiene tutti i dati dell'utente. Se non viene specificata una partizione per la `/home` quest'ultima verrà installata all'interno della partizione `/` (root).
Linea 39: Linea 36:
per esempio La dimensione dell'area di '''swap''' è funzione della quantità di memoria RAM installata sul proprio computer e dell'utilizzo che verrà fatto del sistema.
Linea 41: Linea 38:
{{{
sudo vol_id -u /dev/sda3 }}}
Come linee guida generali si può assumere:
 * Memoria RAM compresa tra 256MiB e 768MiB:
  * Si consiglia la creazione di una partizione di swap di dimensione variabile da 1 fino a 2 volte la RAM.
  Per sistemi dotati di 512 MiB di RAM, la patizione di swap dovrà avere una dimensione compresa tra 512MiB e 1 GiB.
 * Memoria RAM superiore a 1GiB:
  * In questo caso è sufficiente allocare un'area di swap con dimensioni pari alla RAM disponibile. In casi di utilizzo a basse prestazioni ovvero per un sistema destinato perlopiù alla navigazione e alla stesura di documente, è sufficiente un'area di swap di dimensioni anche inferiori alla RAM.
Linea 44: Linea 45:
Ora prendere nota (ad esempio copiando e incollando in un file di testo) dell'identificativo uuid della partizione che è stata definita essere la nuova e futura partizione /home. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per un approfondimento sulla creazione e gestione dell'area di swap consultare la pagina [[SwapFaq]]. ||
Linea 46: Linea 47:
== Configuare Fstab == ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''È anche possibile creare partizioni anche per ospitare le singole directory del file system''. ||
Linea 48: Linea 49:
Questi comandi dovranno: = Creare partizioni =
Linea 50: Linea 51:
   1. Creare un backup di fstab. Il "$(date +%Y-%m-%d)" alla fine automaticamente abbina la data odierna di salvataggio al file.
   2. Confrontare fstab con quello nuovo, giusto per essere tranquilli che vada bene.
   3. Aprire l'editor di testo standard (gedit) in Ubuntu per modificare fstab. Notare che invece Kubuntu usa "kate" e Xubuntu usa "mousepad" ma è possibile usare l'editor di testo preferito.
Per creare nuove partizioni o modificare quelle già esistenti è necessario avviare il programma '''GParted'''. Si consiglia di operare sempre in modalità LiveCD o LiveUSB.
Linea 54: Linea 53:
{{{
sudo cp /etc/fstab /etc/fstab.$(date +%Y-%m-%d)
cmp /etc/fstab /etc/fstab.$(date +%Y-%m-%d)
gksu gedit /etc/fstab }}}
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Se le partizioni sono già esistenti sul proprio disco, saltare direttamente al capitolo [[#puntimount|Tabella dei punti di mount]]. ||
Linea 59: Linea 55:
e aggiungere ora all'interno queste linee di istruzioni == Situazione attuale del disco ==
Linea 61: Linea 57:
{{{
# (identifier) (location, eg sda5) (format, eg ext3 or ext4) (some settings)
UUID=???????? /media/home ext3 nodev,nosuid 0 2 }}}
Viene qui affrontato il caso in cui, nel computer, esista già una installazione di Microsoft Windows. Si procederà quindi a ridimensionare la partizione contenente Windows per lasciare spazio ad Ubuntu.
Linea 65: Linea 59:
Sostituendo ???????? con il numero UUID della partizione /home pre-definita. Nell'immagine è possibile osservare la schermata di '''GParted'''.
 0. Il disco rigido su cui si sta operando è identificato dalla sigla '''/dev/sda''';
 0. La dimensione del disco è di 60GiB;
 0. C'è un'unica partizione preesistente, identificata dalla sigla '''/dev/sda1'''. È inoltre presente una quota-parte di spazio non partizionato;
 0. Il [[http://it.wikipedia.org/wiki/File_system|File system]] con cui è formattata la partizione '''/dev/sda1''' è '''NTFS'''.
Linea 67: Linea 65:
L'indirizzo usato in Fstab sarà temporaneo - perciò dovremo montare l'indirizzo temporaneo e copiare la home esistente in quello spazio. (/media/home resta inteso nel resto della guida). Se /media/home non esiste ancora, è necessario crearla con il comando: <<Immagine(./Situazione_disco.png,, center)>>
Linea 69: Linea 67:
{{{
sudo mkdir /media/home }}}
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Se le partizioni presenti nel disco sono 4 non sarà possibile procedere senza eliminare almeno una delle partizioni preesistenti. Interrompere la lettura della guida e chiedere assistenza nel forum.''' ||
Linea 72: Linea 69:
Ora, montare la partizione con: == Ridimensionamento ==
 0. Cliccare con il tasto destro del mouse sulla riga corrispondente alla partizione '''/dev/sda1''';
 0. Scegliere dal menu contestuale l'opzione '''''Resize/Move''''' o '''''Sposta/Modifica''''';
 0. Si aprirà la finestra di dialogo per il ridimensionamento.
Linea 74: Linea 74:
{{{
sudo mount -a }}}
<<Immagine(./ridimensionamento.png,, center)>>
Linea 77: Linea 76:
Copiare /home nella nuova Partizione Si può effettuare il ridimensionamento in due modi:
 0. Cliccando e trascinando la freccia nera posta sulla destra della finestra;
 0. Scrivendo, nel campo '''''New Size (MiB)''''', la dimesione a cui si desidera portare la partizione selezionata.
Linea 79: Linea 80:
{{{
sudo rsync -axS --exclude='/*/.gvfs' /home/. /media/home/. }}}
Significato degli altri campi:
 * '''''Free space preceding''''': lo spazio non allocato che deve precedere la partizione;
 * '''''Free space following''''': lo spazio non allocato che deve seguire la partizione;
 * '''''Align to''''': specifica come allineare la partizione. L'impostazione di default è '''MiB'''.
Linea 82: Linea 85:
Il --exclude='/*/.gvfs' non permette a rsync di avvisare di non essere in grado di copiare .gvfs, ma può essere opzionale. Anche se rsync lancia un avviso, copierà comunque qualsiasi cosa. Dopo aver ridimensionato a piacere la partizione di Windows è sufficiente cliccare su '''''Resize''''', ottenendo una situazione simile a quella in figura.
Linea 84: Linea 87:
=== Verifica della copia effettuata === <<Immagine(./ridimensionata.png,, center)>>
Linea 86: Linea 89:
Le informazioni in /home ora esistono in 2 posti ma è opportuno verificare che tutto sia in regola. Se sembra approssimativamente lo stesso è probabilmente tutto giusto. == Partizioni per / e swap ==
Linea 88: Linea 91:
=== Una manovra sorniona di sicurezza === A questo punto della procedura dovrebbe essere disponibile nel disco una quota-parte di spazio non allocato (unallocated).
Linea 90: Linea 93:
Perciò ora esistono 2 copie della cartella /home. La nuova nella nuova partizione e la vecchia ancora nella stessa partizione in cui era. Il problema è ora quello di eliminare quella giusta!! Poichè al momento è ancora utilizzata la vecchia /home basta rinominarla: Si procederà a creare, in questo spazio libero, le partizioni destinate ad ospitare `swap` e `/`.
Linea 92: Linea 95:
{{{
cd /
sudo mv /home /old_home }}}
=== Area di swap ===
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se sul proprio computer è già presente un altro sistema GNU/Linux ed è già stata creata un'area di `swap`, non è necessario crearne un'altra poiché è possibile condividere la partizione fra più sistemi. È sufficiente indicarla nella tabella dei punti di mount.'' ||
Linea 96: Linea 98:
Ora ri-creare una nuova directory vuota /home giusto in caso vada tutto storto!  0. Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla riga relativa allo spazio non allocato (unallocated) e selezionare '''''New'''''
 0. Si aprirà una finestra del tutto analoga a quella già vista nel paragrafo relativo al ridimensionameno.
 0. Trascinare la freccia nera posta sulla destra della finestre fino a impostare la dimensione desiderata. In alternativa è possibile specificare manualmente la dimensione da destinare all'area di `swap`;
 0. Impostare, nel menù '''''File system''''', l'opzione '''''Linux swap'''''.;
 0. Impostare, nel menù '''''Create as''''', l'opzione '''''Primary partition''''';
 0. Fare click su '''''Add''''' per creare la partizione.
Linea 98: Linea 105:
{{{
cd /
sudo mkdir -p /home/user }}}
In figura è presentato un esempio in cui l'area di `swap` è impostata per avere una dimensione di 512MiB.
Linea 102: Linea 107:
A questo punto se le cose sono andate male il sistema si riavvia in quello che apparirà come una nuova installazione in cui tutti i dati sono stati persi. Ed invece a tutti gli effetti sono ancora disponibili le 2 copie :) <<Immagine(./area-swap.png,, center)>>
Linea 104: Linea 109:
== Applicare il cambiamento == === Filesystem «/» ===
Linea 106: Linea 111:
Ora è il momento di modificare di nuovo fstab per puntare alla nuova /home e montarla in modo adeguato. Perciò è necessario di nuovo digitare a terminale il comando: Per la creazione della partizione destinata alla root `/` si procede in modo analogo al caso precedente:
 0. Selezionare lo spazio non allocato e, tramite clic di destro, selezionare '''''New''''';
 0. Destinare, alla partizione, tutto lo spazio non allocato rimanente;
 0. Nel menù '''''Create as''''' selezionare '''''Primary partition''''';
 0. Nel menù '''''File system''''' selezionare '''''ext4''''';
 0. Fare click su '''''Add''''' per creare la partizione.
Linea 108: Linea 118:
{{{
gksu gedit /etc/fstab }}}
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''In alternativa ad '''ext4''' possono essere utilizzati altri formati come: '''ext2''', '''ext3''', '''ReiserFS''', ecc. ||
Linea 111: Linea 120:
ed ora modicare le righe aggiunte prima per eliminare la parte /media. Ciò dovrebbe cambiare /media/home in /home come segue == Nuova situazione del disco ==
Linea 113: Linea 122:
{{{
# (identifier) (location, eg sda5) (format, eg ext3 or ext4) (some settings)
UUID=???????? /home ext3 nodev,nosuid 0 2 }}}
Questa è la nuova tabella delle partizioni:
Linea 117: Linea 124:
e finalmente, ri-montare la partizione con:  * '''/dev/hda1''' in formato '''NTFS''' sulla quale è presente Windows
 * '''/dev/hda2''' in formato '''Linux-swap'''
 * '''/dev/hda3''' in formato '''ext3'''
Linea 119: Linea 128:
{{{
sudo mount -a }}}
<<Immagine(./8prima_di_applicare80.jpg,, center)>>
Linea 122: Linea 130:
Sembra ora tutto a posto? E' possibile riuscire ancora a raggiungere i files e le cartelle personali dal menu "Risorse"? Ri-avviare per essere sicuri che i programmi ora operativi usino la /home che è ora sulla nuova partizione. Per rendere le impostazioni effettive fare clic su «'''Applica'''».
Linea 124: Linea 132:
=== Dopo il riavvio === <<Anchor(puntimount)>>
= Tabella dei punti di mount =
Linea 126: Linea 135:
Se tutto funziona come si deve, molto bene! E' possibile perciò procedere alla eliminazione della vecchia /old_home. Se le cose, invece, non dovessero andare bene, sarebbe sufficiente spostare indietro la /old_home in /home, e cancellare le righe aggiunte a fstab. Nelle di Ubuntu versioni successive alla '''6.10''' è stata introdotta una nuova veste grafica per la tabella dei punti di mount. Si riporta un esempio nel paragrafo [[#mount_f-g|Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10 «Edgy Eft»]].
Linea 128: Linea 137:
== Note tecniche e risorse == Le operazioni fin qui svolte hanno predisposto il disco ad accogliere le componenti del nuovo sistema operativo. A questo punto del processo di installazione viene indicato nella '''tabella dei punti di mount''' in quali partizioni installare «'''/'''» e '''swap'''. Selezionare quindi nelle finestre a tendina le componenti necessarie:
Linea 130: Linea 139:
Rsync era stato scelto rispetto a cp e find|cpio perchè sembrava mantenere le autorizzazioni. <<Immagine(./mount80.jpg,, center)>>
Linea 132: Linea 141:
http://ubuntu.wordpress.com/2006/01/29/move-home-to-its-own-partition/  * La '''swap''' viene assegnata alla partizione primaria '''/dev/hda2'''
 * Il file system «'''/'''» viene assegnato alla partizione primaria '''/dev/hda3'''
Linea 134: Linea 144:
http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=46866 Inserire i segni di spunta sulla destra e fare clic su «'''Forward'''» (avanti).
Linea 136: Linea 146:
Se sul proprio disco sono state impostate ulteriori partizioni per accogliere singole directory del file system {{{home}}}, {{{usr}}}, {{{boot}}}, ecc., è qui possibile assegnare loro le rispettive partizioni.
Linea 137: Linea 148:
## da questo punto in poi non modificare! <<Immagine(./riepilogo80-NUOVA.jpg,, center)>>

Dopo aver controllato che le impostazioni siano esattamente quelle volute, procedere con l'installazione vera e propria del sistema operativo facendo clic su «'''Install'''».

<<Anchor(mount_f-g)>>
== Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10 ==

Nelle ultime versioni di Ubuntu la tabella dei punti di mount ha subito alcune modifiche grafiche. L'esempio mostrato nella figura in basso a sinistra fa riferimento ad un altro disco rispetto a quello preso ad esempio nella guida.

Tutte le partizioni sono già elencate, si tratta di spuntare quella da utilizzare, in questo caso la '''/dev/hda3'''.

<<Immagine(./nuovo-mount.png,, center)>>

Una volta selezionata la partizione, occorre dire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su «'''Edit partition'''» e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce «'''Mount point'''» selezionare nel menù a tendina il file system «'''/'''». Dare quindi «'''OK'''»

Ripetere l'operazione a seconda delle componenti aggiuntive che vogliamo montare e alla fine fare clic su «'''Avanti'''».

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">In questo caso la partizione '''/dev/hda5''' è già stata formattata come area di '''swap''' prima del processo di installazione. Non sarà quindi necessario selezionarla, verrà automaticamente rilevata e montata durante il processo di installazione. ||

= Ulteriori risorse =

 * [[Hardware/DispositiviPartizioni/GestioneDisco|Guida alla nomenclatura dei dischi in Ubuntu]]
 * [[Installazione/Grafica|Installazione grafica di Ubuntu]]
 * [[Installazione/Generale|Installazione testuale di Ubuntu]]
Linea 139: Linea 173:
CategoryNuoviDocumenti CategoryAmministrazione CategoryHardware CategoryDaRevisionare


Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Questa guida è presente anche nella documentazione ufficiale

Introduzione

La seguente guida è strettamente connessa alla pagina dedicata all'installazione grafica e si rivolge a tutti coloro che abbiano la necessità di modificare manualmente la tabella delle partizioni. Viene mostrato come effettuare il ridimensionamento e la creazione di nuove partizioni, nonché il riutilizzo di partizioni già esistenti.

Operando sulle partizioni si corre il rischio, se qualcosa dovesse andare storto, di perdere tutti i dati presenti sul disco rigido. È fortemente consigliato di munirsi di una copia di backup dei propri dati prima di proseguire.

Per informazioni sulle procedure di backup consultare la relativa pagina.

Prerequisiti

Prima di proseguire nella lettura si consiglia di acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di Ubuntu. Si raccomanda la lettura delle guide:

Installazione di GParted

Il software che consente di gestire e modificare le partizioni si chiama GParted ed è installabile su qualsiasi versione di Ubuntu attraverso il pacchetto gparted Nel qual caso si stia operando in modalità LiveCD o LiveUSB non è necessario installare il software in quanto viene fornito nativamente nell'immagine di installazione.

Attraverso GParted è possibile agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Se si volesse ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di Ubuntu sarà possibile farlo solamente agendo in modalità Live. In caso contrario le partizioni / e swap risulteranno montate e, di conseguenza, non modificabili.

Alcune nozioni di base

Un'installazione di base di Ubuntu prevede la creazione di almeno due partizioni che andranno ad ospitare:

  1. Il file system simboleggiato dal simbolo «/» e detto root;

  2. L'area di swap: un'area di appoggio per la memoria RAM, localizzata sul disco rigido;

  3. Una terza partizione, opzionale, denominata /home che contiene tutti i dati dell'utente. Se non viene specificata una partizione per la /home quest'ultima verrà installata all'interno della partizione / (root).

La dimensione dell'area di swap è funzione della quantità di memoria RAM installata sul proprio computer e dell'utilizzo che verrà fatto del sistema.

Come linee guida generali si può assumere:

  • Memoria RAM compresa tra 256MiB e 768MiB:
    • Si consiglia la creazione di una partizione di swap di dimensione variabile da 1 fino a 2 volte la RAM. Per sistemi dotati di 512 MiB di RAM, la patizione di swap dovrà avere una dimensione compresa tra 512MiB e 1 GiB.
  • Memoria RAM superiore a 1GiB:
    • In questo caso è sufficiente allocare un'area di swap con dimensioni pari alla RAM disponibile. In casi di utilizzo a basse prestazioni ovvero per un sistema destinato perlopiù alla navigazione e alla stesura di documente, è sufficiente un'area di swap di dimensioni anche inferiori alla RAM.

Per un approfondimento sulla creazione e gestione dell'area di swap consultare la pagina SwapFaq.

È anche possibile creare partizioni anche per ospitare le singole directory del file system.

Creare partizioni

Per creare nuove partizioni o modificare quelle già esistenti è necessario avviare il programma GParted. Si consiglia di operare sempre in modalità LiveCD o LiveUSB.

Se le partizioni sono già esistenti sul proprio disco, saltare direttamente al capitolo Tabella dei punti di mount.

Situazione attuale del disco

Viene qui affrontato il caso in cui, nel computer, esista già una installazione di Microsoft Windows. Si procederà quindi a ridimensionare la partizione contenente Windows per lasciare spazio ad Ubuntu.

Nell'immagine è possibile osservare la schermata di GParted.

  1. Il disco rigido su cui si sta operando è identificato dalla sigla /dev/sda;

  2. La dimensione del disco è di 60GiB;
  3. C'è un'unica partizione preesistente, identificata dalla sigla /dev/sda1. È inoltre presente una quota-parte di spazio non partizionato;

  4. Il File system con cui è formattata la partizione /dev/sda1 è NTFS.

Se le partizioni presenti nel disco sono 4 non sarà possibile procedere senza eliminare almeno una delle partizioni preesistenti. Interrompere la lettura della guida e chiedere assistenza nel forum.

Ridimensionamento

  1. Cliccare con il tasto destro del mouse sulla riga corrispondente alla partizione /dev/sda1;

  2. Scegliere dal menu contestuale l'opzione Resize/Move o Sposta/Modifica;

  3. Si aprirà la finestra di dialogo per il ridimensionamento.

Si può effettuare il ridimensionamento in due modi:

  1. Cliccando e trascinando la freccia nera posta sulla destra della finestra;
  2. Scrivendo, nel campo New Size (MiB), la dimesione a cui si desidera portare la partizione selezionata.

Significato degli altri campi:

  • Free space preceding: lo spazio non allocato che deve precedere la partizione;

  • Free space following: lo spazio non allocato che deve seguire la partizione;

  • Align to: specifica come allineare la partizione. L'impostazione di default è MiB.

Dopo aver ridimensionato a piacere la partizione di Windows è sufficiente cliccare su Resize, ottenendo una situazione simile a quella in figura.

Partizioni per / e swap

A questo punto della procedura dovrebbe essere disponibile nel disco una quota-parte di spazio non allocato (unallocated).

Si procederà a creare, in questo spazio libero, le partizioni destinate ad ospitare swap e /.

Area di swap

Se sul proprio computer è già presente un altro sistema GNU/Linux ed è già stata creata un'area di swap, non è necessario crearne un'altra poiché è possibile condividere la partizione fra più sistemi. È sufficiente indicarla nella tabella dei punti di mount.

  1. Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla riga relativa allo spazio non allocato (unallocated) e selezionare New

  2. Si aprirà una finestra del tutto analoga a quella già vista nel paragrafo relativo al ridimensionameno.
  3. Trascinare la freccia nera posta sulla destra della finestre fino a impostare la dimensione desiderata. In alternativa è possibile specificare manualmente la dimensione da destinare all'area di swap;

  4. Impostare, nel menù File system, l'opzione Linux swap.;

  5. Impostare, nel menù Create as, l'opzione Primary partition;

  6. Fare click su Add per creare la partizione.

In figura è presentato un esempio in cui l'area di swap è impostata per avere una dimensione di 512MiB.

Filesystem «/»

Per la creazione della partizione destinata alla root / si procede in modo analogo al caso precedente:

  1. Selezionare lo spazio non allocato e, tramite clic di destro, selezionare New;

  2. Destinare, alla partizione, tutto lo spazio non allocato rimanente;
  3. Nel menù Create as selezionare Primary partition;

  4. Nel menù File system selezionare ext4;

  5. Fare click su Add per creare la partizione.

In alternativa ad ext4 possono essere utilizzati altri formati come: ext2, ext3, ReiserFS, ecc.

Nuova situazione del disco

Questa è la nuova tabella delle partizioni:

  • /dev/hda1 in formato NTFS sulla quale è presente Windows

  • /dev/hda2 in formato Linux-swap

  • /dev/hda3 in formato ext3

Per rendere le impostazioni effettive fare clic su «Applica».

Tabella dei punti di mount

Nelle di Ubuntu versioni successive alla 6.10 è stata introdotta una nuova veste grafica per la tabella dei punti di mount. Si riporta un esempio nel paragrafo Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10 «Edgy Eft».

Le operazioni fin qui svolte hanno predisposto il disco ad accogliere le componenti del nuovo sistema operativo. A questo punto del processo di installazione viene indicato nella tabella dei punti di mount in quali partizioni installare «/» e swap. Selezionare quindi nelle finestre a tendina le componenti necessarie:

  • La swap viene assegnata alla partizione primaria /dev/hda2

  • Il file system «/» viene assegnato alla partizione primaria /dev/hda3

Inserire i segni di spunta sulla destra e fare clic su «Forward» (avanti).

Se sul proprio disco sono state impostate ulteriori partizioni per accogliere singole directory del file system home, usr, boot, ecc., è qui possibile assegnare loro le rispettive partizioni.

Dopo aver controllato che le impostazioni siano esattamente quelle volute, procedere con l'installazione vera e propria del sistema operativo facendo clic su «Install».

Punti di mount su versioni successive a Ubuntu 6.10

Nelle ultime versioni di Ubuntu la tabella dei punti di mount ha subito alcune modifiche grafiche. L'esempio mostrato nella figura in basso a sinistra fa riferimento ad un altro disco rispetto a quello preso ad esempio nella guida.

Tutte le partizioni sono già elencate, si tratta di spuntare quella da utilizzare, in questo caso la /dev/hda3.

Una volta selezionata la partizione, occorre dire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su «Edit partition» e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce «Mount point» selezionare nel menù a tendina il file system «/». Dare quindi «OK»

Ripetere l'operazione a seconda delle componenti aggiuntive che vogliamo montare e alla fine fare clic su «Avanti».

In questo caso la partizione /dev/hda5 è già stata formattata come area di swap prima del processo di installazione. Non sarà quindi necessario selezionarla, verrà automaticamente rilevata e montata durante il processo di installazione.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione CategoryHardware CategoryDaRevisionare