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Linea 1: Linea 1:
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Linea 6: Linea 3:
<<Indice>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=626470";)>>
<<Include(NuoviStrumentiWiki/PaginaDiProva)>>
<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=xxxx"; rilasci="20.04 22.04")>>
Linea 11: Linea 9:
La presente guida illustra diversi metodi tramite i quali è possibile identificare l'hardware presente nel computer e/o le periferiche ad esso collegate. '''!QuickEmu''' è un programma per sistemi GNU/Linux, distribuito con licenza MIT, in grado di creare macchine virtuali tramite '''[[Virtualizzazione/Qemu|Qemu]]''' in maniera semplice e rapida, concepito per utenti che fanno un uso massivo di sistemi virtualizzati.
Linea 13: Linea 11:
== VendorID == Di seguito alcune delle principali caratteristiche:
 * download e avvio di macchine virtuali con pochi comandi da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]
 * ottimizzazione automatica delle macchine virtuali, senza dover configurare Qemu
 * supporto a SPICE per condivisione host/guest degli appunti
 * accelerazione grafica tramite VirGL
 * supporto a UEFI (con o senza Secure Boot) e BIOS Legacy,
 * possibilità di salvare le macchine vituali nella '''Home''' o su dispositivi di archiviazione esterni
 * possibilità di virtuarlizzare i più disparati sistemi operativi differenti: Windows 10 e 11, le ultime versioni di macOS, tutte le principali distribuzioni GNU/Linux (Arch, Debian, Fedora, Ubuntu, Slackware ecc.), Android x86, FreeBSD, TrueNAS, !OpenIndiana, FreeDOS, Haiku, ReactOS e tanti altri.
 
= Installazione =
Linea 15: Linea 22:
Quando si collega una periferica al computer, essa viene riconosciuta dal sistema operativo in base al «Vendor_ID:Hardware_ID», una coppia di numeri univoca utile per l'identificazione dell'hardware e del relativo produttore. Per Ubuntu e derivate sono disponibili dei PPA che permettono l'installazione semplificata di '''!QuickEmu'''.
Linea 17: Linea 24:
Ogni produttore possiede il suo «VendorID», ogni periferica il suo «Hardware_ID» univoco. Sempre più spesso però, alcuni produttori comprano lotti di periferiche da un costruttore che poi commercializzano con il proprio marchio, senza nemmeno cambiare il «Vendor_ID:Hardware_ID».  0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{
sudo apt-add-repository ppa:flexiondotorg/quickemu
}}}
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://quickemu|quickemu]].
Linea 19: Linea 29:
Ciò pone l'acquirente davanti ad un mercato nel quale coesistono periferiche realizzate da una casa costruttrice (dunque identificate da un solo «Vendor_ID:Hardware_ID»), ma vendute da una miriade di piccoli rivenditori che di proprio mettono solo il marchio e da altre periferiche, in tutto e per tutto identiche fra di loro, ma con «Vendor_ID:Hardware_ID» differenti. = Utilizzo =
Linea 21: Linea 31:
Sapendo ciò è più facile in tutti i sistemi operativi, compreso Windows, gestire le periferiche, in quanto esisterà un singolo driver per tutte le periferiche uguali tra loro, ma di marche diverse, anche se hanno dati identificativi differenti. Viene descritto di seguito, in linea generale, il funzionamento del programma.
Linea 23: Linea 33:
Quello che segue è un esempio di una situazione ormai molto comune:

||<style="background-color:#cccccc ; ":>'''Marca'''||<style="background-color:#cccccc ; ":>'''Vendor_ID:Hardware_ID''' ||
||<:> A ||<:> AFBD:0001 ||
||<:> B ||<:> AFBD:0001 ||
||<:> C ||<:> FFDE:1000 ||
||<:> D ||<:> CDE0:1234 ||
||<:> E ||<:> AFBD:0001 ||
 
Tutte queste periferiche, fisicamente identiche, possono essere gestite dallo stesso driver.

Come ulteriore esempio, considerare la scheda «!WiFi USB Wi-Fi Finder della All``Net» il cui ID è «157E:3204». Tale scheda è perfettamente identica alla «AG-225H» prodotta dalla ZYxel il cui ID è «0586:3409».

Le due schede sono talmente identiche che con un aggiornamento del firmware rilasciato dalla ZYxel è possibile fare l'aggiornamento anche alla scheda della All``Net.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Può accadere che una periferica non venga riconosciuta. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la periferica sia nuova e non sia ancora supportata dal kernel in uso, oppure che questa sia stata disabilitata nel [[http://it.wikipedia.org/wiki/BIOS|BIOS]] del pc. In quest'ultimo caso caricare le impostazioni di default del BIOS''. ||

= Tramite riga di comando =

Di seguito sono riportati i principali comandi eseguibili via [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] per ottenere informazioni sull'hardware in uso.<<BR>>Questi comandi sono generalmente preabilitati in Ubuntu, o più in generale nelle distribuzioni GNU/linux.

<<Anchor(lspci)>>
== lspci ==

'''lspci''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Peripheral_Component_Interconnect|PCI]]'' collegate al proprio computer. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lspci
 0. Per creare una macchina virtuale digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] un comando che rispetti la seguente sintassi:{{{
quickget [sistema operativo] [versione] [edizione #se disponibile]
}}}
 Verranno creati un file di configurazione della macchina virtuale e, con le impostazioni di default, una cartella nella '''Home''' dell'utente contenente i file relativi alla macchina virtuale stessa.
 0. Prendere nota dell'output del comando precedente, necessario ad avviare la macchina virtuale.
 0. Per avviare la macchina virtuale digitare il comando che contenga la seguente sintassi:{{{
quickemu --vm [file di configurazione della macchina]
Linea 51: Linea 42:
== lspcmcia == È inoltre utile sapere che:
Linea 53: Linea 44:
'''lspcmcia''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/PC_Card|pcmcia]]''. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lspcmcia
 * Per conoscere le versioni disponibili di un sistema operativo è possibile digitare il comando omettendo la release. Verrà quindi riportato un messaggio di errore in cui saranno elencate le versioni disponibili, come nel seguente esempio:{{{
quickget ubuntu
}}}
{{{
ERROR! You must specify a release.
 - Releases: 14.04 16.04 18.04 20.04 22.04 23.10 daily-live
}}}
 oppure:{{{
quickget macos
}}}
{{{
ERROR! You must specify a release.
 - Releases: high-sierra mojave catalina big-sur monterey ventura
Linea 57: Linea 60:
<<Anchor(lsusb)>>
== lsusb ==
 * Per ottenere una lista dei sistemi operativi disponibili e le loro versioni digitare:{{{
quickget list
}}}
##vedere se disponibili opzioni per ridurre ricerca
Linea 60: Linea 65:
'''lsusb''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/USB|USB]]'' collegate al proprio computer. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lsusb
 * Avviando una macchina virtuale verranno stampate nel terminale le diverse info utili, fra cui:
  * Host: sistema host e hostname
  * CPU: modello di processore
  * CPU VM: numero di socket, core, thread(s) e GB di RAM utilizzata dalla VM
  * BOOT: se in uso EFI e secureboot
  * Disk: nome, path e dimensioni della VM
  * Boot ISO: nome e path del file ISO
  * Display: informazioni parte grafica (es: SDL, virtio-vga-gl, GL (on), VirGL (on) )
  * ssh: info per ssh
  * Process: nome e PID del processo

 * Per eliminare una macchina virtuale è sufficiente eliminare la relativa cartella.


= Esempi di utilizzo di VM =

== GNU/Linux ==

{{{
quickget linuxmint 21.2 cinnamon
Linea 64: Linea 87:
In alcuni casi potrebbe essere utile consultare il [[AmministrazioneSistema/LogDiSistema#kernelring|kernel ring buffer]], in modo da tracciare gli eventi che accadono all'inserimento della periferica. == Windows ==
Linea 66: Linea 89:
Un esempio di output di '''lsusb''' è il seguente:{{{
Bus 002 Device 003: ID 067b:3507 Prolific Technology, Inc. PL3507 ATAPI6 Bridge
Bus 002 Device 002: ID 157e:3204
Bus 002 Device 001: ID 0000:0000
Bus 001 Device 001: ID 0000:0000
{{{
quickget windows 11
Linea 73: Linea 93:
Nell'esempio precedente si può vedere con esattezza il tipo della periferica collegata.

== iwconfig ==

Lo strumento '''iwconfig''' serve per identificare periferiche di rete ''wireless''.<<BR>>
Per accertarsi che la propria scheda wifi sia stata correttamente rilevata, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
iwconfig
}}}
Se le periiferiche rilevate non hanno estensione wireless, l'output del comando sarà simile al seguente:{{{
lo no wireless extensions.

eth0 no wireless extensions.
}}}
Ciò significa che la propria scheda non è stata rilevata o necessita dell' [[Hardware/AbilitareDriverProprietari| abilitazione di driver proprietari]].

Se venisse riscontrato che non esiste un driver per la periferica, consultare [Hardware/DispositiviSenzaFili#Wireless|questa pagina]].

Ulteriori informazioni sul dispositivo wifi possono essere ricavate tramite lo strumento '''[[#lshw|lshw]]'''.

== dmidecode ==

'''dmidecode''' stampa a video tutte le informazioni sul ''BIOS''. A tale scopo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
sudo dmidecode
{{{
quickemu --vm windows-11.conf
Linea 98: Linea 97:
== cpuinfo ==

Le informazioni relative alla ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/CPU|CPU]]''' del computer (detta comunemente "processore") sono presenti nel file `/proc/cpuinfo`. Per stampare a video queste informazioni, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
cat /proc/cpuinfo
{{{#!wiki tip
L'installazione di Windows implementa automaticamente la modalità di installazione ''Unattended'', per saltare diversi passaggi (creazione di account online, richiesta dati di diagnostica, invio dati Microsoft ecc.). Inoltre vengono applicate delle patch per VirtIO, ecc.)
Linea 104: Linea 101:
Se nell'output del comando è presente la dicitura `lm` (long mode), si è in possesso di una CPU a [[Hardware/Architettura64Bit|64bit]].<<BR>>
Per ottenere altre informazioni importanti sulla CPU tramite i ''flag'' (ad esempio se supporta il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Physical_Address_Extension|PAE]]), digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
grep flags /proc/cpuinfo
== macOS ==

{{{
quickget macos catalina
Linea 109: Linea 107:
Il seguente è un esempio di output per una CPU 64bit:
Linea 111: Linea 108:
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
quickemu --vm macos-catalina.conf
Linea 118: Linea 112:
<<Anchor(lshw)>>
== lshw ==
= Opzioni =
Linea 121: Linea 114:
'''lshw''' riassume la configurazione dell'hardware presente nella propria macchina. Di ogni periferica viene riportato, tra le varie informazioni, il driver o modulo del kernel utilizzato per il suo funzionamento. Grazie a questa informazione è possibile capire se il gestore delle periferiche ha assegnato ad esse il giusto driver. [compilare]
Linea 123: Linea 116:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'' '''lshw''' non è in grado di rilevare le periferiche firewire. Per fare ciò è necessario utilizzare '''dmesg'''.'' || To enable guest/host sharing via SPICE add `--display spice` to the `quickemu` command.
Linea 125: Linea 118:
Per un utilizzo base del programma, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lshw

= Interfaccia grafica =

Vedere https://github.com/quickemu-project/quickgui

Digitare i seguenti comandi:{{{
sudo add-apt-repository ppa:yannick-mauray/quickgui
sudo apt update
sudo apt install quickgui
Linea 129: Linea 129:
La sintassi completa del comando è la seguente:{{{
sudo lshw [- eventuali opzioni]
}}}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Il comando richiede i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] per ottenere informazioni complete.'' ||

Nella tabella sono elencate alcune opzioni disponibili con il comando '''lshw''':
||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;" :10%>'''Opzione''' ||<:>'''Risultato''' ||
||<:>'''-c'''|| mostra solo certe classi del hardware (cpu, multimedia, network, ecc.)||
||<:>'''-sanitize'''|| uscita ripulita (rimuove informazioni e dati sensibili) ||
||<:>'''-numeric'''|| uscita ID numerica (per PCI, USB, ecc.) ||

Alcuni esempi di uso del comando '''lshw''':

 * Ottenere un breve elenco delle periferiche presenti nel sistema:{{{
sudo lshw -short
}}}
 * Mostrare le caratteristiche delle cpu:{{{
sudo lshw -c cpu
}}}
 * Mostrare le schede di rete senza dati sensibili:{{{
sudo lshw -sanitize -c network
}}}
 * Mostrare i numeri esadecimali delle schede audio video:{{{
sudo lshw -numeric -c multimedia
}}}

<<Anchor(esportare)>>
== Esportare in un file le informazioni sull'hardware ==

Le informazioni mostrate dai comandi precedenti sono talvolta troppo lunghe per essere agevolmente consultate nel terminale.

Pertanto talvolta può risultare utile l'uso della redirect (carattere «'''>'''») per salvare risultato del comando in un file di testo nella propria cartella '''Home'''. Ad esempio tramite il comando:{{{
sudo lshw > profilo_hardware.txt
}}}
verrà esportato il risultato di '''lshw''' nel file di testo `profilo_hardware.txt`.
In alternativa è possibile salvare il risultato del comando in formato HTML con il comando: {{{
sudo lshw -html > profilo_hardware.html
}}}

= Reperire informazioni su una nuova periferica =

Usando lo strumento del precedente [[#esportare|paragrafo]], è possibile ottenere informazioni su una nuova periferica collegata al computer.
 0. Prima di collegare la nuova periferica, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando: {{{
sudo lshw > vecchio_profilo_hardware.txt
}}}
 0. Collegare la periferica e digitare il comando: {{{
sudo lshw > nuovo_profilo_hardware.txt
}}}
 0. Verranno così creati i file `vecchio_profilo_hardware.txt` e `nuovo_profilo_hardware.txt`. Per evidenziare le differenze fra i file `vecchio_profilo_hardware.txt` e `nuovo_profilo_hardware.txt`, digitare il comando: {{{
diff vecchio_profilo_hardware.txt nuovo_profilo_hardware.txt
}}}
 Verranno mostrate solo le informazioni relative alla nuova periferica appena collegata.

In alternativa si può collegare il dispositivo e digitare il comando:{{{
dmesg |tail
}}}
che mostrerà le ultime righe del comando dmesg.

= Interfacce grafiche =

Esistono programmi che permettono di visualizzare da interfaccia l'hardware presente sul proprio sistema o ad esso collegato.

E' possibile installare i pacchetti:

 * [[apt://lshw-gtk | lshw-gtk]] '''''Sistema → Preferenze → Hardware Lister'''''

 * [[apt://sysinfo | sysinfo]] '''''Applicazioni → Strumenti di sistema → Sysinfo'''''

 * [[apt://hardinfo | hardinfo]] '''''Applicazioni → Preferenze → System Profiler and Benchmark'''''

 * [[apt://gnome-device-manager | gnome-device-manager]] '''''Applicazioni → Strumenti di sistema → Device Manager'''''

'''Kubuntu''' è dotato di '''KInfoCenter''', il centro di informazioni hardware di [[AmbienteGrafico/Kde|KDE]], per avviarlo '''''Menu K → Sistema → KInfoCenter (Centro Informazioni)'''''.
Nota: limiti della GUI
Linea 206: Linea 133:
 * [[http://en.wikipedia.org/wiki/Lspci|Articolo enciclopedico sul comando lspci]]
 * [[http://pci-ids.ucw.cz/iii/|Elenco dei pci.ids]]
 * [[https://github.com/quickemu-project/quickemu|Sito del progetto]]
Linea 209: Linea 136:
##CategoryVirtualizzazione
Linea 210: Linea 138:
##CategoryHardware


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

QuickEmu è un programma per sistemi GNU/Linux, distribuito con licenza MIT, in grado di creare macchine virtuali tramite Qemu in maniera semplice e rapida, concepito per utenti che fanno un uso massivo di sistemi virtualizzati.

Di seguito alcune delle principali caratteristiche:

  • download e avvio di macchine virtuali con pochi comandi da terminale

  • ottimizzazione automatica delle macchine virtuali, senza dover configurare Qemu
  • supporto a SPICE per condivisione host/guest degli appunti
  • accelerazione grafica tramite VirGL
  • supporto a UEFI (con o senza Secure Boot) e BIOS Legacy,
  • possibilità di salvare le macchine vituali nella Home o su dispositivi di archiviazione esterni

  • possibilità di virtuarlizzare i più disparati sistemi operativi differenti: Windows 10 e 11, le ultime versioni di macOS, tutte le principali distribuzioni GNU/Linux (Arch, Debian, Fedora, Ubuntu, Slackware ecc.), Android x86, FreeBSD, TrueNAS, OpenIndiana, FreeDOS, Haiku, ReactOS e tanti altri.

Installazione

Per Ubuntu e derivate sono disponibili dei PPA che permettono l'installazione semplificata di QuickEmu.

  1. Digitare nel terminale il seguente comando:

    sudo apt-add-repository ppa:flexiondotorg/quickemu
  2. Installare il pacchetto quickemu.

Utilizzo

Viene descritto di seguito, in linea generale, il funzionamento del programma.

  1. Per creare una macchina virtuale digitare nel terminale un comando che rispetti la seguente sintassi:

    quickget [sistema operativo] [versione] [edizione #se disponibile]

    Verranno creati un file di configurazione della macchina virtuale e, con le impostazioni di default, una cartella nella Home dell'utente contenente i file relativi alla macchina virtuale stessa.

  2. Prendere nota dell'output del comando precedente, necessario ad avviare la macchina virtuale.
  3. Per avviare la macchina virtuale digitare il comando che contenga la seguente sintassi:

    quickemu --vm [file di configurazione della macchina]

È inoltre utile sapere che:

  • Per conoscere le versioni disponibili di un sistema operativo è possibile digitare il comando omettendo la release. Verrà quindi riportato un messaggio di errore in cui saranno elencate le versioni disponibili, come nel seguente esempio:

    quickget ubuntu 

ERROR! You must specify a release.
 - Releases: 14.04 16.04 18.04 20.04 22.04 23.10 daily-live
  • oppure:

    quickget macos 

ERROR! You must specify a release.
 - Releases: high-sierra mojave catalina big-sur monterey ventura
  • Per ottenere una lista dei sistemi operativi disponibili e le loro versioni digitare:

    quickget list 

  • Avviando una macchina virtuale verranno stampate nel terminale le diverse info utili, fra cui:
    • Host: sistema host e hostname
    • CPU: modello di processore
    • CPU VM: numero di socket, core, thread(s) e GB di RAM utilizzata dalla VM
    • BOOT: se in uso EFI e secureboot
    • Disk: nome, path e dimensioni della VM
    • Boot ISO: nome e path del file ISO
    • Display: informazioni parte grafica (es: SDL, virtio-vga-gl, GL (on), VirGL (on) )
    • ssh: info per ssh
    • Process: nome e PID del processo
  • Per eliminare una macchina virtuale è sufficiente eliminare la relativa cartella.

Esempi di utilizzo di VM

GNU/Linux

quickget linuxmint 21.2 cinnamon

Windows

quickget windows 11

quickemu --vm windows-11.conf

L'installazione di Windows implementa automaticamente la modalità di installazione Unattended, per saltare diversi passaggi (creazione di account online, richiesta dati di diagnostica, invio dati Microsoft ecc.). Inoltre vengono applicate delle patch per VirtIO, ecc.)

macOS

quickget macos catalina

quickemu --vm macos-catalina.conf

Opzioni

[compilare]

To enable guest/host sharing via SPICE add --display spice to the quickemu command.

Interfaccia grafica

Vedere https://github.com/quickemu-project/quickgui

Digitare i seguenti comandi:

sudo add-apt-repository ppa:yannick-mauray/quickgui
sudo apt update
sudo apt install quickgui

Nota: limiti della GUI

Ulteriori risorse


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