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Questa guida illustra la procedura per spostare in partizione separata la cartella `/home`, oppure altre directory quali `/boot`, `/temp`, `/var` ecc., senza reinstallare il sistema operativo. | In questa guida sono raccolti alcuni strumenti, disponibili per Ubuntu e derivate, finalizzati a monitorare le temperature (nonché tensioni, velocità delle ventole ecc.) relative ai principali componenti hardware del proprio computer, fra cui: processore, scheda grafica, scheda madre, schede di rete, hard disk e SSD. {{{#!wiki note Le informazioni e i sensori disponibili dipendono dall'hardware in uso.}}} = Informazioni generali = Solitamente i sistemi GNU/Linux permettono di controllare e gestire ampiamente le risorse hardware, perciò contengono già ''out of the box'' strumenti per visualizzare le temperature. Nel dettaglio, la directory [[AmministrazioneSistema/Filesystem#A.2Fsys|/sys]] contiene moltissimi dati relativi al kernel, ai moduli e all'hardware. In particolare `/sys/class/thermal` è deputata alle informazioni riguardanti le temperature. Perciò è possibile consultare file quali: * `/sys/class/thermal/thermal_zone0/temp` (contenente la temperatura [della CPU] espressa in gradi Celsius e numeri interi divisibili per 100) * `/sys/class/thermal/thermal_zone0/type` (contenente il valore corrispondente alla zona in cui la temperatura è rilevata, come ad esempio il sensore '''acpitz''' situato accanto il socket della CPU) Per semplificare e rendere facilmente consultabili queste informazioni, è possibile creare un semplice [[Programmazione/Script|script]] che contenga il seguente comando:{{{ paste <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/type) <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/temp) | column -s $'\t' -t | sed 's/\(.\)..$/.\1°C/' }}} L'output sarà simile al seguente:{{{ acpitz 38.0°C acpitz . °C acpitz 30.0°C acpitz 32.0°C acpitz 31.0°C acpitz . °C pch_skylake 36.5°C iwlwifi_1 33.0°C x86_pkg_temp 38.0°C }}} = acpi = [controllare se preinstallato, dovrebbe esserlo] Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{ acpi -t }}} Il risultato sarà simile al seguente:{{{ Thermal 0: ok, 30.8 degrees C Thermal 1: ok, 29.8 degrees C }}} = lm-sensors = '''lm-sensors''' è uno strumento più completo, a linea di comando, in grado di mostrare temperatura della/e CPU, della MOBO, della GPU, sulla velocità di rotazione delle ventole e sulle tensioni di alimentazione dei componenti principali. {{{#!wiki important In PC con schede madri __AM2RD790__, è noto che l'utilizzo di ''lm-sensors'' può provocare dei gravi danni. }}} == Installazione == 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://lm-sensors|lm-sensors]]. 0. Facoltativo: [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] in aggiunta il pacchetto [[apt://fancontrol|fancontrol]], per gestire le ventole secondo le istruzioni indicate in [[#ventole|questo paragrafo]]. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{ sudo sensors-detect }}} 0. Seguendo le istruzioni a video, rispondere '''Yes''' alle domande che verranno proposte, ad esclusione della domanda riguardante '''I2C/SMBus''' alla quale si dovra rispondere '''No'''. {{{#!wiki note In caso di errore, è possibile ripetere la procedura e rispondere '''Yes''' alla domanda precedente. }}} 0. Al termine della procedura, lo script restituirà un output simile al seguente:{{{ Driver `coretemp': * Chip `Intel digital thermal sensor' (confidence: 9) To load everything that is needed, add this to /etc/modules: #----cut here---- # Chip drivers coretemp #----cut here---- If you have some drivers built into your kernel, the list above will contain too many modules. Skip the appropriate ones! Do you want to add these lines automatically to /etc/modules? (yes/NO) }}} Rispondere '''Yes''' anche a quest'ultima domanda, in modo che i moduli necessari vengano caricati al prossimo avvio del computer. 0. Riavviare il PC. <<BR>> Per non attendere il prossimo riavvio è possibile caricare tutti i moduli necessari, come suggerito anche da '''lm-sensors''', con il comando:{{{ /etc/init.d/kmod start }}} oppure caricare singolarmente i moduli con il comando: {{{ sudo modprobe nome_modulo }}} sostituendo `nome_modulo` con uno dei moduli che verranno visualizzati dopo avere eseguito il punto 4 della procedura (è necessario ripetere il comando precedente per ognuno dei moduli indicati). == Utilizzo == 0. Avviare il programma digitando il seguente comando: {{{ sensors}}} Il risultato sarà simile al seguente: {{{ k8temp-pci-00c3 Adapter: PCI adapter Core0 Temp: +23°C Core1 Temp: +19°C it8716-isa-0290 Adapter: ISA adapter VCore: +1.18 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) VDDR: +3.25 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) +3.3V: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM +5V: +4.81 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V) +12V: +11.58 V (min = +0.00 V, max = +16.32 V) in5: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM in6: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM 5VSB: +4.84 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V) VBat: +2.94 V fan1: 0 RPM (min = 0 RPM) fan2: 0 RPM (min = 0 RPM) fan3: 0 RPM (min = 0 RPM) temp1: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = diode temp2: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor temp3: -7°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor vid: +1.300 V}}} {{{ acpitz-virtual-0 Adapter: Virtual device temp1: +49.0°C (crit = +95.0°C) coretemp-isa-0000 Adapter: ISA adapter Core 0: +59.0°C (crit = +100.0°C) coretemp-isa-0001 Adapter: ISA adapter Core 1: +57.0°C (crit = +100.0°C) }}} = hddtemp = È uno strumento a linea di comando per visualizzare le temperature di dischi rigidi e drive a stato solido SATA. {{{#!wiki note Poiché non mantenuto più da tempo, è stato rimosso dai repository di Ubuntu. Per maggiori informazioni consultare [[https://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=1002484|questa pagina]]. }}} 0. Solo su Ubuntu 22.04 e successivi, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando, per aggiungere i PPA :{{{ sudo add-apt-repository ppa:malcscott/ppa }}} 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://hddtemp|hddtemp]]. Per utilizzare il programma digitare il comando {{{ sudo hddtemp /dev/sd? }}} L'output sarà simile al seguente: {{{ /dev/sda: WDC WD1600BEVT-22ZCT0: 42°C /dev/sdb: MAXTOR STM3320820AS: S.M.A.R.T. not available }}} = Interfaccia grafica = == Ubuntu == 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://psensor|psensor]]. 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''Psensor'''. 0. Nella colonna '''Grafico''' spuntare i sensori che si vogliono monitorare. 0. Per altre configurazioni, selezionare '''''Psensor → Preferenze'''''. == Xubuntu == [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://xfce4-sensors-plugin|xfce4-sensors-plugin]]. |
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Consultare invece [[Installazione/InstallareUbuntu#manu| questo paragrafo]] per reinstallare Ubuntu mantenendo una partizione '''`/home`''' preesistente, oppure per una nuova installazione impostando come `/home` (oppure `/temp`, `/var` ecc.) partizioni già esistenti e/o create in precedenza. }}} |
Fare riferimento alla [[http://goodies.xfce.org/projects/panel-plugins/xfce4-sensors-plugin|pagina ufficiale]] del progetto per maggiori informazioni.}}} == Conky == È possibile monitorare i sensori presenti sul proprio computer anche attraverso il programma [[AmbienteGrafico/Conky|Conky]]. <<Anchor(ventole)>> = Controllo delle ventole = {{{#!wiki tip Prima di procedere con quanto descritto di seguito, è necessario installare il pacchetto ''fancontrol'' come descritto in [[#Installazione|questo paragrafo]].}}} Per controllare le ventole e la scheda madre, aprire un terminale e digitare il seguente comando: {{{ sudo pwmconfig }}} Le ventole verranno monitorate e sarà possibile modificarne la velocità. Nel caso in cui sia possibile il controllo totale, cioè fermare del tutto le ventole, è possibile creare un semplice script da lanciare all'avvio per un'ottimizzazione delle stesse. |
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Si raccomanda di eseguire una copia di [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema|backup]] di tutti i propri dati prima di procedere con le operazioni descritte di seguito. }}} == Descrizione == Spostare alcune cartelle in partizioni separate dalla '''`/`''' (''''root'''') può comportare alcuni vantaggi. Ne vengono di seguito elencati alcuni: * Mantenere un livello ottimale di efficienza del sistema; * Mantenere sotto controllo dimensioni e impostazioni delle partizioni separate; * Ripristinare facilmente files degli utenti e impostazioni dei programmi (salvati in `/home`) in caso di reinstallazione; * Proteggere i dati dell'utente in caso di perdita di dati (ad esempio in caso di guasti fisici al disco, oppure formattazioni accidentali della root di sistema); * Allungare il ciclo di vita di [[https://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_a_stato_solido|SSD]], riducendone le scritture (ad esempio, spostando `/home` e `/var` su disco meccanico separato, verranno lì salvati i download dell'utente e la cache degli aggiornamenti di '''apt'''). == Guide di approfondimento == Le operazioni di seguito descritte comportano la conoscenza dei seguenti argomenti: * [[AmministrazioneSistema/Filesystem|Cartelle presenti nel filesystem]]; * Identificazione delle [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni|partizioni]]; * Programma '''[[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|GParted]]'''; * [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|Montare partizioni]]. = Verifica dello spazio disponibile = La partizione che ospiterà la cartella `/home` dovrà essere sempre maggiore alla cartella stessa. == Verifica spazio utilizzato directory /home == Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{ du -kshP /home }}} L'output sarà simile al seguente: {{{ 1,3G /home }}} ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Attribuire alla partizione '''/home''' una dimensione appropriata affinché lo spazio non risulti insufficiente rispetto alle proprie esigenze. È consigliabile lasciare almeno 4GiB / 5GiB di spazio libero.|| == Verifica dimensione partizioni == Verificare la dimensione delle proprie partizioni digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ df -h }}} L'output sarà simile al seguente: {{{ File system Dim. Usati Disp. Uso% Montato su /dev/sda1 18G 4,4G 13G 26% / }}} = Modifica delle partizioni = 0. Creare dello spazio libero sul disco ridimensionando la partizione desiderata; 0. Creare nello spazio liberato una partizione '''`/home`''' formattandola con lo stesso file system utilizzato per '''`/`'''. = Copia della /home = 0. Per [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|montare]] la partizione appena creata, digitare il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ sudo mkdir /media/home && sudo mount /dev/sdxx /media/home }}} mettendo al posto di `sdxx` il nome della propria partizione. 0. Copiare la vecchia '''`/home`''' nella nuova posizione digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo cp -priv /home/nome_utente /media/home }}} sostituendo a `nome_utente` il proprio nome utente. La durata del processo dipenderà dalla quantità di dati da trasferire. 0. Verificare che la dimensione della '''`/home`''' originale e della sua copia coincidano confrontando i comandi {{{ df -h /home}}} e {{{ df -h /media/home }}} = Modificare /etc/fstab/ = 0. Ricavare l'UUID della partizione in cui è stata copiata la `/home` digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] {{{ sudo blkid /dev/sdxx }}} sostituendo `sdxx` con il nome della propria partizione. 0. Il comando restituirà un output simile al seguente: {{{ /dev/sda8: UUID="41800cf0-acb6-4845-b05e-479e9258f25f" TYPE="ext4" }}} 0. Copiare la stringa appena ottenuta, ad esempio {{{ 41800cf0-acb6-4845-b05e-479e9258f25f }}} 0. Creare una copia di backup di `/etc/fstab`: {{{ sudo cp /etc/fstab /etc/fstab.backup }}} 0. Aprire il file `/etc/fstab` con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PermessiFile|privilegi di amministrazione]]. 0. In una nuova riga inserire: {{{ UUID=uid /home ext4 defaults 0 2 }}} sostituendo `uid` con l'UUID individuato in precedenza. 0. Salvare, chiudere il file e riavviare il sistema. = Verifica = Al riavvio, per verificare che la cartella '''`/home`''' sia stata effettivamente spostata, si può utilizzare il comando {{{ df -h }}} che restituirà un output del tipo {{{ File system Dim. Usati Disp. Uso% Montato su /dev/sda6 8,6G 4,0G 4,2G 49% / none 245M 256K 245M 1% /dev none 249M 112K 249M 1% /dev/shm none 249M 88K 249M 1% /var/run none 249M 0 249M 0% /var/lock none 249M 0 249M 0% /lib/init/rw /dev/sda8 6,3G 1,4G 4,6G 24% /home /dev/sda1 9,4G 1,7G 7,7G 18% /media/4E80F14880F136D5 }}} in cui si vede che la `/home` si trova, in questo caso, in `/dev/sda8`. = Risoluzione di problemi = Se la procedura non dovesse aver avuto esito positivo, durante il boot del sistema ci si ritroverà di fronte ad un messaggio di errore simile al seguente: {{{ L'unità disco per /home non è ancora pronta o non è presente }}} Per risolvere il problema premere il tasto '''M''' sulla tastiera. Comparirà quindi una [[AmministrazioneSistema/Terminale|shell]] di ripristino. A questo punto: 0. Digitare il comando {{{ cp -f /etc/fstab.backup /etc/fstab }}} per ripristinare il file `/etc/fstab` originale 0. Riavviare quindi il sistema con il comando {{{ shutdown -r now }}} Il sistema sarà riavviato e si tornerà alla alla condizione originale. La partizione che è stata creata non verrà però eliminata. Pertanto sarà possibile, a seconda dei casi, effettuare le verifiche al sistema per individuare la causa dell'errore oppure ripristinare la situazione precedente. = Eliminare i contenuti della vecchia /home = Se la procedura ha avuto esito positivo e si desidera liberare spazio, si possono eliminare i contenuti ancora presenti nella vecchia '''`/home`''' interna alla partizione di sistema ('''`/`''') utilizzando un [[Installazione/InstallareUbuntu#Creazione_del_supporto_di_installazione|DVD o USB live]]. |
L'arresto completo delle ventole può cagionare gravi danni termici sia direttamente al hardware, sia indirettamente al software ed i dati contenuti nei supporti d'archiviazione fissi. Procedere con molta cautela.}}} 0. Creare con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/init.d/fancontrol` e aggiungere le seguenti righe: {{{ #!/bin/sh #!/bin/sh # # Fancontrol start script. # set -e # Defaults DAEMON=/usr/sbin/fancontrol PIDFILE=/var/run/fancontrol-pid PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin test -f $DAEMON || exit 0 . /lib/lsb/init-functions case "$1" in start) log_begin_msg "Starting fancontrol daemon..." start-stop-daemon --start -o -q -m -b -p $PIDFILE -x $DAEMON log_end_msg $? ;; stop) log_begin_msg "Stopping fancontrol daemon..." start-stop-daemon --stop -o -q -p $PIDFILE log_end_msg $? ;; force-reload|restart) sh $0 stop sh $0 start ;; *) log_success_msg "Usage: /etc/init.d/fancontrol {start|stop|restart|force-reload}" log_success_msg " start - starts system-wide fancontrol service" log_success_msg " stop - stops system-wide fancontrol service" log_success_msg " restart, force-reload - starts a new system-wide fancontrol service" exit 1 ;; esac exit 0 }}} 0. Rendere eseguibile lo script, digitando in una finestra di terminale il seguente comando: {{{ sudo chmod +x /etc/init.d/fancontrol }}} 0. Avviare lo script con il comando: {{{ /etc/init.d/fancontrol start }}} * Per interromperlo invece, si può fare ricorso al comando: {{{ /etc/init.d/fancontrol stop }}} 0. Se l'output non restituisce nessun errore, aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/rc.local` e aggiungere la seguente riga: {{{ /etc/init.d/fancontrol start }}} in modo da ottenere qualcosa di simile al seguente esempio: {{{ #!/bin/sh #!/bin/sh -e # # rc.local # # This script is executed at the end of each multiuser runlevel. # Make sure that the script will "exit 0" on success or any other # value on error. # # In order to enable or disable this script just change the execution # bits. # # By default this script does nothing. /etc/init.d/fancontrol start exit 0 }}} |
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* [[http://perfab.wordpress.com/2010/03/06/separare-la-home-da-ubuntu/|Separare la home da Ubuntu]] * [[https://help.ubuntu.com/community/Partitioning/Home/Moving|Guida sul wiki internazionale]] |
## * [[http://www.lm-sensors.org|Sito ufficiale del progetto]] * [[https://github.com/lm-sensors/lm-sensors|GitHub lm-sensors]] * [[https://launchpad.net/lmsensors|Lm-sensors su Launchpad]] * [[http://doc.ubuntu-fr.org/lm-sensors|Lm-sensors su doc.ubuntu-fr.org]] * [[http://wiki.ubuntuusers.de/Lm_sensors|Lm-sensors su wiki.ubuntuusers.de]] * [[https://help.ubuntu.com/community/SensorInstallHowto|Lm-sensors sul wiki internazionale]] |
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##CategoryHardware | #CategoryHardware CategoryAmministrazion |
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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
In questa guida sono raccolti alcuni strumenti, disponibili per Ubuntu e derivate, finalizzati a monitorare le temperature (nonché tensioni, velocità delle ventole ecc.) relative ai principali componenti hardware del proprio computer, fra cui: processore, scheda grafica, scheda madre, schede di rete, hard disk e SSD.
Le informazioni e i sensori disponibili dipendono dall'hardware in uso.
Informazioni generali
Solitamente i sistemi GNU/Linux permettono di controllare e gestire ampiamente le risorse hardware, perciò contengono già out of the box strumenti per visualizzare le temperature.
Nel dettaglio, la directory /sys contiene moltissimi dati relativi al kernel, ai moduli e all'hardware. In particolare /sys/class/thermal è deputata alle informazioni riguardanti le temperature. Perciò è possibile consultare file quali:
/sys/class/thermal/thermal_zone0/temp (contenente la temperatura [della CPU] espressa in gradi Celsius e numeri interi divisibili per 100)
/sys/class/thermal/thermal_zone0/type (contenente il valore corrispondente alla zona in cui la temperatura è rilevata, come ad esempio il sensore acpitz situato accanto il socket della CPU)
Per semplificare e rendere facilmente consultabili queste informazioni, è possibile creare un semplice script che contenga il seguente comando:
paste <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/type) <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/temp) | column -s $'\t' -t | sed 's/\(.\)..$/.\1°C/'
L'output sarà simile al seguente:
acpitz 38.0°C acpitz . °C acpitz 30.0°C acpitz 32.0°C acpitz 31.0°C acpitz . °C pch_skylake 36.5°C iwlwifi_1 33.0°C x86_pkg_temp 38.0°C
acpi
[controllare se preinstallato, dovrebbe esserlo]
Digitare nel terminale il comando:
acpi -t
Il risultato sarà simile al seguente:
Thermal 0: ok, 30.8 degrees C Thermal 1: ok, 29.8 degrees C
lm-sensors
lm-sensors è uno strumento più completo, a linea di comando, in grado di mostrare temperatura della/e CPU, della MOBO, della GPU, sulla velocità di rotazione delle ventole e sulle tensioni di alimentazione dei componenti principali.
In PC con schede madri AM2RD790, è noto che l'utilizzo di lm-sensors può provocare dei gravi danni.
Installazione
Installare il pacchetto lm-sensors.
Facoltativo: installare in aggiunta il pacchetto fancontrol, per gestire le ventole secondo le istruzioni indicate in questo paragrafo.
Digitare nel terminale il comando:
sudo sensors-detect
Seguendo le istruzioni a video, rispondere Yes alle domande che verranno proposte, ad esclusione della domanda riguardante I2C/SMBus alla quale si dovra rispondere No.
In caso di errore, è possibile ripetere la procedura e rispondere Yes alla domanda precedente.
Al termine della procedura, lo script restituirà un output simile al seguente:
Driver `coretemp': * Chip `Intel digital thermal sensor' (confidence: 9) To load everything that is needed, add this to /etc/modules: #----cut here---- # Chip drivers coretemp #----cut here---- If you have some drivers built into your kernel, the list above will contain too many modules. Skip the appropriate ones! Do you want to add these lines automatically to /etc/modules? (yes/NO)
Rispondere Yes anche a quest'ultima domanda, in modo che i moduli necessari vengano caricati al prossimo avvio del computer.
- Riavviare il PC.
Per non attendere il prossimo riavvio è possibile caricare tutti i moduli necessari, come suggerito anche da lm-sensors, con il comando:
/etc/init.d/kmod start
oppure caricare singolarmente i moduli con il comando:
sudo modprobe nome_modulo
sostituendo nome_modulo con uno dei moduli che verranno visualizzati dopo avere eseguito il punto 4 della procedura (è necessario ripetere il comando precedente per ognuno dei moduli indicati).
Utilizzo
Avviare il programma digitando il seguente comando:
sensors
Il risultato sarà simile al seguente:
k8temp-pci-00c3 Adapter: PCI adapter Core0 Temp: +23°C Core1 Temp: +19°C it8716-isa-0290 Adapter: ISA adapter VCore: +1.18 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) VDDR: +3.25 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) +3.3V: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM +5V: +4.81 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V) +12V: +11.58 V (min = +0.00 V, max = +16.32 V) in5: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM in6: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM 5VSB: +4.84 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V) VBat: +2.94 V fan1: 0 RPM (min = 0 RPM) fan2: 0 RPM (min = 0 RPM) fan3: 0 RPM (min = 0 RPM) temp1: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = diode temp2: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor temp3: -7°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor vid: +1.300 V
acpitz-virtual-0 Adapter: Virtual device temp1: +49.0°C (crit = +95.0°C) coretemp-isa-0000 Adapter: ISA adapter Core 0: +59.0°C (crit = +100.0°C) coretemp-isa-0001 Adapter: ISA adapter Core 1: +57.0°C (crit = +100.0°C)
hddtemp
È uno strumento a linea di comando per visualizzare le temperature di dischi rigidi e drive a stato solido SATA.
Poiché non mantenuto più da tempo, è stato rimosso dai repository di Ubuntu. Per maggiori informazioni consultare questa pagina.
Solo su Ubuntu 22.04 e successivi, digitare nel terminale il comando, per aggiungere i PPA :
sudo add-apt-repository ppa:malcscott/ppa
Installare il pacchetto hddtemp.
Per utilizzare il programma digitare il comando
sudo hddtemp /dev/sd?
L'output sarà simile al seguente:
/dev/sda: WDC WD1600BEVT-22ZCT0: 42°C /dev/sdb: MAXTOR STM3320820AS: S.M.A.R.T. not available
Interfaccia grafica
Ubuntu
Installare il pacchetto psensor.
Avviare Psensor.
Nella colonna Grafico spuntare i sensori che si vogliono monitorare.
Per altre configurazioni, selezionare Psensor → Preferenze.
Xubuntu
Installare il pacchetto xfce4-sensors-plugin.
Fare riferimento alla pagina ufficiale del progetto per maggiori informazioni.
Conky
È possibile monitorare i sensori presenti sul proprio computer anche attraverso il programma Conky.
Controllo delle ventole
Prima di procedere con quanto descritto di seguito, è necessario installare il pacchetto fancontrol come descritto in questo paragrafo.
Per controllare le ventole e la scheda madre, aprire un terminale e digitare il seguente comando:
sudo pwmconfig
Le ventole verranno monitorate e sarà possibile modificarne la velocità. Nel caso in cui sia possibile il controllo totale, cioè fermare del tutto le ventole, è possibile creare un semplice script da lanciare all'avvio per un'ottimizzazione delle stesse.
L'arresto completo delle ventole può cagionare gravi danni termici sia direttamente al hardware, sia indirettamente al software ed i dati contenuti nei supporti d'archiviazione fissi. Procedere con molta cautela.
Creare con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/init.d/fancontrol e aggiungere le seguenti righe:
#!/bin/sh # # Fancontrol start script. # set -e # Defaults DAEMON=/usr/sbin/fancontrol PIDFILE=/var/run/fancontrol-pid PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin test -f $DAEMON || exit 0 . /lib/lsb/init-functions case "$1" in start) log_begin_msg "Starting fancontrol daemon..." start-stop-daemon --start -o -q -m -b -p $PIDFILE -x $DAEMON log_end_msg $? ;; stop) log_begin_msg "Stopping fancontrol daemon..." start-stop-daemon --stop -o -q -p $PIDFILE log_end_msg $? ;; force-reload|restart) sh $0 stop sh $0 start ;; *) log_success_msg "Usage: /etc/init.d/fancontrol {start|stop|restart|force-reload}" log_success_msg " start - starts system-wide fancontrol service" log_success_msg " stop - stops system-wide fancontrol service" log_success_msg " restart, force-reload - starts a new system-wide fancontrol service" exit 1 ;; esac exit 0
Rendere eseguibile lo script, digitando in una finestra di terminale il seguente comando:
sudo chmod +x /etc/init.d/fancontrol
Avviare lo script con il comando:
/etc/init.d/fancontrol start
Per interromperlo invece, si può fare ricorso al comando:
/etc/init.d/fancontrol stop
Se l'output non restituisce nessun errore, aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/rc.local e aggiungere la seguente riga:
/etc/init.d/fancontrol start
in modo da ottenere qualcosa di simile al seguente esempio:
#!/bin/sh -e # # rc.local # # This script is executed at the end of each multiuser runlevel. # Make sure that the script will "exit 0" on success or any other # value on error. # # In order to enable or disable this script just change the execution # bits. # # By default this script does nothing. /etc/init.d/fancontrol start exit 0