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Versione 53 del 14/12/2022 13.49.00

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Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

Questa guida contiene le informazioni per accedere ad una installazione di Ubuntu attraverso chroot (Change root). Quest'ultima è un'utilità dei sistemi unix-like in grado di cambiare root directory apparente, così da creare un nuovo ambiente logicamente separato dalla root del sistema principale.

In altre parole, con il chroot è possibile accedere ad un secondo sistema presente nel computer e utilizzarlo tramite riga di comando. Si potrà quindi eseguire qualunque azione sul sistema avviato da chroot operando da terminale aperto da un altro sistema GNU/Linux oppure da sessione live.

Il chroot può avere diverse applicazioni. Ad esempio può rivelarsi utile:

  • per cercare di riparare un sistema al quale non è possibile accedere normalmente (es.: in caso di problemi con GRUB);

  • per accedere rapidamente ad un altro sistema presente sulla stessa macchina senza lasciare quello già avviato.

Con chroot non è possibile l'apertura simultanea di più sistemi. Pertanto montare un solo sistema per volta.

Il chroot permette di operare anche tra distribuzioni GNU/Linux differenti. Ad esempio, è possibile utilizzare Fedora o Arch operando da terminale per accedere ad un Ubuntu e viceversa. Ovviamente, una volta entrati in sessione chroot, bisognerà utilizzare i comandi specifici della distribuzione su cui si è eseguito l'accesso.

Operazioni preliminari

  1. Avviare la Live di Ubuntu oppure l'altro sistema GNU/Linux presente nel computer.

  2. Individuare il file system e tutte le partizione su cui è installato il sistema e prenderne nota.
    Infatti, a seconda delle operazioni che si desidera eseguire, potrebbe essere necessario individuare:

Accesso al sistema

Di seguito verranno mostrati comandi con nomi fittizi delle partizioni. Sostituirli con quelli reali, individuati in fase preliminare.

  1. Prima di accedere al sistema occorre montare la relativa partizione (o più d'una, se necessario). Digitare nel terminale uno dei comandi descritti successivamente.

    • Per partizioni con file system ext4:

      sudo mount -t ext4 /dev/sda1 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs:

      sudo mount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs con due subvolumi (impostazione predefinita dall'installer di Ubuntu):

      sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
  2. Se presente, montare l'eventuale partizione EFI (saltare questo passaggio se non necessario). A tal fine digitare:

    sudo mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/boot/efi/
  3. Montare le directory /dev, /proc, /sys e /run con il comando:

    for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done
  4. Effettuare il chroot sul sistema montato digitando:

    sudo chroot /mnt

Arrivati a questo punto, all'interno dell'ambiente chroot sarà possibile effettuare qualsiasi operazione sull'altro sistema tramite terminale (ad esempio installare/rimuovere/aggiornare pacchetti, modificare o eliminare file, ripristinarne il corretto avvio ecc.).

Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come root. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti. Si ricorda che non occorre anteporre sudo a nessun comando.

Uscita dal sistema

  1. Uscire dal chroot premendo la combinazione di tasti Ctrl+D o con il comando:

    exit
  2. Smontare tutti i dispositivi con i seguenti comandi:

    cd ~
    sudo umount /mnt/dev
    sudo umount /mnt/proc
    sudo umount /mnt/sys
    sudo umount /mnt/

    In alternativa è possibile eseguire l'unico comando:

    cd ~ && for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
  3. Se presente, smontare l'eventuale partizione EFI con il comando:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt/boot/efi/

    sostituendo eventualmente /dev/sda1 con la partizione EFI effettiva presente nel proprio sistema.

In caso di configurazioni particolari occorre utilizzare comandi specifici per smontare le partizioni (passaggio 2). A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.

  • Per smontare la partizione /dev/sda1:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs con due subvolumi:

    sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs:

    sudo umount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt

Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione Live.

Risoluzione problemi

Connessione ai repository ignorata

Se provando ad aggiornare il sistema appare un output simile al seguente:

root@notebook:/# apt update
Ignorato:1 http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security InRelease
Ignorato:2 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy InRelease
Ignorato:3 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates InRelease
Ignorato:4 https://downloads.sourceforge.net/project/ubuntuzilla/mozilla/apt all InRelease
Ignorato:5 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-backports InRelease
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-updates/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-backports/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita

digitare il seguente comando:

ln -sf /run/systemd/resolve/stub-resolv.conf /etc/resolv.conf

e riprovare l'aggiornamento.

Assenza connessione alla rete

In rari casi potrebbe capitare che il chroot non riesca a navigare in rete. Per verificare se è causato dal non funzionamento della connessione, digitare il comando:

ping -c 4 ubuntu.com

Un output simile al seguente indica il non funzionamento della connessione alla rete:

ping: ubuntu.com: Nome o servizio sconosciuto

Per aggirare il problema eseguire la seguente procedura:

  1. Uscire dal chroot.

  2. Ripetere la procedura di accesso al chroot fino al punto 4.

  3. Montare separatamente la directory /etc/resolv.conf, digitando il seguente comando:

    sudo mount --bind /etc/resolv.conf /mnt/etc/resolv.conf
  4. Completare la procedura dal punto 5.

Ulteriori risorse


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