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 0. Montare il sistema a cui si vuole accedere in un punto di mount (in questo caso `/mnt`):{{{
sudo mount /dev/sda1 /mnt
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 0. Montare il resto dei dispositivi:{{{
sudo mount --bind /dev /mnt/dev
sudo mount --bind /proc /mnt/proc
sudo mount --bind /sys /mnt/sys
sudo mount --bind /run /mnt/run
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 0. Eseguire il comando '''chroot''' sul punto di mount stabilito:{{{
sudo chroot /mnt
}}}
 0. [[ComandiBase#Gestione_del_filesystem|Montare]] il sistema a cui si vuole accedere in un punto di mount stabilito (per comodità nella maggior parte dei casi può essere usato `/mnt`).

 0. [[ComandiBase#Gestione_del_filesystem|Montare]] con l'opzione `--bind` il resto delle partizioni e/o directory di cui si avrà bisogno.

 0. Eseguire il comando '''chroot''' sul punto di mount stabilito.
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 0. Uscire dal '''chroot''':{{{  0. Uscire dal '''chroot''' con il comando:{{{
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 0. Smontare le partizioni montate in precedenza:{{{
sudo umount /mnt/dev
sudo umount /mnt/proc
sudo umount /mnt/sys
sudo umount /mnt/
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 0. [[ComandiBase#Gestione_del_filesystem|Montare]] tutte le partizioni montate in precedenza.


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Questa guida contiene le informazioni per accedere ad una installazione di Ubuntu attraverso chroot (Change root). Quest'ultima è un'utilità dei sistemi unix-like in grado di cambiare root directory apparente, così da creare un nuovo ambiente logicamente separato dalla root del sistema principale.

In altre parole, con il chroot è possibile accedere ad un secondo sistema presente nel computer e utilizzarlo tramite riga di comando. Si potrà quindi eseguire qualunque azione sul sistema avviato da chroot operando da terminale aperto da un altro sistema GNU/Linux oppure da sessione live.

Il chroot può avere diverse applicazioni. Ad esempio può rivelarsi utile:

  • per cercare di riparare un sistema al quale non è possibile accedere normalmente (es.: in caso di problemi con GRUB);

  • per accedere rapidamente ad un altro sistema presente sulla stessa macchina senza lasciare quello già avviato.

Con chroot non è possibile l'apertura simultanea di più sistemi. Pertanto montare un solo sistema per volta.

Il chroot permette di operare anche tra distribuzioni GNU/Linux differenti. Ad esempio, è possibile utilizzare Fedora o Arch operando da terminale per accedere ad un Ubuntu e viceversa. Ovviamente, una volta entrati in sessione chroot, bisognerà utilizzare i comandi specifici della distribuzione su cui si è eseguito l'accesso.

Funzionamento

Viene descritto schematicamente il funzionamento, prendendo come esempio un semplice sistema GNU/Linux con /dev/sda1 come unica partizione di root con file system ext4.

  1. Montare il sistema a cui si vuole accedere in un punto di mount stabilito (per comodità nella maggior parte dei casi può essere usato /mnt).

  2. Montare con l'opzione --bind il resto delle partizioni e/o directory di cui si avrà bisogno.

  3. Eseguire il comando chroot sul punto di mount stabilito.

Da questo momento si ha accesso come utente root all'altro sistema ed è possibile eseguire le azioni desiderate.

  1. Uscire dal chroot con il comando:

    exit
  2. Montare tutte le partizioni montate in precedenza.

Accesso al sistema

  1. Avviare il sistema funzionante o la Live di Ubuntu.

  2. Una volta caricato il sistema, individuare il file system e la partizione sulla quale è installato il sistema e prenderne nota. In caso di sistema installato in modalità UEFI individuare anche la partizione EFI.

  3. Di seguito sono riportati esempi di comandi per montare la partizione sulla quale risiede il sistema a cui si desidera accedere: sistemi installati su partizioni con con file system ext4 o btrfs, con l'eventuale partizione EFI installata su /dev/sda2 con file system fat32. Utilizzare, con le opportune modifiche, soltanto il comando relativo al sistema a cui si desidera accedere.

    • Per montare la partizione /dev/sda1 con file system ext4 digitare nel terminale:

      sudo mount -t ext4 /dev/sda1 /mnt
    • Per montare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs creato con due subvolumi (impostazione predefinita dall'installer di Ubuntu) digitare nel terminale:

      sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
    • Per montare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs digitare nel terminale:

      sudo mount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt

    Montare l'eventuale partizione EFI con il comando:

    sudo mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/boot/efi/

  4. Montare le directory dev, proc, sys, run con i comandi:

    sudo mount --bind /dev /mnt/dev
    sudo mount --bind /proc /mnt/proc
    sudo mount --bind /sys /mnt/sys
    sudo mount --bind /run /mnt/run

    In alternativa è possibile eseguire l'unico comando:

    for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done

    Qualora una o più directory di sistema risiedano in dischi o partizioni separate da quella di root, occorrerà a loro volta individuarle e montarle una alla volta dopo aver creato per ciascuna un punto di mount.

  5. Effettuare un chroot sul sistema digitando:

    sudo chroot /mnt

Arrivati a questo punto, all'interno dell'ambiente chroot sarà possibile effettuare qualsiasi operazione sull'altro sistema tramite terminale (ad esempio installare/rimuovere/aggiornare pacchetti, modificare o eliminare file, ripristinarne il corretto avvio ecc.).

Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come root. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti. Si ricorda che non occorre anteporre sudo a nessun comando.

Uscita dal sistema

  1. Uscire dal chroot premendo la combinazione di tasti Ctrl+D o con il comando:

    exit
  2. Smontare tutti i dispositivi con i seguenti comandi:

    cd ~
    sudo umount /mnt/dev
    sudo umount /mnt/proc
    sudo umount /mnt/sys
    sudo umount /mnt/

    In alternativa è possibile eseguire l'unico comando:

    cd ~ && for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
  3. Se presente, smontare l'eventuale partizione EFI con il comando:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt/boot/efi/

    sostituendo eventualmente /dev/sda1 con la partizione EFI effettiva presente nel proprio sistema.

In caso di configurazioni particolari occorre utilizzare comandi specifici per smontare le partizioni (passaggio 2). A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.

  • Per smontare la partizione /dev/sda1:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs con due subvolumi:

    sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs:

    sudo umount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt

Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione Live.

Risoluzione problemi

Connessione ai repository ignorata

Se provando ad aggiornare il sistema appare un output simile al seguente:

root@filippa-HP-ProBook-430:/# apt update
Ignorato:1 http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security InRelease
Ignorato:2 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy InRelease
Ignorato:3 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates InRelease
Ignorato:4 https://downloads.sourceforge.net/project/ubuntuzilla/mozilla/apt all InRelease
Ignorato:5 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-backports InRelease
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-updates/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-backports/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita

digitare il seguente comando:

ln -sf /run/systemd/resolve/stub-resolv.conf /etc/resolv.conf

e riprovare l'aggiornamento.

Assenza connessione alla rete

In rari casi potrebbe capitare che il chroot non riesca a navigare in rete. Per verificare se è causato dal non funzionamento della connessione, digitare il comando:

ping -c 4 ubuntu.com

Un output simile al seguente indica il non funzionamento della connessione alla rete:

ping: ubuntu.com: Nome o servizio sconosciuto

Per aggirare il problema eseguire la seguente procedura:

  1. Uscire dal chroot.

  2. Ripetere la procedura di accesso al chroot fino al punto 4.

  3. Montare separatamente la directory /etc/resolv.conf, digitando il seguente comando:

    sudo mount --bind /etc/resolv.conf /mnt/etc/resolv.conf
  4. Completare la procedura dal punto 5.

Ulteriori risorse


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