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Questo è il numero 22 del 2025, riferito alla settimana che va da lunedì 9 giugno a domenica 15 giugno. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Si avvicina l'EOL per Ubuntu 24.10 “Oracular Oriole”: come prepararsi al meglio
Il 18 luglio segnerà un momento importante per Ubuntu, in quanto la versione 24.10 “Oracular Oriole” finirà di essere supportata. Rilasciata lo scorso ottobre, questa release ha rappresentato un passaggio importante per la transizione verso tecnologie più moderne e una piattaforma sempre più orientata all'innovazione. Essendo inoltre, ma come da tradizione una versioni non LTS, il suo ciclo di vita è stato di appena nove mesi, un giusto periodo, che a molti può sembrare breve, ma che nell'ecosistema delle distribuzioni rolling o semi-rolling viene giustificato dalla necessità di portare rapidamente agli utenti le ultime novità. La fine del supporto (o End Of Life, EOL) implica che a partire dal 18 luglio questa versione non riceverà più alcun aggiornamento di sicurezza, fix critici o nuove release dei pacchetti nei repository ufficiali, lasciando quindi il sistema potenzialmente esposto a vulnerabilità. Come sempre, Canonical invita tutti gli utenti a pianificare l'aggiornamento a una versione supportata, come per esempio la 24.04 LTS “Noble Numbat”, che assicura aggiornamenti e patch di sicurezza fino al 2029. Il passaggio può essere fatto grazie all'aiuto di Canonical, che mette a disposizione strumenti intuitivi come do-release-upgrade e un sistema di notifiche automatiche per guidare l'utente durante l'aggiornamento, che può essere effettuato sia da interfaccia grafica sia da riga di comando.
Fonte: omgubuntu.co.uk
La nuova era della sincronizzazione oraria di Ubuntu
Si sa che essere puntali è un aspetto da non sottovalutare, sia sul lato umano sia su quello tecnologico. Per questo motivo la prossima versione di Ubuntu, ovvero la 25.10 "Questing Quokka", introdurrà al proprio interno un nuovo meccanismo di sincronizzazione dell'orario di sistema. Questo avverrà grazie all'ausilio di Chrony come servizio predefinito per il Network Time Protocol (NTP) e l'attivazione automatica di NTS (Network Time Security). Apparentemente tecnica e anche poco visibile all'utente finale, questa novità rappresenta in realtà un grande salto di qualità sul piano della sicurezza, della privacy e dell'affidabilità per tutti gli ambienti Ubuntu, dal desktop al server, dal cloud sino ad arrivare all'IoT. Da sempre, la corretta sincronizzazione dell'orologio di sistema è alla base del funzionamento di applicazioni, servizi di rete, autenticazione e ogni processo che richiede timestamp precisi. Fino a oggi, Ubuntu si è affidata al classico ntpd o, più recentemente, a systemd-timesyncd, ma questi strumenti - pur robusti - non offrono nativamente la protezione crittografica del protocollo NTP, lasciando potenzialmente esposti i pacchetti orari a intercettazioni o attacchi man-in-the-middle da parte di attori malevoli.
È facile capire, a questo punto, come la decisione presa da Canonical abbia portato all'utilizzo di Chrony non solo come scelta tecnica, anche se la vera rivoluzione sta nell'abilitazione predefinita del protocollo NTS (che permette di autenticare e cifrare ogni scambio di tempo tra client e server tramite un meccanismo simile a quello di TLS, il protocollo che protegge la navigazione web), ma anche come allineamento con le infrastrutture delle varie distribuzioni enterprise, come Red Hat, Fedora, CentOS, SUSE. La scelta inoltre di Chrony risponde alle esigenze di chi gestisce infrastrutture cloud e container, in cui la virtualizzazione e la migrazione dei sistemi spesso generano sfasamenti di orologio che possono causare problemi difficili da diagnosticare. E Chrony, rispetto ai vecchi demoni NTP, si distingue proprio per la capacità di correggere rapidamente grandi differenze orarie e di mantenere la precisione anche in presenza di jitter di rete o sospensioni improvvise.
Per concludere, il passaggio a Chrony con NTS è l'ennesima manifestazione di volontà da parte di Canonical, non solo nel portare funzionalità moderne ma anche di proteggere, a livello di sicurezza, tutti gli utenti che utilizzano Ubuntu nella quotidianità, dalle mille anomalie e attacchi che avvengono di continuo sul web. Un piccolo grande cambiamento, destinato a rendere ogni installazione Ubuntu più affidabile e sicura.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Ubuntu 25.10 punta sul linguaggio Rust
Passa il tempo e Ubuntu si apre sempre di più all'ecosistema Rust, integrando, per la prima volta e soprattutto di default, la libreria libm. Per chi non lo sapesse, altro non è che un porting delle funzioni matematiche classiche della libreria standard C, interamente riscritta in Rust. Questa novità, seppur tecnica, testimonia il crescente interesse della comunità open source per il linguaggio Rust, sempre più utilizzato per sviluppare strumenti di sistema, librerie e persino parti del kernel Linux. Il team Canonical ha sottolineato come la presenza nativa di libm rappresenti una spinta sull'adozione di Rust in tutto il panorama Linux, rimuovendo una delle barriere più sentite dagli sviluppatori e semplificando la distribuzione di binari e pacchetti snap sempre più numerosi e scritti proprio in questo linguaggio. Infatti, l'introduzione di libm nei pacchetti base di Ubuntu garantisce che ogni ambiente di sviluppo e ogni sistema appena installato abbia già a disposizione questa importante dipendenza (senza la necessità di scaricare manualmente dipendenze aggiuntive), rendendo più semplice e affidabile la compilazione e l'esecuzione di software scritto in Rust che si appoggia a calcoli matematici avanzati. Inoltre, la scelta di Canonical si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza, visto che Rust permette di scrivere codice esente da bug tipici dei linguaggi storici, come buffer overflow, use-after-free e memory leak, tutti problemi che, nel corso degli anni, hanno generato gravi vulnerabilità sia nel kernel sia nelle principali librerie di sistema. Mentre il dibattito sull'integrazione di Rust nel core di Ubuntu continua e va avanti ormai da un paio di anni, parallelamente altri progetti, come Fedora e Debian, includono la toolchain Rust e le librerie fondamentali nelle installazioni di base. Canonical, a tal proposito, sfida la sorte e integra in Ubuntu 25.10 nuove librerie per chi vuole sperimentare in sicurezza le nuove tecnologie, coniugando solidità, innovazione e una community sempre più attenta alle esigenze di chi sviluppa e utilizza software all'avanguardia.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Anche Ubuntu 24.04 si adegua alle normative europee sulla gestione energetica
Una delle novità che balza subito agli occhi di chi aggiorna o installa Ubuntu 24.04 LTS è quella che riguarda l'introduzione di segnalazioni specifiche sulla gestione energetica. Esattamente in linea con i requisiti di efficienza richiesti dalle direttive UE, come la Regolamentazione sulla Progettazione Ecocompatibile e le regole relative al consumo energetico in standby. Regole pensate ad hoc per avvisare l'utente quando la configurazione del sistema non è conforme. Lo scopo non è solo quello di spingere a una maggiore attenzione verso i consumi, ma anche di offrire una trasparenza mai vista prima in ambito GNU/Linux, con Canonical che si adegua alle politiche di eco-design già implementate da tempo su Windows e macOS, rafforzando così la posizione di Ubuntu come sistema responsabile e “green” anche in ambito istituzionale e professionale.
Dal punto di vista pratico, questa novità ha implicazioni sia per i singoli utenti privati sia per le aziende, le scuole e gli enti pubblici che utilizzano Ubuntu su larga scala. Infatti, la presenza di warning dettagliati permette di evitare in modo proattivo configurazioni che rischierebbero di rendere il sistema non idoneo alla vendita o distribuzione nell'area dell'Unione Europea, riducendo così il rischio di non conformità legale e di possibili sanzioni. Aspetto che Canonical ha preso in considerazione, in risposta alle precise indicazioni della Commissione Europea, che, nell'ambito del Regolamento (UE) 2019/2021, impone ai produttori e ai distributori di dispositivi elettronici di garantire che il software preinstallato non consenta impostazioni energetiche che superino determinati limiti di consumo.
A tal proposito, Ubuntu 24.04 integra una gestione avanzata delle modalità di sospensione, ibernazione e risparmio energetico, rendendo il sistema ancora più competitivo rispetto ai principali concorrenti anche sul fronte dei consumi e della sostenibilità. Quindi, per chi teme una limitazione della libertà del mondo open source (sì, purtroppo qualcuno sta confondendo questi concetti), è giusto che sappia che le nuove regole sono pensate per informare, non per impedire, e le notifiche possono essere ignorate o personalizzate, mentre il codice responsabile è completamente open source e adattabile alle esigenze dei produttori o degli utenti avanzati che distribuiscono immagini personalizzate.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Notizie dalla comunità internazionale
Full Circle Magazine Issue #217 in inglese
È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 217 in Inglese.
In questo numero troviamo:
- How-to: informazioni su come passare a Linux e Latex
- Grafica: Inkscape
- Recensione: Kubuntu 25.04 e browser Vivaldi
- Bodhi Corner
- Ubuntu Games - Gravity Circuit
... e molto altro ancora.
È possibile scaricare la rivista da questa pagina.
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 143150, −49 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 311, −2 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 73129, −26 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Commenti e informazioni
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