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Questo è il numero 9 del 2025, riferito alla settimana che va da lunedì 10 marzo a domenica 16 marzo. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Tra le onde della coraggiosa Pulcinella di mare: il nuovo sfondo desktop di Ubuntu 25.04
È arrivato il momento che tutti gli appassionati di Ubuntu stavano aspettando: la fine del concorso per decretare l'artista vincente che con la sua opera d'arte definirà lo sfondo predefinito di Ubuntu 25.04 “Plucky Puffin”. Per fare un po' di chiarezza, ogni release di Ubuntu arriva con il suo sfondo desktop personalizzato e una mascotte animale. Questa volta ruberà la scena la pulcinella di mare (nome in codice Plucky Puffin), da non confondere con il pinguino di Linux, che è un uccello marino dal carattere unico, con quel becco colorato che le è valso soprannomi come "pappagallo di mare" o "Clown del mare", grazie alle sue piume da arlecchino. Il nome Fratercula, con radici latine, richiama i monaci per il suo piumaggio bianco e nero, ma con Plucky – "coraggioso" in inglese – Ubuntu le dà un twist moderno, che riflette la sua agilità tra volo e nuoto. Il team di Canonical, guidato dal mago del design Marcus Haslam, ha voluto catturare questa resilienza coraggiosa con un'illustrazione che trasuda energia. Per questo motivo la rappresentazione grafica è un'esplosione di motivi nautici, che celebrano la natura acquatica di questo volatile. La sua presenza al centro di un classico sfondo viola è impreziosito dai classici bordi poligonali, che ormai sono un marchio di fabbrica di Ubuntu, in cui i più attenti noteranno dei dettagli geniali, come la pupilla della pulcinella che rappresenta il logo di Ubuntu, o come il secondo omaggio al logo nascosto tra le onde su cui l'uccello si posa (però questo non ve lo diciamo!). La versione "color" è quella predefinita, ma ci sono altre tre varianti in totale: chiaro, attenuato e scuro (utilizzato in modalità notturna). Gli utenti possono impostare una qualsiasi di queste come sfondo preferito in qualsiasi momento oppure sceglierne una nuova dal set di sfondi forniti dalla community, che, come da tradizione, tramite il concorso Ubuntu Wallpaper, ha sfornato opere nelle categorie Mascotte, Digitale/Astratto e Fotografia, con due vincitori per ognuna che brillano tra decine di proposte – un onore per Canonical e un invito a tutti a lasciare il proprio segno. Vuoi provare lo sfondo subito? Non serve aspettare la release beta del 27 Marzo o scaricare una build di Ubuntu 25.04: è già su Google Drive pronta per scatenare la vostra creatività. Da oggi fino ad Aprile, quando Ubuntu 25.04 vedrà la luce, questo sfondo sarà ovunque – un simbolo di avventura, comunità e un pizzico di stravaganza che solo una pulcinella di mare può portare!
Fonte: ubuntu.com
Fonte: omgubuntu.co.uk
Ubuntu 25.04 abiliterà di default l'NVIDIA Dynamic Boost
L'attesa per il rilascio di Ubuntu 25.04 si fa sempre più elettrizzante, soprattutto per gli utenti che utilizzano dispositivi dotati di GPU NVIDIA dedicate. Infatti, secondo nuove indiscrezioni una delle novità più rilevanti di questa versione sarà l'abilitazione predefinita dell' NVIDIA Dynamic Boost, una tecnologia intelligente progettata appositamente per ottimizzare le prestazioni tra CPU e GPU dei laptop moderni durante l'utilizzo a piena potenza. In pratica, l'NVIDIA Dynamic Boost è una sorta di "sorvegliante tecnologico" che, in situazioni di elevato stress sposta watt dove servono di più in base al carico di lavoro – un trucco che massimizza le prestazioni senza sacrificare l'efficienza energetica. Questo meccanismo consente di migliorare le prestazioni sia in scenari in cui la GPU è il componente limitante, sia in quelli in cui lo è la CPU, garantendo un'esperienza utente più fluida. Soprattutto per chi gioca, edita video o semplicemente vuole un sistema reattivo. Per gestire questa ripartizione dinamica dell'energia, il sistema si avvale del demone nvidia-powerd, responsabile del controllo e della gestione condivisa della potenza tra CPU e GPU. Finora, le versioni precedenti di Ubuntu non includevano il file di servizio per il demone nei pacchetti dei driver NVIDIA, rendendo necessaria una configurazione manuale da parte degli utenti per poter sfruttare appieno le potenzialità del Dynamic Boost. Tuttavia, con questa nuova versione di Ubuntu, questa lacuna è stata colmata, in quanto il file di servizio del demone sarà incluso e abilitato di default. Questa scelta progettuale è stata attentamente ponderata: per i laptop meno recenti, i desktop e le configurazioni non supportate, il demone si arresterà automaticamente senza causare inconvenienti, garantendo così una compatibilità trasversale e senza impatti negativi sulle diverse configurazioni hardware. L'approvazione di questa modifica è avvenuta recentemente, come eccezione alla fase di congelamento delle nuove funzionalità, sottolineando l'importanza attribuita a questa integrazione da parte del team di sviluppo di Ubuntu. Per coloro che desiderano approfondire il funzionamento del NVIDIA Dynamic Boost per i sistemi GNU/Linux, è possibile consultare la documentazione ufficiale del driver NVIDIA, che fornisce dettagli tecnici e guide all'uso. Si incominciano ad intravedere interessanti novità per questa release di Ubuntu. Stay tuned
Fonte: phoronix.com
Unisciti a Canonical all'NVIDIA GTC 2025
Prepariamo le valigie per l' NVIDIA GTC 2025, un evento che dal 18 al 21 Marzo trasformerà San José in un crocevia di innovazione e tecnologia. Il viaggio verso questo evento è partito tempo fa, quando ci siamo resi conto che il mondo non si accontenta più di un'AI confinata nel cloud – oggi i dati devono volare veloci, dal cuore dei server fino all'edge, dove ogni millisecondo conta e dove latenza, larghezza di banda e privacy non sono solo ostacoli, ma sfide da trasformare in opportunità. Ed è qui che entra in scena la collaborazione tra Canonical e NVIDIA, un'alleanza che intreccia la potenza di Ubuntu con la magia delle GPU NVIDIA, dando vita a uno stack AI che non conosce limiti, capace di portare l'innovazione ovunque, dal cloud ai dispositivi più remoti, con una gestione così semplice da sembrare un sogno e con prestazioni che brillano sulla piattaforma accelerata di NVIDIA. E sappiate che questa è solamente una delle tante ciliegine sulla torta che vi aspetterà al GTC. Le porte della conferenza apriranno martedi 18 alle 13:00 sino alle 19:00, mentre mercoledì e giovedì dalle 12:00 alle 19:00 e, venerdì dalle 11:00 alle 14:00, dove potrete parlare con il team tecnico di Canonical e NVIDIA. In tutto ciò ci sarà la possibilità di esplorare demo mozzafiato e scoprire come queste soluzioni si possano adattare al vostro mondo open source. Ma c'è un momento clou da non perdere: la sessione di discussione “Costruire un'intelligenza artificiale sovrana aziendale”, dove Nicholas Dimotakis, VP di Canonical, si unirà a PNY per raccontare come si sta plasmando il futuro della sovranità dei dati e dell'infrastruttura dell'intelligenza artificiale. Che dire, se non, vi aspettiamo!
Fonte: ubuntu.com
Notizie dal Mondo
Il sondaggio di Steam mette in evidenza un forte calo della piattaforma Linux: sarà vero?
È iniziato con un'esplosione di festeggiamenti quando il mondo del gaming aveva appreso con grande entusiasmo l'annuncio della Lenovo Go S, la prima console portatile basata su SteamOS non firmata da Valve. Insomma un segnale che sembrava gridare al cielo che il 2025 potesse finalmente essere l'anno del trionfo per Linux sui desktop, quel sogno che gli appassionati inseguono da tempo immemore. Ma andiamo con ordine, perché come sempre qualcuno ha frainteso i dati pubblicati, annunciando la sconfitta del Pinguino nel mondo dei PC. Per farlo, torniamo indietro di qualche mese per mettere in fila i pezzi: a novembre 2024, Linux si attestava a un solido 2.03% tra gli utenti Steam, un numero non da capogiro ma rispettabile, seguito da un dicembre scintillante che lo vedeva salire al 2.29%, un balzo che aveva fatto brillare gli occhi a chi, come noi, ama scherzare sul mitico "anno del desktop Linux". Gennaio 2025 ci riporta con i piedi per terra, con un 2.06% che sa di "benino, ma si può fare di meglio", e poi arriva febbraio, un mese che sembra aver tirato un pugno nello stomaco: 1.45%, un tonfo del 0.61% che lascia a bocca aperta e con una domanda che rimbomba: "Cosa diavolo è successo?!".
Ma ecco che, mentre il panico inizia a serpeggiare, spunta una luce in fondo al tunnel e a portarcela è l'onnipresente Phoronix, che ci sussurra una teoria tanto semplice quanto intrigante: potrebbe trattarsi di un errore di sampling. Secondo il sondaggio, infatti, il 50% degli utenti Steam avrebbe scelto il pacchetto di lingua cinese semplificato, un balzo del 20% rispetto a gennaio – un dato così clamoroso da sembrare quasi surreale. E non è la prima volta: negli ultimi anni, ogni volta che le percentuali di Linux sono scese, c'è stato un legame sospetto con forti oscillazioni nell'uso della lingua cinese su Steam, un fenomeno che sembra distorcere i numeri globali come un riflesso in uno specchio deformante. Pensiamoci: la Cina, con la sua enorme base di giocatori e una predilezione schiacciante per Windows, potrebbe aver gonfiato il campione del sondaggio, spingendo al ribasso la quota di Linux, che da quelle parti non ha mai fatto breccia come avremmo sperato. Torniamo al presente, marzo 2025, e ci troviamo a fare i conti con questa possibilità: se davvero è un errore di campionamento, allora il crollo non è un vero crollo, ma solo un'illusione statistica, e il nostro Lenovo Go S, con il suo SteamOS "appena" uscito dalla fabbrica, potrebbe ancora essere il simbolo di una rivoluzione in marcia.
Eppure, non possiamo fare a meno di guardarci indietro: il 2024 ci era andato vicino, con quel 2.29% di dicembre che sembrava un trampolino di lancio; il 2023 aveva acceso speranze, il 2022 ci aveva fatto sognare, e persino il 2021 e il 2020 avevano avuto i loro momenti di gloria. E allora, mentre il 2025 ci strizza l'occhio con un misto di promesse e incertezze, non ci resta che tenere il fiato sospeso, sperando che i prossimi dati di Steam ci regalino una correzione, un riscatto, o almeno una spiegazione che tenga in vita il sogno. Perché, diciamocelo, il desktop Linux non è solo una questione di numeri, ma è molto di più di quello che sembra!
Fonte: phoronix.com
Raspberry Pi RP2350 ora disponibile per l'acquisto
Qualche mese fa, quando il mondo dei maker e degli appassionati di tecnologia ha cominciato a fremere per i rumour su un nuovo gioiellino in casa Raspberry. Parliamo del modello RP2350, un microcontrollore che promette di portare una ventata di freschezza nel panorama dell'elettronica fai-da-te. Ma torniamo nell'Agosto del 2024, quando la notizia esplose come un fuoco d'artificio: il Raspberry Pi Pico 2, basato proprio su questo chip, viene annunciato ufficialmente, suscitando un'ondata di curiosità tra gli hobbisti e i professionisti del settore – un dispositivo che unisce la potenza del processore dual-core Arm Cortex-M33 a quella dei core RISC-V Hazard3. Passano i giorni e le voci di corridoio aumentano: il RP2350 non è solo una promessa, ma una realtà che si prepara a scendere in campo, con i suoi 520 KB di SRAM, i tre PIO per un'interfaccia flessibile e un'attenzione particolare alla sicurezza, grazie a features come la memoria OTP da 8 KB. Arriviamo a Gennaio 2025, e le cose si fanno ancora più interessanti perché la Raspberry Foundation lancia un primo contest "Capture the Flag" alla DEFCON, sfidando i migliori hacker nel mettere alla prova le difese del chip, con un premio di 20.000 dollari che attira l'attenzione globale e dimostra quanto l'azienda creda nella robustezza del suo nuovo nato. Ed eccoci qui nel momento clou, quello che tanti appassionati di informatica aspettavano. Raspberry annuncia trionfalmente che il RP2350 è finalmente disponibile all'acquisto, pronto a raggiungere le mani di chiunque voglia sperimentare, creare o innovare, attraverso la rete mondiale dei suoi rivenditori approvati. Non è una sorpresa da poco: sul sito di Phoronix, la notizia rimbalza con dettagli succosi – il chip è in vendita nelle varianti RP2350A e RP2350B, con prezzi che partono da appena 1,10 dollari per il modello base, quello che anima il Pico 2 tanto per intenderci, mentre per chi cerca qualcosa di più spinto, si parla di un futuro allettante con una variante a memoria impilata in arrivo nei prossimi mesi, un'opzione che potrebbe aumentare le prestazioni ancora più in alto. Ma torniamo al presente, perché RP2350 si candida a essere molto più di un semplice microcontrollore: è un ponte tra passato e futuro, tra la tradizione di Linux e le frontiere inesplorate di RISC-V, un compagno di avventure per chi vuole costruire il domani.
Fonte: phoronix.com
FFmpeg esegue un implementazione iniziale del decoder Vulkan FFV1
Tutto ha inizio anni fa, quando il progetto FFmpeg, una colonna portante del mondo open source, inizia a farsi strada come il coltellino svizzero del multimedia, conquistando sviluppatori e utenti con la sua capacità di gestire praticamente qualsiasi formato video e audio con una flessibilità che lascia a bocca aperta tutti quanti. Un viaggio che parte nel lontano 2000 e che, passo dopo passo, lo trasforma in uno strumento indispensabile per chi vive di codec e flussi digitali. Col tempo, l'ecosistema si evolve, e intorno al 2015 il vento della modernità comincia a soffiare forte con l'arrivo di Vulkan, l'API grafica di nuova generazione che promette di rivoluzionare il modo in cui le GPU vengono sfruttate, non solo per i videogiochi ma anche per l'elaborazione video. Insomma, un'opportunità che gli sviluppatori di FFmpeg non possono ignorare. Nel 2020 il primo passo concreto si materializza quando la versione 4.3 di FFmpeg introduce il supporto iniziale per Vulkan, con un'integrazione che apre le porte all'encoding hardware su Linux tramite AMD AMF encoder. Ma ancora non basta, manca un tassello affinché il progetto possa prendere il largo e questo avviene grazie al gruppo Khronos che finalizza le estensioni Vulkan Video, offrendo un framework standardizzato per decoding/encoding accelerati nei formati H.264 e H.265. Questo annuncio accende l'entusiasmo della community, dove gli sviluppatori di FFmpeg rispondono subito - come se fosse un dissing musicale - iniziando a lavorare su un'implementazione che sfrutti queste nuove implementazioni. Ed è cosi che nacque a Settembre 2024 FFmpeg 7.1 “Péter”, una release che ha portato con sé ufficialmente l'encoder Vulkan H.264 e H.265, rendendo l'elaborazione video più veloce e accessibile su hardware moderno. Ma il vero colpo di scena avviene in queste ore, tramite l'annuncio da parte degli sviluppatori del progetto FFmpeg con un aggiornamento pubblicato direttamente sulla pagina GitHub, che introduce miglioramenti a Vulkan e, soprattutto, un decoder FFV1 iniziale basato su Vulkan. Che per chi non lo conoscesse, FFV1 è un codec lossless nato proprio in seno a FFmpeg, un gioiello per l'archiviazione video che comprime senza perdere un singolo pixel, e ora, grazie a Vulkan, sta per guadagnare una marcia in più, sfruttando l'accelerazione hardware per rendere il decoding più efficiente che mai. Con questi miglioramenti, FFmpeg non solo rafforza la sua posizione in tale ambito, ma ci ricorda che l'innovazione, quando è condivisa e aperta, può trasformare anche gli strumenti più consolidati in qualcosa di spettacolare e utile per l'intera società.
Fonte: phoronix.com
Una riga di codice per ottimizzare le prestazione del filesystem. Parliamo di F2FS
Nato in casa Samsung, il filesystem F2FS (Flash-Friendly File System) si fa spazio nel mondo Linux. Dove, per diverso tempo è stato etichettato come un progetto ambizioso perché permetteva di rivoluzionare il modo in cui i dispositivi con memoria flash, come SSD e schede microSD, gestivano i dati, con l'obiettivo di ottimizzare velocità e durata su hardware moderni, distinguendosi dai veterani filesystem come EXT4. Silenziosamente in questi anni ha continuato a ricevere diversi aggiornamenti, ma mai come questo che vi stiamo per raccontare. Sembra quasi uscito da un film di fantascienza. Ci credete che una singola riga di codice, proposta dallo sviluppatore Kim Jaegeuk, sta per trasformare F2FS, in qualcosa che non si era mai visto? Ebbene si, perché grazie a questa piccola ma sostanziale modifica vengono migliorate e, non di poco, le prestazioni multi-thread per scritture piccole. Però istantaneamente sorge un'altra domanda, come mai nessuno si è accorto di tutto ciò? A quanto pare, Kim, un veterano del filesystem, ha identificato un cosiddetto collo di bottiglia nelle operazioni multi-thread del filesystem, un problema che rallenta le scritture quando più thread cercano di accedere contemporaneamente alla memoria flash. Un grattacapo comune soprattutto nei carichi di lavoro intensi, come quelli di database o applicazioni che generano tanti file leggeri. Ed è qui che arriva una soluzione, anzi una patch elegante inviata alla mailing list del kernel Linux, che ottimizza il meccanismo di scrittura parallela, riducendo così i tempi di attesa e dando una spinta alla reattività del filesystem. Al momento la patch non è ancora stata inserita nel Kernel stabile dato che è in fase di analisi, quindi occorrerà ancora qualche giorno/settimana prima di testarla sui nostri dispositivi. Quindi non ci resta che aspettare
Fonte: phoronix.com
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 142702, −174 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 325, −53 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 72679, −113 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Statistiche del gruppo sviluppo
Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:
Mattia Rizzolo
subdownloader 2.1.0-6, per Debian unstable
python-ionoscloud 6.1.9-3, per Debian unstable
s3fs-fuse 1.95-1, per Debian unstable
sigil 2.4.2+dfsg-1, per Debian unstable
pageedit 2.4.0+dfsg-1, per Debian unstable
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.
Commenti e informazioni
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
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