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Questo è il numero 7 del 2025, riferito alla settimana che va da lunedì 24 febbraio a domenica 2 marzo. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Canonical all'Embedded World 2025

Mancano pochi giorni all' Embedded World 2025, l'evento che dall'11 al 13 marzo accenderà i riflettori sul mondo dei sistemi embedded. L'attesa è già alle stelle: con oltre mille espositori, più di duecento ore di apprendimento continuo, un'agenda ricca di sette tracce, ottanta sessioni e sedici lezioni, questo è il rendez-vous globale che ogni appassionato di tecnologia embedded sogna di vivere una volta all'anno. Immaginate un luogo dove l'innovazione prende forma, dove le schede Linux incontrano il futuro e dove la sicurezza diventa il cuore pulsante di ogni dispositivo: tutto questo sarà realtà allo stand 4-160 nella Hall 4, dove Canonical, l'azienda dietro Ubuntu tanto per intenderci, vi aspetta per mostrarvi come trasformare il vostro stack tecnologico a partire dal cloud sino ad arrivare all'edge computing con una sicurezza senza pari. Non è solo una fiera, ma un'occasione per toccare con mano il domani e il team di Canonical sarà lì, pronta a rispondere alle vostre domande e a guidarvi nel labirinto del Linux embedded, con esperti tecnici che non vedono l'ora di mettere la loro esperienza al servizio della vostra visione. Quest'anno il focus è caldissimo: la conformità al Cyber Resilience Act (CRA) è una sfida che sta rivoluzionando il modo in cui si progettano, distribuiscono e mantengono i dispositivi connessi. Con il CRA che introduce regole ferree – dallo sviluppo di software sicuro alla gestione a lungo termine delle vulnerabilità – Canonical si pone come il vostro alleato per navigare questo mare di normative e garantire che i vostri dispositivi basati su Ubuntu siano non solo compliance, ma anche all'avanguardia.

Allo stand scoprirete come sbloccare aggiornamenti di sicurezza extra, attivare profili di rafforzamento e assicurarvi fino a 12 anni di manutenzione con Ubuntu Pro for Devices, l'abbonamento enterprise che porta la vostra tranquillità a un altro livello. E non è tutto: grazie a Landscape, potrete monitorare la vostra flotta di dispositivi in tempo reale, tracciare le vulnerabilità e dormire sonni tranquilli, sapendo che ogni aspetto della conformità è sotto controllo. Parliamo di sicurezza vera, quella che si basa su rafforzamento del kernel, controlli di accesso e aggiornamenti over-the-air affidabili, perché in un mondo di dispositivi intelligenti non c'è spazio per errori. E poi c'è Ubuntu Core, il sistema operativo che sta ridefinendo il concetto di Linux embedded per l'Internet of Things (IoT) e i sistemi edge: ogni componente è racchiuso in contenitori, con un confinamento rigoroso imposto dal kernel, una scelta che garantisce stabilità e sicurezza senza compromessi. Con supporto per Arm, X86 e RISC-V, Ubuntu Core trasforma la piattaforma amata dagli sviluppatori in un colosso per miliardi di dispositivi edge, e a Embedded World vedrete coi vostri occhi come i produttori stanno sfruttando questa potenza per rivoluzionare l'infrastruttura digitale. Vi aspettiamo!

Fonte: ubuntu.com


Notizie dalla comunità internazionale

Ubuntu Touch OTA-8: novità e miglioramenti

Oggi è una giornata speciale per gli appassionati di tecnologia mobile e per chi crede ancora in un'alternativa open-source nel panorama dominato da Android e iOS: la Fondazione UBports ha annunciato con entusiasmo il rilascio e la disponibilità generale di Ubuntu Touch OTA-8, l'ottavo aggiornamento stabile del sistema operativo mobile Ubuntu Touch, basato sulla solida Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa). Non si tratta di una rivoluzione epocale, ma di un ulteriore passo in avanti fatto dalla comunità. Un aggiornamento che arriva a poco più di tre mesi dal precedente, dimostrando quanto il team di UBports sia costantemente al lavoro per migliorare l'esperienza degli utenti, anche con risorse limitate rispetto ai colossi del settore. Questa volta, però, non aspettatevi un'esplosione di nuove funzionalità: OTA-8 è una release volutamente contenuta, quasi un pit-stop strategico, perché gli occhi della fondazione sono già puntati su un obiettivo ambizioso, il porting di Ubuntu Touch sulla modernissima serie Ubuntu 24.04 LTS (Noble Numbat). Ma andiamo con ordine e scopriamo cosa c'è sotto il cofano di questo aggiornamento.

La vera chicca di Ubuntu Touch OTA-8 è il supporto al VoLTE (Voice over LTE), una novità che farà felici i possessori dei dispositivi Volla Phone X23 e Volla Phone 22. Infatti, per chi non lo sapesse, il VoLTE permette chiamate vocali di qualità superiore sfruttando sostanzialmente la rete 4G, un dettaglio non da poco in un mondo dove la connettività sta diventando tutto. Non è finita qui perché l'aggiornamento porta anche il supporto alle reti Wi-Fi protette WPA3, garantendo una maggiore riservatezza dei nostri dati personali. Mentre per i maniaci dell'ordine nei contatti? Ora potete finalmente rimuovere un'immagine da una voce di contatto con un semplice gesto, una piccolezza che però rende la vita un po' più semplice. Certo, non è una release che stravolge il sistema, ma include comunque correzioni di bug generali e aggiornamenti di sicurezza, pescati sia dal lavoro upstream di Ubuntu sia dalle fatiche del team UBports, dimostrando che anche un update "leggero" può essere essenziale per mantenere il sistema fluido e protetto al punto giusto. Per i curiosi che vogliono approfondire ogni singolo cambiamento, la pagina di annuncio della release è una miniera d'oro di dettagli tecnici. Ma chi può mettere le mani su questo aggiornamento? La lista dei dispositivi supportati è lunga e variegata, un vero punto di forza di Ubuntu Touch: si va dall'Asus Zenfone Max Pro M1 al raffinato F(x)tec Pro1 X, passando per i sostenibili Fairphone 3, 3+ e 4, fino ai più comuni Google Pixel 3a e 3a XL. Ci sono anche nomi come JingPad A1, OnePlus 5, 5T, 6, 6T, Nord N10 5G e Nord N100, senza dimenticare il Sony Xperia X, i vari modelli Vollaphone (inclusi X, 22 e X23) e il popolarissimo Xiaomi Poco X3 NFC/X3.

Insomma, ce n'è per tutti i gusti, dai nostalgici dei vecchi smartphone ai pionieri della tecnologia alternativa. Se siete già utenti di Ubuntu Touch e avete il canale Stable attivo, l'aggiornamento OTA-8 arriverà direttamente nella schermata "Aggiornamenti" dell'app Impostazioni di sistema, senza bisogno di complicate manovre. Il rollout parte proprio oggi, 3 marzo 2025, ma attenzione: non fate la corsa ad aggiornare il telefono ogni cinque minuti, perché il processo è graduale e non tutti lo vedranno subito. Se non appare, rilassatevi, prendete un caffè e ricontrollate più tardi, arriverà anche per voi.

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Mozilla Firefox 136 è disponibile per il download

Mozilla ha appena sfornato la build finale di Firefox 136, pronta a sbarcare su tutte le piattaforme supportate. Sì, avete capito bene: il browser che da anni sfida i giganti del web è tornato con un carico di novità che merita di essere esplorato e noi siamo qui per tuffarci nei dettagli e scoprire cosa bolle in pentola. Partiamo forte con una delle chicche più attese: i pacchetti binari Linux ufficiali per l'architettura AArch64 (ARM64), un regalo per chi usa dispositivi basati su ARM e vuole un Firefox ottimizzato al massimo. Ma non è solo una questione di hardware: gli utenti Linux possono anche brindare alla decodifica video hardware per GPU AMD, che significa video più fluidi e meno stress per il processore.

Passando invece al lato sicurezza, Firefox ora proverà a caricare le pagine direttamente in HTTPS, aggiornando automaticamente i collegamenti per tenere lontani occhi indiscreti. E per chi naviga in modalità ETP Strict o Private Browsing, arriva Smartblock Embeds, una funzione che entra in azione per gli script traccianti che vengono bloccati nella modalità di Navigazione anonima e in modalità anti-tracciamento restrittiva. In questo modo la pagina viene caricata più rapidamente e con meno errori e mantenendo attivo il blocco degli script traccianti. Detto più semplicemente, sblocca selettivamente certi incorporamenti di social media senza compromettere la privacy – un equilibrio perfetto tra funzionalità e protezione. Inoltre, la gestione dei banner dei cookie viene disattivata di default in modalità privata. Ma il vero protagonista di questa release è il layout delle schede verticali, una rivoluzione che strappa Firefox dal vecchio schema delle schede orizzontali e dà agli utenti un'alternativa fresca e moderna. Attivatelo, e vi troverete con una barra laterale personalizzabile dove segnalibri, schede sincronizzate da altri dispositivi e altro ancora sono a portata di clic. La gestione è semplice: basta andare nella nuova sezione "Browser Layout" delle impostazioni Generali per attivare o disabilitare la barra laterale, oppure facendo clic destro sulla barra degli strumenti o sulla barra laterale per passare al layout verticale – anche se, curiosamente, l'opzione per tornare alle schede orizzontali è stata tagliata dalla versione finale rispetto alla beta, un segnale che Mozilla crede davvero in questa novità. E non finisce qui: ora potete copiare immagini da Firefox in formato PNG, preservando la trasparenza, una piccolezza che i designer apprezzeranno tantissimo.

Per chi vuole contribuire, la sezione Raccolta e utilizzo dati si arricchisce con opzioni per testare funzionalità sperimentali tramite studi specifici e inviare un ping di utilizzo giornaliero a Mozilla – un modo per dire "ci sono" e aiutare a contare gli utenti attivi. Gli utenti Android, invece, possono ora segnalare problemi di compatibilità dei siti con lo strumento "Segnala sito non funzionante" nel menu a tre puntini, e il browser rileva persino se la tastiera software offre la correzione automatica – dettagli che fanno la differenza. Detto questo, è possibile scaricare Firefox 136 direttamente dal server FTP di Mozilla. Insomma, questa versione non è solo un numero: è un altro passo di Mozilla verso un web più veloce, sicuro e personalizzabile, con un occhio agli utenti e uno agli innovatori. Preparate i vostri dispositivi, perché il futuro della navigazione è a un clic di distanza!

Fonte: 9to5linux.com

Mozilla introduce i "Termini di utilizzo" in Firefox

È un momento di svolta per gli utenti di Firefox, il browser che da anni si erge come baluardo dell'open-source in un mondo dominato dai colossi tecnologici, ha deciso di fare un passo che nessuno si aspettava: introdurre per la prima volta una politica di Termini di utilizzo. Sì, non ho sbagliato scrivendo e soprattutto avete letto bene. La notizia arriva fresca, sulla scia di un recente rimpasto di leadership che sembra aver scosso le fondamenta di questa icona del web (per maggiori informazioni si veda il numero della newsletter 2025.006). "Storicamente ci siamo affidati alla nostra licenza open source e agli impegni pubblici verso di voi, ma oggi il panorama tecnologico è radicalmente diverso", afferma Mozilla, con un tono che sembra voler rassicurare ma che allo stesso tempo lascia spazio a qualche sopracciglio alzato. L'idea, a detta loro, è offrire maggiore trasparenza sui diritti e permessi degli utenti mentre navigano sulla cosiddetta superstrada dell'informazione, ma anche definire i diritti di Mozilla nel facilitare questa esperienza. E qui entra in gioco l'estratto che sta facendo parlare:

"Concedi a Mozilla tutti i diritti necessari per gestire Firefox, incluso il trattamento dei dati come descritto nell'Informativa sulla privacy, e una licenza mondiale, non esclusiva e royalty-free per usare le informazioni che inserisci o carichi per aiutarti a navigare, sperimentare e interagire con i contenuti online".

Tradotto? Quando scrivi un URL, salvi un segnalibro o carichi una foto, Mozilla si riserva il diritto di usare quei dati per "migliorare" la tua esperienza – un concetto vago, che apre mille domande. Questi nuovi termini sbarcheranno presto: i nuovi utenti li vedranno da marzo, mentre chi già usa Firefox (le installazioni esistenti) dovrà aspettare "più avanti nel 2025", come spiega Ajit Varma, una voce di spicco in Mozilla. Ma non è tutto. Insieme ai Termini di utilizzo, arriva un'informativa sulla privacy aggiornata, che sembra scritta apposta per coprire le ambizioni dell'azienda nel campo dell'intelligenza artificiale, con tanto di utilizzo dei dati degli utenti per alimentare queste tecnologie, oltre a più telemetria e un'invasione di annunci sulla pagina Nuova scheda. Insomma, il browser che molti hanno scelto per sfuggire al controllo delle big tech ora sembra strizzare l'occhio a quello stesso mondo.

Certo, non è una novità che software e servizi online abbiano termini e condizioni – chi di noi li legge davvero? – ma vedere Mozilla unirsi al club è un colpo al cuore per chi pensava che l'open-source fosse un'oasi immune da queste dinamiche. Eppure, Mozilla ci tiene a precisare che questi termini si applicano solo alla versione eseguibile di Firefox, non al codice sorgente, una mossa che dovrebbe tranquillizzare i creatori di fork come Librewolf o Floorp, lasciandoli liberi di continuare il loro cammino senza vincoli.

E c'è un lato positivo da non sottovalutare: nonostante questa virata commerciale, Firefox resta un browser che offre agli utenti un arsenale di impostazioni di opt-out, veri e propri interruttori per riprendere il controllo sui propri dati. Vuoi bloccare la telemetria? Puoi. Vuoi dire no agli annunci sponsorizzati? È possibile. Questo è il bello di Firefox: anche se Mozilla sembra spingere verso un futuro più "connesso" (e redditizio), non ti lascia del tutto in balia delle sue scelte. I documenti sono già online, e - sorpresa: sono leggibili, senza quel gergo legale che ti fa venire il mal di testa dopo due righe. Se siete curiosi di sapere cosa vi aspetta, date un'occhiata ai Termini di utilizzo e all' Informativa sulla privacy sul sito di Mozilla o leggete il post ufficiale per un po' di contesto in più. Ma una cosa è certa: questo cambiamento sta dividendo la community. C'è chi vede un tradimento dei valori originari e chi pensa sia solo un adattamento inevitabile a un web sempre più complesso.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Skype chiude i battenti per sempre: ecco cosa devi sapere!

È ufficiale: Skype, l'app che per anni ha fatto da sinonimo alle videochiamate e alle chiacchiere VoIP, chiuderà i battenti il 5 Maggio 2025, come annunciato da Microsoft, lasciando un vuoto che sa di nostalgia ma anche di inevitabile evoluzione tecnologica. Niente dura per sempre, nemmeno i servizi che hanno segnato un'epoca e Skype sembra aver perso quel fuoco culturale che lo rendeva unico, schiacciato da un mondo di alternative più agili e da una gestione che, diciamolo, negli ultimi anni ha arrancato tra ripensamenti e tentativi di rilancio. Al suo posto, Microsoft tira fuori dal cilindro una versione gratuita di Microsoft Teams, un passaggio che sembra logico per chi guarda al futuro, ma che lascia un po' di amaro in bocca a chi, come noi, ha ricordi legati a quel logo blu e a quel suono di chiamata che sembrava venire da un altro pianeta. Gli utenti attivi di Skype potranno fare il grande salto su Teams senza troppi drammi: basterà accedere con le proprie credenziali e, come per magia, ritroveranno la cronologia dei messaggi, le chat di gruppo e i contatti, tutto pronto per continuare la conversazione senza bisogno di un nuovo account. Ma attenzione, c'è un colpo di scena: dopo il periodo di transizione, Teams dirà addio alla telefonia, quel gioiellino che permetteva di chiamare numeri reali, nazionali o internazionali, ovvero l'ultimo baluardo che rendeva Skype speciale. Niente più squilli verso il telefono fisso di nonna o chiamate intercontinentali a prezzi stracciati: chi usa un numero Skype dovrà correre ai ripari e trasferirlo altrove, mentre i crediti Skype superstiti potranno essere spesi fino alla loro scadenza, sia su Skype sia su Teams, una piccola consolazione per i fedelissimi utenti. Eppure, nel 2025, l'idea di stupirsi per una "telefonata gratis su Internet" fa quasi sorridere: da WhatsApp a FaceTime, da Telegram a Discord, ogni app oggi offre chiamate VoIP, e il vecchio fascino di Skype si è sbiadito come una foto lasciata al sole. John Oliver lo ha detto meglio di chiunque: un tempo "skypare" significava videochiamare, ora sembra più un sinonimo di buttare via un'opportunità d'oro. E allora, chapeau al team originale di Skype - e sì, anche a Microsoft - per aver supportato Linux così a lungo, un gesto raro per un servizio closed-source che non sempre riceve l'amore che merita. Ora però si volta pagina: lo snap ufficiale di Skype sparirà presto dallo store, quindi se non accedi da un po' (e chi può biasimarti?), corri a installarlo, fai login e salva tutto ciò che conta entro due mesi.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Rilasciato LibreOffice 25.2.1 con 77 correzioni di bug

La Document Foundation ha annunciato il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della prima point release della potente suite per l'ufficio, LibreOffice 25.2. Ricordiamo, per chi se lo fosse perso, che questa è la prima versione ad utilizzare il nuovo schema di numerazione dei rilasci basato sulla dicitura Anno/Mese. Quindi, nel caso di LibreOffice 25.2, ad esempio, si tratta della versione 2025 del mese di Febbraio. Questa nuovo approccio alla numerazione delle versioni, secondo TDF, servirà a invogliare gli utenti a installare sempre le ultime versioni, che oltre alle nuove funzionalità possono offrire una serie di correzioni in materia di sicurezza e stabilità. Detto questo, dopo neanche un mese dal suo rilascio, la release 25.2.1 scende in campo per risolvere oltre settantasette bug, presenti all'interno di tutti i componenti principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw. Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 25.2, dovresti prendere in considerazione l'aggiornamento alla versione 25.2.1 il prima possibile e magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug, disponibili per RC1 e RC2. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo della famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise (per maggiori informazioni guarda il numero 2021.005). LibreOffice 25.2.1 è immediatamente disponibile sul sito ufficiale. I requisiti minimi per i sistemi operativi proprietari sono disponibili nella suddetta pagina; mentre per GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso di Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation attraverso una piccola donazione. Le vostre donazioni aiutano The Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.

Fonte: 9to5linux.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 142839, +201 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 365, +45 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 72775, +104 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


Commenti e informazioni

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