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Questo è il numero 38 del 2024, riferito alla settimana che va da lunedì 25 novembre a domenica 1 dicembre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Sta per arrivare l'End Of Life per Ubuntu 20.04 LTS: ecco come prepararsi

Il 2025 segna un momento cruciale per gli utenti di Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa), con la fine del suo supporto standard di cinque anni previsto per Aprile. Quindi, è tempo di pensare al futuro dei propri sistemi e alle opzioni disponibili per mantenere la propria infrastruttura sicura e aggiornata. Ricordando che le release LTS (Long Term Support) di Ubuntu rappresentano una scelta strategica per aziende e professionisti, grazie al loro ciclo di supporto di cinque anni, durante il quale Canonical garantisce patch e manutenzione per i pacchetti principali. Ma per chi non è del mestiere, cosa succede quando questa finestra si chiude, ovvero quando si oltrepassa la fine del supporto della propria distribuzione? Le strade principali sono due: aggiornare all’ultima versione LTS o prolungare il supporto grazie a Ubuntu Pro. L'aggiornamento a Ubuntu 24.04 LTS (Noble Numbat) sarà supportata fino al 2029 ed è una soluzione ideale per chi è pronto a compiere il passo successivo e beneficiare delle ultime funzionalità e ottimizzazioni di sicurezza. Tuttavia, per chi non può permettersi interruzioni o si trova in un ambiente altamente regolamentato, come quello della sanità, dei servizi finanziari o delle telecomunicazioni, entra in gioco l' Expanded Security Maintenance (ESM), disponibile tramite un abbonamento gratuito a Ubuntu Pro. Questo servizio estende il supporto per Ubuntu 20.04 fino ad aprile 2030, con l'opzione di prolungarlo ulteriormente fino al 2032 grazie al componente aggiuntivo Legacy Support. È la soluzione perfetta per chi ha bisogno di più tempo per pianificare un aggiornamento senza compromettere sicurezza e conformità. Adesso che si è scoperto il vaso, ci si pone un ulteriore domanda:

  • Ma cosa rende Ubuntu Pro così interessante? Partiamo dal fatto che è un abbonamento che non solo estende il periodo di manutenzione, ma offre anche patch di sicurezza per un numero impressionante di pacchetti. Con esm-infra, vengono coperti oltre duemila pacchetti essenziali del repository principale di Ubuntu, mentre con esm-apps si amplia la protezione a oltre duecentocinquantamila pacchetti inclusi nel repository universe. Questo significa che, anche in caso di vulnerabilità critiche, è possibile contare su una soluzione tempestiva per garantire la stabilità del proprio sistema. Inoltre cosa da non sottovalutare, Ubuntu Pro è gratuito per uso personale e commerciale su piccola scala fino a cinque macchine, rendendolo accessibile anche a professionisti indipendenti e startup;

  • Perché scegliere ESM? Perché offre tempo e flessibilità. Evita le pressioni di una migrazione affrettata, soprattutto se il proprio settore è soggetto a rigidi standard di conformità come PCI-DSS, SOC2 o GDPR. Con Ubuntu Pro, è possibile prolungare la durata della propria configurazione attuale, mantenendo un equilibrio tra la preparazione tecnica e le esigenze operative quotidiane. Questo è particolarmente importante quando i sistemi devono rimanere operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Ignorare questa transizione potrebbe avere conseguenze gravi: infatti Ubuntu 20.04 non riceverà più aggiornamenti di sicurezza dopo Aprile 2025. Questo espone i propri sistemi a vulnerabilità non risolte, aumentando il rischio di vulnerabilità critiche e violazioni della sicurezza. La pianificazione è fondamentale: aggiorna all’ultima versione LTS o attiva ESM per garantire la sicurezza del tuo sistema e per dormire serenamente.

Fonte: ubuntu.com


Notizie dalla comunità internazionale

Full Circle Magazine Issue #211 in inglese

È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 211 in Inglese.

In questo numero troviamo:

  • Comanda & Conquista

  • How to: LXD e Latex
  • Grafica: Inkscape
  • Recensione: Kubuntu 24.10 e Beaver Notes
  • UbPorts Touch

  • Giochi di Ubuntu - Broken Alliance

... e molto altro ancora. È possibile scaricare la rivista da questa pagina.


Notizie dal Mondo

Arriva Ubuntu Touch OTA-7

La UBports Foundation ha sorpreso tutta la comunità, annunciando all'improvviso il rilascio di Ubuntu Touch OTA-7, il settimo aggiornamento stabile basato su Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa). Questo aggiornamento, arrivato a sole tre settimane dal precedente (OTA-6), si concentra su importanti correzioni di sicurezza che non potevano aspettare, perché in altro modo si poteva mettere in pericolo la privacy degli utenti. Due vulnerabilità critiche legate al server audio, tanto per capirci parliamo di PulseAudio, hanno reso necessario un intervento tempestivo da parte degli sviluppatori, che si sono visti nella prima vulnerabilità che alcune applicazioni confinate riuscivano ad aggirare il modulo del sistema di autorizzazione Trust Store, potenzialmente accedendo al microfono del dispositivo senza il consenso dell'utente. La seconda, invece, permetteva a un'app malintenzionata di bloccare il server PulseAudio modificando i controlli del volume su dispositivi virtuali, come un auricolare Bluetooth. Sebbene entrambe le vulnerabilità siano specifiche della configurazione unica di Ubuntu Touch, una di esse potrebbe influenzare anche installazioni precedenti, come Ubuntu 16.04. Per questo motivo, UBports ha collaborato con Canonical per garantire un approccio coordinato nella gestione della divulgazione e del rilascio delle patch. Gli utenti che già utilizzano già Ubuntu Touch riceveranno l’aggiornamento direttamente dalla schermata Aggiornamenti nell’app Impostazioni di sistema. Tuttavia, il rilascio è graduale: non tutti vedranno immediatamente la notifica dell’update, quindi si consiglia di controllare nei prossimi giorni e di aggiornare il prima possibile. Questa release sottolinea l’impegno di UBports nella sicurezza e nell’affidabilità di Ubuntu Touch, dimostrando una reattività che rassicura gli utenti su uno dei punti cardine del sistema: la protezione della privacy. Per dettagli completi sull’aggiornamento, è possibile consultare la pagina ufficiale dell’annuncio.

Fonte: 9to5linux.com

Mozilla annuncia il download di versioni di Firefox più piccole e veloci

Gli utenti che utilizzano Firefox su dispositivi GNU/Linux possono aspettarsi un’esperienza di aggiornamento dell'app più snella, grazie a download ridotti e a una decompressione più veloce. Il tutto grazie all'implementazione del nuovo formato .tar.xz, adottato da Mozilla per le sue build binarie ufficiali. Questo cambiamento, annunciato in queste ore, introduce l’algoritmo di compressione LZMA, garantendo pacchetti che risultano mediamente un quarto più piccoli rispetto al passato e che possono essere decompressi fino a due volte più rapidamente. Questo rappresenta un passo avanti pensato proprio per rendere il browser più efficiente per chi scarica manualmente le build ufficiali, anche se la maggior parte degli utenti Linux riceve Firefox tramite i normali aggiornamenti in background. Mozilla continua la sua spiegazione, sottolineando che il passaggio fa parte del suo impegno a ottimizzare l’esperienza utente e che, sebbene la modifica sembri piccola, porta con sé numerosi vantaggi sia per gli utenti sia per l’infrastruttura tecnica. Infatti, la scelta del formato XZ, che prende il posto del precedente BZIPZ, non solo riduce i tempi di download, ma comporta risparmi significativi per Mozilla in termini di archiviazione, larghezza di banda e costi di distribuzione tramite CDN.

Ma detto questo, ci si può porre una semplice domanda: perché cambiare proprio adesso? La discussione su un formato di distribuzione più efficiente è in corso dal lontano 2020, ma solo di recente si è deciso di dare priorità al cambiamento. Con i benchmark che dimostrano che xz utilizza meno memoria e offre prestazioni migliori durante la compressione, la scelta è risultata naturale. Mozilla ha valutato anche altri formati, come Zstd, ma xz si è dimostrato il miglior compromesso in termini di dimensioni e velocità di decompressione. Per ora, il nuovo formato è disponibile solo per le build Firefox Nightly per GNU/Linux, ma sarà esteso a tutte le versioni di Firefox, incluse Developer Edition, Beta, Stabile ed ESR.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Firefox 134 entra in fase beta

Con il rilascio di Firefox 133 (avvenuto la settimana scorsa e di cui abbiamo parlato nel numero della newsletter 2024.037), l’ultima versione stabile del browser open source preferito dagli utenti GNU/Linux, Mozilla si prepara a svelare le novità in arrivo con Firefox 134 e ora disponibile sul canale beta. Sebbene sembri una release di dimensioni modeste, include alcune funzionalità interessanti, come il supporto per le nuove gesture, che permette agli utenti di interrompere lo scorrimento cinetico posizionando due dita sul touchpad. Originariamente pianificata per Firefox 133, questa funzione è stata posticipata per garantire test più approfonditi e una maggiore efficacia. Non solo, troviamo anche un miglioramento significativo nella gestione dei pop-up, questo cambiamento renderà il blocco dei pop-up stessi meno rigido, riducendo i falsi positivi che infastidivano gli utenti nelle versioni precedenti. Invece, tra le funzionalità più attese, torna la presenza del Cookie Banner Blocker', questa funzione ordina automaticamente al browser di rifiutare i banner dei cookie, un sollievo per chi è stanco di doverli gestire manualmente. Sempre nella beta, Mozilla introduce una nuova opzione di ricerca che permette di mostrare i termini di ricerca nella barra degli indirizzi durante la navigazione delle pagine, una funzione tra l'altro abilitata per impostazione predefinita. Il rilascio della release stabile di Firefox 134 è attesa per il 7 Gennaio 2025, insieme alle nuove versioni Firefox 115.19 ESR e Firefox 128.6 ESR. Nel frattempo, gli appassionati possono scaricare la beta direttamente dal sito ufficiale di Mozilla, ricordando però che si tratta di versioni sperimentali non adatte per l’uso quotidiano.

Fonte: 9to5linux.com

Ora lo Screen Share Audio di Discord funziona anche su Linux

Ottime notizie per gli utenti GNU/Linux e che utilizzano la piattaforma statunitense Discord: infatti, la tanto attesa funzionalità di condivisione dell’audio dello schermo è finalmente disponibile! Dopo anni di richieste da parte della comunità, ora è possibile trasmettere non solo le immagini, ma anche il suono di sistema durante la condivisione dello schermo in chat o nei canali server. Questa funzione, già disponibile da tempo sui sistemi Windows e macOS, era rimasta inspiegabilmente assente sui sistemi GNU/Linux, nonostante fosse una delle più richieste nel tracker di feedback di Discord. Senza alcun annuncio ufficiale da parte dell'azienda o menzione nei changelog, la novità è stata scoperta da un utente Linux, più precisamente Aden, che ha avuto l'accortezza di testare e verificare il corretto funzionamento della funzionalità durante una sessione di gioco condivisa. Si faccia attenzione: per poterla utilizzare è necessario selezionare prima la schermata o l'applicazione che si desidera condividere (un passaggio gestito dal selettore del portale Wayland) e solo successivamente apparirà il pulsante per abilitare l’audio. Per molti utenti GNU/Linux questa era "la più grande funzionalità mancante" del client Discord e il suo arrivo segna un importante passo avanti per la piattaforma. Come sottolineato da Aden, si tratta di un grande vantaggio, non solo per la piattaforma Discord sui sistemi GNU/Linux, ma anche per l'intero ecosistema GNU/Linux come piattaforma di gioco.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Linus Torvalds annuncia la prima RC del kernel linux 6.13

Linus Torvalds ha ufficialmente annunciato, tramite un classico messaggio in mailing list, la disponibilità della prima Release Candidate (RC) del futuro kernel Linux 6.13, aprendo così di fatto le porte a una nuova fase di test pubblici. Questo momento segna l'inizio del percorso verso il rilascio definitivo, previsto per fine gennaio 2025, con date stimate tra il 19 e il 26 gennaio a seconda del numero di RC necessarie e salvo eventuali imprevisti dell'ultimo minuto. Ma senza perderci in troppe chiacchiere, analizziamo prima di tutto le varie ed interessanti novità presenti in questa nuova versione, in cui primo tra tutti spicca il supporto per l'esecuzione in una macchina virtuale protetta su architetture Arm CCA (Confidential Compute Architecture), una funzionalità che promette di migliorare la sicurezza e la gestione di ambienti virtualizzati. Per gli utenti Intel, arriva il supporto per il clustering sub-NUMA a sei nodi, mentre i fan dei dispositivi Apple potranno beneficiare di un'inedita retroilluminazione per i dispositivi Macbook Pro 11,2 e gli Air 7,2. Importanti aggiornamenti arrivano anche per i file system, in cui:

  • F2FS introduce una funzionalità di alias del dispositivo per ottimizzare lo spazio;

  • FUSE permette di configurare la dimensione massima delle richieste con un sysctl;

  • Btrfs ed exFAT registrano incrementi significativi di prestazioni grazie alla riduzione della contesa dei blocchi.

Mentre gli amanti del nuovo hardware possono gioire grazie al supporto per i tablet Vexia EDU ATLA 10, Surface Pro 9 5G, la GPU Adreno A663, chip audio come Allwinner H616 e AMD ACP 6.3, oltre a dispositivi di rete come gli NVIDIA Mellanox MLX5 e tanto tanto altro ancora. Con una roadmap ricca di innovazioni, il kernel Linux 6.13 si preannuncia come un aggiornamento imperdibile per sviluppatori, professionisti IT e appassionati della tecnologia open source. La chiamata alle armi per i test pubblici è iniziata: chiunque voglia contribuire al miglioramento del kernel può scaricare la RC1 direttamente dal sito ufficiale o dall'albero git di Linus Torvalds e immergersi nelle sue nuove funzionalità.

Fonte: 9to5linux.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 145394, +64 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 309, = rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 73659, +32 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


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