La newsletter della comunità |
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Questo è il numero 7 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 20 febbraio a domenica 26 febbraio. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Ubuntu 22.04.2 LTS disponibile per il download
Dopo quasi sei mesi di lavoro da parte degli sviluppatori, Canonical ha rilasciato nella tarda serata del 23 febbraio 2023 la seconda point release di Ubuntu 22.04 LTS. Questo aggiornamento riunisce in un unico pacchetto tutte le numerose patch di sicurezza, correzioni di bug e aggiornamenti software rilasciati in quest'ultimo periodo e vale dire: un nuovissimo stack di abilitazione hardware (HWE), composto da un nuova versione del Kernel Linux, in particolare la 5.19, e dal recente stack grafico Mesa 22.2.5. Non solo, perché sono inclusi anche una serie di aggiornamenti che accompagneranno GNOME Shell 42.5, LibreOffice 7.3 e Mozilla Firefox 110. Si può prendere visione di tutte le modifiche apportate in questa release visitando la pagina dedicata di Discourse. Detto questo, Ubuntu 22.04.2 LTS e tutte le derivate ufficiali a partire da questo momento sono disponibili per il download direttamente dal sito ufficiale. Tuttavia, si tenga presente che queste immagini .ISO sono fornite per tutti coloro che vogliono eseguire una nuova installazione, quindi se nel proprio dispositivo è già presente Ubuntu 22.04 occorre aspettare qualche giorno affinché gli aggiornamenti arrivino nei repository. Il prossimo rilascio di Ubuntu 22.04.3 LTS è previsto per la fine di agosto 2023.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
Le future versioni di Ubuntu non supporteranno Flatpak
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa sta succedendo, dopo che nei vari forum Linux è apparsa questa notizia. Il tutto è iniziato il 21 Febbraio, dopo che Canonical ha annunciato in un articolo su Discourse che le future versioni di Ubuntu, a partire dalla 23.04, non includeranno più per impostazione predefinita il supporto per Flatpak. Questo d'altronde non dovrebbe sorprendere nessuno, anche se così non è stato, dato che coloro che desiderano installare le app Flatpak dovranno farlo manualmente, seguendo le istruzioni fornite sul sito ufficiale. Nulla di difficile, tanto per capirci. Ma torniamo a noi, lo stesso Philipp Kewisch, che ricopre il ruolo di Community Engineering Manager presso Canonical, ha menzionato il fatto che la società vuole continuare a utilizzare i pacchetti .deb nativi, nonché il loro formato di pacchetto sandbox Snap, come esperienza predefinita per le future installazioni di Ubuntu. Secondo Canonical, questo aspetto semplificherà ulteriormente l'esperienza utente e migliorerà la stabilità e la sicurezza del sistema operativo. Inoltre, per qualcuno che sarà spaventato da ciò, rassicuriamo immediatamente sul fatto che questa modifica non influirà in alcun modo sugli utenti che utilizzano Ubuntu e che eseguiranno l'aggiornamento alla prossima versione 23.04 (Lunar Lobster), in quanto i pacchetti Flatpak e i relativi plug-in non verranno rimossi automaticamente (questo vale anche per le versioni precedenti). Pertanto, non è necessario preoccuparsi.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
È possibile installare il kernel Linux 6.2 su Ubuntu: ecco come!
Buone notizie per tutti gli utenti che usufruisco della distribuzione Ubuntu, in quanto ora è possibile installare l'ultima versione del kernel Linux, la 6.2. Infatti, con il rilascio avvenuto durante la settimana da parte di Linus Torvalds, ora gli utenti possono godere di molte fantastiche funzionalità, come un miglior supporto hardware, oltre che svariate correzioni di sicurezza, che permettono di migliorare l'esperienza desktop e renderla più sicura, veloce e affidabile. Ma perché dover aggiornare il proprio kernel, se tutto sommato il proprio sistema funziona correttamente? La risposta a tale domanda è molto semplice, in quanto si aggiorna il kernel della propria distribuzione esclusivamente se si ha bisogno di una o più funzionalità (introdotte con la nuova versione), che permettono di utilizzare un componente hardware nel migliore dei modi. Per questo, oggi, con questo articolo vedremo come installare la versione 6.2 del kernel su Ubuntu 22.10, dato che le altre distribuzioni, come Arch Linux, openSUSE Tumbleweed o Fedora Linux ricevono immediatamente il kernel attraverso i loro repository software. Con Ubuntu, invece, occorre fare tutto manualmente. Per fare ciò, utilizzeremo la CLI (Command-line interface), insieme ai pacchetti del kernel dall'archivio PPA di Ubuntu, forniti direttamente da Canonical. Con l'unica precisazione che i suddetti pacchetti del kernel, pur essendo creati dall'Ubuntu Kernel Team, non sono firmati, il che significa che non possono essere installati su sistemi che hanno il Secure Boot abilitato. Pertanto, prima di procedere, occorre disabilitare Secure Boot. L'installazione tramite CLI è abbastanza semplice, infatti basterà scaricare, per la propria architettura, i pacchetti del kernel Linux 6.2 e salvarli in una cartella. Successivamente, aprire il Terminale e spostarsi nella cartella dove sono salvati i file (ad esempio cd ~/Downloads), ed eseguire il comando:
sudo dpkg -i *.deb
e attendere fino al completamento del processo di installazione e quindi riavviare il computer. Qualora si volesse eseguire l'aggiornamento a future versioni, si dovrà scaricare manualmente i nuovi pacchetti dall'archivio PPA del kernel di Ubuntu e ripetere questa procedura. Se invece si preferisce evitare l'utilizzo della linea di comando, si può sempre usare l'utility Ubuntu Mainline Kernel Installer. Il gioco è fatto
Fonte: 9to5linux.com
Cos'è realmente Linux in real-time ? - Parte I
Benvenuti in questa serie di articoli, in cui analizzeremo in maniera scrupolosa l'ultima novità in casa Canonical. Chi ci segue ricorderà il precedente numero della newsletter 2023.006, della disponibilità generale di una particolare versione del kernel Linux (denominata in Real-Time) per i sistemi Ubuntu 22.04 LTS, che fornisce alle aziende con specifiche esigenze alti livelli di sicurezza e affidabilità sui propri carichi di lavoro. Infatti, sempre secondo le previsioni di IDC, entro il 2025 quasi il 30% dei dati mondiali dovrà essere elaborato in tempo reale. Però, mediamente, questi carichi di lavoro richiedono dei livelli variabili di prestazioni, che mutano a seconda delle specifiche configurazioni del sistema. Per questo motivo, gli analisti delle grandi big tech prevedono che il suddetto campo continuerà e accelererà negli anni a venire (a tal proposito, basti pensare all'elevata domanda di dispositivi industriali che guidano sistemi di controllo, server, PLC, robot e droni). Dal punto di vista del software, invece, l'elaborazione dei dati in tempo reale tramite il kernel Linux sta risultando essere una soluzione preziosa, grazie al ricco supporto per dispositivi hardware e periferiche. Tra i vari approcci per portare funzionalità in tempo reale al kernel troviamo l'integrazione della patch PREEMPT_RT out-of-tree per le architetture x86 e ARM, che permette di ridurre le latenze del kernel, consentendo carichi di lavoro più impegnativi, aspetti totalmente diversi rispetto al ramo principale del kernel che usiamo nelle classiche distribuzioni. Con questi piccoli concetti in mente, ci si domanda ora quando ci si dovrebbe affidare a un kernel Linux in tempo reale?
Una nota definizione afferma che: in un sistema in tempo reale, la correttezza di un calcolo dipende non solo dalla correttezza logica del risultato, ma anche dal momento in cui lo si produce. Se i vincoli temporali del sistema non sono soddisfatti, si dice che si è verificato un errore di sistema. Per esempio, lo standard POSIX 1003.1 ha una definizione simile. Questo standard afferma che la tempestività reale è la capacità di un sistema operativo di fornire un livello di servizio richiesto in un tempo di risposta limitato. Ma in tutto ciò, dove vediamo o troviamo in genere questi scenari?
Assistenza sanitaria - Si pensi a dispositivi dedicati come apparecchiature mediche di supporto vitale, in cui gli operatori si aspettano che i sistemi informatici svolgano le attività entro una specifica data, con conseguenze catastrofiche in caso di mancata scadenza;
Fabbriche - Oltre ai robot medici nel settore sanitario, le funzionalità in tempo reale svolgono un ruolo in svariati casi d'uso. Tra i segmenti di mercato di punta troviamo l'automazione di processo nel settore industriale. Il determinismo e le capacità in tempo reale sono vitali in fabbrica. Ad esempio, i PLC in una catena di montaggio devono fornire ed elaborare i dati in tempo reale, per mantenere l'integrità del sistema e la produzione continua;
Telco - L'implementazione di un'architettura Open RAN virtualizzata consente agli operatori mobili di implementare funzioni di rete specifiche, consentendo una maggiore flessibilità e un utilizzo efficiente delle risorse di rete. Eseguendo Linux in tempo reale in un'architettura Open RAN, gli operatori possono creare reti 5G moderne, scalabili, efficienti dal punto di vista energetico, garantire la disponibilità del 6G e consentire l'implementazione di nuovi servizi innovativi per gli abbonati;
Settore automobilistico - I sistemi in tempo reale sono presenti anche nell'industria automobilistica, quando le esigenze di latenza sono davvero limitate e una scadenza non rispettata può essere catastrofica, ad esempio i freni delle auto non riescono a prevenire un incidente. Gli RTOS sono stati generalmente implementati nel settore automobilistico per soddisfare le latenze richieste. Al giorno d'oggi, tuttavia, i produttori di apparecchiature originali e i loro fornitori di primo livello si affidano sempre più al kernel Linux per applicazioni come i sistemi di infotainment e le interfacce uomo-macchina;
Aviazione - Un altro caso d'uso interessante è il servo loop in un aeroplano che funziona con il pilota automatico. Ad esempio, i sensori dell'aereo devono fornire continuamente al computer di controllo misurazioni adeguate.
È stato facile vedere come il Kernel Linux sia presente in tante applicazioni di mercato, ma anche di vita quotidiana che utilizziamo tutti i giorni e che ci permettono di usufruire di elevati standard di garanzia della qualità e di sicurezza del prodotto.
Fonte: ubuntu.com
Notizie dalla comunità internazionale
GNOME 44: le migliori nuove funzionalità
Se aspettavi anche tu questo momento, è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche e dare un'occhiata più da vicino a cosa è cambiato rispetto alla versione alfa. In tarda sera, a gran sorpresa, è stata resa disponibile la versione beta del prossimo ambiente desktop GNOME 44 per i primi test pubblici, prima del rilascio finale che, salvo imprevisti, avverrà ad Aprile 2023. Questa release beta rappresenta un importante pietra miliare all'interno del ciclo di sviluppo dell'ambiente desktop GNOME e apporta molte modifiche, che serviranno a perfezionare ulteriormente la versione finale. A tal proposito, sappiamo già dalla versione alfa che GNOME 44 promette svariate modifiche al browser Epiphany (GNOME Web), come il port a GTK4, l'introduzione di una nuova preferenza per impostare una nuova scheda, vari miglioramenti alle Impostazioni rapide, come il supporto Unicode 15. Lato interfaccia, troviamo la visualizzazione a griglia per il selettore di file GTK, il supporto per la dimensione dell'icona di 64px nella visualizzazione a griglia di Nautilus, un nuovo sottomenù per la voce Bluetooth nelle Impostazioni rapide, la possibilità di disabilitare i risultati della ricerca delle impostazioni in Shell, pannelli audio, mouse e touchpad ridisegnati nelle Impostazioni.
Ultimo, ma non meno importante, GNOME 44 beta offre notifiche a basso consumo migliorate, un'interfaccia utente aggiornata per l'app GNOME Weather, nonché la possibilità di ridimensionare i desktop remoti nell'app GNOME Connections e una nuova panoramica delle schede nell'app GNOME Console. Per concludere, GNOME 44 beta è disponibile ora per i test pubblici nel sito ufficiale. Qualora si volesse testare, si tenga presente che è una versione pre-rilascio, destinata solo a scopo di test, quindi consigliamo vivamente di creare una macchina virtuale con supporto EFI per non incorrere in eventuali problemi.
Fonte: omglinux.com
Fonte: 9to5linux.com
Notizie dal Mondo
Rilasciata la versione del kernel Linux 6.2
Tramite un classico messaggio in mailing list, Linus Torvalds ha annunciato il rilascio e la disponibilità generale della nuova versione del kernel Linux 6.2, fornendo driver nuovi e aggiornati, un supporto hardware migliorato e nuove funzionalità. Dopo più di due mesi di lavoro, il kernel Linux 6.2 è qui per introdurre il tanto atteso supporto per i nuovi chip proprietari di Apple, ovvero i SoC M1 Pro, Max e Ultra, per cui si dà la possibilità a tutti i possessori di un dispositivo Apple di eseguire Linux in tutta libertà. Anche se parallelamente non è stato tutto rose e fiori, infatti è stato difficile far girare Linux su questi processori e lo stesso Torvalds, la prima volta che ha visto questi chip ARM ad alta potenza, ha dichiarato in un'intervista esclusiva che che gli sarebbe piaciuto eseguire Linux sui Mac di prossima generazione. Ma mentre stava aspettando un laptop ARM in grado di eseguire Linux, si è preoccupato, dicendo che il problema principale sarebbe stata la GPU, dato che l'utilizzo di quest'ultima dipendeva prevalentemente da Apple. Però, come spesso accade in ambito open source, è venuto in soccorso il team di Asahi Linux, che ha portato avanti il lavoro svolto, arrivando ad una prima pubblicazione lo scorso luglio, sino ad arrivare ai giorni nostri dove gli utenti potranno testare il suddetto supporto con il kernel 6.2.
Non possiamo non citare il miglioramento di tutta l'infrastruttura di Rust (per maggiori informazioni si veda il numero della newsletter 2023.006), il supporto per il meccanismo di "notifica di uscita asincrona" di Intel, un nuovo meccanismo di integrità del flusso di controllo FineIBT per i processori x86, nonché un nuovo strumento chiamato RV (Runtime Verification) in grado di controllare il funzionamento del sottosistema di verifica del runtime.
Tra le altre modifiche, troviamo numerose funzionalità con il contributo di aziende come Intel, AMD, Google e Red Hat. Le aggiunte degne di nota includono il supporto stabile per Intel Arc Graphics (DG2/Alchemist) abilitato per impostazione predefinita e il supporto iniziale per la scheda grafica Nvidia GeForce RTX serie 30 "Ampere" con codice open source Nouveau. Non possono mancare anche i driver aggiornati, ciò include il supporto per gamepad, sensori e ventole Sony DualShock 4 nel palmare di gioco OneXPlayer, acceleratore Gaudi2 AI di Habana Labs e schede madri Asus. Mentre, dal punto di vista della sicurezza, Linux 6.2 migliora il modulo di sicurezza Landlock per consentirgli di controllare le operazioni di troncamento dei file, implementa una mitigazione più rapida dell'attacco Retbleed che avviene sulle CPU Intel e tanto altro ancora. È possibile scaricare il kernel Linux 6.2 direttamente dal sito kernel.org oppure direttamente dal sorgenti git messi a disposizione da Linus Torvalds, se desideri compilarlo tu stesso a mano.
Fonte: zdnet.com
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 141241, +105 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 316, = rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 70783, +45 rispetto alla scorsa settimana.
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