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Questo è il numero 20 del 2022, riferito alla settimana che va da lunedì 23 maggio a domenica 29 maggio. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Nuovo aggiornamento di sicurezza per gli utenti Ubuntu

A inizio settimana Canonical ha pubblicato alcuni nuovi aggiornamenti di sicurezza del kernel Linux per tutte le sue versioni di Ubuntu supportate, incluso Ubuntu 22.04 LTS, per affrontare tre gravi vulnerabilità. La prima, scoperta da Kyle Zeng è una vulnerabilità (CVE-2022-29581) use-after-free presente nel sottosistema Network Queuing and Scheduling che potrebbe consentire a un utente malintenzionato locale di causare un arresto anomalo del sistema o eseguire arbitrariamente codice. La seconda, è un problema (CVE-2022-30594) di sicurezza scoperto da Jann Horn in cui il kernel Linux applica in modo improprio restrizioni seccomp in alcune situazioni, consentendo così a un utente malintenzionato locale di aggirare le restrizioni sandbox. Entrambi i problemi di sicurezza appena citati interessano tutte le versioni di Ubuntu supportate, tra cui Ubuntu 22.04 LTS (Jammy Jellyfish), 21.10 (Impish Indri), 20.04 LTS (Focal Fossa), 18.04 LTS (Bionic Beaver) e 16.04 ESM. Ultimo ma non meno importante, il nuovo aggiornamento di sicurezza del kernel corregge (CVE-2022-1116) un intero overflow scoperto da Bing-Jhong Billy Jheng nel sottosistema io_uring del kernel Linux, che potrebbe consentire a un utente malintenzionato locale di causare un arresto anomalo del sistema. Questa vulnerabilità interessa solo i sistemi Ubuntu 20.04 LTS e 18.04 LTS con kernel Linux 5.4. Come sempre, Canonical esorta tutti gli utenti di Ubuntu ad aggiornare le proprie installazioni il prima possibile alle nuove versioni del kernel. Per aggiornare la propria distribuzione basterà aprire una finestra di terminale e digitare il comando:

sudo apt update && sudo apt full-upgrade

oppure utilizzare l'utility Ubuntu Software.

Fonte: 9to5linux.com

Come installare il Kernel Linux 5.18 su Ubuntu 21.10

Buone notizie per tutti gli utenti di Ubuntu, in quanto è possibile finalmente installare l'ultima versione del kernel Linux, la 5.18. Infatti, con il rilascio della nuova release avvenuto durante la settimana da parte di Linus Torvalds, ora gli utenti possono godere di molte fantastiche funzionalità, come un miglior supporto hardware, oltre che svariate correzioni di sicurezza che permettono di migliorare l'esperienza desktop e renderla più sicura, veloce e affidabile. Ma perché dover aggiornare il proprio kernel, se tutto sommato funziona correttamente? La risposta è molto semplice, in quanto si aggiorna il kernel della propria distribuzione esclusivamente se si ha bisogno di una o più funzionalità (introdotte con la nuova versione) che permettono di utilizzare un componente hardware nel migliore dei modi. Ora, nel caso in cui si utilizza:

  • Ubuntu 22.04 LTS (Jammy Jellyfish), che ricordiamo è una versione supportata a lungo termine e che, col tempo, riceverà kernel e stack grafici più recenti, non si consiglia di eseguire l'aggiornamento a un ramo del kernel provvisorio, come Linux 5.18. Per ora, è meglio attenersi al kernel Linux 5.15, che riceverà aggiornamenti almeno fino alla fine di ottobre 2023;

  • Ubuntu 21.10 (Impish Indri), fornito con il kernel Linux 5.13, puoi aggiornare il kernel a Linux 5.18 seguendo i vari passaggi qui sotto. Ma, considerando il fatto che Ubuntu 21.10 raggiungerà la fine del ciclo di vita il 14 luglio 2022, potrebbe non valerne la pena.

Oggi, con questo articolo vedremo come installare la versione 5.18 del kernel su Ubuntu 21.10, dato che le altre distribuzioni, come Arch Linux, openSUSE Tumbleweed o Fedora Linux ricevono immediatamente il kernel attraverso i loro repository software. Con Ubuntu, invece, occorre fare tutto manualmente. Per fare ciò, utilizzeremo la CLI (Command-line interface), insieme ai pacchetti del kernel dall'archivio PPA di Ubuntu, forniti direttamente da Canonical.

Con l'unica precisazione che i suddetti pacchetti del kernel, pur essendo creati dall'Ubuntu Kernel Team, non sono firmati, il che significa che non possono essere installati su sistemi che hanno il Secure Boot abilitato. Pertanto, prima di procedere, occorre disabilitare Secure Boot. L'installazione tramite CLI è abbastanza semplice, infatti basterà scaricare, per la propria architettura, i pacchetti del kernel Linux 5.18 e salvarli in una cartella sotto Home. Successivamente, aprire il Terminale e spostarsi nella cartella dove sono salvati i file (ad esempio cd ~/Downloads), ed eseguire il comando:

sudo dpkg -i *.deb

e attendere fino al completamento del processo di installazione e quindi riavviare il computer. Qualora si volesse eseguire l'aggiornamento a future versioni (es. kernel Linux 5.18.1, 5.18.2, ecc.), si dovrà scaricare manualmente i nuovi pacchetti dall'archivio PPA del kernel di Ubuntu e ripetere questa procedura. Il gioco è fatto ;)

Fonte: 9to5linux.com

Rilasciata la versione beta di Ubuntu Core 22

In queste ore Canonical ha rilasciato per i primi test pubblici la versione beta del prossimo sistema operativo Ubuntu Core 22. Per chi non lo sapesse, Ubuntu Core 22 è stata progettata per essere una versione minimale e super leggera di Ubuntu 22.04 LTS ed è pensata appositamente per i dispositivi IoT (Internet of Things) e i sistemi embedded. Questa tecnologia si contraddistingue per il modo in cui implementa elevati criteri di sicurezza, in primis il fatto che si basa sul sistema di gestione dei pacchetti universale snap, in cui le applicazioni sono strettamente confinate e isolate l'una dall'altra e possono accedere alle risorse di sistema solo con permessi espliciti, in modo da evitare qualsiasi tipo di danno causato da un applicazione compromessa. Canonical, con questa nuova release, promette nuove funzionalità, come: la possibilità per gli utenti di modificare gli ID dispositivo, in modo che possano essere rinominati, rimodellati o assegnato a un altro Snap Store; il supporto per i set di convalida, per aiutare gli utenti a garantire che siano installate solo app Snap specifiche; la possibilità di ripristinare i dispositivi di fabbrica e il supporto MAAS (Metal as a Service). Mentre per i dispositivi Raspberry Pi, Ubuntu Core 22 introduce il supporto per PiBoot, un semplice bootloader progettato per fungere da "bootloader one-stage", offrendo al contempo vari miglioramenti dell'esperienza utente, come: la possibilità di eseguire l'avvio da dispositivi esterni e un migliore supporto per gli HAT. Detto questo, Canonical prevede il rilascio finale di Ubuntu Core 22 nelle prossime settimane, ma se hai intenzione di provarlo subito e aiutare così anche gli sviluppatori a correggere eventuali bug, puoi scaricare la versione beta dal sito ufficiale. Ubuntu Core è attualmente supportato sui modelli di Raspberry Pi 2, 3, 4, Compute Module 3 (CM3), Compute Module 4 (CM4), Qualcomm DragonBoard, Intel NUC e KVM x86 e richiede come risorse almeno 384 MB di RAM (512 MB con UEFI Secure Boot e FDE) e 512 MB di spazio di archiviazione.

Fonte: 9to5linux.com

Multipass fa il passo successivo

Il team di sviluppo di Canonical tramite un thread su Discourse ha annunciato una nuova versione di Multipass. Ricordiamo, che Multipass permette l'esecuzione di container Docker su macOS, Windows o Linux, in modo da aggirare le limitazioni imposte dal recente hardware e software, fornendo un'interfaccia a riga di comando semplificata eliminando il sovraccarico di lavoro derivante dal lavoro con le macchine virtuali. Però senza tergiversare, le novità introdotte in questa release riguardano alcune nuove interessanti funzionalità per coloro che desiderano eseguire un mini-cloud locale su macOS, in particolare su macchine dotate di processore Apple M1. Infatti, ora è possibile connettere le istanze ad una interfaccia di rete disponibile sulla macchina host e in termini pratici, significa che è possibile accedere in remoto alle varie istanze. Non solo, perché sempre su macOS e questa volta anche su Linux, si aggiunge la possibilità di sospendere le istanze e la possibilità di autenticare il client, che consente a Multipass di funzionare come utente senza privilegi. Ultimo ma non meno importante: questo aggiornamento consente agli utenti Multipass di eseguire la versione Ubuntu 22.04, sia su Mac che su Windows.

Fonte: ubuntu.com


Notizie dalla comunità internazionale

GUADEC 2022: ecco cosa vi aspetta!

Dopo due anni di pandemia e varie restrizioni di sicurezza sanitaria, è giunto il momento di riprendere in mano la propria quotidianità e di convivere con alcune problematiche ancora presenti dovute dal Covid-19. Questo perché a breve si darà nuovamente il via a una delle più importanti conferenze open source. Parliamo infatti del GUADEC (GNOME Users And Developers European Conference) di GNOME che quest'anno si svolgerà a Guadalajara, in Messico, dal 20 al 25 luglio 2022, che segnerà anche il 25° anniversario della comunità GNOME. Ricordiamo che GUADEC è il luogo in cui gli utenti e gli sviluppatori GNOME di tutto il mondo si riuniscono per condividere le proprie conoscenze e discutere quelle che saranno le nuove funzionalità e modifiche della prossima major release dell'ambiente desktop GNOME, in questo caso per GNOME 43, che salvo eventuali ritardi vedrà la luce il 21 settembre. Per partecipare alla conferenza GUADEC di quest'anno occorre registrarsi gratuitamente sul sito ufficiale e parallelamente si dovranno controllare le varie opzioni di alloggio e altri dettagli relativi al viaggio in Messico, dato che l'evento riprenderà ad essere in presenza, ma verrà data la possibilità di partecipare anche online.

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Rilasciata la nuova versione del Kernel Linux 5.18

Con un classico e breve messaggio inaspettato in mailing list, Linus Torvalds ha annunciato oggi il rilascio e la disponibilità generale della nuova versione del Kernel Linux 5.18 per le distribuzioni GNU/Linux. Dopo quasi due mesi di inteso lavoro, la release 5.18, durante l'intero ciclo di sviluppo, ha ricevuto sette pietre miliari RC (Release Candidate), che hanno aiutato e permesso gli sviluppatori del kernel di aggiungere molte nuove funzionalità, ampliare il supporto hardware, correggere alcuni fastidiosi bug e ottimizzare le funzionalità esistenti. Tra i principali cambiamenti, troviamo l'implementazione del driver Intel Software Defined Silicon (SDSi) nel kernel principale. La situazione però è alquanto controversa, perché questo driver limita l'accesso a determinate funzionalità (disabilitate per impostazione predefinita) del processore se non è presente un certificato di Intel. Alcuni utenti temono che il suddetto driver sia una sorta di nuovo modello di business, in base al quale le funzioni della CPU sono disabilitate fino a quando un utente non "paga" una licenza per "sbloccarle". Basti pensare agli acquisti in-app nei vari store, però proiettato per l'hardware che hai acquistato. A tal proposito, lo stesso Jonathan Corbet di LWN spiega che al momento non ci sono ragioni tecniche per cui il driver SDSi non dovrebbe essere incluso all'interno del kernel Linux, dato che, in base al codice, l'implementazione/supporto non è diverso da altri driver prontamente inclusi. Inoltre, Intel deve ancora chiarire i suoi piani per le funzionalità della CPU abilitate per SDSi.

Sul fronte hardware, invece, il Raspberry Pi Zero 2 W raccoglie il pieno supporto del kernel Linux (cioè, "out of the box" funziona tutto e basta), il chip Tesla FSD (un SoC ARM di Samsung che l'azienda Tesla sta utilizzando nelle sue auto a guida completamente autonoma) viene aggiornato e c'è la solita serie di aggiornamenti per i nuovi processori targati AMD e Intel in fase di sviluppo. Tra le altre modifiche è stato aggiunto il supporto per un gruppo di tastiere Razer Blackwidow, che non sono propriamente compatibili con HID; supporto per touchscreen Imagis; supporto del profilo ACPI funzionante su ThinkPad con tecnologia AMD; e ulteriore lavoro per migliorare il supporto di Apple Magic Keyboard, inclusa la mappatura dei tasti FN per i modelli di prima generazione. Altre nuove funzionalità includono:

  • Nuovo driver HFI (Hardware Feedback Interface) per processori ibridi Intel;
  • Aggiornamenti del programma di pianificazione del bilanciamento NUMA per i server AMD EPYC;
  • Driver AMD HSMP;
  • Vari miglioramenti alla virtualizzazione nidificata di AMD;
  • Supporto del driver Intel Idle per processori Intel Xeon "Sapphire Rapids";
  • FreeSync abilitato per impostazione predefinita nel driver AMDGPU;

  • Btrfs supporta I/O codificato e fsync più veloce;
  • Mappatura dei tasti FN per MacBook Pro con touch bar.

Per concludere, per coloro che desiderano compilare il proprio kernel, la nuova versione è disponibile per il download nel sito Web kernel.org. Se invece non hai una certa confidenza con i sitemi GNU/Linux, ti consigliamo di aspettare che la serie Linux 5.18 arrivi nei repository software stabili della tua distribuzione.

Fonte: phoronix.com

Fonte: phoronix.com

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 139445, +125 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 320 -6 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 69747, +117 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

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