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Introduzione

OpenSSH è un insieme di programmi in grado di svolgere diverse operazioni mantenendo un elevato grado di sicurezza:

  • controllare un computer remoto tramite terminale;
  • copiare file da un computer remoto al computer locale e viceversa;
  • cifrare qualunque traffico di dati tra computer locale e computer remoto tramite il tunneling.

OpenSSH sostituisce i vecchi programmi telnet, rlogin e ftp, considerati poco sicuri poichè trasmettono in chiaro i dati relativi all'autenticazione (nome utente, password etc).

Preparativi

È necessario disporre di un server ssh su ogni computer al quale ci si vuole connettere (chiamato in seguito «computer remoto»), e di un client ssh su ogni computer dal quale si vuole avviare la connessione (chiamato in seguito «computer locale»). Se ad esempio si dispone di due computer e si vuole che ognuno dei due possa connettersi all'altro, su entrambi dovranno essere installati sia il server che il client.

Per avere il server ssh su Ubuntu, è sufficiente installare il pacchetto openssh-server.

Il client ssh (contenuto nel pacchetto openssh-client) è installato in Ubuntu in modo predefinito.

Inoltre si dovranno conoscere il nome e la password di una utenza presente nel computer remoto.

Esplorare i file di un computer remoto

Per esplorare i file di un computer remoto (con server ssh attivo) come se si trovassero nel proprio computer locale, scegliere Risorse -> Connetti al server..., quindi inserire i seguenti dati:

Campo

Valore

Tipo di servizio:

SSH

Server:

«indirizzoIPRemoto»

Nome utente:

«nomeutenteRemoto»

Nome da usare per la connessione:

a scelta dell'utente

È possibile anche creare un segnalibro in modo da non dover ripetere questa procedura ad ogni sessione, ma è utile farlo solo quando l'indirizzo IP del computer remoto non cambia mai (per esempio un sito Internet o un computer nella propria rete locale).

Un modo alternativo è inserire direttamente l'indirizzo in una finestra di 'Esplorazione file', secondo il seguente modello:

ssh://nomeutenteRemoto@indirizzoIP

Utilizzo di altre applicazioni con interfaccia grafica

I seguenti programmi, scaricabili tramite il gestore dei pacchetti, utilizzano un'interfaccia grafica per gestire più facilmente tutti i vari comandi SSH più comunemente usati.

  • Putty; gestore grafico del login, che restituisce una finestra terminale dell'utente remoto da cui operare solo tramite riga di comando.

  • SecPanel; gestore completamente grafico sia del login, della gestione dei file e delle cartelle locali e remote; gestisce singolarmente sia le chiavi che l'agente SSH.

Utilizzo da terminale

Copia di file

Per copiare un file dal proprio computer locale a un computer remoto, usare il comando scp secondo il modello seguente:

scp percorsoFileLocale nomeUtenteRemoto@indirizzoIP:PercorsoDestinazioneRemota

Quello che segue è un esempio:

scp fileDaCopiare.txt mario@192.168.1.1:/home/mario/fileCopiato.txt

Il precedente comando copierà il file fileDaCopiare.txt dalla cartella corrente del computer locale alla posizione /home/mario/fileCopiato.txt (non è necessario cambiare il nome del file) del computer remoto identificato dall'indirizzo ip 192.168.1.1 , usando l'utente mario sul computer remoto.

Per copiare un file da un computer remoto al computer locale, basta seguire lo schema inverso, digitando un comando simile al seguente:

scp nomeUtenteRemoto@indirizzoIP:PercorsoFileRemoto PercorsoDestinazioneLocale

Quello che segue è un esempio:

scp mario@192.168.1.1:/home/mario/fileDaCopiare.txt .

Tale comando copierà il file remoto identificato dal percorso /home/mario/fileDaCopiare.txt nella cartella corrente (identificata dal punto .), senza rinominarlo.

Con scp non si possono copiare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali.

Eseguire un comando su un computer remoto

Per eseguire un singolo comando su un computer remoto, usare il comando ssh secondo il seguente modello:

ssh nomeutenteRemoto@indirizzoIPRemoto comando

Accedere al terminale di un computer remoto

Per accedere alla linea di comando di un computer remoto, usare il comando ssh secondo il seguente modello:

ssh nomeutente@indirizzoIP

Quello che segue è un esempio:

ssh mario@192.168.23.42

Se il computer remoto utilizza Ubuntu come sistema operativo, risulterà impossibile connettersi a esso come utente root, perché in Ubuntu l'accesso come utente root è disabilitato. Se si desidera svolgere compiti amministrativi su un computer remoto con Ubuntu, connettersi prima come utente normale, quindi usare sudo per dare comandi con privilegi amministrativi. In alternativa, abilitare l'accesso come utente root sul computer remoto.

Usare un programma grafico sul computer remoto

Prerequisiti

È possibile avviare un'applicazione grafica sul computer remoto e visualizzarla sul computer locale, grazie a una tecnica chiamata X11 Forwarding. Gli unici requisiti del computer locale sono una connessione abbastanza veloce con il computer remoto (una ADSL standard dovrebbe andare bene) e l'installazione di base del server X11, mentre non ci sono requisiti particolari per il computer remoto. Potrebbe inoltre essere necessaria l'installazione del pacchetto xauth sul computer locale.

Sintassi

Prima di tutto è necessario autorizzare il server grafico del computer remoto (con server ssh attivo) ad accettare connessioni in entrata dal computer locale, quindi sul computer remoto aprire una finestra di terminale e digitare:

xhost +

Se l'esecuzione di questo comando dovesse fallire sarà necessario installare il pacchetto xauth.

Successivamente per collegarsi al computer remoto digitare:

ssh -X utenteremoto@computerremoto

Note per Windows

La maggior parte dei software SSH per Windows non supporta nativamente il Forwarding X11. In questo caso si può utilizzare CygWin, che contiene il port di numerosi software linux, tra quali SSH (sia client che server) e server X11.

Aumentare la sicurezza

Autenticazione a chiave pubblica

Per impostazione predefinita, OpenSSH consente di effettuare l'accesso tramite autenticazione con nome utente e password dell'utente remoto. Tuttavia se qualcuno è venuto in possesso di nome e password dell'utente del computer remoto, vi si potrà connettere dall'esterno, compromettendone la sicurezza. Con l'autenticazione a chiave pubblica/privata, invece, solo il computer in possesso della chiave privata (usato dalla persona che conosce la passphrase per usarla) può accedere al computer remoto su cui risiede la corrispondente chiave pubblica.

Per creare la propria coppia di chiavi (privata e pubblica) sul computer locale, aprire una finestra di terminale e digitare:

ssh-keygen -t dsa

Verrà chiesto dove salvare la chiave privata (si consiglia di accettare la posizione predefinita ~/.ssh/id_dsa) e di scegliere una passphrase (una nuova password) che verrà usata per cifrare e decifrare la chiave privata. Ogni qualvolta servirà la nostra chiave privata, bisognerà prima fornire la passphrase.

Si può anche scegliere di non creare la passphrase e quindi di non cifrare la chiave privata, ma sarebbe una pessima scelta, in quanto chiunque venisse in possesso della nostra chiave privata in chiaro avrebbe facile accesso a tutti i servizi.

Insieme alla chiave privata viene creata anche la corrispondente chiave pubblica (localizzata in ~/.ssh/id_dsa.pub sul computer locale), liberamente distribuibile; in particolare la chiave pubblica la si deve inserire nei computer remoti (ai quali si vuole avere accesso) usando il comando ssh-copy-id dal computer locale (su cui risiede la chiave privata) secondo il modello seguente:

ssh-copy-id -i percorsoLocaleChiavePubblica nomeUtenteRemoto@indirizzoIPRemoto

Quello che segue è un esempio:

ssh-copy-id -i ~/.ssh/id_dsa.pub mario@192.168.23.42

Se per qualche motivo non si riuscisse a usare il precedente comando, sarà necessario copiare manualmente l'intero contenuto del file ~/.ssh/id_dsa.pub dal computer locale e aggiungerlo in coda al file ~/.ssh/authorized_keys (senza sovrascrivere eventuali contenuti preesistenti) nella cartella utente sul computer remoto.

Una volta aggiunta la chiave pubblica sul computer remoto, non verrà più chiesta la password dell'utente del computer remoto (salvata in /etc/password del computer remoto), ma verrà chiesta la passphrase conservata in locale.

Se si sceglie di usare solo l'autenticazione tramite chiave pubblica, per aumentare ulteriormente la sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password utente. Aprire il file /etc/ssh/sshd_config con un Editor di testo con i privilegi di amministrazione e aggiungere la seguente riga:

PasswordAuthentication no

Terminate le modifiche sarà necessario riavviare il server ssh.

Memorizzazione della passphrase

Se si usa l'autenticazione a chiave pubblica, OpenSSH fornisce un metodo grazie al quale la passphrase verrà chiesta solo una volta durante tutta la sessione. Questa caratteristica è utile ad esempio a chi usa spesso il comando scp, o agli amministratori di computer remoti, in quanto evita di dover reinserire la password ogni volta che si lancia un comando.

Il comando per aggiungere la propria passphrase al gestore delle identità è ssh-add. Digitare il seguente comando:

ssh-add

Verrà chiesta la passphrase, dopodiché la chiave privata sarà sempre disponibile.

Se ci si allontana dal proprio computer, altre persone potrebbero usarlo e sfruttare la chiave privata senza conoscere la passphrase. Se si teme una simile eventualità, si consiglia di bloccare lo schermo con la combinazione di tasti Ctrl+Alt+L prima di allontanarsi.

Permessi sui comandi

Sul computer remoto si può scegliere di far eseguire solo alcuni comandi a chi vi si connette tramite autenticazione a chiave pubblica. Se per esempio si gestisce un repository CVS, si può aggiungere nel file authorized_keys la seguente riga:

command="/usr/bin/cvs server" ssh-dss AAAAB3N....

In questo modo è permessa l'esecuzione esclusivamente dei comandi per il CVS.

Cambiare la porta di default

Aprire il file /etc/ssh/sshd_config con un editor di testo:

sudo gedit /etc/ssh/sshd_config

Modificare la stringa Port con un valore non occupato, dopo di che riavviare il demone:

/etc/init.d/ssh restart

Il protocollo SSH su altri sistemi operativi

Supporto per Windows

Microsoft Windows dispone di diverse alternative più o meno valide per usare il protocollo SSH e fare anche da server. Il più diffuso client grafico SSH, realizzato anche per Windows, è Putty.

Supporto per cellulari Symbian

Il client SSH Putty è disponibile anche in una versione per cellulari Symbian a questo indirizzo.

Ulteriori risorse


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