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Commento: tolto backup, solo sistema ridondante
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||<tablestyle="float: right; font-size: 0.9em; width:35%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents]]|| ||<tablestyle="float: right; font-size: 0.9em; width:35%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents(1)]]||
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Il progetto '''Ltsp''' fornisce un modo semplice per utilizzare dei computer a basso costo come terminali, collegandoli ad un '''server GNU/Linux'''. Il progetto '''Ltsp''' fornisce un modo semplice per utilizzare dei computer a basso costo come terminali, collegandoli a un server GNU/Linux.
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In una tipica situazione d'ufficio o in un laboratorio scolastico su ogni scrivania vengono normalmente utilizzati computer abbastanza potenti, basati su processori Intel o Amd, ognuno con molti gigabytes di spazio su disco fisso. Ciascun utente memorizza i propri dati sul disco rigido presente nel computer e molto raramente vengono effettuati dei '''backup'''. In una tipica situazione d'ufficio o in un laboratorio scolastico su ogni scrivania vengono normalmente utilizzati computer abbastanza potenti, basati su processori Intel o AMD, ognuno con molti gigabyte di spazio su disco fisso. Ciascun utente memorizza i propri dati sul disco rigido presente nel computer e molto raramente vengono effettuati dei backup.
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Con '''Ltsp''', si possono usare anche computer piuttosto datati o comunque di scarse prestazioni, basta aggiungere ad ogni terminale una scheda di rete con supporto per il [http://it.wikipedia.org/wiki/Preboot_Execution_Environment boot da rete]. La maggior parte delle schede di rete ha un alloggio ove inserire una ROM che permette il boot da rete, ma se anche questo mancasse si può usare [:Hardware/UbuntuLtsp/Etherboot: etherboot] per avviare da rete partendo da un '''floppy''', da un '''cd-rom''' oppure dal '''hard disk'''. Con '''Ltsp''', si possono usare anche computer piuttosto datati o comunque di scarse prestazioni, basta aggiungere a ogni terminale una scheda di rete con supporto per il boot da rete (PXE). La maggior parte delle schede di rete ha un alloggio ove inserire una ROM che permette il boot da rete, ma se anche questo mancasse è possibile usare ''etherboot'' per avviare da rete partendo da un floppy, da un CD-ROM oppure dal disco fisso.
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= Cosa è un Thin Client? = = Cos'è un thin client? =
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'''Ltsp''' è quindi una soluzione completa che permette di collegare diversi terminali poco potenti, chiamati '''Thin Client''' ad un '''server Linux'''.
Per l'utente, un '''Thin-client''' si comporta come un computer normale mentre per l'amministratore non ha alcun supporto di archiviazione proprio, è facile da gestire e può fornire all'utente un'esperienza di un '''desktop moderno''' anche con hardware obsoleto.
'''Ltsp''' è quindi una soluzione completa che permette di collegare diversi terminali poco potenti, chiamati ''thin client'' a un server Linux.
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= Come funziona un Thin Client? = Per l'utente, un ''thin client'' si comporta come un computer normale mentre per l'amministratore non ha alcun supporto di archiviazione proprio, è facile da gestire e può fornire all'utente un'esperienza di un desktop moderno, anche con hardware obsoleto.
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I '''Thin-Client''' sono computer che caricano ed eseguono la maggior parte dei programmi da un '''server centrale''', ma sono visualizzati sullo schermo del '''client'''. In termini più tecnici, il '''Thin-Client''' può ottenere un [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel] da un '''archivio locale''' oppure caricandolo dalla rete. Utilizzando queste istruzioni si ricaverà il [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel] da un server utilizzando una scheda di rete in grado di eseguire il boot. In questo modo, il '''client''' non necessita di altro spazio oltre alla '''ROM''' per il boot presente all'interno della scheda. = Come funziona un thin client? =

I ''thin client'' sono computer che caricano ed eseguono la maggior parte dei programmi da un server centrale, ma sono visualizzati sullo schermo del client. In termini più tecnici, il ''thin client'' può ottenere un kernel da un archivio locale oppure caricarlo dalla rete.

Seguendo questa guida si ricaverà il kernel da un server utilizzando una scheda di rete in grado di eseguire il boot. In questo modo, il client non necessita di altro spazio oltre alla ROM presente all'interno della scheda per il boot.
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La scheda di rete [http://it.wikipedia.org/wiki/Preboot_Execution_Environment PXE] esegue una richiesta [http://it.wikipedia.org/wiki/DHCP DHCP] sulla rete, mentre la risposta fornisce informazioni alla scheda e dove trovare il [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel], che viene recuperato attraverso la rete usanto il protocollo [http://it.wikipedia.org/wiki/Tftp TFTP]. La scheda di rete PXE esegue una richiesta DHCP sulla rete, mentre la risposta fornisce informazioni alla scheda e dove trovare il kernel, che viene recuperato attraverso la rete usando il protocollo TFTP.
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Una volta recuperato il [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel] via [http://it.wikipedia.org/wiki/Tftp TFTP], questo viene eseguito e la macchina avvia il sistema. '''L'initramfs''' recuperato assieme al [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel] viene caricato come file '''system root''', questo fornisce ed identifica i driver necessari per tutte le [:Hardware/Periferiche: periferiche]. Una volta caricato il driver della scheda di rete, una seconda richiesta [http://it.wikipedia.org/wiki/DHCP DHCP] fornisce al '''client''' il suo indirizzo '''IP''', '''netmask''', [:InternetRete/ConfigurazioneRete/GatewayLan: gateway], [:Server/Dns: server DNS], e il punto di mount del [:Server/Nfs: root NFS]. Una volta recuperato il kernel via TFTP, questo viene eseguito e la macchina avvia il sistema. L'initramfs recuperato assieme al kernel viene caricato come file system di root, fornendo ed identificando i driver necessari per tutte le periferiche. Una volta caricato il driver della scheda di rete, una seconda richiesta DHCP fornisce al client il suo indirizzo IP, la maschera di rete, il [:InternetRete/ConfigurazioneRete/GatewayLan:gateway], il server DNS e il punto di mount del [:Server/Nfs:root NFS].
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Il [http://it.wikipedia.org/wiki/Kernel kernel] esegue '''initramfs''', che carica il [:Server/Nfs: root NFS] dal '''server''' al '''Thin-Client''' in modalità sola-lettura. D'ora in poi, quando si parla del '''file system root''' del '''client''' viene riferito ad un '''file system''' caricato in modalità sola-lettura dal '''server''', che non è lo stesso che viene utilizzato dal '''server''', ma è ottimizzato per i '''client''', dopo di che '''initramfs''' chiama il demone '''init''' che auto configura '''X''' ed avvia '''login-manager''' chiamato '''ldm'''. Il kernel esegue initramfs che carica il root NFS dal server al ''thin client'' in sola lettura. D'ora in poi, quando ci si riferisce al file system root del client, viene indicato un file system caricato in modalità sola lettura dal server, che non è lo stesso che viene utilizzato dal server, ma è ottimizzato per i client, dopodiché, initramfs invoca il demone '''init''' che auto-configura il server '''X''' e avvia il gestore di accesso '''ldm'''.
Linea 33: Linea 36:
Dopo essersi collegati '''ldm''' avvia un tunnel [:InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSshssh: ssh] ed esegue una '''sessione X''' sul server, che viene visualizzata, attraverso il tunnel, dal '''client''', il vantaggio è che non è necessario avere un '''server X''' configurato sul '''client'''. Dopo essersi collegati, '''ldm''' avvia un tunnel [:InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh:SSH] ed esegue una sessione X sul server che viene visualizzata, attraverso il tunnel, dal client. Il vantaggio in questo caso è che non è necessario avere un server X configurato sul client.
Linea 37: Linea 40:
Lo svantaggio più grande utilizzando il sistema '''Ltsp''' è che se il '''server''' si guasta tutti i '''Thin-Client''' connessi ad esso sono inutilizzabili, quindi è buona cosa implementare un sistema ridondante in modo che se un '''server''' è fuori uso l'altro può prendere il suo posto e permettere ai '''client''' di tornare al lavoro. Lo svantaggio più grande utilizzando il sistema '''Ltsp''' è che in caso di guasti al server, tutti i ''thin client'' connessi a esso sono inutilizzabili. È quindi buona norma implementare un sistema ridondante in modo che, se un server è fuori uso, l'altro può prendere il suo posto e permettere ai client di tornare al lavoro.
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 * '''Sistema:''' '''ubuntu''' con i vari pacchetti ''ltsp'' installati che faccia da '''server''';
 * '''Ram:''' la potenza del '''server''' è variabile in base al numero di '''Thin Client''' che si vogliono collegare, alcune linee guida sono:
  * '''256MB RAM''' per il sistema con tutti i suoi servizi attivi;
  * '''50MB RAM''' aggiuntivi per ogni '''client''' connette al '''server''';
 * '''Processore:''' almeno equivalente ad un [http://it.wikipedia.org/wiki/Pentium_4 Pentium4]
  * Per ogni '''Thin Client''' ci devono essere almeno ''100mhz'' di un processore a '''32bit''' o ''75mhz'' di un processore a '''64bit'''.
 * '''Harddisk:''' sono necessari almeno '''3GB''' per installare l'ambiente, tenete conto che ogni terminale userà il disco fisso del server per salvare i vari dati.
 * Rete: Almeno una scheda di rete, sono consigliate due.
 * DHCP: un [:Server/Dhcp: server DHCP] in grado di sopportare '''client''' [http://it.wikipedia.org/wiki/PXE PXE].
[[BR]]
||<colspan=2 :>'''Requisiti server''' ||
||'''Sistema operativo''' ||'''Ubuntu''' con i pacchetti ''ltsp'' installati ||
||'''RAM''' ||Dipende dal numero di ''thin client'' connessi:[[BR]]'''256MiB''' per il sistema[[BR]]'''50MiB''' per ogni client connesso ||
||'''Processore''' ||Equivalente almeno a un Pentium4 ||
||'''Disco fisso''' ||Almeno '''3GiB''' per il sistema, più lo spazio dedicato a ogni client ||
||'''Rete''' ||Consigliate due schede di rete ||
||'''DHCP''' ||Un server [:Server/Dhcp:DHCP] che supporti PXE||
Linea 54: Linea 55:

 * '''Requisiti minimi:''' sono veramente ridotti già un '''486''' con '''16mb di ram''' potrebbe essere sufficiente, '''hard disk''', '''Cd-rom''' o '''floppy disk'''
 * '''Rete:''' è necessario che i '''client''' abbiamo una scheda di rete;
[[BR]]
||<colspan=2 :>'''Requisiti client''' ||
||'''Sistema operativo''' ||<:> -- ||
||'''RAM''' ||Un minimo di '''16MiB''' ||
||'''Processore''' ||Minimo un '''486''' ||
||'''Disco fisso''' ||Opzionale ||
||'''Rete''' ||Una scheda di rete ||
||'''Altro''' ||Disco fisso, CD-ROM o floppy disk sono opzionali ||
Linea 75: Linea 81:

= Ulteriori risorse =

 * [http://it.wikipedia.org/wiki/Preboot_Execution_Environment Pagina di Wikipedia su PXE]
 * [http://it.wikipedia.org/wiki/Tftp Pagina di Wikipedia su TFTP]
 * [http://it.wikipedia.org/wiki/DHCP Pagina di Wikipedia su DHCP]

BR

Introduzione

Il progetto Ltsp fornisce un modo semplice per utilizzare dei computer a basso costo come terminali, collegandoli a un server GNU/Linux.

In una tipica situazione d'ufficio o in un laboratorio scolastico su ogni scrivania vengono normalmente utilizzati computer abbastanza potenti, basati su processori Intel o AMD, ognuno con molti gigabyte di spazio su disco fisso. Ciascun utente memorizza i propri dati sul disco rigido presente nel computer e molto raramente vengono effettuati dei backup.

Con Ltsp, si possono usare anche computer piuttosto datati o comunque di scarse prestazioni, basta aggiungere a ogni terminale una scheda di rete con supporto per il boot da rete (PXE). La maggior parte delle schede di rete ha un alloggio ove inserire una ROM che permette il boot da rete, ma se anche questo mancasse è possibile usare etherboot per avviare da rete partendo da un floppy, da un CD-ROM oppure dal disco fisso.

Cos'è un thin client?

Ltsp è quindi una soluzione completa che permette di collegare diversi terminali poco potenti, chiamati thin client a un server Linux.

Per l'utente, un thin client si comporta come un computer normale mentre per l'amministratore non ha alcun supporto di archiviazione proprio, è facile da gestire e può fornire all'utente un'esperienza di un desktop moderno, anche con hardware obsoleto.

Come funziona un thin client?

I thin client sono computer che caricano ed eseguono la maggior parte dei programmi da un server centrale, ma sono visualizzati sullo schermo del client. In termini più tecnici, il thin client può ottenere un kernel da un archivio locale oppure caricarlo dalla rete.

Seguendo questa guida si ricaverà il kernel da un server utilizzando una scheda di rete in grado di eseguire il boot. In questo modo, il client non necessita di altro spazio oltre alla ROM presente all'interno della scheda per il boot.

Sequenza di boot

La scheda di rete PXE esegue una richiesta DHCP sulla rete, mentre la risposta fornisce informazioni alla scheda e dove trovare il kernel, che viene recuperato attraverso la rete usando il protocollo TFTP.

Una volta recuperato il kernel via TFTP, questo viene eseguito e la macchina avvia il sistema. L'initramfs recuperato assieme al kernel viene caricato come file system di root, fornendo ed identificando i driver necessari per tutte le periferiche. Una volta caricato il driver della scheda di rete, una seconda richiesta DHCP fornisce al client il suo indirizzo IP, la maschera di rete, il [:InternetRete/ConfigurazioneRete/GatewayLan:gateway], il server DNS e il punto di mount del [:Server/Nfs:root NFS].

Il kernel esegue initramfs che carica il root NFS dal server al thin client in sola lettura. D'ora in poi, quando ci si riferisce al file system root del client, viene indicato un file system caricato in modalità sola lettura dal server, che non è lo stesso che viene utilizzato dal server, ma è ottimizzato per i client, dopodiché, initramfs invoca il demone init che auto-configura il server X e avvia il gestore di accesso ldm.

X in dettaglio

Dopo essersi collegati, ldm avvia un tunnel [:InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh:SSH] ed esegue una sessione X sul server che viene visualizzata, attraverso il tunnel, dal client. Il vantaggio in questo caso è che non è necessario avere un server X configurato sul client.

Svantaggi

Lo svantaggio più grande utilizzando il sistema Ltsp è che in caso di guasti al server, tutti i thin client connessi a esso sono inutilizzabili. È quindi buona norma implementare un sistema ridondante in modo che, se un server è fuori uso, l'altro può prendere il suo posto e permettere ai client di tornare al lavoro.

Requisiti

Server

BR

Requisiti server

Sistema operativo

Ubuntu con i pacchetti ltsp installati

RAM

Dipende dal numero di thin client connessi:BR256MiB per il sistemaBR50MiB per ogni client connesso

Processore

Equivalente almeno a un Pentium4

Disco fisso

Almeno 3GiB per il sistema, più lo spazio dedicato a ogni client

Rete

Consigliate due schede di rete

DHCP

Un server [:Server/Dhcp:DHCP] che supporti PXE

Client

BR

Requisiti client

Sistema operativo

--

RAM

Un minimo di 16MiB

Processore

Minimo un 486

Disco fisso

Opzionale

Rete

Una scheda di rete

Altro

Disco fisso, CD-ROM o floppy disk sono opzionali

Guide specifiche

Ulteriori risorse


CategoryHardware CategoryDaRevisionare