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  • Differenze per "Hardware/UbuntuLtsp"
Differenze tra le versioni 1 e 35 (in 34 versioni)
Versione 1 del 22/03/2007 11.56.29
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Versione 35 del 25/03/2008 10.46.17
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Linea 1: Linea 1:
Punto di partenza per la documentazione su LTSP
 * ["UbuntuLTSP/Tour"]
 * ubuntultsp --> ltspinstallazioneveloce
 * ubuntultsp --> ltspserversetup
 * ubuntultsp --> ltspclientsetup
 * ubuntultsp --> bootdeiclientsenzapxe
 * ubuntultsp --> ltspetherboot
 * ubuntultsp --> ltspmultiboot
 * ubuntultsp --> ltsppossibilireti
 * ubuntultsp --> ltspcrossarchsetup
 * ubuntultsp --> ltspclientkeymap
 * ubuntultsp --> costruireltspconaptcacher
 * ubuntultsp --> ltspwindowsdhcp
 * ubuntultsp --> ltspteachertool
 * ubuntultsp --> risoluzioneproblemi
#format wiki
#LANGUAGE it
[[BR]]
||<tablestyle="float: right; font-size: 0.9em; width:35%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents(1)]]||
Linea 17: Linea 6:
***IN COSTRUZIONE*** = Introduzione =

Il progetto '''Ltsp''' fornisce un modo semplice per utilizzare dei computer a basso costo come terminali, collegandoli a un server GNU/Linux.

In una tipica situazione d'ufficio o in un laboratorio scolastico su ogni scrivania vengono normalmente utilizzati computer abbastanza potenti, basati su processori Intel o AMD, ognuno con molti gigabyte di spazio su disco fisso. Ciascun utente memorizza i propri dati sul disco rigido presente nel computer e molto raramente vengono effettuati dei backup.

Con '''Ltsp''', si possono usare anche computer piuttosto datati o comunque di scarse prestazioni, basta aggiungere a ogni terminale una scheda di rete con supporto per il boot da rete (PXE). La maggior parte delle schede di rete ha un alloggio ove inserire una ROM che permette il boot da rete, ma se anche questo mancasse è possibile usare ''etherboot'' per avviare da rete partendo da un floppy, da un CD-ROM oppure dal disco fisso.

= Cos'è un thin client? =

'''Ltsp''' è quindi una soluzione completa che permette di collegare diversi terminali poco potenti, chiamati ''thin client'' a un server Linux.

Per l'utente, un ''thin client'' si comporta come un computer normale mentre per l'amministratore non ha alcun supporto di archiviazione proprio, è facile da gestire e può fornire all'utente un'esperienza di un desktop moderno, anche con hardware obsoleto.

= Come funziona un thin client? =

I ''thin client'' sono computer che caricano ed eseguono la maggior parte dei programmi da un server centrale, ma sono visualizzati sullo schermo del client. In termini più tecnici, il ''thin client'' può ottenere un kernel da un archivio locale oppure caricarlo dalla rete.

Seguendo questa guida si ricaverà il kernel da un server utilizzando una scheda di rete in grado di eseguire il boot. In questo modo, il client non necessita di altro spazio oltre alla ROM presente all'interno della scheda per il boot.
 
== Sequenza di boot ==

La scheda di rete PXE esegue una richiesta DHCP sulla rete, mentre la risposta fornisce informazioni alla scheda e dove trovare il kernel, che viene recuperato attraverso la rete usando il protocollo TFTP.
 
Una volta recuperato il kernel via TFTP, questo viene eseguito e la macchina avvia il sistema. L'initramfs recuperato assieme al kernel viene caricato come file system di root, fornendo ed identificando i driver necessari per tutte le periferiche. Una volta caricato il driver della scheda di rete, una seconda richiesta DHCP fornisce al client il suo indirizzo IP, la maschera di rete, il [:InternetRete/ConfigurazioneRete/GatewayLan:gateway], il server DNS e il punto di mount del [:Server/Nfs:root NFS].
 
Il kernel esegue initramfs che carica il root NFS dal server al ''thin client'' in sola lettura. D'ora in poi, quando ci si riferisce al file system root del client, viene indicato un file system caricato in modalità sola lettura dal server, che non è lo stesso che viene utilizzato dal server, ma è ottimizzato per i client, dopodiché, initramfs invoca il demone '''init''' che auto-configura il server '''X''' e avvia il gestore di accesso '''ldm'''.
 
== X in dettaglio ==

Dopo essersi collegati, '''ldm''' avvia un tunnel [:InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh:SSH] ed esegue una sessione X sul server che viene visualizzata, attraverso il tunnel, dal client. Il vantaggio in questo caso è che non è necessario avere un server X configurato sul client.

= Svantaggi =

Lo svantaggio più grande utilizzando il sistema '''Ltsp''' è che in caso di guasti al server, tutti i ''thin client'' connessi a esso sono inutilizzabili. È quindi buona norma implementare un sistema ridondante in modo che se un server è fuori uso, l'altro può prendere il suo posto e permettere ai client di tornare al lavoro.

= Requisiti =

== Server ==
[[BR]]
||<colspan=2 :>'''Requisiti server''' ||
||'''Sistema operativo''' ||'''Ubuntu''' con i pacchetti ''ltsp'' installati ||
||'''RAM''' ||Dipende dal numero di ''thin client'' connessi:[[BR]]'''256MiB''' per il sistema[[BR]]'''50MiB''' per ogni client connesso ||
||'''Processore''' ||Equivalente almeno a un Pentium4 ||
||'''Disco fisso''' ||Almeno '''3GiB''' per il sistema, più lo spazio dedicato a ogni client ||
||'''Rete''' ||Consigliate due schede di rete ||
||'''DHCP''' ||Un server [:Server/Dhcp:DHCP] che supporti PXE||

== Client ==
[[BR]]
||<colspan=2 :>'''Requisiti client''' ||
||'''Sistema operativo''' ||<:> -- ||
||'''RAM''' ||Un minimo di '''16MiB''' ||
||'''Processore''' ||Minimo un '''486''' ||
||'''Disco fisso''' ||Opzionale ||
||'''Rete''' ||Una scheda di rete ||
||'''Altro''' ||Disco fisso, CD-ROM o floppy disk sono opzionali ||

= Guide specifiche =
 * [:/Tour:Tour]: Viene spiegata la differenza tra l'implementazione '''Mue'Cow''' di '''Ltsp''' e quella tradizionale.
 * [:/InstallazioneRapida:InstallazioneRapida]: Guida rapida per installare '''Ltsp'''.
 * [:/ConfigurazioneServer:Configurazione Server]: Guida alla configurazione del Server '''Ltsp'''.
 * [:/ConfigurazioneClient:Client Setup]: Guida alla configurazione dei '''Thin Client'''.
 * [:/BootClientSenzaPxe:BootClientSenzaPxe]: Guida all'avvio dei client privi di [http://it.wikipedia.org/wiki/PXE PXE].
 * [:/Etherboot:Etherboot]: Configurazioni da fare sul server per usare '''Etherboot'''.
 * [:/MultiBoot:MultiBoot]: Guida per un menu di scelta tra avvio da '''locale''' ed avvio da '''remoto'''.
 * [:/RetiPossibili:RetiPossibili]: Consigli possibili per la configurazioni '''di rete'''.
 * [:/ConfigurazioneNat:Configurazione NAT]: Guida all'instradamento del traffico internet su un server con due schede di rete.
 * [:/CrossArchSetup:CrossArchSetup]: Guida alla preparazione di un ambiente di '''netboot''' per architetture diverse rispetto a quella del '''server'''.
 * [:/ConfigurazioneTastiera:Configurazione Tastiera]: Istruzioni per configurare la localizzazione della tastiera sul '''client'''.
 * [:/AptCacher:Costruire LTSP Con AptCacher]: Guida alla costruzione di '''Ltsp''' a partire da una cache dei pacchetti locale.
 * [:/WindowsDhcp:WindowsDhcp]: Guida all'uso di un '''server DHCP''' di windows con '''Ltsp'''.
 * [:/ServerManagement:ServerManagement]: Guida all'amministrazione di un '''server Ltsp'''.
 * [:/GestioneClient:GestioneClient]: Guida alla gestione dei '''client'''.
 * [:/RisoluzioneProblemi:RisoluzioneProblemi]: Consigli per risolvere alcuni possibili problemi.
 * [:/RisoluzioneProblemi:RisoluzioneProblemi][[BR]] Consigli per risolvere alcuni possibili problemi.

= Ulteriori risorse =

 * [http://it.wikipedia.org/wiki/Preboot_Execution_Environment Pagina di Wikipedia su PXE]
 * [http://it.wikipedia.org/wiki/Tftp Pagina di Wikipedia su TFTP]
 * [http://it.wikipedia.org/wiki/DHCP Pagina di Wikipedia su DHCP]

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CategoryHardware CategoryDaRevisionare

BR

Introduzione

Il progetto Ltsp fornisce un modo semplice per utilizzare dei computer a basso costo come terminali, collegandoli a un server GNU/Linux.

In una tipica situazione d'ufficio o in un laboratorio scolastico su ogni scrivania vengono normalmente utilizzati computer abbastanza potenti, basati su processori Intel o AMD, ognuno con molti gigabyte di spazio su disco fisso. Ciascun utente memorizza i propri dati sul disco rigido presente nel computer e molto raramente vengono effettuati dei backup.

Con Ltsp, si possono usare anche computer piuttosto datati o comunque di scarse prestazioni, basta aggiungere a ogni terminale una scheda di rete con supporto per il boot da rete (PXE). La maggior parte delle schede di rete ha un alloggio ove inserire una ROM che permette il boot da rete, ma se anche questo mancasse è possibile usare etherboot per avviare da rete partendo da un floppy, da un CD-ROM oppure dal disco fisso.

Cos'è un thin client?

Ltsp è quindi una soluzione completa che permette di collegare diversi terminali poco potenti, chiamati thin client a un server Linux.

Per l'utente, un thin client si comporta come un computer normale mentre per l'amministratore non ha alcun supporto di archiviazione proprio, è facile da gestire e può fornire all'utente un'esperienza di un desktop moderno, anche con hardware obsoleto.

Come funziona un thin client?

I thin client sono computer che caricano ed eseguono la maggior parte dei programmi da un server centrale, ma sono visualizzati sullo schermo del client. In termini più tecnici, il thin client può ottenere un kernel da un archivio locale oppure caricarlo dalla rete.

Seguendo questa guida si ricaverà il kernel da un server utilizzando una scheda di rete in grado di eseguire il boot. In questo modo, il client non necessita di altro spazio oltre alla ROM presente all'interno della scheda per il boot.

Sequenza di boot

La scheda di rete PXE esegue una richiesta DHCP sulla rete, mentre la risposta fornisce informazioni alla scheda e dove trovare il kernel, che viene recuperato attraverso la rete usando il protocollo TFTP.

Una volta recuperato il kernel via TFTP, questo viene eseguito e la macchina avvia il sistema. L'initramfs recuperato assieme al kernel viene caricato come file system di root, fornendo ed identificando i driver necessari per tutte le periferiche. Una volta caricato il driver della scheda di rete, una seconda richiesta DHCP fornisce al client il suo indirizzo IP, la maschera di rete, il [:InternetRete/ConfigurazioneRete/GatewayLan:gateway], il server DNS e il punto di mount del [:Server/Nfs:root NFS].

Il kernel esegue initramfs che carica il root NFS dal server al thin client in sola lettura. D'ora in poi, quando ci si riferisce al file system root del client, viene indicato un file system caricato in modalità sola lettura dal server, che non è lo stesso che viene utilizzato dal server, ma è ottimizzato per i client, dopodiché, initramfs invoca il demone init che auto-configura il server X e avvia il gestore di accesso ldm.

X in dettaglio

Dopo essersi collegati, ldm avvia un tunnel [:InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh:SSH] ed esegue una sessione X sul server che viene visualizzata, attraverso il tunnel, dal client. Il vantaggio in questo caso è che non è necessario avere un server X configurato sul client.

Svantaggi

Lo svantaggio più grande utilizzando il sistema Ltsp è che in caso di guasti al server, tutti i thin client connessi a esso sono inutilizzabili. È quindi buona norma implementare un sistema ridondante in modo che se un server è fuori uso, l'altro può prendere il suo posto e permettere ai client di tornare al lavoro.

Requisiti

Server

BR

Requisiti server

Sistema operativo

Ubuntu con i pacchetti ltsp installati

RAM

Dipende dal numero di thin client connessi:BR256MiB per il sistemaBR50MiB per ogni client connesso

Processore

Equivalente almeno a un Pentium4

Disco fisso

Almeno 3GiB per il sistema, più lo spazio dedicato a ogni client

Rete

Consigliate due schede di rete

DHCP

Un server [:Server/Dhcp:DHCP] che supporti PXE

Client

BR

Requisiti client

Sistema operativo

--

RAM

Un minimo di 16MiB

Processore

Minimo un 486

Disco fisso

Opzionale

Rete

Una scheda di rete

Altro

Disco fisso, CD-ROM o floppy disk sono opzionali

Guide specifiche

Ulteriori risorse


CategoryHardware CategoryDaRevisionare