Dimensione: 14898
Commento:
|
Dimensione: 3525
Commento:
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 1: | Linea 1: |
## page was renamed from FilippoMeloni/prove2 | |
Linea 5: | Linea 6: |
[[VersioniSupportate(hardy)]] | |
Linea 9: | Linea 10: |
È possibile installare '''Ubuntu''' su una periferica USB (pen drive o disco fisso esterno) in modalità persistente. Ciò significa che sarà possibile avviare il sistema da tale periferica mantenendo le personalizzazioni come il ''layout'' della tastiera, le preferenze e i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 GiB di memoria: 750 MiB verranno occupati dai file necessari al funzionamento del sistema, lo spazio restante rimarrà a disposizione dell'utente. | Questa guida vuole essere un' alternativa al ripristino di [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino Grub] qualora si avesse un sistema in dual boot '''Linux''' e '''Windows''' e sia neccessario reinstallare quest'ultimo. Reinstallando '''Windows''' viene sovvrascritto '''MBR''' ( '''''M'''''aster '''''B'''''oot '''''R'''''ecord ) non tenendo conto degli altri sistemi operativi presenti sul disco, impedendone così l'avvio '''Ubuntu'''. È possibile prevenire questo inconveniente eseguendo alcuni semplici passi per salvare '''MBR''' e ripristinarlo dopo la reinstallazione di '''Windows'''. |
Linea 11: | Linea 13: |
= Preparativi = | = Identificazione della periferica = |
Linea 13: | Linea 15: |
La memoria del dispositivo scelto per ospitare Ubuntu deve avere dimensioni almeno pari a 1 GiB. Prima di procedere con le seguenti istruzioni è consigliato eseguire un backup di tutti i dati contenuti in esso. == Identificazione della periferica == Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alla periferica. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando: |
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alle partizioni. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando: |
Linea 21: | Linea 19: |
Una volta identificate le partizioni, possiamo procedere al salvataggio del '''MBR''' | |
Linea 22: | Linea 21: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico''' `/dev/sdxX` '''per la prima partizione e''' `/dev/sdyY` '''per la seconda pertizione. Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione.''' || | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico''' `/dev/sdxX` '''per la partizione Windows''', `/dev/sdyY` '''per la partizione di swap e''' `/dev/sdzZ` '''per la partizione Linux . Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione.'''|| *`/dev/sdxX`: '''Windows'''[[BR]] *`/dev/sdyY`: '''swap'''[[BR]] *`/dev/sdzZ`: '''Ubuntu'''[[BR]] |
Linea 24: | Linea 26: |
== Partizionamento == | = Salvataggio del mbr = |
Linea 26: | Linea 28: |
Una volta identificata la periferica è necessario creare al suo interno due partizioni: la prima, necessaria al corretto funzionamento del sistema, dovrà avere delle dimensioni pari almeno a 750 MiB, la seconda, invece, potrà tranquillamente occupare tutto il resto dello spazio disponibile. | 0. Aprire un terminale e digitare il seguente comando:{{{ sudo dd if=/dev/sdx of=mbr.img bs=512 count=1 }}}Con il comando '''dd''' vengono salvati i primi 512 byte del disco, settore in cui risiede '''MBR''', in un file chiamato `mbr.img` nella '''Home''' dell'utente. |
Linea 28: | Linea 32: |
Aprire un terminale e digitare il seguente comando: {{{ sudo umount /dev/sdxX }}} |
0. A questo punto reinstallare '''Windows''' nella sua posizione originaria. Una volta terminata la procedura d'installazione si più notare che al boot '''Ubuntu''' è sparito e viene avviato automaticamente '''Windows'''. |
Linea 33: | Linea 34: |
Per eseguire '''fdisk''' sul dispositivo digitare il seguente comando: {{{ sudo fdisk /dev/sdx }}} |
= Ripristino del mbr = |
Linea 38: | Linea 36: |
Dovrebbe apparire la riga di comando di '''fdisk'''. Per visualizzare la tabella delle partizioni corrente è utile premere il tasto «'''p'''»; prima di proseguire è necessario rimuovere tutte le partizioni presenti nella periferica: a tale scopo è sufficiente premere il tasto «'''d'''» seguito dal numero della partizione da eliminare. | 0. Facciamo il boot da un '''Live CD''' di '''Ubuntu''' e aprire un terminale montando la partizione in cui risiede la '''Home''' dove è presente il file creato in precedenza, nello specifico esempio `/dev/sdzZ`, lanciano il seguente comando in una finestra di terminale:{{{sudo mount -t ext3 /dev/sdzZ /mnt }}} Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzZ» con il nome della partizione dove è fisicamente installato '''Ubuntu'''. |
Linea 40: | Linea 39: |
Una volta cancellate le vecchie partizioni si può procedere con la creazione delle nuove: premere «'''n'''» per creare una nuova partizione, dunque «'''p'''» per renderla primaria, infine non resta che assegnarle il numero 1, premere «'''Invio'''» per accettare il cilindro di partenza proposto e digitare le dimensioni desiderate. | 0. Sostarsi nella '''Home''' dell'utente:{{{cd /mnt/home/utente }}} Sostituire la dicitura «utente» con il nome utente dove è presente il file salvato in precedenza. |
Linea 42: | Linea 42: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per ottenere una partizione di circa 750 MiB, indicare la dimensione con «+750M». || | 0. Ripristinare '''MBR''' lanciando in una finestra di terminale il seguente comando:{{{ sudo dd if=mbr.img of=/dev/sdxX bs=512 count=1 }}}Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzX» con il nome della partizione dove è fisicamente installato '''Windows'''. |
Linea 44: | Linea 46: |
Per rendere la partizione avviabile è sufficiente premere «'''a'''» e poi «'''1'''». Successivamente premere «'''t'''» per assegnarle il Filesystem FAT e poi digitare «'''6'''» per creare la partizione in FAT16. | 0. Terminalta l'operazione smontare regolarmente la partizione montata in precedenza, per prima cosa uscire dalla directory corrente:{{{ cd .. sudo umount /dev/sdzZ }}}Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzZ» con il nome della partizione dove è fisicamente installato '''Ubuntu'''. |
Linea 46: | Linea 51: |
Per creare la seconda partizione le operazioni sono simili alle precedenti: quindi digitare «'''n'''» per creare una nuova partizione, digitare «'''p'''» per una nuova partizione primaria, assegnarle il numero 2, premere «'''Invio'''» per accettare il cilindro di partenza proposto, infine premere ancora «'''Invio'''» per accettare il cilindro di fine proposto. Per salvare le modifiche e uscire da ''fdisk'' è sufficiente premere «'''w'''». Per controllare che tutto sia andato a buon fine è sufficiente digitare il seguente comando: {{{ sudo fdisk -l }}} Il comando dovrebbe mostrare le due partizioni appena create, la prima, inoltre, dovrebbe essere contrassegnata da un asterisco. Molti dispositivi USB non possiedono un ''settore di avvio''. Si può ovviare al problema creandone uno nuovo con il comando '''install-mbr'''. A tale scopo è necessario installare il pacchetto ''mbr'' disponibile nei [:Repository:repository] ufficiali. Terminata l'installazione è possibile digitare il seguente comando: {{{ sudo install-mbr /dev/sdx }}} Sul proprio dispositivo verrà creato un nuovo ''settore di avvio'', indispensabile per le operazioni di avvio del sistema. Nel caso in cui il sistema monti automaticamente le nuove partizioni, è necessario smontarle con dei comandi simili ai seguenti: {{{ sudo umount /dev/sdxX sudo umount /dev/sdyY }}} == Formattazione == Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario ('''ubuntu''' nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome '''casper-rw'''. Digitare i seguenti comandi: {{{ sudo mkfs.vfat -F 16 -n ubuntu /dev/sdxX sudo mkfs.ext3 -b 4096 -L casper-rw /dev/sdyY }}} Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso in cui il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in '''''Sistema -> Preferenze -> Unità e supporti removibili''''', oppure digitare i seguenti comandi: {{{ sudo mount /dev/sdxX /media/unpuntodimount1 sudo mount /dev/sdyY /media/unpuntodimount2 }}} = Installare Ubuntu sul dispositivo USB = Prima di procedere è necessario reperire il CD di installazione o prelevare l'immagine dell' ultima versione da [http://www.ubuntu-it.org/index.php?page=download questo indirizzo]. Nel caso si scelga di installare il sistema dall'immagine del CD, è possibile montare il relativo file `.iso` con i seguenti comandi: {{{ mkdir ubuntuCD sudo mount ubuntu-8.04.1-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop }}} Qualora si decidesse di utilizzare il CD di Ubuntu, inserire il supporto nel lettore e spostarsi nella cartella in cui viene montato. Quello che segue è un esempio: {{{ cd /media/cdrom0 }}} Assicurarsi di visualizzare tutti i file del CD, compresi quelli nascosti; a tale scopo, se si utilizza [:AmbienteGrafico/Gnome:GNOME] è sufficiente digitare '''Ctrl+h''' all'interno di una finestra di '''Nautilus''', mentre se si utilizza [:AmbienteGrafico/Kde:KDE] è sufficiente digitare '''Alt+.''' all'interno di una finestra di '''Dolphin'''. Se si utilizza il file immagine della distribuzione aprire la cartella `ubuntuCD` e assicurarsi di visualizzare tutti i file, compresi quelli nascosti. Quelli che seguono sono gli elenchi dei file e delle cartelle presenti nel CD che andranno copiati all'interno della prima partizione creata in precedenza: Cartelle : * `casper` * `dists` * `install` * `pics` * `pool` * `preseed` * `.disk` File : * `isolinux/*` * `md5sum.txt` * `README.diskdefines` La cartella `isolinux` non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella radice `/` della prima partizione del dispositivo. Per finire, non resta che rinominare il file `isolinux.cfg` in `syslinux.cfg`. I comandi da eseguire sul terminale in successione, sono i seguenti: {{{ cd ubuntuCD cp -rf casper /media/ubuntu cp -rf dists /media/ubuntu cp -rf install /media/ubuntu cp -rf pics /media/ubuntu cp -rf pool /media/ubuntu cp -rf preseed /media/ubuntu cp -rf .disk /media/ubuntu cp isolinux/* /media/ubuntu cp md5sum.txt /media/ubuntu cp README.diskdefines /media/ubuntu cp install/mt86plus /media/ubuntu cd /media/ubuntu mv isolinux.cfg syslinux.cfg cd /media/ubuntu/casper rm initrd.gz }}} Per installare il file `initrd.gz` è necessario digitare il comando relativo alla versione scelta: * '''Ubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ wget pendrivelinux.com/downloads/u8/initrd.gz }}} * '''Kubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ wget pendrivelinux.com/downloads/ku8/initrd.gz }}} * '''Xubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ wget pendrivelinux.com/downloads/xu8/initrd.gz }}} ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Non è necessario copiare anche i link simbolici delle cartelle''. || = Rendere il dispositivo avviabile = Affinchè il sistema possa venire caricato dalla periferica USB è necessario installare un ''bootloader''. Per tali operazioni è stato scelto '''syslinux''', un ''bootloader'' leggero e semplice da configurare. == Configurazione di syslinux == Se le precedenti istruzioni sono andate tutte a buon fine, il file di configurazione `syslinux.cfg` dovrebbe già essere stato copiato all'interno della prima partizione della periferica. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire `syslinux.cfg` con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] cancellare il contenuto del file e copiare il contenuto del file relativo alla versione scelta per l'installazione: * '''Ubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ DEFAULT persistent GFXBOOT bootlogo APPEND file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL persistent menu label ^Avvia Ubuntu in modalità persistente kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label ^Avvia Ubuntu in modalità live ( emulazione cd ) kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live-install menu label ^Installa Ubuntu kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL memtest menu label Test ^memory kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Avvia dal primo hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt }}} * '''Kubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ DEFAULT persistent GFXBOOT bootlogo APPEND file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL persistent menu label ^Avvia Kubuntu in modalità persistente kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label ^Avvia Kubuntu in modalità live ( emulazione cd ) kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live-install menu label ^Installa Kubuntu kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL memtest menu label Test ^memory kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Avvia dal primo hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt }}} * '''Xubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ DEFAULT persistent GFXBOOT bootlogo APPEND file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL persistent menu label ^Avvia Xubuntu in modalità persistente kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label ^Avvia Xubuntu in modalità live ( emulazione cd ) kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL live-install menu label ^Installa Xubuntu kernel /casper/vmlinuz append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT -- LABEL memtest menu label Test ^memory kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Avvia dal primo hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt }}} La voce predefinita del menù è «'''persistent'''», in questo modo per avviare Ubuntu sarà sufficiente premere «'''Invio'''». È inoltre possibile copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file `syslinux.cfg`. == Installazione di syslinux == ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Le istruzioni contenute in questa sezione possono causare seri danni alla configurazione attuale del proprio sistema.''' || [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:Installare] i pacchetti ''mtools'' e ''syslinux'' presenti nei [:Repository:repository] ufficiali. Per installare '''syslinux''' è sufficiente digitare il seguente comando: {{{ sudo syslinux -sf /dev/sdxX }}} Può accadere che il comando '''syslinux''' restituisca un errore simile al seguente: {{{ sh: mcopy: command not found syslinux: failed to create ldlinux.sys }}} In questo caso si è dimenticato di [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] il pacchetto ''mtools''. Una volta installati i pacchetti sopra citati è necessario smontare il dispositivo; a tale scopo è sufficiente digitare i seguenti comandi in una finestra di terminale: {{{ cd ~/ sudo umount /dev/sdxX }}} {{{ sudo umount /dev/sdyY }}} Il sistema è installato e pronto all'uso: riavviare il computer, cambiare le impostazioni del BIOS della propria scheda madre in modo da selezionare l'avvio da periferica USB, infine salvare e riavviare. = Risoluzione dei problemi = == Utilizzo di gparted o qtparted == È possibile partizionare e formattare la periferiche con altri programmi diversi da '''fdisk'''. Tuttavia, è sconsigliato l'utilizzo di '''gparted''' o '''qtparted''' poiché si sono riscontrati dei problemi durante l'esecuzione di tali operazioni. == Problemi con syslinux == A causa di una possibile incompatibiità con '''syslinux''' è probabile che all'avvio la schermata si blocchi sul seguente messaggio: {{{ MBR= }}} In tal caso sostituire '''syslinux''' con uno fra '''LILO''' e [:AmministrazioneSistema/Grub:GRUB]. |
0. Riavviare il sistema e verificare la presenza di '''Ubuntu''' nella lista dei sistemi avviabili. |
Linea 337: | Linea 54: |
* [https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent Documento originale] * [http://www.pendrivelinux.com/2008/05/15/usb-ubuntu-804-persistent-install-from-linux/ Sito dedicato all'installazione di distribuzioni Linux su periferiche esterne di archiviazione] * [http://www.webalice.it/lorenzo.chiodi/usbdisk/index.html Guida italiana sull'argomento] |
* [:AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino: Ripristino Grub] |
Linea 342: | Linea 56: |
CategoryInstallazioneSistema | CategoryHomepage |
Introduzione
Questa guida vuole essere un' alternativa al ripristino di [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino Grub] qualora si avesse un sistema in dual boot Linux e Windows e sia neccessario reinstallare quest'ultimo. Reinstallando Windows viene sovvrascritto MBR ( Master Boot Record ) non tenendo conto degli altri sistemi operativi presenti sul disco, impedendone così l'avvio Ubuntu. È possibile prevenire questo inconveniente eseguendo alcuni semplici passi per salvare MBR e ripristinarlo dopo la reinstallazione di Windows.
Identificazione della periferica
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alle partizioni. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Una volta identificate le partizioni, possiamo procedere al salvataggio del MBR
Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico /dev/sdxX per la partizione Windows, /dev/sdyY per la partizione di swap e /dev/sdzZ per la partizione Linux . Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione. |
Salvataggio del mbr
Aprire un terminale e digitare il seguente comando:
sudo dd if=/dev/sdx of=mbr.img bs=512 count=1
Con il comando dd vengono salvati i primi 512 byte del disco, settore in cui risiede MBR, in un file chiamato mbr.img nella Home dell'utente.
A questo punto reinstallare Windows nella sua posizione originaria. Una volta terminata la procedura d'installazione si più notare che al boot Ubuntu è sparito e viene avviato automaticamente Windows.
Ripristino del mbr
Facciamo il boot da un Live CD di Ubuntu e aprire un terminale montando la partizione in cui risiede la Home dove è presente il file creato in precedenza, nello specifico esempio /dev/sdzZ, lanciano il seguente comando in una finestra di terminale:{{{sudo mount -t ext3 /dev/sdzZ /mnt
}}} Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzZ» con il nome della partizione dove è fisicamente installato Ubuntu.
Sostarsi nella Home dell'utente:{{{cd /mnt/home/utente
}}} Sostituire la dicitura «utente» con il nome utente dove è presente il file salvato in precedenza.
Ripristinare MBR lanciando in una finestra di terminale il seguente comando:
sudo dd if=mbr.img of=/dev/sdxX bs=512 count=1
Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzX» con il nome della partizione dove è fisicamente installato Windows.
Terminalta l'operazione smontare regolarmente la partizione montata in precedenza, per prima cosa uscire dalla directory corrente:
cd .. sudo umount /dev/sdzZ
Sostitiuire la dicitura «/dev/sdzZ» con il nome della partizione dove è fisicamente installato Ubuntu.
Riavviare il sistema e verificare la presenza di Ubuntu nella lista dei sistemi avviabili.
Ulteriori risorse
- [:AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino: Ripristino Grub]