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Linea 1: Linea 1:
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Linea 7: Linea 8:

Linea 9: Linea 12:
È possibile installare '''Ubuntu''' su una periferica USB (pen drive o disco fisso esterno) in modalità persistente. Ciò significa che sarà possibile avviare il sistema da tale periferica mantenendo le personalizzazioni come il ''layout'' della tastiera, le preferenze e i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 GiB di memoria: 750 MiB verranno occupati dai file necessari al funzionamento del sistema, lo spazio restante rimarrà a disposizione dell'utente.
Questa guida vuole essere un' alternativa al ripristino di [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino Grub] qualora si avesse un sistema in dual boot '''Linux''' e '''Windows''' e sia neccessario reinstallare '''Windows'''.
Una reinstallazione di '''Windows''' sovvrascrive il '''MBR''' ( '''''M'''''aster '''''B'''''oot '''''R'''''ecord'' ) non tenendo conto degli altri sistemi operativi presenti sul disco, impedendone così l' avvio. Possiamo prevenire questo incoveniente, eseguendo alcuni semplici passi per salvare il nostro '''MBR''' e ripristinarlo dopo la reinstallazione di '''Windows'''.
Linea 13: Linea 16:
La memoria del dispositivo scelto per ospitare Ubuntu deve avere dimensioni almeno pari a 1 GiB. Prima di procedere con le seguenti istruzioni è consigliato eseguire un backup di tutti i dati contenuti in esso.
Linea 17: Linea 19:
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alla periferica. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando: Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alle partizioni. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
Linea 21: Linea 23:
Una volta identificate le partizioni, possiamo procedere al salvataggio del nostro '''MBR'''
Linea 22: Linea 25:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico''' `/dev/sdxX` '''per la prima partizione e''' `/dev/sdyY` '''per la seconda pertizione. Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione.''' || ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico''' `/dev/sdxX` '''per la partizione Windows''', `/dev/sdyY` '''per la partizione di swap e''' `/dev/sdzZ` '''per la partizione Linux . Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione. Per questa documentazione è stata presa d' esempio la seguente configurazione tipo'''||
*`/dev/sdxX` '''''Windows'''''[[BR]]
*`/dev/sdyY` '''''swap'''''[[BR]]
*`/dev/sdzZ` '''''Ubuntu'''''[[BR]]
Linea 24: Linea 30:
== Partizionamento ==

Una volta identificata la periferica è necessario creare al suo interno due partizioni: la prima, necessaria al corretto funzionamento del sistema, dovrà avere delle dimensioni pari almeno a 750 MiB, la seconda, invece, potrà tranquillamente occupare tutto il resto dello spazio disponibile.
== Salvataggio del mbr ==
Linea 30: Linea 34:
sudo umount /dev/sdxX sudo dd if=/dev/sdx of=mbr.img bs=512 count=1
Linea 32: Linea 36:

Per eseguire '''fdisk''' sul dispositivo digitare il seguente comando:
Con il comando ''dd'' abbiamo salvato i primi 512 mg del disco, settore in cui risiede il '''MBR''', in un file chiamato `mbr.img` nella nostra `~/utente`, possiamo anche verificare e assicurarci che sia presente digitando sul terminale :
Linea 35: Linea 38:
sudo fdisk /dev/sdx ls
Linea 37: Linea 40:

Dovrebbe apparire la riga di comando di '''fdisk'''. Per visualizzare la tabella delle partizioni corrente è utile premere il tasto «'''p'''»; prima di proseguire è necessario rimuovere tutte le partizioni presenti nella periferica: a tale scopo è sufficiente premere il tasto «'''d'''» seguito dal numero della partizione da eliminare.

Una volta cancellate le vecchie partizioni si può procedere con la creazione delle nuove: premere «'''n'''» per creare una nuova partizione, dunque «'''p'''» per renderla primaria, infine non resta che assegnarle il numero 1, premere «'''Invio'''» per accettare il cilindro di partenza proposto e digitare le dimensioni desiderate.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per ottenere una partizione di circa 750 MiB, indicare la dimensione con «+750M». ||

Per rendere la partizione avviabile è sufficiente premere «'''a'''» e poi «'''1'''». Successivamente premere «'''t'''» per assegnarle il Filesystem FAT e poi digitare «'''6'''» per creare la partizione in FAT16.

Per creare la seconda partizione le operazioni sono simili alle precedenti: quindi digitare «'''n'''» per creare una nuova partizione, digitare «'''p'''» per una nuova partizione primaria, assegnarle il numero 2, premere «'''Invio'''» per accettare il cilindro di partenza proposto, infine premere ancora «'''Invio'''» per accettare il cilindro di fine proposto. Per salvare le modifiche e uscire da ''fdisk'' è sufficiente premere «'''w'''».

Per controllare che tutto sia andato a buon fine è sufficiente digitare il seguente comando:
{{{
sudo fdisk -l
}}}

Il comando dovrebbe mostrare le due partizioni appena create, la prima, inoltre, dovrebbe essere contrassegnata da un asterisco.

Molti dispositivi USB non possiedono un ''settore di avvio''. Si può ovviare al problema creandone uno nuovo con il comando '''install-mbr'''. A tale scopo è necessario installare il pacchetto ''mbr'' disponibile nei [:Repository:repository] ufficiali.

Terminata l'installazione è possibile digitare il seguente comando:
{{{
sudo install-mbr /dev/sdx
}}}

Sul proprio dispositivo verrà creato un nuovo ''settore di avvio'', indispensabile per le operazioni di avvio del sistema.

Nel caso in cui il sistema monti automaticamente le nuove partizioni, è necessario smontarle con dei comandi simili ai seguenti:
{{{
sudo umount /dev/sdxX
sudo umount /dev/sdyY
}}}

== Formattazione ==

Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario ('''ubuntu''' nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome '''casper-rw'''. Digitare i seguenti comandi:
{{{
sudo mkfs.vfat -F 16 -n ubuntu /dev/sdxX
sudo mkfs.ext3 -b 4096 -L casper-rw /dev/sdyY
}}}

Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso in cui il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in '''''Sistema -> Preferenze -> Unità e supporti removibili''''', oppure digitare i seguenti comandi:
{{{
sudo mount /dev/sdxX /media/unpuntodimount1
sudo mount /dev/sdyY /media/unpuntodimount2
}}}

= Installare Ubuntu sul dispositivo USB =

Prima di procedere è necessario reperire il CD di installazione o prelevare l'immagine dell' ultima versione da [http://www.ubuntu-it.org/index.php?page=download questo indirizzo].

Nel caso si scelga di installare il sistema dall'immagine del CD, è possibile montare il relativo file `.iso` con i seguenti comandi:
{{{
mkdir ubuntuCD
sudo mount ubuntu-8.04.1-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop
}}}

Qualora si decidesse di utilizzare il CD di Ubuntu, inserire il supporto nel lettore e spostarsi nella cartella in cui viene montato. Quello che segue è un esempio:
{{{
cd /media/cdrom0
}}}

Assicurarsi di visualizzare tutti i file del CD, compresi quelli nascosti; a tale scopo, se si utilizza [:AmbienteGrafico/Gnome:GNOME] è sufficiente digitare '''Ctrl+h''' all'interno di una finestra di '''Nautilus''', mentre se si utilizza [:AmbienteGrafico/Kde:KDE] è sufficiente digitare '''Alt+.''' all'interno di una finestra di '''Dolphin'''.

Se si utilizza il file immagine della distribuzione aprire la cartella `ubuntuCD` e assicurarsi di visualizzare tutti i file, compresi quelli nascosti.

Quelli che seguono sono gli elenchi dei file e delle cartelle presenti nel CD che andranno copiati all'interno della prima partizione creata in precedenza:

Cartelle :
 * `casper`
 * `dists`
 * `install`
 * `pics`
 * `pool`
 * `preseed`
 * `.disk`

File :
 * `isolinux/*`
 * `md5sum.txt`
 * `README.diskdefines`

La cartella `isolinux` non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella radice `/` della prima partizione del dispositivo.

Per finire, non resta che rinominare il file `isolinux.cfg` in `syslinux.cfg`.

I comandi da eseguire sul terminale in successione, sono i seguenti:
{{{
cd ubuntuCD
cp -rf casper /media/ubuntu
cp -rf dists /media/ubuntu
cp -rf install /media/ubuntu
cp -rf pics /media/ubuntu
cp -rf pool /media/ubuntu
cp -rf preseed /media/ubuntu
cp -rf .disk /media/ubuntu
cp isolinux/* /media/ubuntu
cp md5sum.txt /media/ubuntu
cp README.diskdefines /media/ubuntu
cp install/mt86plus /media/ubuntu
cd /media/ubuntu
mv isolinux.cfg syslinux.cfg
cd /media/ubuntu/casper
rm initrd.gz
}}}

Per installare il file `initrd.gz` è necessario digitare il comando relativo alla versione scelta:

 * '''Ubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
wget pendrivelinux.com/downloads/u8/initrd.gz
}}}

 * '''Kubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
wget pendrivelinux.com/downloads/ku8/initrd.gz
}}}

 * '''Xubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
wget pendrivelinux.com/downloads/xu8/initrd.gz
}}}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Non è necessario copiare anche i link simbolici delle cartelle''. ||

= Rendere il dispositivo avviabile =

Affinchè il sistema possa venire caricato dalla periferica USB è necessario installare un ''bootloader''. Per tali operazioni è stato scelto '''syslinux''', un ''bootloader'' leggero e semplice da configurare.

== Configurazione di syslinux ==

Se le precedenti istruzioni sono andate tutte a buon fine, il file di configurazione `syslinux.cfg` dovrebbe già essere stato copiato all'interno della prima partizione della periferica. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire `syslinux.cfg` con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] cancellare il contenuto del file e copiare il contenuto del file relativo alla versione scelta per l'installazione:

 * '''Ubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
DEFAULT persistent
GFXBOOT bootlogo
APPEND file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL persistent
  menu label ^Avvia Ubuntu in modalità persistente
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live
  menu label ^Avvia Ubuntu in modalità live ( emulazione cd )
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live-install
  menu label ^Installa Ubuntu
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/ubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL memtest
  menu label Test ^memory
  kernel mt86plus
  append -
LABEL hd
  menu label ^Avvia dal primo hard disk
  localboot 0x80
  append -
DISPLAY isolinux.txt
TIMEOUT 300
PROMPT 1
F1 f1.txt
F2 f2.txt
F3 f3.txt
F4 f4.txt
F5 f5.txt
F6 f6.txt
F7 f7.txt
F8 f8.txt
F9 f9.txt
F0 f10.txt
}}}

 * '''Kubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
DEFAULT persistent
GFXBOOT bootlogo
APPEND file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL persistent
  menu label ^Avvia Kubuntu in modalità persistente
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live
  menu label ^Avvia Kubuntu in modalità live ( emulazione cd )
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live-install
  menu label ^Installa Kubuntu
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/kubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL memtest
  menu label Test ^memory
  kernel mt86plus
  append -
LABEL hd
  menu label ^Avvia dal primo hard disk
  localboot 0x80
  append -
DISPLAY isolinux.txt
TIMEOUT 300
PROMPT 1
F1 f1.txt
F2 f2.txt
F3 f3.txt
F4 f4.txt
F5 f5.txt
F6 f6.txt
F7 f7.txt
F8 f8.txt
F9 f9.txt
F0 f10.txt
}}}

 * '''Xubuntu 8.04.1''' «'''Hardy Heron'''»: {{{
DEFAULT persistent
GFXBOOT bootlogo
APPEND file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL persistent
  menu label ^Avvia Xubuntu in modalità persistente
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live
  menu label ^Avvia Xubuntu in modalità live ( emulazione cd )
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL live-install
  menu label ^Installa Xubuntu
  kernel /casper/vmlinuz
  append file=/preseed/xubuntu.seed boot=casper only-ubiquity initrd=/casper/initrd.gz quiet splash locale=it_IT --
LABEL memtest
  menu label Test ^memory
  kernel mt86plus
  append -
LABEL hd
  menu label ^Avvia dal primo hard disk
  localboot 0x80
  append -
DISPLAY isolinux.txt
TIMEOUT 300
PROMPT 1
F1 f1.txt
F2 f2.txt
F3 f3.txt
F4 f4.txt
F5 f5.txt
F6 f6.txt
F7 f7.txt
F8 f8.txt
F9 f9.txt
F0 f10.txt
}}}

La voce predefinita del menù è «'''persistent'''», in questo modo per avviare Ubuntu sarà sufficiente premere «'''Invio'''». È inoltre possibile copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file `syslinux.cfg`.

== Installazione di syslinux ==

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Le istruzioni contenute in questa sezione possono causare seri danni alla configurazione attuale del proprio sistema.''' ||

[:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:Installare] i pacchetti ''mtools'' e ''syslinux'' presenti nei [:Repository:repository] ufficiali.
A questo punto possiamo reinstallare '''Windows''' nella sua posizione originaria. Una volta reinstallato '''Windows''' si noterà che al boot, '''Linux''' è sparito e verrà avviato automaticamente '''Windows'''.
Linea 293: Linea 43:
Per installare '''syslinux''' è sufficiente digitare il seguente comando: == Ripristino del mbr ==
Facciamo il reboot con il live cd di '''Ubuntu''', apriamo un terminale e montiamo la partizione in cui risiede la nostra ''~/utente'' e quindi il file precedentemente salvato, nel nostro specifico esempio ''/dev/sdzZ''
Linea 295: Linea 46:
sudo syslinux -sf /dev/sdxX sudo mount -t ext3 /dev/sdzZ /mnt
}}}
spstiamo nella nostra `~/utente`
{{{
cd /mnt/home/utente
Linea 297: Linea 52:

Può accadere che il comando '''syslinux''' restituisca un errore simile al seguente:
e verifichiamo come prima con il comando ''ls'' che nella nostra `~/utente` diao presente il file `mbr.img` una volta sicuri di aver montato la partizione giusta diamo il comando :
Linea 300: Linea 54:
sh: mcopy: command not found
syslinux: failed to create ldlinux.sys
sudo dd if=mbr.img of=/dev/sdxX bs=512 count=1
Linea 303: Linea 56:

In questo caso si è dimenticato di [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] il pacchetto ''mtools''.


Una volta installati i pacchetti sopra citati è necessario smontare il dispositivo; a tale scopo è sufficiente digitare i seguenti comandi in una finestra di terminale:
Una volta terminalta l' operazione smontare regolarmente la partizione montata in precedenza, per prima cosa uscire dalla directory corrente
Linea 309: Linea 58:
cd ~/
sudo umount /dev/sdxX
cd ..
Linea 312: Linea 60:
successivamente smontare la partizione in questione
Linea 314: Linea 62:
sudo umount /dev/sdyY sudo umount /dev/sdzZ
Linea 316: Linea 64:



Il sistema è installato e pronto all'uso: riavviare il computer, cambiare le impostazioni del BIOS della propria scheda madre in modo da selezionare l'avvio da periferica USB, infine salvare e riavviare.

= Risoluzione dei problemi =

== Utilizzo di gparted o qtparted ==

È possibile partizionare e formattare la periferiche con altri programmi diversi da '''fdisk'''. Tuttavia, è sconsigliato l'utilizzo di '''gparted''' o '''qtparted''' poiché si sono riscontrati dei problemi durante l'esecuzione di tali operazioni.

== Problemi con syslinux ==

A causa di una possibile incompatibiità con '''syslinux''' è probabile che all'avvio la schermata si blocchi sul seguente messaggio:
{{{
MBR=
}}}

In tal caso sostituire '''syslinux''' con uno fra '''LILO''' e [:AmministrazioneSistema/Grub:GRUB].
Eseguire un reboot regolare.
Linea 337: Linea 67:

 * [https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent Documento originale]
 * [http://www.pendrivelinux.com/2008/05/15/usb-ubuntu-804-persistent-install-from-linux/ Sito dedicato all'installazione di distribuzioni Linux su periferiche esterne di archiviazione]
 * [http://www.webalice.it/lorenzo.chiodi/usbdisk/index.html Guida italiana sull'argomento]
* [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino]
Linea 342: Linea 69:
CategoryInstallazioneSistema CategoryHomePage

BR Indice(depth=2) VersioniSupportate(hardy)

Introduzione

Questa guida vuole essere un' alternativa al ripristino di [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino Grub] qualora si avesse un sistema in dual boot Linux e Windows e sia neccessario reinstallare Windows. Una reinstallazione di Windows sovvrascrive il MBR ( Master Boot Record ) non tenendo conto degli altri sistemi operativi presenti sul disco, impedendone così l' avvio. Possiamo prevenire questo incoveniente, eseguendo alcuni semplici passi per salvare il nostro MBR e ripristinarlo dopo la reinstallazione di Windows.

Preparativi

Identificazione della periferica

Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alle partizioni. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:

sudo fdisk -l

Una volta identificate le partizioni, possiamo procedere al salvataggio del nostro MBR

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico /dev/sdxX per la partizione Windows, /dev/sdyY per la partizione di swap e /dev/sdzZ per la partizione Linux . Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione. Per questa documentazione è stata presa d' esempio la seguente configurazione tipo

*/dev/sdxX WindowsBR */dev/sdyY swapBR */dev/sdzZ UbuntuBR

Salvataggio del mbr

Aprire un terminale e digitare il seguente comando:

sudo dd if=/dev/sdx of=mbr.img bs=512 count=1 

Con il comando dd abbiamo salvato i primi 512 mg del disco, settore in cui risiede il MBR, in un file chiamato mbr.img nella nostra ~/utente, possiamo anche verificare e assicurarci che sia presente digitando sul terminale :

ls 

A questo punto possiamo reinstallare Windows nella sua posizione originaria. Una volta reinstallato Windows si noterà che al boot, Linux è sparito e verrà avviato automaticamente Windows.

Ripristino del mbr

Facciamo il reboot con il live cd di Ubuntu, apriamo un terminale e montiamo la partizione in cui risiede la nostra ~/utente e quindi il file precedentemente salvato, nel nostro specifico esempio /dev/sdzZ

sudo mount -t ext3 /dev/sdzZ /mnt

spstiamo nella nostra ~/utente

cd /mnt/home/utente

e verifichiamo come prima con il comando ls che nella nostra ~/utente diao presente il file mbr.img una volta sicuri di aver montato la partizione giusta diamo il comando :

sudo dd if=mbr.img of=/dev/sdxX bs=512 count=1

Una volta terminalta l' operazione smontare regolarmente la partizione montata in precedenza, per prima cosa uscire dalla directory corrente

cd ..

successivamente smontare la partizione in questione

sudo umount /dev/sdzZ

Eseguire un reboot regolare.

Ulteriori risorse

* [http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino]


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