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Differenze tra le versioni 1 e 104 (in 103 versioni)
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Linea 1: Linea 1:
= ItalianSudo = ## docs intrepid
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#LANGUAGE it
<<BR>>
<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=607378"; rilasci="18.04 16.04 14.04")>>
Linea 3: Linea 8:
Nei sistemi operativi Unix/Linux c'è un utente particolare, il super utente, contraddistinto dall'avere UID 0 (User ID), con username root. L'utente root in un sistema Linux è il mammasantissima, l'onnipotente, colui che ha accesso totale al sistema senza nessuna restrizione.
Normalmente l'amministratore (root) non entra nel sistema come utente root, sia per motivi di sicurezza, sia per non trovarsi in un ambiente diverso da quello a cui è normalmente abituato: desktop, home directory, etc ...
= Introduzione =
Linea 6: Linea 10:
In genere ogni amministratore di sistema ha anche un account utente diciamo "normale" con il quale svolge lavoro di routine; quando ha la necessità di svolgere mansioni di amministratore assume i privilegi di root con il comando su (Substitute User). Nei sistemi operativi Unix e GNU/Linux c'è un utente particolare, detto '''super utente''', contraddistinto dall'avere un '''UID''' (User ID) uguale a '''0''' e nome utente '''root''', che ha totale accesso al sistema senza nessuna restrizione. Cioè ne è l' '''amministratore'''.
Linea 8: Linea 12:
Il comando su user, dopo la richiesta della password di user, apre una shell per l'utente user. Nella maggior parte dei sistemi GNU/Linux, l'amministratore del computer non usa l'utente ''amministratore'' (per motivi di sicurezza) ma usa un utente ''normale'' per svolgere il lavoro quotidiano. Quando ha la necessità di svolgere mansioni di amministrazione apre un terminale e avvia una sessione come utente '''root''', oppure se si trova già in un terminale come utente normale usa il comando '''su''' per diventare utente '''root'''.
Linea 10: Linea 14:
Con su, senza parametro, viene aperta per default una shell di root, cioè una sessione di terminale in cui si è a tutti gli effetti root. '''Ubuntu''' usa un sistema diverso per compiere operazioni amministrative, basato sull'utilizzo del comando '''sudo'''.<<BR>>
Ciò comporta i seguenti vantaggi:
 * Con '''sudo''' l'utente non ha la necessità di ricordare per sempre la password, anche se normalmente userà l'account '''root''' molto raramente.
 * Costringendo l'utente comune all'esecuzione controllata dei singoli comandi (mediante digitazione della password), si limitano eventuali disattenzioni nell'utilizzo degli stessi.
 * Viene mantenuto un [[AmministrazioneSistema/LogDiSistema#autorizzazione|log]] completo dei comandi eseguiti, permettendo l'analisi di ciò che è avvenuto nel sistema.
 * Vi è maggiore sicurezza se si ha abilitato l'account '''root''', poiché se si utilizza '''su''' è necessario inserire due password (quella utente e quella dell'account '''root''').
 * Quando in un sistema alcuni compiti amministrativi sono condivisi fra diversi account, l'utilizzo di '''sudo''' evita di dover dare la password di '''root''' a vari utenti.
 * L'amministratore può assegnare o revocare, a proprio piacimento, i privilegi di amministrazione a qualsiasi utente. Quindi, vi è la possibilità di assegnarli temporaneamente ad un utente, per poi limitarli quando non più necessario.
Linea 12: Linea 23:
Ultimamente si sta diffondendo un altro sistema per l'aquisizione dei privilegi di root: l'utilizzo del comando sudo. {{{#!wiki important
Se viene scoperta la password di un utente abilitato all'utilizzo di '''sudo''', utenti non autorizzati potrebbero ottenere facilmente accesso totale al sistema. Infatti normalmente le password utente sono più semplici rispetto a quelle scelte per l'utente '''root'''. Per tale ragione bisogna prestare molta attenzione nella scelta delle password utente (per approfondire l'argomento consultare questa [[Sicurezza/GestionePassword|guida]]).
}}}
Linea 14: Linea 27:
== SUDO == = Utilizzi =
Linea 16: Linea 29:
Sudo (SUperuser DO) è un programma che consente di eseguire dei comandi come se si fosse un altro utente. Effettua una specie di sostituzione, previa autorizzazione, tra l'utente normale (colui che esegue il comando sudo) e l'utente target (colui che esegue l'effettivo comando).  * '''[[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione/Sudo|sudo]]''': guida al comando per eseguire operazioni con i privilegi di amministrazione, solitamente utilizzato tramite [[AmministrazioneSistema/Terminale|riga di comando]].
Linea 18: Linea 31:
L'utente target non deve essere necessariamente root, ma può essere un qualsiasi utente del sitema.  * '''[[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione/ApplicazioniGrafiche|Applicazioni Grafiche]]''': guida sull'utilizzo di applicazioni grafiche con i privilegi di amministrazione.
Linea 20: Linea 33:
Mentre con su si diventa root fino ad un esplicito rilascio dei privilegi, sudo assume i privilegi di root (o di un altro utente) solo per il tempo necessario all'esecuzione del comando. = Ulteriori risorse =
 
 * [[http://www.sudo.ws/|sudo]] (sito ufficiale)
 * [[https://it.wikipedia.org/wiki/Root_(utente)|Utente root]] (voce enciclopedica)
 * [[https://it.wikipedia.org/wiki/Su_(Unix)|Comando su]] (voce enciclopedica)
 * [[Sicurezza|Guida alla sicurezza in Ubuntu]]
Linea 22: Linea 40:
Con sudo l'amministratore del sistema può assegnare privilegi particolari a qualsiasi utente, definire quali comandi far eseguire e quali no, evere il log di tutte le operazioni effettuate ed anche ricevere via email informazioni su tentativi non autorizzati.

Per eseguire dei comandi utilizzando sudo bisogna digitare sudo e successivamente il comando con gli eventuali parametri.

Dato il comando il sistema vi chiederà una password che è la vostra password utente, non la password di root (a meno che non sia specificato diversamente nelle configurazioni di default in /etc/sudoers).

In genere sudo è configurato per consentire l'esecuzione di più comandi senza dover inserire ogni volta la password. In pratica è possibile impostare un lasso di tempo entro il quale sudo ricorda la password inserita.

== Configurazione di SUDO ==

Sudo è configurato tramite il file /etc/sudoers editabile con visudo (simile a vi, con in più un controllo sintattico).{{{
sudo visudo}}}

Il file di configurazione /etc/sudoers è costituito da tre sezioni:

    * Impostazione degli alias

    * Impostazione delle opzioni di default

    * Impostazione delle autorizzazioni

== Impostazione degli alias ==

In questa sezione vengono definiti degli alias in modo da potersi riferire in modo più semplice, successivamente, alle informazioni per la configurazione dei privilegi utente.

Le istruzioni di definizione degli alias seguono la forma:

Tipo_alias NOME_ALIAS = voce1, voce2, voce3 ... vocex

Dove tipo_alias può essere:

User_Alias per definire l'alias per un elenco di utenti
Cmnd_ALias per definire l'alias per un elenco di comandi
Host_Alias per definire l'alias per un elenco di host

Esempi di alias:

User_Alias AMMINISTRATORI = utente1, utente2, utente3
definisce un gruppo di utenti a cui ci si potrà riferire con AMMINISTRATORI

Cmnd_Alias UTILITY = /sbin/comando1, /usr/bin/comando2, etc..
definisce un gruppo di comandi

Host_Alias MACCHINE = macchina1, macchina2, macchina3
definisce un gruppo di host

== Impostazione delle opzioni di default ==

Con le impostazioni di default si configura il funzionamento standard di sudo impostando una serie di parametri con la parola chiave Defaults

Ci sono decine di parametri impostabili con Defaults, i principali sono:

mail_always
Invia una mail all'utente configurato con l'opzione mailto per ogni comando eseguito con sudo.

mail_badpass
Invia una mail quando un utente inserisce una password sbagliata

mail_no_user
Invia una mail quando l'utente non è tra gli utenti definiti in sudoers

rootpw
Indica a sudo di richiedere la password di root invece della password utente per l'autenticazione

targetpw
Indica a sudo di richiedere la password di dell'utente target invece della password utente per l'autenticazione

passwd_timeout
Imposta il tempo in minuti dopo il quale sudo dimentica la password inserita dall'utente

mailsub
Imposta il subject delle mail inviate da sudo

mailto
Imposta l'indirizzo e-mail dell'utente al quale sudo inoltra le mail di segnalazione.

logfile
Imposta il file di log per il logging delle operazioni

etc ...

== Impostazione delle autorizzazioni ==

I comandi per l'impostazione dei privilegi, definiscono quali utenti possono utilizzare quali comandi, da quali host e in che modo.

La forma standard è:

elenco_utenti elenco_host = (user_target) elenco_comandi

elenco_utenti
Può essere un utente, un alias definito in precedenza o anche un gruppo di sistema definito in /etc/group precedendo il nome del gruppo con %
Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una [,]

elenco_host
I nomi delle macchine da cui è consentito usare sudo. Si può usare anche un alias definito per gli host.
Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una [,]
Con ALL si consente l'uso di sudo da qualsiasi host.

(user_target)
E' un parametro opzionale con cui si dice a sudo di eseguire i comandi invece che come root come user_target

elenco_comandi
L'elenco dei comandi a cui si da autorizzazione. Si può usare anche un alias definisto per i comandi.
Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una [,]
Con ALL si consente l'esecuzione di qualsiasi comando.

Si può anche inserire il nome di una directory, terminando il percorso con [/] per indicare tutti i comandi contenuti nella directory.

La parola chiave NOPASSWD: indica che per i comandi definiti successivamente non è richiesto l'inserimento della password.

Si può negare l'esecuzione di un comando o gruppo inserendo prima dell'elenco_comandi il carattere [!]
Questa modalità è comunque sconsigliata in quanto è sempre possibile aggirare la negazione rinominando il comando.

Esempi di autorizzazioni:

pippo ALL = (ALL) ALL
assegna a pippo qualsiasi privilegio.

AMMINISTRATORI ALL = UTILITY
assegna agli utenti raggruppati in AMMINISTRATORI i privilegi per eseguire i comandi raggruppati in UTILITY da qualunque host

utente1,utente2 macchina1 = (utente2) NOPASSWD: /directory1/comando1, /directory2/, !/directory2/comando2
Si da all'utente1 e all'utente2, se connessi sulla macchina1, la possibilità si eseguire il comando1 e i comandi in /directory2 ma non /directory2/comando2 come utente2, senza richiedere la password

== Parametri sulla linea di comando ==

Sudo può essere lanciato con una serie di parametri che ne modificano il funzionamento temporaneamente. Alcuni di essi sono:

-H
L'opzione -H imposta la variabile di sistema HOME con la home directory dell'utente target, cioè quello che eseguirà il comando, normalmente root. Di default sudo lascia inalterata la HOME.
 
-b
L'opzione -b indica a sudo di eseguire il comando in background.
 
-k
L'opzione -k serve a eliminare il ricordo della password per l'utente. Al successivo utilizzo di sudo verrà nuovamente richiesta la password.

-l
L'opzione -l mostra i comandi che si ha l'autorizzazione di usare o di non usare.

-i
L'opzione -i consente di entrare nella shell come utente target simulando il login per il nuovo utente ed impostando le variabili ambiente. In pratica vi consente di diventare root e quindi non dover utilizzare sudo per ogni comando.

-s
L'opzione -s consente di entrare nella shell come utente target. Questa opzione è quasi identica a -i, ma non imposta le variabili ambiente dell'utente target.

== Sudo in Ubuntu ==

In Ubuntu per default l'account root è disabilitato, cioè non ha alcuna password impostata, in modo da consigliare al posto dell'utilizzo di root o su, l'utilizzo di sudo.

Questa scelta è stata effettuata per motivi di sicurezza.
E' in ogni caso possibile attivare l'account di root assegnandogli una password con il comando:

sudo passwd root

La prima password richiesta è quella per sudo, successivamente verrà richiesta la password per root e la successiva conferma.

Per disabilitare l'account root si può usare

sudo passwd -l root

La scelta di Ubuntu è dettata da alcune considerazioni:

Il team Ubuntu desiderava rendere il processo di installazione il più semplice possibile. Disabilitando l'account root alcuni passi durante l'installazione non sono più necessari.

Un altro motivo è che abilitando l'account root, l'utente ha la necessità di ricordare per sempre la password anche se normalmente userà l'account root molto raramente. Normalmente la password di root è dimenticata dagli utenti alle prime armi in un ambiente Unix/Linux.

Sudo evita eventuali disattenzioni nell'utilizzo di comandi, chiedendo la password nel caso si stiano per lanciare comandi amministrativi.

Sudo consente un log completo dei comandi eseguiti in /var/log/auth.log consentendo una analisi su ciò che è avvenuto nel sistema.

== Considerazioni ==

In ognuno dei due modelli, sudo e su, ci sono vantaggi e svantaggi.

Sudo, costringendo all'esecuzione controllata di singoli comandi, invece di aprire una shell root:

Riduce il tempo in cui gli utenti sono nel sistema come root e quindi riduce i rischi di lanciare inavvertitamente comandi dannosi per il sistema.

Aumenta la possibilità di ricerca e analisi sul sistema grazie al log dei comandi.

Di contro, se qualcuno scopre la password di un utente abilitato all'utilizzo di sudo come root in effetti può ottenere accesso come root. Normalmente le password utente sono più semplici rispetto a quelle scelte per l'utente root e ciò può dare problemi. Nel caso di utilizzo di sudo bisogna prestare una maggiore attenzione alla scelta della password utente.

I sostenitori del modello su, cioe' account di root abilitato e quindi utilizzo di una shell di root per compiti amministrativi, sostengono che su è più sicuro in quanto il livello di root si ottiene dopo l'inserimento di due password, la password utente e la password di root.

D'altra parte, in genere chi cerca di entrare in un sistema ha necessità di scoprire due cose, il nome utente e la password. Con l'account di root abilitato, una delle due è già nota, serve solo scoprire la password. Con sudo si devono scoprire entrambe (username e password).

Quando in un sistema alcuni compiti amministrativi sono assegnati a vari utenti, l'utilizzo di sudo evita di dover dare la password id root a più utenti.
L'amministratore può assegnare a qualsiasi utente, temporaneamente, privilegi particolari, eliminandoli o limitandoli quando non vi è più necessità.

 * Autore: Benjamin
 * lunedì 07 marzo 2005

Ringrazio swarzy per le precisazioni.

Per correzioni, estensioni e altro: [http://www.ubuntuitalia.it/index.php?option=com_simpleboard&Itemid=47&func=view&id=714&catid=10 qui]
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Introduzione

Nei sistemi operativi Unix e GNU/Linux c'è un utente particolare, detto super utente, contraddistinto dall'avere un UID (User ID) uguale a 0 e nome utente root, che ha totale accesso al sistema senza nessuna restrizione. Cioè ne è l' amministratore.

Nella maggior parte dei sistemi GNU/Linux, l'amministratore del computer non usa l'utente amministratore (per motivi di sicurezza) ma usa un utente normale per svolgere il lavoro quotidiano. Quando ha la necessità di svolgere mansioni di amministrazione apre un terminale e avvia una sessione come utente root, oppure se si trova già in un terminale come utente normale usa il comando su per diventare utente root.

Ubuntu usa un sistema diverso per compiere operazioni amministrative, basato sull'utilizzo del comando sudo.
Ciò comporta i seguenti vantaggi:

  • Con sudo l'utente non ha la necessità di ricordare per sempre la password, anche se normalmente userà l'account root molto raramente.

  • Costringendo l'utente comune all'esecuzione controllata dei singoli comandi (mediante digitazione della password), si limitano eventuali disattenzioni nell'utilizzo degli stessi.
  • Viene mantenuto un log completo dei comandi eseguiti, permettendo l'analisi di ciò che è avvenuto nel sistema.

  • Vi è maggiore sicurezza se si ha abilitato l'account root, poiché se si utilizza su è necessario inserire due password (quella utente e quella dell'account root).

  • Quando in un sistema alcuni compiti amministrativi sono condivisi fra diversi account, l'utilizzo di sudo evita di dover dare la password di root a vari utenti.

  • L'amministratore può assegnare o revocare, a proprio piacimento, i privilegi di amministrazione a qualsiasi utente. Quindi, vi è la possibilità di assegnarli temporaneamente ad un utente, per poi limitarli quando non più necessario.

Se viene scoperta la password di un utente abilitato all'utilizzo di sudo, utenti non autorizzati potrebbero ottenere facilmente accesso totale al sistema. Infatti normalmente le password utente sono più semplici rispetto a quelle scelte per l'utente root. Per tale ragione bisogna prestare molta attenzione nella scelta delle password utente (per approfondire l'argomento consultare questa guida).

Utilizzi

  • sudo: guida al comando per eseguire operazioni con i privilegi di amministrazione, solitamente utilizzato tramite riga di comando.

  • Applicazioni Grafiche: guida sull'utilizzo di applicazioni grafiche con i privilegi di amministrazione.

Ulteriori risorse


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