La newsletter della comunità |
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Questo è il numero 14 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 10 aprile a domenica 16 aprile. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Canonical introduce il supporto Livepatch nel kernel HWE
Tra le tante peculiarità presenti all'interno della distribuzione Ubuntu, vi è sicuramente Livepatch. Questo rappresenta un utile strumento per correggere vulnerabilità critiche presenti all'interno del proprio kernel in fase di esecuzione e per ridurre parallelamente e significativamente i riavvii non pianificati. È un aspetto ritenuto considerevole, soprattutto da molti utenti, che hanno proposto a Canonical di renderlo disponibile nel kernel Hardware Enablement (HWE). Ricordiamo che col termine "HWE" si fa riferimento al rilascio congiunto del nuovo kernel Linux e del nuovo stack X.org, per ogni specifica Point Release. Detto questo, Canonical ha accolto i feedback della comunità e durante l'inizio di questa settimana ha annunciato che ora Livepatch sarà disponibile per i kernel HWE. Il debutto sarà con il rilascio della versione 6.2 del kernel, che inizialmente accompagnerà a sua volta l'esordio di Ubuntu 23.04 Lunar Lobster. Successivamente, parliamo di Luglio 2023, sarà reso accessibile come kernel HWE per coloro che utilizzano la versione 22.04 LTS. Infatti, finora, Canonical offriva il suo servizio Livepatch ai sistemi Ubuntu LTS (Long Term Support) che eseguivano il kernel Linux standard fornito con la versione iniziale. Ma andiamo con ordine e chiariamo alcuni concetti appena citati.
Prima di tutto, cosa sono le versioni di Ubuntu LTS? - Ubuntu è fedele nel rilasciare ogni due anni delle versioni contrassegnate come LTS (Long Term Support) e che sono progettate per fornire un sistema operativo stabile e sicuro. Queste sono supportate fino a dieci anni con un abbonamento Ubuntu Pro e questo le rende ideali per aziende e ambienti di produzione. Uno dei componenti chiave di una versione LTS è proprio il kernel LTS, che è una versione del kernel selezionata e mantenuta per la durata dell'intera versione LTS. Ciò è reso possibile perché i team di sicurezza di Canonical la mantengono attivamente per tutta la sua durata, con regolari aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug. Tuttavia, con il passare del tempo e il rilascio di nuove funzionalità hardware, il kernel LTS non sarebbe più supportato. Ed è qui che entrano in gioco i kernel HWE.
Cosa sono i kernel HWE di Ubuntu? - I kernel HWE sono progettati per fornire supporto per l'hardware più recente, che non era disponibile quando il kernel GA (General Availability) è stato originariamente rilasciato. Ciò è particolarmente utile per coloro che desiderano utilizzare l'hardware più recente, ma necessitano comunque della stabilità e del supporto di una versione LTS. I kernel HWE vengono rilasciati da Canonical ogni sei mesi. Pertanto, sono supportati per un periodo di tempo più breve rispetto al kernel GA, in genere dai sei ai nove mesi. Inoltre, se ti stai chiedendo come passare da una versione del kernel GA a una HWE sulla tua distribuzione LTS, sarai felice di sapere che tutto ciò è possibile tramite il gestore dei pacchetti di Ubuntu, proprio come qualsiasi altro pacchetto.
Per quanto tempo livepatch sarà supportato sui kernel HWE? - Livepatch può essere utilizzato per l'intera durata del kernel HWE. Ma cosa si dovrebbe fare dopo la fine della vita di HWE? Basterà semplicemente aggiornarlo alla versione successiva del kernel HWE.
Dopo aver chiarito alcuni aspetti fondamentali, perché è così importante parlare di Livepatch all'interno di Ubuntu? Canonical collabora con tutti i principali fornitori di servizi cloud (AWS, Azure, Google, Oracle OCI e IBM Cloud) per offrire la migliore esperienza con Ubuntu, dato che gli ambienti cloud hanno una natura dinamica e in rapida evoluzione. Pertanto, garantire stabilità, sicurezza e un supporto hardware più recente sono i pilastri per il mantenimento di sistemi per la produzione.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
Notizie dalla comunità internazionale
20 principali funzionalità da votare per la prossima versione di Thunderbird
Abbiamo discusso nel precedente numero della newsletter 2023.013 di come Mozilla stia rivoluzionando completamente l'intero sviluppo della prossima versione del client di posta elettronica Thunderbird. Lo sta facendo talmente in grande (e anche in totale trasparenza) che di recente, nel blog ufficiale del progetto, è spuntato un articolo dal titolo "These Top 20 Thunderbird Feature Requests Need Your Vote". In poche parole, una scaletta delle principali funzionalità (in realtà sarebbero le più apprezzate) che gli utenti vorrebbero vedere inglobate nella prossima release. Il tutto verrà svolto in modo completamente diverso rispetto alle classiche procedure con cui si eseguono queste implementazioni. Infatti, il team di Mozilla ha deciso che la comunicazione deve andare in entrambe le direzioni ed è per questo che si è fatto subito affidamento su uno strumento di semplice utilizzo, come Mozilla Connect. Questo strumento permette agli utenti facenti parte della community di Thunderbird e di Firefox di plasmare le versioni future, suggerendo nuove funzionalità e allo stesso tempo votare quelle esistenti. A tal proposito, la community sta monitorando attivamente all'interno di Mozilla Connect 287 idee, molte delle quali necessitano di maggiori discussioni e voti più ampi per poter essere approvate. Ed è qui che subentra la community, che è stata invitata a pronunciarsi per votare le venti principali funzionalità:
Android version of Thunderbird (in corso!)
Firefox Translations in Thunderbird (vedere Firefox Translations call)
Thunderbird Labels colors – change background color instead of text color
Make telephone numbers clickable in Thunderbird Address book
Thunderbird should by default have all telemetry as an opt-in option
Bring back support for accent insensitive message search filter
Ciascuna di queste funzionalità ha il suo perché e, se anche tu vuoi contribuire e dare una mano alla community di Mozilla, non ti resta che registrarti su Mozilla Connect e far sentire la tua voce, inviando un semplice feedback!
Fonte: blog.thunderbird.net
Firefox 113: quali novità introdurrà?
La scorsa settimana è stato rilasciato Firefox 112 (per maggiori informazioni vedere il numero della newsletter 2023.013) e ora che in questi giorni ha raggiunto i canali ufficiali, pronto per essere installato nelle proprie distribuzioni, Mozilla ha promosso la versione Firefox 113 sul canale beta, pronta per i primi test pubblici. Questa versione porterà il tanto atteso supporto per le immagini animate AV1 (AVIS), un generatore di password più sicuro, che permette di includere caratteri speciali, e una funzione Picture-in-Picture migliorata, che consente di riavvolgere, controllare la durata del video e abilitare più facilmente la modalità a schermo intero. Inoltre, pare (non c'è stata ancora nessuna conferma), anche la possibilità, sia per gli utenti Linux sia per quelli macOS, di usufruire degli autenticatori FIDO2/WebAuthn tramite USB (in realtà questa funzionalità doveva essere introdotta già da Firefox 112). Ultima, ma non per importanza, seppur non menzionata nelle note di rilascio, è la disponibilità di un pacchetto binario ufficiale .deb per i sistemi Debian e Ubuntu. Ciò dovrebbe rendere molto più semplice aggiornare le proprie installazioni di Firefox all'ultima versione, direttamente il giorno del rilascio. Firefox 113 promette anche alcune chicche per gli utenti Android, come il supporto per impostazione predefinita per la decodifica video AV1 con accelerazione hardware su hardware supportato o tramite software e la possibilità di stampare da siti che utilizzano window.print(). Mozilla prevede di rilasciare Firefox 113, per tutte le piattaforme supportate, esattamente il 9 Maggio 2023. Fino ad allora, se desideri provare tutte le nuove funzionalità e i miglioramenti sopra menzionati, è possibile scaricare l'ultima versione beta direttamente dal sito ufficiale. Tenete presente che questa è una versione preliminare, quindi non utilizzatela per alcun lavoro di produzione!
Fonte: 9to5linux.com
GNOME 45: ecco le date del rilascio
Mentre alcuni di voi si stanno godendo, molto probabilmente, l'ultima versione dell'ambiente desktop GNOME 44 "Kuala Lumpur", rilasciata neanche tre settimane fa, gli sviluppatori di GNOME hanno reso disponibile il nuovo programma di rilascio per la prossima versione principale, GNOME 45. Avete letto bene, infatti in autunno potremo godere di un'altra importante versione del popolare ambiente desktop GNOME. Ma senza ulteriori indugi, scopriamo le principali pietre miliari del ciclo di sviluppo di GNOME 45:
- GNOME 45 Alfa - 1 luglio 2023;
- GNOME 45 Beta - 5 agosto 2023;
- GNOME 45 RC - 2 settembre 2023;
- GNOME 45 - 20 settembre 2023.
Mentre, per quanto riguarda le nuove funzionalità in arrivo su GNOME 45, purtroppo, come saprà chi di voi segue questa newsletter, è ancora troppo presto per parlarne. Per finire, GNOME 45 avrà come nome in codice "Riga", in onore della città ospite dell'evento GUADEC (GNOME Users And Developers European Conference) 2023, che si svolgerà dal 26 al 31 luglio nella capitale lituana.
Fonte: 9to5linux.com
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 141626, +58 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 311, -1 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 71109, +16 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Statistiche del gruppo sviluppo
Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:
Luca Falavigna
debomatic 0.26-2, per Debian unstable
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.
Commenti e informazioni
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
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In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
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