Wiki Ubuntu-it

Indice
Partecipa
FAQ
Wiki Blog
------------------
Ubuntu-it.org
Forum
Chiedi
Chat
Cerca
Planet
  • Pagina non alterabile
  • Informazioni
  • Allegati

La newsletter della comunità

Collabora anche tu!

NewsletterItaliana/Materiale/logo_new_newsletter.png

Questo è il numero 13 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 3 aprile a domenica 9 aprile. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Ubuntu 23.04 Beta è disponibile nel sito ufficiale

A poche settimane dal lancio ufficiale, è arrivata per le strade la versione beta della prossima versione del sistema operativo Ubuntu 23.04 (Lunar Lobster), per i primi test pubblici. Questa versione, come già scritto anche nei precedenti numeri della newsletter, include alcune delle più recenti e migliori tecnologie del software GNU/Linux. Ad esempio, viene fornito con un nuovissimo programma di installazione scritto interamente nell'SDK Flutter di Google. Con l'unica differenza, rispetto al vecchio installer, del mancato supporto alle installazioni ZFS. Ma non preoccupatevi a tal proposito, perché Canonical ha pensato comunque di rendere disponibile per il download anche una ISO legacy, fornita con il vecchio programma di installazione, per tutti gli utenti che vogliano installare Ubuntu 23.04 con ZFS. A darvi il benvenuto all'interno del sistema è l'ambiente desktop GNOME 44, recentemente rilasciato, che introduce una valanga di nuove funzionalità. Tra queste, nuove funzioni nel menù delle "Impostazioni rapide", ad esempio ogni pulsante ora ha una descrizione per vedere facilmente il proprio stato e il pulsante Bluetooth ora ha un sotto-menù, in modo da poter connettere o disconnettere più facilmente le periferiche. È presente anche una nuova funzionalità, sempre nelle Impostazioni rapide, chiamata "App in background", che appare ogni volta che è presente l'esecuzione di un app in background, senza che vi sia associata una finestra visibile. E tanto altro ancora (per maggiori informazioni 2023.011). Sotto il cofano, non può mancare una completa toolchain aggiornata, con kernel Linux 6.2, GCC 13, BlueZ 5.66 2, NetworkManager 1.42, PipeWire 0.3.65 e Mesa 23, insieme a un vasto assortimento di software utilizzabili durante l'uso quotidiano, come Mozilla Firefox 111, Thunderbird 102.9, LibreOffice 7.5.2 e tanti altri ancora. Il rilascio finale di Ubuntu 23.04 è previsto per il 20 aprile 2023. Fino ad allora, puoi provare subito la versione beta sul tuo computer scaricando le immagini ISO direttamente dal sito ufficiale. Stesso discorso vale per tutte le derivate ufficiali: Kubuntu, Xubuntu, Lubuntu, Ubuntu Studio, Ubuntu Budgie, Ubuntu Unity, Ubuntu MATE, Ubuntu Cinnamon, Edubuntu e Ubuntu Kylin. Ultima raccomandazione: prima di fare qualcosa di cui potete pentirvi, ricordate che questa è una versione beta e quindi NON andrebbe installata o utilizzata su una macchina d'uso quotidiano. Buon divertimento!

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com

Tre motivi per cui gli aggiornamenti OTA sono importanti

È appurato che in ogni angolo delle nostra città, università, case o palestre vi siano dispositivi elettronici e che tutti, chi più o chi meno, abbiano bisogno di manutenzione. Con il passare degli anni, il processo di manutenzione dei dispositivi domestici, come laptop, stampanti e orologi e non solo, è diventata sempre più semplice con l'evolversi della tecnologia. Oggi gli utenti non devono, praticamente, nemmeno pensare agli aggiornamenti: possono avvenire senza problemi in background o durante la notte in tutta comodità. Questi aggiornamenti avvengono over-the-air (OTA) (si riferisce alla distribuzione di informazioni in modalità wireless) e hanno rivoluzionato il modo in cui manteniamo aggiornato il nostro hardware e software. Ora i dispositivi possono rimanere facilmente aggiornati, infatti la maggior parte delle persone che possiede un computer ha sperimentato l'installazione di un aggiornamento OTA. Per gli utenti di telefoni cellulari, per esempio, si svolge in tasca. Potrebbe essere per eseguire l'aggiornamento al sistema operativo più recente o per ottenere l'ultima versione di un'applicazione. Gli aggiornamenti over-the-air avvengono in remoto, ciò consente ai dispositivi in giro per il mondo di rimanere aggiornati e protetti, consentendo l'installazione di nuove patch di sicurezza ovunque vi troviate. Inoltre, gli aggiornamenti OTA sono un fattore determinante per il crescente successo dell'IoT e per la proliferazione di dispositivi consumer in giro per il mondo. Fornire tali aggiornamenti a dispositivi IoT embedded a bassa potenza, inaccessibili e spesso amministrati da remoto, in qualsiasi parte del mondo, è estremamente difficile. Ecco perché essere in grado di implementare questa tecnologia su larga scala dovrebbe essere una considerazione molto importante per i produttori di dispositivi e per gli sviluppatori di software. A questo punto è intuibile capire quali sono i tre motivi fondamentali che reggono il gioco:

  1. Sicurezza - Uno dei motivi principali per cui OTA è così importante è l'agilità per proteggere i dispositivi. La possibilità per i dispositivi di ricevere aggiornamenti senza essere fisicamente collegati significa che il produttore del dispositivo o del software utilizzato può facilmente rilasciare aggiornamenti con qualsiasi frequenza. Se viene scoperta una nuova vulnerabilità di sicurezza, entro poche ore è possibile sviluppare la correzione e inviare la patch a tutti i dispositivi interessati. Questa tecnologia consente quindi di proteggere i dispositivi molto più facilmente;

  2. Sviluppo del prodotto - L'utilizzo della tecnologia OTA non si limita a promuovere l'invio di aggiornamenti di sicurezza ai dispositivi. Incoraggia anche l'implementazione di nuove funzionalità. Quando gli sviluppatori creano una nuova funzionalità, ad esempio, il software può essere aggiornato rapidamente via etere. Non c'è nessun bisogno di aspettare che sia pronto un pacchetto di nuove funzionalità. Con gli aggiornamenti OTA, spetta al produttore dell'hardware o del software decidere con quale rapidità inviare nuove funzionalità. Nel caso ci fosse un bug inaspettato nel software, con gli aggiornamenti OTA è possibile inviare facilmente una correzione per risolvere il problema. Questa capacità di implementare le funzionalità con cadenza più frequente incoraggia uno sviluppo del prodotto più rapido, poiché le nuove funzionalità possono evolversi più rapidamente.

  3. Manutenzione economica - Se i dispositivi devono essere collegati ogni volta che richiedono un aggiornamento, per una maggiore sicurezza o funzionalità, ciò significa che i dispositivi potrebbero non ricevere gli aggiornamenti in modo tempestivo. Possono essere lasciati in uno stato vulnerabile, nelle mani degli utenti o peggio ancora sul campo. Con la potenza degli aggiornamenti OTA, i dispositivi possono essere distribuiti in tutto il mondo, in luoghi in cui potrebbe non essere possibile per un tecnico raggiungerli regolarmente. Ridurre al minimo la necessità per i tecnici di avere accesso fisico all'hardware consente di risparmiare un'enorme quantità di tempo e denaro. Automatizzare gli aggiornamenti utilizzando piattaforme di gestione e tecnologia over-the-air consente allo stesso tempo di risparmiare, ulteriormente, tempo e denaro e può semplificare enormemente la manutenzione su larga scala.

Canonical, a tal proposito, offre una sofisticata tecnologia OTA per dispositivi IoT e computer in tutto il mondo. Svariati clienti che utilizzano dispositivi IoT utilizzano questa tecnologia sul campo per alimentare i propri dispositivi con Ubuntu Core. Uno di questi clienti, per esempio, è Screenly, un'azienda leader a livello mondiale con sede a San Francisco, che trasforma gli schermi in potenti insegne digitali. Il loro software alimenta oltre 10000 schermi in 75 paesi. Non male, vero? Se a questo punto anche tu stai cercando modi per portare avanti il ​​tuo prossimo progetto IoT, allora non esitare nel contattare il team di esperti di Canonical per ricevere feedback o preziose informazioni a riguardo.

Fonte: ubuntu.com

Fonte: ubuntu.com

Il flavour Cinnamon entra ufficialmente nella grande famiglia delle derivate Ubuntu

Qual è il modo migliore per provare il desktop Cinnamon su una base Ubuntu? Per chi è appassionato e utilizza quotidianamente distribuzioni GNU/Linux, questa è una domanda alquanto semplice. La risposta è Linux Mint, che alla fine fa anche da casa al desktop Cinnamon. Precisazioni a parte, questa settimana, a seguito di un voto del comitato tecnico, è arrivata la chiamata da parte di Canonical, che ne ufficializzava lo status di derivata della famiglia Ubuntu. Quindi, Ubuntu Cinnamon 23.04 sarà la prima versione ufficiale a essere rilasciata con questa denominazione. Ma andiamo con ordine e vediamo le caratteristiche e le peculiarità di questa derivata. Prima di tutto, Cinnamon è un ambiente desktop nato come fork di GNOME Shell e creato per fornire un'esperienza utente più simile a GNOME 2, pur utilizzando diverse ultime funzionalità. Il tutto viene gestito attraverso il file manager predefinito Nemo, il quale include una serie di altre impostazioni e strumenti di modifica creati appositamente su Cinnamon. Questi consentono agli utenti di personalizzare ed estendere il desktop Cinnamon con tutti i tipi di applet, temi e altri contenuti extra dall'hub online Cinnamon Spices. Tutta la gestione del software è garantita da GNOME Software, in cui parallelamente troviamo una serie di app aggiuntive preinstallate accanto a quelle che sono familiari nella maggior parte delle versioni di Ubuntu, come ad esempio LibreOffice, Thunderbird, Rhythmbox, GIMP, GNOME Foto e via dicendo. In particolare, nessuna delle XApp di Linux Mint è presente. Per finire, se anche tu sei entusiasta di vedere una nuova derivata all'interno della famiglia Ubuntu, lo sarai ancora di più non appena visiterai i repository ufficiali, perché troverai disponibili, pronte per il test le prime build giornaliere.

Fonte: omgubuntu.co.uk


Notizie dalla comunità internazionale

Firefox 112: cosa ci aspetta?

Firefox 112 sarà la prossima versione principale del popolare browser open source multipiattaforma rilasciata da Mozilla. Attualmente, per chi non lo sapesse, è disponibile la versione beta per i primi test pubblici. Tenetevi forte, perché vi sono alcuni interessanti cambiamenti, soprattutto per gli utenti che utilizzano distribuzioni GNU/Linux. Firefox 112 infatti consentirà agli utilizzatori di Ubuntu di importare i dati del browser Chromium nella versione snap. Tuttavia, Mozilla afferma che questa funzionalità attualmente funziona solo quando Firefox non è installato come pacchetto snap. Quindi, per il momento, se si vuole usufruire di questa funzione, occorrerà scaricare i relativi pacchetti direttamente dal sito ufficiale (come pacchetto .deb oppure come app Flatpak), notando che quando si cercherà di importare i dati nella scheda Segnalibri → Gestisci segnalibri, Chromium verrà visualizzato nell'elenco come browser supportato. Inoltre, Mozilla promette in un futuro non troppo lontano di farlo funzionare anche con il pacchetto snap, dato che è una funzionalità pensata solo per gli utenti che utilizzano Ubuntu. Altra promessa che cercherà di mantenere sarà il supporto per gli autenticatori FIDO2/WebAuthn.
Altre modifiche degne di nota includono la possibilità di mostrare la password sui suddetti campi facendo clic con il pulsante destro del mouse, l'API Javascript U2F ora è disabilitata per impostazione predefinita (può essere riattivata se necessario). Mozilla prevede di rilasciare la versione finale di Firefox 112, salvo eventuali problemi, il 12 Aprile 2023. Quindi abbiate ancora un po' di pazienza e potrete metterci le mani sopra anche voi :D

Fonte: itsfoss.com

Fonte: 9to5linux.com

Arriva la prima versione OTA di Ubuntu Touch basata su Ubuntu 20.04 LTS

A gran sorpresa, UBports Foundation ha annunciato la disponibilità generale della prima versione OTA di Ubuntu Touch, però questa volta, attenzione, basata sulla serie Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa). Questo rappresenta il culmine di oltre un anno di duro lavoro, da parte degli sviluppatori, per eseguire il porting di Ubuntu Touch dalla release 16.04 a 20.04. L'aggiornamento denominato OTA-1 Focal è attualmente disponibile solo per dispositivi Fairphone 4, Google Pixel 3a, Vollaphone 22, Vollaphone X e Vollaphone. UBports ha anche menzionato il fatto che questa versione supporta i telefoni Android con Android 9 o versioni successive. Ma entriamo nel merito e vediamo dal lato tecnico cosa si introduce. A tenerci compagnia c'è Lomiri, la nuova interfaccia predefinita di questa versione, che altro non è che un fork dell'interfaccia mobile Unity 8, sviluppata e gestita direttamente da UBports. Altre caratteristiche degne di nota riguardano l'adozione del sistema systemd init, Ayatana Indicators e Waydroid, nonché il supporto per la creazione di molti componenti in GCC 12 e Qt 5.15 LTS. Inoltre, questa versione migliora l'integrazione di XWayland e il supporto per l'esecuzione di app X11 legacy, aggiunge il supporto per i codici PIN tra 4 e 12 cifre, aggiorna i dati del provider di banda larga e aggiunge il supporto per USB-C. Tra le correzioni troviamo la risoluzione di un problema quando si tenta di disattivare il microfono del telefono durante le chiamate, un problema del menu contestuale nel browser Morph, nonché correzioni per vari problemi durante la ricezione di messaggi MMS. La versione Focal di Ubuntu Touch OTA-1 è ora disponibile per i dispositivi supportati. Gli utenti che desiderano installare il proprio dispositivo dovranno andare in Impostazioni di sistema → Aggiornamenti → Impostazioni → Canali e abilitare il canale stabile 20.04. Ultima raccomandazione: qualora dovesse sopraggiungere un problema, non andate nel panico, ma leggete attentamente le FAQ presenti nel sito di Ubports relativo al suddetto aggiornamento.

Fonte: 9to5linux.com

Nel 2023 Thunderbird verrà completamente riscritto

Il 2023 porterà nuove e interessanti funzionalità dal punto di vista del software. È quello che sta facendo anche Mozilla con uno dei suoi caratteristici prodotti, cioè Thunderbird, il client di posta elettronica open source, che tra l'altro è prossimo a festeggiare il suo 20° anniversario. Infatti, man mano che ci avviciniamo all'uscita della versione Thunderbird 115 "Supernova", si sente sempre più spesso tra gli utenti una domanda: "Perché Thunderbird appare così vecchio e perché ci vuole così tanto tempo per cambiarlo?"
Per chi naviga in questo ambiente è assai familiare il termine "debito tecnico". Sostanzialmente è il debito che viene accumulato dagli sviluppatori di un software. Purtroppo, Thunderbird è un'applicazione monolitica, che è stata sviluppata da migliaia di persone nel corso di due decenni. Apportare cambiamenti importanti, come si sta cercando di fare con Supernova, richiede delle valutazioni altrettanto importanti. Alessandro Castellani, per spiegare questo piccolo (ma grande) concetto, ha proposto la suddetta analogia: "..potrebbe essere utile immaginare Thunderbird come un'enorme torre Lego che hai costruito. Anni dopo, ti rendi conto che il pezzo centrale, che funge da base, ha una forma sbagliata per tenere in piedi la torre. Se sostituisci solo quel pezzo, l'intera torre crollerà. Ciò significa che devi rimuovere lentamente i blocchi sopra di esso, per evitare che la torre crolli. Quindi, una volta raggiunto quel pezzo centrale, lo sostituisci e poi aggiungi i pezzi che hai rimosso con pezzi leggermente diversi. E noterai che i pezzi originali non entrano più".
Da qui deriva la scelta della riscrittura da zero. Per questo motivo, Mozilla nel corso dei prossimi tre anni si è posta tre obiettivi cruciali, che possono essere riassunti così:

  • Rendere la base di codice più snella e affidabile, riscrivendo il codice precedente e rimuovendo il debito tecnico;
  • Ricostruire l'interfaccia da zero, per creare un sistema di progettazione coerente, oltre a sviluppare e mantenere un'interfaccia utente adattabile ed estremamente personalizzabile;
  • Passare a un programma di rilascio mensile.

All'interno di questi obiettivi ci sono centinaia di sottopassaggi molto grandi, che devono avvenire coi giusti tempi e con le giuste risorse. Staremo a vedere come andrà!

Fonte: blog.thunderbird.net

Full Circle Magazine Issue #190 in inglese

È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 190 in Inglese. In questo numero troviamo:

  • Comanda e Conquista
  • How-To: Python, Rescuezilla per i backup e Latex
  • Grafica: Inkscape
  • Grafica: FreeCAD
  • Recensione: Xubuntu 22.10
  • Recensione: MX Linux

... e molto altro ancora.

È possibile scaricare la rivista dal sito ufficiale.

Full Circle Magazine Issue #191 in inglese

È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 191 in Inglese. In questo numero troviamo:

  • Comanda e Conquista
  • How-To: Python, Stable Diffusion e Latex
  • Grafica: Inkscape
  • Grafica: FreeCAD
  • Recensione: Ubuntu Budgie 22.10
  • Recensione: Pardus
  • Ubuntu da tavolo: Splendore
  • Ubport Touch : Focale OTA-1

... e molto altro ancora.

È possibile scaricare la rivista dal sito ufficiale.


Notizie dal Mondo

Pubblicato e reso disponibile a tutti parte dell'algoritmo di Twitter

Parte del codice sorgente del colosso dei social media Twitter è finito, non si sa ancora se volutamente oppure tramite un leak, all'interno di un repository GitHub. Anche se la notizia non ha avuto un grande seguito, questo è servito a far mantenere la parola a Elon Musk, che qualche giorno dopo ha rilasciato, sempre su GitHub, parte del codice di base dell'algoritmo per le raccomandazioni, che la piattaforma utilizza per selezionare i contenuti da presentare successivamente agli utenti. Inoltre, sono stati pubblicati anche alcuni modelli di machine learning. Una cosa che manca e che qualche utente ha fatto giustamente notare è che all'interno dell'algoritmo non vi è alcuna traccia di codice riguardante le raccomandazioni pubblicitarie, come vengano mostrate e quali logiche di governo vi siano dietro (ricordiamo che spesso queste campagne pubblicitarie hanno messo in pericolo la stessa società, poiché attori di vario genere hanno tentato di manipolare a proprio uso e consumo la piattaforma). Al di là di questo, prendendo visione dell'algoritmo si evince che i suggerimenti presentati all'utente:

  • Vengono recuperati e filtrati i migliori tweet da diverse fonti di raccomandazione, in un processo chiamato "candidate source";
  • I vari tweet vengono classificati utilizzando un modello di apprendimento automatico;
  • Vengono applicati i filtri, ad esempio filtrando i tweet degli utenti che sono stati bloccati, i contenuti NSFW (Not Safe For Work) e i tweet già visualizzati.

"Per ogni richiesta, tentiamo di estrarre i migliori 1500 tweet da un pool di centinaia di milioni di queste fonti", spiega Twitter. Quindi come primo passo non sembra tanto male. Chissà se ora il buon Elon renderà pubblica qualche altra funzionalità. Ottimo lavoro!

Fonte: bleepingcomputer.com

Ecco perché aggiornare immediatamente la chiave RSA SSH di GitHub

Se per qualche motivo ancora non lo avete fatto, sappiate che state giocando a dadi con la sorte. Questo perché, a quanto pare, la chiave RSA privata di GitHub è stata esposta pubblicamente. La domanda che ci si può porre è la seguente: come è stato possibile tutto questo? La stessa società in un articolo pubblicato sul blog ha motivato il disguido affermando:

"Abbiamo scoperto che la chiave privata SSH RSA di GitHub.com è stata brevemente esposta in un repository GitHub pubblico. Abbiamo agito immediatamente per contenere l'esposizione e abbiamo iniziato a indagare per comprendere la causa principale e l'impatto. Ora abbiamo completato la sostituzione della chiave e gli utenti vedranno la modifica propagarsi nei prossimi trenta minuti. Si tenga presente che questo problema non è stato il risultato di una compromissione di alcun sistema GitHub o delle informazioni dei clienti. Invece, l'esposizione è stata il risultato di quella che riteniamo essere una pubblicazione involontaria di informazioni private. Non abbiamo motivo di credere che la chiave esposta sia stata abusata e abbiamo intrapreso questa azione per abbondanza di cautela."

Infatti, se di recente avete eseguito un push del vostro repository di GitHub utilizzando SSH, vi sarà apparso a schermo il suddetto messaggio:

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
@ WARNING: REMOTE HOST IDENTIFICATION HAS CHANGED! @
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
IT IS POSSIBLE THAT SOMEONE IS DOING SOMETHING NASTY!
Someone could be eavesdropping on you right now (man-in-the-middle attack)!
It is also possible that a host key has just been changed.
The fingerprint for the RSA key sent by the remote host is
SHA256:uNiVztksCsDhcc0u9e8BujQXVUpKZIDTMczCvj3tD2s.
Please contact your system administrator.
Add correct host key in ~/.ssh/known_hosts to get rid of this message.
Host key for github.com has changed and you have requested strict checking.
Host key verification failed.

Qualche utente l'avrà cambiata senza pensarci troppo, rimuovendo la vecchia chiave tramite il comando:

$ ssh-keygen -R github.com

E ricreando la connessione mediante l'utente git@github.com e di conseguenza accettando la chiave proposta oppure aggiungendo la nuova chiave in ~/.ssh/known_hosts. OK, nulla di difficile. Ma quali effetti implica aver esposto la propria chiave privata su internet? In pratica, se si hanno buone conoscenze informatiche è possibile fare tutto ciò la fantasia ci permette. Anche perché nel comunicato non è stato precisato per quanto tempo sia rimasta visibile a occhi indiscreti. Aspetto da non sottovalutare. Quindi, se avevate qualche segreto conservato nel vostro repository, forse è l'ora di tenerlo in locale anziché esporlo alla mercé di tutti. Detto questo, ora che il disguido è stato risolto, è bene tenere a mente anche di rafforzare i livelli di sicurezza per evitare ulteriori problemi, che in ambito informatico sono sempre dietro l'angolo.

Fonte: github.blog


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 141568, +60 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 312, +2 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 71093, +72 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


Commenti e informazioni

"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.

In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:

Licenza adottata

La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0.

Uscite settimanali

Per ricevere la newsletter direttamente nella tua casella di posta, cambiare le impostazioni di ricezione o annullare la tua iscrizione alla newsletter, consulta questa pagina.
Per tutti i numeri usciti della newsletter, consulta la nostra edicola.


Scrivi per la newsletter

La Newsletter Ubuntu-it ha lo scopo di tenere aggiornati tutti gli utenti Ubuntu e, più in generale, le persone appassionate del mondo open-source. Viene resa disponibile gratuitamente con cadenza settimanale ogni Lunedì, ed è aperta al contributo di tutti gli utenti che vogliono partecipare con un proprio articolo. L’autore dell’articolo troverà tutte le raccomandazioni e istruzioni dettagliate all’interno della pagina Linee Guida, dove inoltre sono messi a disposizione per tutti gli utenti una serie di indirizzi web che offrono notizie riguardanti le principali novità su Ubuntu e sulla comunità internazionale, tutte le informazioni sulle attività della comunità italiana, le notizie sul software libero dall’Italia e dal mondo. Per chiunque fosse interessato a collaborare con la newsletter Ubuntu-it a titolo di redattore o grafico, può scrivere alla mailing list del gruppo promozione oppure sul canale IRC: ubuntu-it-promo. Fornire il tuo contributo a questa iniziativa come membro, e non solo come semplice utente, è un presupposto fondamentale per aiutare la diffusione di Ubuntu anche nel nostro Paese. Per rimanere in contatto con noi, puoi seguirci su:


CategoryComunitaNewsletter CategoryComunitaPromozione