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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

Questa guida descrive come verificare il corretto funzionamento dei dischi fissi.

I problemi più comuni possono originarsi quando i file non siano più localizzabili per un'errata indicizzazione oppure quando il supporto sviluppa dei difetti di tipo logico o fisico (i cosiddetti bad blocks su hard disk oppure graffi sui CD).

Controllare il filesystem

Gli errori nei dati memorizzati su disco possono originarsi in seguito a vari eventi: urti o altre sollecitazioni (specie negli hard disk meccanici), sbalzi di tensione, interruzioni di alimentazione, a crash di sistema o a una rimozione errata del supporto. Quando ciò accade, i file possono andare persi o corrompersi: sarà pertanto necessario controllare l'integrità dei dati. Gli strumenti usati per controllare la presenza di tali errori dipendono dalla natura del filesystem.

Prima di utilizzare qualunque strumento che operi a livello logico o fisico sul disco fisso è sempre altamente consigliabile consultare prima le pagine di manuale relative. Le pagine di manuale sono sempre richiamabili con il comando man <nome_programma>.

Per intervenire sui file system occorre avviare una Live e dare i comandi tramite il suo terminale.

Effettuare sempre un backup dei propri dati su supporti separati prima di intervenire sul disco fisso.

Ext2, Ext3 ed Ext4

Per rilevare errori nei filesystem Ext2, Ext3 ed Ext4, si utilizza il programma e2fsck. È preinstallato essendo contenuto nel pacchetto e2fsprogs.

Per un utilizzo sicuro e consapevole del programma, è consigliabile leggere prima la sua pagina di manuale:

man e2fsck

Se il file system diventa corrotto così tanto da compromettere il funzionamento delle librerie condivise usate dallo strumento di controllo con link dinamico, potrebbe essere d'aiuto installare il pacchetto e2fsck-static (versione con link statico). Per maggiori informazioni leggere la relativa pagina di manuale.

FAT32 e FAT16

Per controllare e riparare il file system MS-DOS si usa dosfsck. Per fare ciò seguire i passaggi di seguito indicati:

  1. Se necessario individuare la partizione da controllare e prendere nota del nome.

  2. Avviare la verifica del filesystem digitando da terminale il comando:

    dosfsck -a -v /dev/sda1

    supponendo che la partizione sia /dev/sda1.

    • L'opzione "a" ripara automaticamente il filesystem.
    • L'opzione "v" (modalità verbose) fornisce ulteriori informazioni sul controllo dell' integrità.

    Per conoscere le altre opzioni disponibili consultare le pagine del manuale del programma, visualizzabile tramite il comando:

    man dosfsck

NTFS

In Ubuntu 16.04 LTS e rilasci successivi è possibile utilizzare lo strumento ntfsfix. Questo strumento non offre le medesime funzionalità di chkdsk di Windows, ma è in grado di riparare alcune inconsistenze fondamentali di NTFS e forza il controllo della partizione NTFS al successivo avvio di Windows.

Per visualizzare l'elenco delle opzioni di ntfsfix, digitare nel terminale il seguente comando:

man ntfsfix

ntfsfix è fornito dal pacchetto ntfs-3g preinstallato in Ubuntu. Qualora il programma non fosse presente, installare il pacchetto ntfs-3g.

Controllo per difetti fisici

Con Smartmontools

È un software di controllo dei dati SMART (Self-Monitoring, Analysis, and Reporting Technology).

  1. Installare il pacchetto smartmontools.

  2. Avviare il terminale.

    • Se c'è un solo disco rigido digitare il seguente comando:

      sudo smartctl -a /dev/sda
    • Se ci sono 2 o più dischi rigidi prima digitare il seguente comando:

      lsblk
    • Digitare il seguente comando:

      sudo smartctl -a /dev/sdX
    • sostituendo in /dev/sdX la «X» con la lettera riferita al disco in esame indicata dal precedente comando.
  3. Verificare se il test è PASSED oppure UNPASSED. Nel secondo caso il disco rigido in esame è guasto o quasi.
  4. Nel caso il disco rigido in esame sia PASSED, per approfondire le sue condizioni prendere nota del nome e numero di ogni stringa e dei valori associati nella sezione SMART Attributes Data Structure, e leggerne il significato nel sito del progetto Smartmontools.

È disponibile una versione del programma con interfaccia grafica. Consultare il relativo paragrafo per maggiori informazioni.

Con GSmartControl

GSmartControl è un software multipiattaforma di diagnostica per supporti di memoria. Utilizza un'interfaccia grafica di semplice utilizzo.

  1. Installare il pacchetto gsmartcontrol.

  2. Avviare il programma (è richiesta la password di amministrazione).

  3. Nella prima schermata saranno presenti i drive rilevati dal computer. Selezionare quindi il dispositivo desiderato.

    Nella prima schermata saranno già disponibili alcune informazioni di base come il nome del modello e le principali informazioni sul dispositivo, nonché un primo test sullo stato di salute (Basic healt check PASSED/FAILED/Unknown).

  4. Dopo aver cliccato sul disco desiderato, si aprirà una nuova finestra con varie schede in cui sarà possibile visualizzare ulteriori informazioni, eseguire test, esportare i risultati ecc.

    In molti casi la non disponibilità dei dati SMART, con consequente impossibilità di visualizzare informazioni e attributi, è essa stessa sintomo di cattivo stato di salute del disco.

Con il programma Badblocks

Per usare il programma, consultare la documentazione relativa scrivendo nel terminale:

man badblocks

Recuperare i dati

Per informazioni sul suo utilizzo consultare la guida TestDisk.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione CategoryHardware