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Differenze tra le versioni 3 e 8 (in 5 versioni)
Versione 3 del 16/04/2022 20.46.30
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Autore: jeremie2
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Versione 8 del 30/08/2022 21.41.49
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Autore: jeremie2
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Linea 4: Linea 4:
<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=88784"; rilasci="21.10 20.04 18.04 22.04")>>
<<Indice(depth=1)>>

<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=647706"; rilasci="22.04")>>
Linea 9: Linea 10:
Ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ''ciclo di sviluppo'') viene rilasciata una nuova versione di Ubuntu. Dopo ciascun rilascio, la versione di quasi tutti i [[AmministrazioneSistema/Pacchetti|pacchetti]] rimane invariata (fanno rara eccezione alcuni programmi come '''Firefox''' o '''Chromium''') fino alla versione successiva, genericamente denominata '''Ubuntu+1'''. <<BR>>
Un software con numero di versione pari a 1.0.1 (''programma 1.0.1'' nel seguito) facente parte di una generica versione '''Ubuntu XX.YY''', vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1; ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a ''programma 1.0.1'', ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.
Dalla versione '''Ubuntu 20.10''' gli sviluppatori di Ubuntu hanno optato per fare in modo che sia da computer con [[AmministrazioneSistema/Uefi|UEFI]] che con vecchio '''BIOS''', la procedura di installazione fosse la medesima. Non solo le [[Installazione/InstallareUbuntu#avvio_uefi|schermate]] risultano le stesse della modalità UEFI ma, novità ancor più rilevante, anche per i computer con BIOS viene richiesta la creazione di una partizione d'avvio [[Hardware/DispositiviPartizioni/TabellaPartizioni#efi-part|EFI]].
Linea 12: Linea 12:
Qui è dove entrano in gioco i '''Backports'''. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento consista in un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza. Se ad esempio si proverà a installare Ubuntu lasciando che il sistema venga installato sull'intero disco (o comunque sfruttando una delle modalità [[Installazione/InstallareUbuntu#part|automatiche]]), al termine si noterà la presenza della partizione EFI.<<BR>>
Se invece si sta installando sfruttando il partizionamento manuale, una finestra pop-up ci informerà che tale partizione è assente. In tal caso il messaggio può essere ignorato, in quanto una partizione EFI su computer con BIOS non è di per se necessaria e l'installazione del sistema andrà comunque in porto.
Linea 14: Linea 15:
Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali ''freeware'' come '''Acrobat Reader''' o '''Java Runtime Environment/Development Kit''' presentano EULA vincolanti non compatibili con il software ''libre'' normalmente incluso nei componenti '''main''' e '''restricted'''. La creazione di tale partizione è tuttavia consigliabile per motivi di compatibilità. L'intento infatti è stato di fare in modo che le installazioni su computer più datati potessero essere in grado di avviarsi sia su computer con BIOS che con UEFI.<<BR>>
In questo modo, ad esempio, in caso di guasto del computer l'hard disk può comunque essere collegato anche a un computer con UEFI e risultare avviabile anche senza dover ricorrere alla modalità [[AmministrazioneSistema/Uefi#legacy|Bios Legacy]].
Linea 16: Linea 18:
Un elenco dei pacchetti disponibili in '''Backports''' è reperibile sul sito [[http://packages.ubuntu.com/|Ubuntu Packages]]:
 * '''Ubuntu 22.04''': [[http://packages.ubuntu.com/Jammy-backports/]]
 * '''Ubuntu 21.10''': [[http://packages.ubuntu.com/impish-backports/]]
 * '''Ubuntu 20.04''': [[http://packages.ubuntu.com/focal-backports/]]
 * '''Ubuntu 18.04''': [[http://packages.ubuntu.com/bionic-backports/]]
= Bug =
Linea 22: Linea 20:
A partire dal giugno 2005, '''Ubuntu Backports''' è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori. Le modifiche apportate non sono state esenti da bug che sono comunque stati mitigati nelle versioni successive alla '''20.10'''.<<BR>>
Allo stato attuale l'unico problema rimasto sta nel messaggio che appare durante l'installazione se non viene predisposta una partizione '''EFI''':
 {{{
No EFI system partition was found. The system will likely not be able to boot successfully.
}}}''"Non è stata trovata alcuna partizione di sistema EFI. Il sistema probabilmente non sarà in grado di avviarsi correttamente''".
Linea 24: Linea 26:
== Stabilità == Il messaggio ha senso se si sta installando il sistema in modalità UEFI, in cui la partizione EFI è strettamente necessaria.
Linea 26: Linea 28:
I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche effettuate da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché dei pacchetti aggiornati vengono introdotti in una versione stabile del sistema operativo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository '''Backports''', è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu):
 * [[https://launchpad.net/jammy-backports/+filebug|bugtracker 22.04]]
 * [[https://launchpad.net/impish-backports/+filebug|bugtracker 21.10]]
 * [[https://launchpad.net/focal-backports/+filebug|bugtracker 20.04]]
 * [[https://launchpad.net/bionic-backports/+filebug|bugtracker 18.04]]
Al contrario il messaggio è fuorviante per chi stia installando Ubuntu su computer con vecchio BIOS, dove di fatto la partizione EFI non è necessaria. Infatti ignorando il messaggio il sistema verrà comunque installato correttamente.
Linea 32: Linea 30:
= Abilitare il repository Backports = Più opportunamente un messaggio dovrebbe "suggerire" la creazione della partizione EFI per i motivi di retro compatibilità spiegati in precedenza, vale a dire la possibilità in caso di problemi di poter collegare l'hard disk a un computer più moderno e poter avviare il vecchio sistema senza dover necessariamente attivare la modalità BIOS legacy (CSM).
Linea 34: Linea 32:
Nelle più recenti versioni di Ubuntu i repository Backports dovrebbero essere abilitati in maniera predefinita. Qualora non lo fossero, procedere come indicato di seguito.

== Da interfaccia grafica ==

 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] il programma '''[[Repository/Ubuntu|Software e aggiornamenti]]'''.
 0. Nella scheda '''Software per Ubuntu''', verificare che siano abilitate le componenti '''main''', '''restricted''', '''universe''' e '''multiverse'''.
 0. Nella scheda '''Aggiornamenti''', verificare che siano abilitati i [[Repository| repository]] '''Updates''' e '''Security''' (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi).
 0. Nella scheda '''Aggiornamenti''', spuntare la voce '''Aggiornamenti non supportati (-backports)'''.
 0. Premere '''Chiudi'''.
 0. Una finestra informerà che è necessario ricaricare le informazioni sul software disponibile, premere '''Ricarica''' e attendere il termine della procedura.

== Da terminale ==

 0. Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione `/etc/apt/sources.list`:

 '''Ubuntu 22.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-backports main universe multiverse restricted
{{{#!wiki note
Attualmente la necessità di un messaggio più opportuno è discussa nel [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/ubiquity/+bug/1983719|bug 1983719]].
Linea 52: Linea 35:

 '''Ubuntu 21.10''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu impish-backports main universe multiverse restricted
}}}

 '''Ubuntu 20.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu focal-backports main universe multiverse restricted
}}}

 '''Ubuntu 18.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu bionic-backports main universe multiverse restricted
}}}

 0. Aggiornare l'indice dei pacchetti, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:
 {{{
sudo apt-get update
}}}

{{{#!wiki tip
Per maggiori informazioni, consultare le pagine [[Repository/Ubuntu]] o [[Repository/Kubuntu]].}}}

<<Anchor(richieste)>>
= Richiedere nuovi pacchetti =

È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili nella propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug nella pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema:
 * '''Ubuntu 22.04''': [[https://launchpad.net/products/jammy-backports/+filebug]]
 * '''Ubuntu 21.10''': [[https://launchpad.net/products/impish-backports/+filebug]]
 * '''Ubuntu 20.04''': [[https://launchpad.net/products/focal-backports/+filebug]]
 * '''Ubuntu 18.04''': [[https://launchpad.net/products/bionic-backports/+filebug]]

Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.

Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il ''backport'' di un pacchetto:

 0. Proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
 0. Il ''backporting'' di applicazioni importanti e con numerose dipendenze è altamente sconsigliato.
 0. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
 0. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli ''exploit''.
 0. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
 0. I programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.
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 * [[https://help.ubuntu.com/community/UbuntuBackports|Documento originale]]
 * [[http://ubuntuforums.org/forumdisplay.php?f=41|Board sul forum internazionale]]
 * [[http://lists.ubuntu.com/mailman/listinfo/ubuntu-backports|Backports Mailing List]]
 * [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/ubiquity/+bug/1893964|Vecchio bug su Ubuntu 20.10]]
 * [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/ubiquity/+bug/1983719|Bug del messaggio]]
 * [[https://discourse.ubuntu.com/t/groovy-to-use-grub2-for-booting-installer-media-in-any-modes-on-all-architectures/16871|Discussione su discourse.ubuntu.com]]
 * [[https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=67&t=642707|Discussione all'Ubuntu Bar]]
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CategoryAmministrazione CategoryHomepage


Guida verificata con Ubuntu: 22.04

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Introduzione

Dalla versione Ubuntu 20.10 gli sviluppatori di Ubuntu hanno optato per fare in modo che sia da computer con UEFI che con vecchio BIOS, la procedura di installazione fosse la medesima. Non solo le schermate risultano le stesse della modalità UEFI ma, novità ancor più rilevante, anche per i computer con BIOS viene richiesta la creazione di una partizione d'avvio EFI.

Se ad esempio si proverà a installare Ubuntu lasciando che il sistema venga installato sull'intero disco (o comunque sfruttando una delle modalità automatiche), al termine si noterà la presenza della partizione EFI.
Se invece si sta installando sfruttando il partizionamento manuale, una finestra pop-up ci informerà che tale partizione è assente. In tal caso il messaggio può essere ignorato, in quanto una partizione EFI su computer con BIOS non è di per se necessaria e l'installazione del sistema andrà comunque in porto.

La creazione di tale partizione è tuttavia consigliabile per motivi di compatibilità. L'intento infatti è stato di fare in modo che le installazioni su computer più datati potessero essere in grado di avviarsi sia su computer con BIOS che con UEFI.
In questo modo, ad esempio, in caso di guasto del computer l'hard disk può comunque essere collegato anche a un computer con UEFI e risultare avviabile anche senza dover ricorrere alla modalità Bios Legacy.

Bug

Le modifiche apportate non sono state esenti da bug che sono comunque stati mitigati nelle versioni successive alla 20.10.
Allo stato attuale l'unico problema rimasto sta nel messaggio che appare durante l'installazione se non viene predisposta una partizione EFI:

  • No EFI system partition was found. The system will likely not be able to boot successfully.

    "Non è stata trovata alcuna partizione di sistema EFI. Il sistema probabilmente non sarà in grado di avviarsi correttamente".

Il messaggio ha senso se si sta installando il sistema in modalità UEFI, in cui la partizione EFI è strettamente necessaria.

Al contrario il messaggio è fuorviante per chi stia installando Ubuntu su computer con vecchio BIOS, dove di fatto la partizione EFI non è necessaria. Infatti ignorando il messaggio il sistema verrà comunque installato correttamente.

Più opportunamente un messaggio dovrebbe "suggerire" la creazione della partizione EFI per i motivi di retro compatibilità spiegati in precedenza, vale a dire la possibilità in caso di problemi di poter collegare l'hard disk a un computer più moderno e poter avviare il vecchio sistema senza dover necessariamente attivare la modalità BIOS legacy (CSM).

Attualmente la necessità di un messaggio più opportuno è discussa nel bug 1983719.

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