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La seguente pagina intende presentare i principali '''ambienti desktop''' (in inglese [[http://it.wikipedia.org/wiki/Desktop_environment|desktop environments]], da ora '''DE''') disponibili in ambiente GNU/Linux, in modo che anche gli utenti meno esperti possano comprendere velocemente le differenze e i pregi di ognuno di essi. La pagina presenta vari ambienti partendo da quelli che necessitano più risorse hardware, fino ad arrivare a man a mano a quelli più leggeri nella parte bassa della pagina. Seguendo questo ordine i DE sono stati raggruppati in tre sezioni: * '''[[#maggiori_risorse|DE che necessitano di maggiori risorse]]''': ambienti come '''Unity''', '''GNOME''' o '''KDE''', caratterizzati da una gestione avanzata delle finestre e delle aree di lavoro grazie agli effetti 3D, e da sistemi avanzati di ricerca sia all'interno del filesystem che nel web. * '''Dispositivi consigliati:''' Solitamente questi DE risultano funzionare egregiamente su computer e notebook di ultima generazione, o comunque su macchine su cui sia presente un adeguato equipaggiamento hardware. * '''Utenza di riferimento:''' Sono spesso apprezzati dagli utenti che desiderano avere un ambiente di lavoro funzionale e completo, nonché esteticamente gradevole. * '''[[#mediamente_prestanti|DE mediamente prestanti]]''': ambienti meno avidi di risorse come '''MATE''', '''Xfce''' o '''LXDE''', caratterizzati da un'impostazione grafica classica e particolarmente indicati su macchine con minori risorse hardware. * '''Dispositivi consigliati:''' Solitamente questi DE sono indicati per rendere performanti computer e notebook non troppo recenti, o comunque macchine con limitazioni hardware: ad esempio netbook o single-board computers (Raspberry Pi, Orange Pi ecc.) utilizzati come desktop. * '''Utenza di riferimento:''' Spesso sono un'ottima opzione per gli utenti che desiderano avere un ambiente di lavoro sobrio e tradizionale, ma al tempo stesso completo. * '''[[#leggeri|DE leggeri]]''': salvo alcune eccezioni, i DE di questa sezione sono caratterizzati da una grafica minimale (a volte è presente il solo [[https://it.wikipedia.org/wiki/Window_manager|Window Manager]]). Sono concepiti in modo tale da richiedere un consumo esiguo di risorse hardware. * '''Dispositivi consigliati:''' Poiché in grado di funzionare con scarsissime risorse hardware, possono essere una valida soluzione per il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Trashware|trashware]]. Inoltre, in alcuni casi, risultano utili per macchine sulle quali si abbia bisogno soltanto di un'interfaccia grafica minimale (uso server, cloud computing ecc.). * '''Utenza di riferimento:''' La maggior parte dei DE presenti in questa categoria richiedono la disponibilità dell'utente a lavorare su ambienti di lavoro semplici (o finanche spartani), nonché minime abilità tecniche per svolgere installazioni da [[Installazione/CdMinimale|sistemi minimali]] e/o configurazioni attraverso strumenti testuali non grafici. {{{#!wiki important Di seguito sono indicati i requisiti di sistema indicati dai team di sviluppo dei singoli ambienti grafici, ove disponibili. Quando assenti dati attendibili e aggiornati, sono stati inseriti valori ricavati da test e/o indicati dai singoli utenti. Tali valori sono comunque da considerarsi indicativi e si riferiscono solitamente ai requisiti dell'ambiente grafico su un generico sistema GNU/Linux. Per conoscere invece i requisiti di Ubuntu e derivate consultare [[Installazione/RequisitiDiSistema|questa pagina]]. }}} {{{#!wiki important Le guide relative ai DE dei [[AmbienteGrafico#Ambienti_grafici_di_Ubuntu_e_derivate_ufficiali|flavor ufficiali]] e agli [[AmbienteGrafico#Altri_ambienti_grafici|altri ambienti grafici]], presenti nei collegamenti di seguito riportati, potrebbero non essere sempre aggiornate. }}} <<Anchor(maggiori_risorse)>> = DE che necessitano di maggiori risorse = <<Anchor(gnome)>> == GNOME == <<Immagine(./Gnome.png,300,right)>> '''GNOME''' è un moderno ed elegante desktop envirorment. È progettato per essere un'interfaccia visiva semplificata, permettendo così all'utente il pieno controllo dello spazio visivo senza distrazioni. È il DE predefinito di Ubuntu (ad eccezione delle versioni dalla 11.04 alla 17.04, quando fu sostituito da '''[[#unity|Unity]]'''). Nel 2011 fu introdotta la versione '''GNOME 3''', con aspetto e funzionalità differenti rispetto al precedente '''GNOME 2'''. La principale novità fu l'aggiunta di '''GNOME Shell''', l'interfaccia utente più moderna che sostituisce il vecchio pannello e il menu. Tuttavia successivamente sono state introdotte delle varianti più "classiche" come le modalità '''GNOME Classico''' e '''GNOME Flashback''' (consultare [[AmbienteGrafico/Gnome/Flashback|questa pagina]] per maggiori informazioni). A partire dalla versione 40, nel 2021, le release seguono un diverso sistema di numerazione. È interessante segnalare che in Ubuntu viene fornito con alcune particolari estensioni e impostazioni, in modo tale da renderlo simile nell'aspetto al precedente Unity. '''GNOME''' è inoltre preinstallato o disponibile in quasi tutte le principali distribuzioni GNU/Linux (Debian, Fedora, openSUSE, Mandriva Linux, Arch Linux ecc.). * [[https://www.gnome.org/|Presentazione dell'ambiente desktop sul sito ufficiale]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Gnome|Guida wiki di Ubuntu-it]] ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1,6 GHz single core || 2 GHz dual core || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 1 GB || 2 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| 256 MB (ris 1280x1024) || 1 GB (ris 1366x768) || ==== FAQ ==== * '''È possibile provare GNOME in sessione live?'''<<BR>> Sì. È sufficiente scaricare l'immagine `iso` di '''Ubuntu'''. * '''Posso scaricare la derivata Ubuntu GNOME?'''<<BR>> Essendo Ubuntu passato a GNOME, la derivata non viene più sviluppata e distribuita. L'ultimo rilascio di Ubuntu GNOME è stata la versione 17.04, fuori supporto. * '''Posso installare GNOME in Ubuntu, in versione «vanilla», senza la barra laterale e le altre personalizzazioni di Ubuntu?'''<<BR>> Sì. Per le istruzioni consultare [[AmbienteGrafico/Gnome/Vanilla|questa guida]]. * '''Cosa sono GNOME 3 e GNOME Shell? Quali sono le differenze?'''<<BR>>'''GNOME Shell''' è l'interfaccia utente dell'ambiente desktop '''GNOME''', a partire dalla versione 3. * '''Cosa sono GNOME Flashback/Fallback, GNOME Classico e GNOME Classic? Quali sono le differenze?'''<<BR>>Nel corso dello sviluppo di '''GNOME Shell''', sono state fornite alcune sessioni con aspetto simile a GNOME 2. Per tentare di fare chiarezza segue un breve glossario: * '''GNOME Flashback''': versione di GNOME semplificata, con pannello e menu simili al vecchio GNOME 2, installabile separatamente. Per maggiori informazioni consultare [[AmbienteGrafico/Gnome/Flashback|questa pagina]]. * '''GNOME Fallback''': nome di GNOME Flashback in Ubuntu 12.04 (attualmente fuori supporto). * '''GNOME Classico''': nome della sessione di GNOME 3 in veste "classica" (è presente ad esempio il menu dei programmi nel pannello). È disponibile separatamente all'accesso. * '''GNOME Classic''': nome con cui veniva denominata all'accesso la sessione GNOME Fallback in Ubuntu 12.04 (da non confondere quindi con GNOME Classico). <<BR>> <<Anchor(unity)>> == Unity == <<Immagine(./unity14.04.png,300,right)>> '''Unity''' è stato l’ambiente grafico predefinito di Ubuntu nelle versioni dalla 11.04 fino alla 17.04. È un ambiente grafico sviluppato da Canonical Ltd appositamente per il sistema operativo Ubuntu. Attualmente non è più sviluppato dall'azienda. Giunto fino alla versione 7.3.x, era anche in sviluppo '''Unity 8''', una nuova versione già utilizzata su Ubuntu per smartphone e tablet.<<BR>> Basato su '''[[#gnome|GNOME]]''' e '''[[AmbienteGrafico/CompositeManager/CompizFusion|Compiz]]''', prevede molti effetti visivi e funzionalità avanzate. Per maggiori informazioni consultare le seguenti guide: * [[https://wiki.ubuntu.com/Unity|Wiki ufficiale di Unity]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Unity|Guida wiki di Ubuntu-it]] ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1,6 GHz single core || 2 GHz dual core || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 1 GB || 2 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| 128 MiB (ris 1024x768) || 256 MiB (ris 1366x768) || Se disponibili, i driver proprietari delle schede video sono da preferire a quelli open source poiché offrono un supporto più completo al rendering 3D del DE. Per maggiori informazioni sui requisiti di sistema e sull'hardware supportato consultare [[AmbienteGrafico/Unity/RequisitiUnity3D|questa guida]]. ==== FAQ ==== * '''Possiedo un vecchio PC con meno di 1 GB di RAM e una scheda video integrata. Posso installare o usare Unity?'''<<BR>>Poiché tale PC non rispetta i requisiti necessari alla corretta esecuzione di '''Unity''', si consiglia di utilizzare un [[AmbienteGrafico/AmbientiDesktop#DE_mediamente_prestanti|DE più leggero]]. * '''Come faccio a conoscere la versione di Unity installata?'''<<BR>>Digitare il comando seguente in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ unity --version }}}l’output indicherà la versione installata. * '''Ho Arch Linux ed ho installato la relativa versione di Unity. Perché è diversa da quella di Ubuntu?'''<<BR>>'''Unity''' è sviluppato principalmente per Ubuntu. Pertanto altre distribuzioni possono non assicurare un porting della stessa versione di '''Unity''' presente in Ubuntu. * '''È possibile utilizzare Unity sulle ultime versioni supportate di Ubuntu?'''<<BR>>Sì. Per Ubuntu 18.04 e successive consultare [[AmbienteGrafico/Unity/Installazione|questa pagina]]. * '''Cosa sono Unity 8 e Unity Next? Come faccio a ottenerli? Dove posso seguire lo sviluppo di Unity?'''<<BR>> Lo sviluppo di'''Unity 8''' (chiamato anche '''Unity Next''') viene portato avanti da progetti indipendenti di terze parti, '''[[https://ubports.com/it/|UBports]]''' per il mobile e '''[[https://unity8.io/|Lomiri]]''' per il desktop. È possibile provare l'anteprima di '''Unity 8''' seguendo le istruzioni indicate in [[https://wiki.ubuntu.com/Unity8Desktop|questa pagina]]. Per seguirne lo sviluppo consultare la [[https://github.com/ubports/unity8|pagina GitHub]] del progetto. <<BR>> == Cinnamon == <<Immagine(./Cinnamon2.png,300,right)>> '''Cinnamon''' è un ambiente desktop nato come fork di '''GNOME Shell''', cuore dell'ambiente desktop '''GNOME 3''', con lo scopo di fornire agli utenti della distribuzione Linux Mint un'esperienza utente più simile a quella del collaudato '''GNOME 2''', pur utilizzando la tecnologia dell'allora innovativa versione 3. È stato creato in seno allo sviluppo di Linux Mint ed è diventato l'ambiente grafico predefinito della distribuzione a partire dalla versione 13, insieme a '''MATE'''. * [[https://projects.linuxmint.com/cinnamon/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Cinnamon|Guida wiki di Ubuntu-it]] ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1 GHz || Pentium 4 + || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 512 MB || 1 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| ris 1024x768 || 1 GB (ris 1366x768) || Nello specifico i modelli di scheda video che rientrano nei requisiti minimi sono: * Intel: i945G o superiore; * Ati/AMD: Radeon X1xxx o superiore; * Nvidia: Geforce 6xxx o superiore , Geforce 7xxx o superiore (driver proprietari consigliati). ==== FAQ ==== * '''È possibile provare Cinnamon in versione live?'''<<BR>>Al momento non esiste una derivata ufficiale di Ubuntu che utilizzi '''Cinnamon''' come DE. Tuttavia è possibile provarlo attraverso: * '''[[https://linuxmint.com/|Linux Mint]]''': storica derivata non ufficiale di Ubuntu e principale sviluppatore del progetto. * '''[[https://ubuntucinnamon.org/|Ubuntu Cinnamon Remix]]''', progetto della comunità per un flavor non ufficiale di Ubuntu con Cinnamon preinstallato. * '''Posso installare Cinnamon sulla mia installazione Ubuntu (o derivata)?'''<<BR>>Sì, tutte le informazioni sono disponibili in [[AmbienteGrafico/Cinnamon|questa pagina]]. <<BR>> <<Anchor(KDE)>> == KDE == <<Immagine(./kde5-plasma.png,300,right)>> '''KDE''', denominato anche '''Plasma''' dalla versione 4, è un ambiente desktop completo e molto curato. Distinguendosi per una vasta configurabilità dell'ambiente di lavoro e dei suoi programmi. È tra i DE più personalizzabili e ricchi di effetti grafici, caratterizzando l'esperienza utente di elevati livelli di usabilità e gradevolezza estetica. Per questi motivi è generalmente considerato l'alternativa principale a '''GNOME'''.<<BR>> Inoltre ''' KDE''' integra nativamente non solo numerosi widget e altri strumenti, ma offre un intero [[https://apps.kde.org/it/|ecosistema di software]] basato su librerie Qt. '''KDE''' è l'ambiente grafico predefinito della derivata ufficiale [[http://www.ubuntu-it.org/derivate/kubuntu|Kubuntu]]. È anche preinstallato in numerose distribuzioni GNU/Linux come Mandriva Linux, SUSE, OpenSUSE e PCLinuxOS, disponibile inoltre per altre distro principali (Debian, Linux Mint, Fedora ecc.). * [[https://kde.org/plasma-desktop/|Presentazione dell'ambiente desktop sul sito ufficiale]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Kde|Guida wiki di Ubuntu-it]] ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1 GHz (x86) || 1 GHz (x86) || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 512 MB || 1 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 1024x768) || VGA (ris 1024x768) || I requisiti minimi per un'installazione su netbook sono: processore Intel Atom da 1.6 GHz, 512 MB di memoria RAM, 4 GB di disco fisso e scheda video con risoluzione 1024x600 px con supporto per effetti grafici. ==== FAQ ==== * '''Quali sono le differenze tra KDE e Kubuntu?'''<<BR>>'''KDE''' è l'ambiente desktop che può essere installato su uno dei sistemi sopraelencati. Kubuntu è invece una [[http://www.ubuntu-it.org/derivate|derivata ufficiale]] di Ubuntu che utilizza '''KDE''' come ambiente desktop. * '''È possibile installare KDE su Ubuntu?'''<<BR>>Nonostante sia preferibile installare direttamente Kubuntu, se si vuole comunque installare '''KDE''' basta seguire la procedura consultabile in [[http://wiki.ubuntu-it.org/AmbienteGrafico/Kde|questa pagina]]. * '''Quali sono le differenze tra KDE 4 e KDE 5?'''<<BR>>Sono diverse versioni del DE, basate rispettivamente su librerie grafiche Qt4 e Qt5. '''KDE 5''' è l'ambiente grafico predefinito di '''Kubuntu''' dalla versione 15.04 in poi. '''KDE 4''' è stato l'ambiente grafico predefinito di '''Kubuntu''' fino alla versione 14.10. Al momento non esistono più versioni di Ubuntu con supporto a KDE4. * '''Esiste un modo per avere KDE aggiornato, anche su versioni LTS? È possibile provare in live le nuovissime versioni di KDE?'''<<BR>>È disponibile '''[[https://neon.kde.org/|KDE neon]]''', derivata non ufficiale di Ubuntu curata direttamente dagli sviluppatori di KDE e basata sulle più recenti versioni LTS. Integra dei repository software aggiuntivi con le ultime versioni dell'ambiente desktop e dei framework Plasma 5, librerie Qt 5, vari tool e altro software del parco KDE. * '''È possibile installare la vecchia versione 3.5 di KDE per computer con risorse hardware limitate?'''<<BR>>Esiste un fork di '''KDE 3.5''' (precedente alle versioni attualmente supportate) denominato '''[[https://www.trinitydesktop.org/index.php|Trinity Desktop Environment]]''' ('''TDE'''). Per approfondire consultare [[#TDE|questo paragrafo]]. <<BR>> == Budgie == <<Immagine(./Budgie.png,300,right)>> '''Budgie''' è un DE abbastanza recente. Sebbene basato su '''GNOME''', da cui eredita la semplicità dell'aspetto classico, è stato costruito ''from scratch''. Comprende il supporto alle nuove applicazioni in GTK+3 e al server grafico Wayland. <<BR>> Pur essendo un desktop moderno, adotta un'impostazione classica per il menu e per l'accesso a programmi e impostazioni. Presente nei repository di Ubuntu a partire dalla versione 16.10, '''Budgie''' è preinstallato nella derivata ufficiale [[https://ubuntubudgie.org/|Ubuntu Budgie]] e in altre distribuzioni GNU/Linux (tra cui [[https://getsol.us/|Solus]], che ne segue lo sviluppo, e Manjaro, in una spin della comunità). ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1 GHz single core || 2 GHz dual core || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 1 GB || 2 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| (ris 800x600) || (ris 1366x768) || ==== FAQ ==== * '''Come si installa Budgie su Ubuntu e derivate?'''<<BR>>Per informazioni sull'installazione di '''Budgie''' consultare la relativa [[AmbienteGrafico/Budgie|guida]]. * '''È possibile provare Budgie in sessione live?'''<<BR>> Sì. È possibile provare il desktop '''Budgie''' su '''Ubuntu''' in sessione live utilizzando la `iso` di '''[[https://ubuntubudgie.org/|Ubuntu Budgie]]'''. <<BR>> == Pantheon == <<Immagine(./pantheon1.png,300,right)>> '''Pantheon''' è l'ambiente desktop creato dagli sviluppatori di '''elementary OS''', derivata non ufficiale di Ubuntu. Nato originariamente come fork di '''GNOME''', '''Pantheon Desktop''' è concepito per essere leggero e minimale, oltre che intuitivo e gradevole da usare (presenta alcuni effetti ed un look moderno, che ricorda vagamente Mac OS X).<<BR>> È constituito di un pannello superiore (Wingpanel), di un menu delle applicazioni (Slingshot), di una dockbar inferiore (Plank) e dal window manager Gala. Non è possibile aggiungere file e collegamenti sul desktop.<<BR>> Possiede inoltre un ecosistema di toolkit e [[https://appcenter.elementary.io/|app specifiche]] progettati appositamente per l'ambiente grafico. '''Pantheon''' è disponibile su elementary OS (l'ultima versione stabile, elementary OS OS 6 Odin, è basata su Ubuntu 20.04 LTS). Pantheon è inoltre installabile tramite repository esterni su Ubuntu e derivate, oltre che su altre distribuzioni GNU/Linux. ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 1 GHz x86 || 1 GHz x86 || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 512 MB || 1GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| (ris 1024x768) || (ris 1024x768) || ==== FAQ ==== * '''Come si installa Pantheon?'''<<BR>>Per informazioni sull'installazione di Pantheon consultare [[AmbienteGrafico/Pantheon|questa pagina]]. * '''È possibile provare Pantheon in modalità live?'''<<BR>>Sì, è possibile scaricare l'immagine `iso` dal sito ufficiale di [[http://elementary.io|elementary OS]]. * '''È possibile abilitare le icone sulla Scrivania di Pantheon?'''<<BR>>Sì. Consultare la relativa [[AmbienteGrafico/Pantheon/AbilitareScrivania|guida]]. Tenere tuttavia presente che Pantheon non è progettato per avere questa caratteristica. <<BR>> == Deepin == <<Immagine(./deepin.png,300,right)>> '''Deepin Desktop Environment''' (abbreviato spesso come '''DDE''') è l'ambiente grafico creato dalla distribuzione cinese '''[[https://www.deepin.org/en/|deepin]]'''.<<BR>> È caratterizzato da un design semplice e intuitivo. Infatti è composto da poche componenti: desktop, Centro di controllo (a cui si accede facilmente dalla parte destra dello schermo) e una dock (configurabile in più modalità, fra cui come pannello). Supporta la modalità di visualizzazione delle finestre in modalità split view, inoltre offre molte applicazioni native (terminale, visualizzatore di immagini, player multimediali, installatore di pacchetti, software center ecc.). È basato principalmente su toolkit Qt5.<<BR>> '''DDE''' è disponibile per alcune delle principali distribuzioni GNU/Linux come Fedora, Arch e Manjaro.<<BR>> * [[https://www.deepin.org/en/dde/|Sito ufficiale del progetto]] ||<rowbgcolor="#cccccc"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Intel Pentium IV 2GHz || Intel Core 2 2Ghz o superiore || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 2 GB || 4 GB || === FAQ === ## * '''Come si installa deepin desktop su Ubuntu?'''<<BR>>Consultare la relativa guida. ## * '''È possibile provare deepin in modalità live?'''<<BR>>Al momento non esiste nessun flavor ufficiale di Ubuntu con i3 preinstallato. Diversi progetti offrono un'immagine live con '''deepin''' preinstallato, a partire ovviamente da '''[[https://www.deepin.org/en/|deepin OS]]''', oppure '''[[https://ubuntudde.com/|UbuntuDDE]]''' (remix non ufficiale della comunità), nonché attraverso le `iso` fornite da altre distribuzioni GNU/Linux (ad esempio Manjaro). <<Anchor(mediamente_prestanti)>> = DE mediamente prestanti = == MATE == <<Immagine(./mate1.png,300,right)>> '''MATE''' è un fork del progetto GNOME 2 . Come '''Xfce''', è un desktop environment molto apprezzato da chi cerca un ambiente grafico classico e leggero, senza rinunciare a qualche piacevole effetto grafico. <<BR>>'''MATE''' è l'ambiente grafico predefinito di [[https://ubuntu-mate.org/|Ubuntu MATE]], derivata ufficiale dalla versione 15.04. È inoltre preinstallato o disponibile nelle principali distribuzioni GNU/Linux (Debian, Linux Mint, Fedora, Arch Linux ecc.). * [[http://mate-desktop.org/it|Sito ufficiale del progetto]] * [[AmbienteGrafico/Mate|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 700 MHz || 1 GHz || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 512 MB || 1 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || '''MATE''' non necessita dell'accelerazione 3D. === FAQ === * '''È possibile provare MATE in versione live?'''<<BR>>Si può provare l'ambiente '''MATE''' in modalità live scaricando la derivata [[https://ubuntu-mate.org/|Ubuntu MATE]]. Per le versioni precedenti di Ubuntu è possibile provare i rilasci di altre derivate non ufficiali, come ad esempio Linux Mint. * '''Posso installare MATE su un vecchio portatile?'''<<BR>>'''MATE''' deriva direttamente da '''GNOME 2''', DE risalente ai primi anni 2000 e sviluppato fino al 2011. Solitamente può funzionare già su computer di metà anni duemila, con almeno 512MB di memoria RAM (consigliata 1 GB). Nel caso si ravvisi una non sufficiente fluidità del sistema, si raccomanda di utilizzare desktop environment più leggeri come '''LXDE'''. <<BR>> == Xfce == <<Immagine(./xfce1.png,300,right)>> '''Xfce''' risulta essere la soluzione ideale per computer datati o con componenti hardware con basse prestazioni, visti i suoi requisiti di sistema. <<BR>> Sviluppato fin dal 1996 e basato su librerie GTK, si caratterizza per un elevato livello di scalabilità e modularità, rendendo così possibili moltissime modifiche e personalizzazioni da parte dell'utente. '''Xfce''' è preinstallato in '''[[http://xubuntu.org/|Xubuntu]]'''. È stato inoltre il DE di altre derivate ufficiali ('''[[http://ubuntustudio.org/|Ubuntu Studio]]''' fino alle versione 20.04 e '''Mythbuntu''' fino all'interruzione del progetto). È inoltre presente o disponibile in altre derivate non ufficiali (Linux Mint, Voyager Live ecc.) oltre che in tutte le principali distribuzioni GNU/Linux. * [[http://www.xfce.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Xfce|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 300 MHz (x86) || 800 MHz || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 256 MB || 512 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || Per l'installazione su macchine con caratteristiche hardware vicine ai requisiti minimi, è consigliabile l'installazione non grafica tramite CD Minimale, la quale richiede solo 128 MB di memoria RAM. Per ulteriori informazioni consultare la pagina [[Installazione/CdMinimale|Installazione da CD minimale]]. === FAQ === * '''Posso provare Xfce in sessione live?'''<<BR>>Sì. È sufficiente scaricare l'immagine `iso` di '''Xubuntu''' disponibile al download nel [[http://www.ubuntu-it.org/derivate/xubuntu|sito di Ubuntu]] o nel [[http://xubuntu.org/getxubuntu/|sito ufficiale]] del progetto. * '''Ho già Ubuntu o un'altra derivata ufficiale installata sul mio PC. Posso usare Xfce?'''<<BR>>Sì. Dopo la sua [[AmbienteGrafico/Xfce/Installazione|installazione]] è possibile accedere alla sessione '''Xfce''' semplicemente selezionandola dalla schermata di accesso al sistema (login manager) ed effettuando il login. * '''Ho installato Xubuntu. Il computer nel complesso funziona ma talvolta muovendo le finestre e riproducendo video appaiono righe "spezzettate". Cosa posso fare?'''<<BR>>Per risolvere tale problema consultare [[AmbienteGrafico/Xfce/Compton|questa guida]]. * '''Sono un ex utente di Windows XP/Vista/7. Come posso rendere il mio desktop più simile a quello di Windows?'''<<BR>>Come già detto, '''Xfce''' è uno dei DE che offre maggiore versatilità. È possibile inserire file, lanciatori e collegamenti personalizzati sulla Scrivania (''xfdesktop4''), oltre che diverse altre modifiche. Si possono inserire e creare applet e lanciatori sul pannello (''xfce4-panel''), o creare pannelli multipli anche in modalità dockbar. Il gestore di file '''Thunar''' permette di creare azioni personalizzate, molto simili a quelle di Explorer di Windows. Per maggiori informazioni consultare le relative pagine: * [[AmbienteGrafico/Xfce/CambiareTema| Cambiare tema]] * [[AmbienteGrafico/Xfce/Modelli| Modelli]] * [[AmbienteGrafico/Xfce/AzioniThunar| Azioni Thunar]] <<BR>> <<Anchor(LXDE)>> == LXDE == <<Immagine(./lxde1.png,300,right)>> '''LXDE''' è uno dei DE più leggeri per GNU/Linux, progettato per dispositivi con basse prestazioni come netbook o vecchi computer. Offre un ambiente desktop semplice e completo, richiedendo minori risorse hardware di Xfce. Fino alla versione 18.04 '''LXDE''' è stato il DE predefinito della derivata ufficiale [[http://lubuntu.me/|Lubuntu]].<<BR>> Da questo progetto è nato il DE [[#LXQt|LXQt]]. Appena installato, '''LXDE''' ha un aspetto simile a Windows XP, con un pannello inferiore e menu in basso a sinistra. Inoltre nelle versioni di Lubuntu precedenti la 18.10 furono aggiunte nel tempo alcune funzionalità atte a rendere intuitive alcune personalizzazioni più comuni (collegamento al Cestino sulla Scrivania, creazione di lanciatori ecc.), colmando quindi in parte la mancanza di strumenti di configurazione nativi in modalità grafica. '''LXDE''' è presente in derivate non ufficiali minori (LXLE, Peppermint), o comunque disponibile in tutte le principali distribuzioni GNU/Linux. * [[http://lxde.org|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Lxde|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Pentium II o Celeron || Pentium III 600 MHz|| ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 128 MB || 512 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || L'hardware richiesto è simile a quello per Windows 98. Dopo l'avvio di X11 e '''LXDE''', l'utilizzo totale di memoria è di circa 145 MB con processore i386 (questo valore può variare in base alle configurazioni di sistema). Tuttavia è possibile che alcuni software di uso comune (browser web, applicazioni multimediali ecc.) richiedano un consumo di risorse hardware maggiore a quello dell'ambiente grafico stesso. Per questo motivo è consigliato avere a disposizione più di 128 MB di RAM. Maggiori informazioni sui requisiti si trovano in [[http://wiki.lxde.org/it/Categoria:Requisiti|questa pagina]]. === FAQ === * '''Come si installa LXDE su Ubuntu?'''<<BR>>Per l'installazione di '''LXDE''' su Ubuntu e derivate seguire le indicazioni contenute nella relativa [[AmbienteGrafico/Lxde/Installazione|guida]]. * '''Posso provare LXDE in sessione live?'''<<BR>>Sì. È sufficiente scaricare l'immagine `iso` di '''Lubuntu''', versione 18.04, disponibile al download nel [[http://www.ubuntu-it.org/derivate/lubuntu|sito di Ubuntu]] o da [[https://cdimage.ubuntu.com/lubuntu/releases/18.04/release/|questo link]]. * '''Posso ancora installare LXDE nelle versioni più recenti di Ubuntu?'''<<BR>> '''LXDE''' è ancora presente nei repository ufficiali di Ubuntu, perciò può essere installato senza problemi. Il metapacchetto di riferimento è ''lxde'' e __non__ ''lubuntu-desktop'' (che in Ubuntu 20.04 e succesive installa [[#LXQt|LXQt]]). * '''Lo sviluppo di LXDE si è interrotto?'''<<BR>>Nonostante attualmente lo sviluppo sia incentrato su LXQt, vengono ancora rilasciati aggiornamenti per LXDE. Per maggiori informazioni consultare il [[https://blog.lxde.org/|blog ufficiale]] e la pagina [[https://github.com/lxde|GitHub]]. <<BR>> <<Anchor(LXQt)>> == LXQt == <<Immagine(./lxqt.png,300,right)>> '''LXQt''' è un DE molto leggero basato sulle librerie Qt, progettato per dispositivi con basse prestazioni come netbook o vecchi computer, pur risultando completo e moderno. È nato dalla fusione dei progetti '''[[#LXDE|LXDE]]''' e '''[[AmbienteGrafico/RazorQt|Razor-qt]]'''. È inoltre un DE di tipo modulare, quindi permette di scegliere liberamente quali componenti usare, compreso il gestore finestre. <<BR>>Appena installato, '''LXQt''' ha un aspetto classico con il pannello inferiore e il menu in basso a sinistra. Tuttavia offre molte possibilità di personalizzazione. '''LXQt''' è un progetto relativamente nuovo e in continuo sviluppo. A partire dalla versione 18.10 ha sostituito LXDE nella derivata Lubuntu. Attualmente è installabile in tutte le principali distribuzioni GNU/Linux. * [[https://lxqt-project.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Lxqt|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Pentium II o Celeron || Pentium III 600 MHz|| ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 256 MB || 512 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || L'hardware richiesto è simile a quello per Windows XP. Dopo l'avvio di X11 e '''LQXt''', l'utilizzo totale di memoria è di circa 160 MB con processore i386 (valore variabile in base alle configurazioni di sistema). Tuttavia è possibile che alcuni software di uso comune (browser web, applicazioni multimediali ecc.) richiedano un consumo di risorse hardware maggiore a quello dell'ambiente grafico stesso. Per questo motivo è consigliato avere a disposizione più di 256 MB di RAM. === FAQ === * '''Come si installa LXQt su Ubuntu?'''<<BR>>Per l'installazione di '''LXQt''' su Ubuntu e derivate seguire le indicazioni contenute nella relativa [[AmbienteGrafico/Lxqt|guida]]. * '''Posso provare LXQt in sessione live?'''<<BR>>È possibile provare '''LXQt''' in sessione live tramite la derivata Lubuntu (a partire dalla versione 18.10) oppure altre distribuzioni (ad esempio una [[https://spins.fedoraproject.org/it/lxqt/|spin di Fedora]].). * '''Quali applicazioni sono presenti?''' <<BR>> Tranne il gestore file '''!PcmanFm-qt''', '''qterminal''' e '''lximage-qt''', '''LXQt''' non ha proprie applicazioni. Si integrano molto bene tutte le applicazioni che usano le stesse librerie Qt, ad esempio le applicazioni per [[#KDE|KDE Plasma]]. <<BR>> <<Anchor(TDE)>> == Trinity == <<Immagine(./tde.png,300,right)>> '''Trinity''' è un ambiente desktop nato come fork dell'ambiente desktop '''KDE''' nella versione 3.5 (precedente a Plasma), con lo scopo di fornire agli utenti un'esperienza utente più simile a quella dello storico '''KDE 3''', pur utilizzando la tecnologia dell'ultima versione '''KDE 5'''. Al momento è il DE predefinito di pochissime distribuzioni GNU/Linux, fra cui [[https://www.q4os.org/index.html|Q4OS]] (basata su Debian). * [[https://www.trinitydesktop.org//|Sito ufficiale del progetto]] (in inglese) * [[AmbienteGrafico/Trinity|Guida wiki di Ubuntu-it]] ==== Requisiti di sistema ==== ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Celeron 300 Mhz || Pentium III 600 MHz || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 128 MB || 256 GB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| ris 800x600 || 1 GB (ris 1366x768) || I requisiti minimi per un'installazione su netbook sono: processore Intel Celeron da 600 MHz, 256 MB di memoria RAM, 3 GB di disco fisso e scheda video con risoluzione 1024x600 px, opzionalmente con supporto per effetti grafici. ==== FAQ ==== * '''È possibile provare Trinity in versione live?'''<<BR>>Al momento non esiste una derivata ufficiale di Ubuntu che utilizzi '''Trinity''' come DE, quindi non è possibile provare '''Trinity''' in live su Ubuntu. Tuttavia sono disponibili al download da [[https://wiki.trinitydesktop.org/LiveCDs|questa pagina]] delle immagini `iso` di diverse distribuzioni con Trinity preinstallato, fra cui delle live basate su Ubuntu create dal team di TDE. * '''Posso installare Trinity sulla mia installazione Ubuntu (o derivata)?'''<<BR>>Sì, tutte le informazioni sono disponibili in [[AmbienteGrafico/Trinity|questa pagina]]. <<BR>> <<Anchor(leggeri)>> = DE leggeri = == Openbox == <<Immagine(./Openbox.png,300,right)>> '''Openbox''' è un DE estremamente minimale e di conseguenza adatto per pc con pochissime risorse e molto datati (oltre 10 anni). Il DE è così scarno di elementi visivi che per aprire il menù non si ha bisogno di un pannello o di pulsanti ma è sufficiente il tasto destro del mouse per aprire il menù contestuale e navigare nel DE.<<BR>>Tecnicamente '''Openbox''' è un gestore delle finestre per X (usato anche in LXDE), ma può essere usato in standalone come ambiente grafico. * [[http://openbox.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Openbox|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Pentium II o Celeron || Pentium III 600 MHz|| ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 128 MB || 512 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || '''Openbox''' non richiede particolari risorse hardware. Tuttavia, è possibile che il parco software da utilizzare (browser web, applicazioni multimediali ecc.) richiedano risorse hardware ben al di sopra dei requisiti minimi. === FAQ === * '''Come posso installare Openbox?'''<<BR>>Consultare [[AmbienteGrafico/Openbox#Installazione|questa guida]], valida per Ubuntu e derivate (anche quelle non ufficiali come Linux Mint, elementary OS ecc.). * '''Posso provare Openbox in sessione live?'''<<BR>>Non esiste al momento una derivata ufficiale di Ubuntu con Openbox. Tuttavia è possibile utilizzare la sessione Openbox integrata in Lubuntu (bisogna effettuare il logout). Inoltre esistono distribuzioni GNU/Linux minori che forniscono immagini live con Openbox come DE (!ArchBang, !BunsenLabs ed altre). <<BR>> == Window Maker == <<Immagine(./WindowMaker.png,300,right)>> '''Window Maker''' (chiamato comunemente anche W Maker), è un window manager per il sistema grafico X Window System. Ha un look-and-feel ispirato all'interfaccia di !OpenStep e NeXTSTEP.<<BR>> '''Window Maker''' è poco esoso di risorse, ma allo stesso tempo rapido, flessibile ed essenziale. Per questi motivi è spesso usato su netbook o computer datati. Al pari di altri ambienti come '''Openbox''' o '''Fluxbox''', è possibile accedere al menu direttamente con un click destro del mouse in una zona libera della scrivania. Quest'ultima integra anche altri strumenti: le Clip, la Dock e le !DockApps. L'aspetto di '''Window Maker''' è personalizzabile configurando svariati temi. <<BR>> Oltre che per Ubuntu e derivate, è possibile utilizzare '''Window Maker''' sulle principali distribuzioni GNU/Linux e su FreeBSD. * [[http://www.windowmaker.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/WindowMaker|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || Pentium 160 || Pentium 3 || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 128 MB || 256 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 1024x768) || === FAQ === * '''È possibile provare Window Maker in versione live?'''<<BR>>Sì, anche se al momento non vengono aggiornate frequentemente. Per maggiori informazioni consultare [[http://wmlive.sourceforge.net/|questa pagina]]. * '''Come posso installare Window Maker?'''<<BR>>Per informazioni relative all'installazione si consiglia di consultare la relativa [[AmbienteGrafico/WindowMaker|guida]]. * '''Posso installare Window Maker sulla mia installazione di Ubuntu (o derivata)?'''<<BR>>Sì. Dopo l'installazione, è possibile accedere alla sessione '''Window Maker''' semplicemente scegliendola dalla schermata di accesso al sistema (login manager) ed effettuando il login. <<BR>> == Enlightenment == <<Immagine(./enlightenment.png,300,right)>> '''Enlightenment''' è un window manager/ambiente DE leggero, adatto a computer con basse prestazioni. È inoltre concepito per essere versatile e configurabile includendo vari effetti grafici, animazioni, pannelli, trasparenze e widget per il desktop. Al primo avvio una procedura guidata aiuta l'utente nel personalizzare '''Enlightenment''' secondo le proprie preferenze e secondo la tipologia di dispositivo (pc desktop, laptop, netbook ecc.). Attualmente le ultime versioni di '''Enlightenment''' sono presenti nei repositories ufficiali di Ubuntu (componente universe). '''Enlightenment''' è inoltre disponibile o installabile in molte distribuzioni GNU/Linux e su FreeBSD. * [[http://www.enlightenment.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Enlightenment17|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 300 MHz || 300 MHz || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 128 MB || 128 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| (ris 800x600) || (ris 800x600) || === FAQ === * '''Come si installa Enlightenment?'''<<BR>>Per procedere con l'installazione consultare la relativa [[http://wiki.ubuntu-it.org/AmbienteGrafico/Enlightenment17|guida]]. * '''È possibile provare Enlightenment in modalità live?'''<<BR>>Al momento non esiste nessun flavor ufficiale con '''Enlightenment''' preinstallato. È però possibile provarlo su altre distribuzioni live GNU/Linux (ad esempio [[http://www.elivecd.org/|Elive]], basata su Debian). In alternativa è possibile provare [[http://bodhilinux.com/|Bodhi Linux]], derivata non ufficiale di Ubuntu, che adotta '''[[http://www.bodhilinux.com/2015/04/28/introducing-the-moksha-desktop/|Moksha Desktop]]''' (fork di '''E17''', la versione 17 di Enlightenment). <<BR>> == Fluxbox == <<Immagine(./fluxbox.png,300,right)>> '''Fluxbox''' è un window manager/ambiente DE molto leggero. Basato su '''Blackbox''', risulta essere una valida soluzione per il recupero e/o l'utilizzo di computer molto datati, sui quali si abbia difficoltà a far funzionare adeguatamente DE di per sé già leggeri come '''Xfce''' e '''LXDE'''.<<BR>> Presenta un aspetto minimale. È dotato di una barra inferiore con data e ora oltre che il selettore dell’area di lavoro. Si accede al menù con un click destro del mouse in una zona libera della Scrivania. '''Fluxbox''' permette di personalizzare il desktop (cambiare lo sfondo, modificare il tema e il menù, aggiungere icone e lanciatori alla scrivania ecc.) sia con strumenti nativi, sia con l'installazione di pacchetti software. '''Fluxbox''' è disponibile per Ubuntu e derivate, Debian e le altre principali distribuzioni GNU/Linux. * [[http://www.fluxbox.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/Fluxbox|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 233 MHz || 1000 MHz || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 96 MB || 128 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| (ris 800x600) || (ris 800x600) || I requisiti di sistema di '''Fluxbox''' sono davvero minimi (senza tool di personalizzazione potrebbero bastare anche solo 48 MB di RAM). Tuttavia è possibile che i software da utilizzare (browser web, applicazioni multimediali ecc.) richiedano un consumo di risorse hardware ben al di sopra dei requisiti minimi del DE stesso. === FAQ === * '''Come si installa Fluxbox? Come posso configurarlo e personalizzarlo?'''<<BR>>Per affiancarlo ad un DE già installato consultare la relativa [[AmbienteGrafico/Fluxbox|guida]]. Per installarlo invece ex novo su un dispositivo molto datato si consiglia l'installazione [[Installazione/CdMinimale|minimale]]. Al termine dell'installazione digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo nano /etc/apt/sources.list }}} eliminare, se presente, il simbolo # nelle righe: {{{ deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ [Ubuntu version] universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ [Ubuntu version]-updates universe }}} Salvare, uscire e digitare: {{{ sudo apt-get update sudo apt-get install xorg xdm fluxbox }}} In alternativa è possibile installare il login manager '''slim''' al posto di '''xdm'''. Per un uso più completo del desktop si consiglia di [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] – anche in seguito – un file manager, un browser web ed altri pacchetti relativi al software che si intende utilizzare. Riavviare infine il pc con il comando:{{{ sudo reboot }}}Per ulteriori informazioni visitare il sito internet di [[http://fluxbox.org/|Fluxbox]] e la [[https://wiki.debian.org/it/FluxBox|pagina Wiki di Debian]] dedicata a '''Fluxbox'''. * '''È possibile provare Fluxbox in modalità live?'''<<BR>>No. In passato erano disponibili derivate non ufficiali di Ubuntu con '''Fluxbox''' preinstallato, ma attualmente non sono più sviluppate e supportare. È possibile provare '''Fluxbox''' in modalità live soltanto tramite altre distribuzioni GNU/Linux non basate su Ubuntu. <<BR>> == IceWM == <<Immagine(./IceWM.png,300,right)>> '''IceWM''' è tra gli environment più leggeri disponibili in Ubuntu. I programmi preinstallati e l’interfaccia scarna e spartana lo rendono poco esoso di risorse. <<BR>> '''IceWM''' può essere configurato tramite un file di testo posizionato in una directory nella home, rendendo quindi semplice copiare e personalizzare le impostazioni. '''IceWM''' integra nella taskbar con il menu un tool che mostra i compiti, visualizza il consumo della rete e della CPU, verifica le e-mail e gestisce un orologio configurabile. * [[https://ice-wm.org/|Sito ufficiale del progetto]] (inglese) * [[AmbienteGrafico/IceWM|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === Un'installazione '''IceWM''' predefinita dipende soltanto dal sistema X Window (con qualsiasi sistema X Window, anche datato, indipendentemente dal fornitore) e libXpm. Pertanto dovrebbe funzionare con velocità sufficiente anche su un vecchio i386, un IPC sparc o qualsiasi altro dispositivo in grado di eseguire X. Con computer leggermente più prestanti, o che non utilizzano vecchie versioni di X, si possono ottenere prestazioni migliori relativamente ad alcune caratteristiche come i bordi sagomati, le cornici gradienti e i menù gradienti. '''IceWM''' richiede un minimo di 64 MB di RAM (128 MB RAM consigliata). '''IceWM Lite''', invece, necessita di almeno 32 MB, anche se si consiglia 64MB. === FAQ === * '''È possibile cambiare il tema di IceWM?'''<<BR>>Sì, basta consultare la [[AmbienteGrafico/IceWM#Configurazione|seguente pagina]]. * '''È possibile installare IceWM su vecchi pc?'''<<BR>>Sì. * '''Esiste una live di IceWM?'''<<BR>>No. Tuttavia è possibile provarlo in sessione live con alcune distribuzioni basate su [[https://www.debian.org/index.it.html|Debian]]. * '''Non riesco a salvare files sul desktop, come faccio?'''<<BR>>Basta seguire le istruzioni contenute in [[AmbienteGrafico/IceWM#Configurazione|questo paragrafo]]. <<BR>> == i3 == <<Immagine(./i3wm.png,300,right)>> '''i3''' è un [[http://en.wikipedia.org/wiki/Tiling_window_manager|tiling window manager]]. Infatti, contrariamente ad altri window manager più diffusi, non permette la sovrapposizione delle finestre (salvo modifica delle impostazioni). Si caratterizza sia per la sua estrema leggerezza e possibilità di personalizzazione, sia per l'interfaccia intenzionalmente scarna e spartana. È possibile gestirne le impostazioni in modalità esclusivamente non grafica, modificando un solo file di configurazione.<<BR>> '''i3''' è disponibile per BSD e per tutte le principali distribuzioni GNU/Linux. * [[https://i3wm.org//|Sito ufficiale del progetto]] (in inglese) * [[http://wiki.ubuntu-it.org/AmbienteGrafico/I3|Guida wiki di Ubuntu-it]] === Requisiti di sistema === ||<rowstyle="background-color: #cccccc;"> || '''Minimi''' || '''Consigliati''' || ||<#f7f7f7>'''CPU''' || 300 MHz || Pentium 4 || ||<#f7f7f7>'''Ram''' || 60 MB || 256 MB || ||<#f7f7f7>'''Scheda video'''|| VGA (ris 800x600) || VGA (ris 800x600) o superiore || '''i3''' funziona anche su computer assai datati sui quali sia possibile eseguire X11, con soli 64 o 128 MB di memoria Ram. È bene però ricordare che, nonostante i bassi requisiti di sistema, spesso i software utilizzati (browser web, applicazioni multimediali ecc.) richiedono un consumo di risorse hardware al di sopra dei requisiti minimi del DE stesso. === FAQ === * '''Come si installa i3?'''<<BR>>Per installare '''i3''' su Ubuntu e derivate consultare [[AmbienteGrafico/I3|questa guida]]. * '''È possibile provare i3 in modalità live?'''<<BR>>Al momento non esiste nessun flavor ufficiale di Ubuntu con i3 preinstallato. Tuttavia è possibile provarlo tramite le immagini live di diversi progetti, ad esempio [[https://regolith-linux.org/|Regolith Linux]] (remix di Ubuntu della comunità), una [[https://spins.fedoraproject.org/it/|spin di Fedora]], la distribuzione [[https://archbang.org/|ArchBang Linux]], una versione della comunità di Manjaro. * '''Come posso personalizzare i3?'''<<BR>>Per informazioni in merito alla configurazione e alla personalizzazione di '''i3''' consultare la relativa [[AmbienteGrafico/I3#Configurazione_e_personalizzazione|guida]]. |
Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi GNU/Linux è il '''logging''', ovvero la registrazione di tutto ciò che accade nel sistema.<<BR>> Queste informazioni hanno un valore inestimabile per utilizzare il sistema in modo cosciente. Inoltre rientrano fra le le prime risorse che è bene controllare per la risoluzione di eventuali problemi e per la ricerca delle relative soluzioni. Infatti i '''file di log''' memorizzano tutte le informazioni riguardanti lo stato del sistema e delle applicazioni, compresi eventuali errori. Ubuntu fornisce informazioni essenziali su eventi, operazioni e altre funzionalità attraverso la registrazione di diverse tipologie file di log.<<BR>> Tranne alcune eccezioni, tali file: * sono semplici file di testo in formato [[https://it.wikipedia.org/wiki/ASCII|ASCII]] standard. * vengono generalmente memorizzati in `/var/log`, la sottodirectory di sistema appositamente dedicata. * possono essere generati dal demone di sistema '''rsyslogd''' oppure creati e gestiti direttamente dalle applicazioni. Questa guida descrive, fra le varie cose: * i principali log di sistema e delle applicazioni, nonché il loro contenuto. * con l'aiuto di esempi pratici, alcuni modi per consultare tali log e registri tramite [[AmministrazioneSistema/Terminale|riga di comando]], al fine di estrarre informazioni utili. * alcuni usi principali del demone di registrazione del sistema '''rsyslogd''', di '''dmesg''' e di '''journal'''. = Esaminare i file di registro = {{{#!wiki note Alcuni file necessitano dei [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione/Sudo|privilegi di amministrazione]] per essere letti. }}} È possibile esaminare i file di registro tramite alcuni fra i [[AmministrazioneSistema/ComandiBase|comandi di base]] e tramite i comandi specifici '''head''' e '''tail'''. == Lettura dei log con i comandi di base == Per visualizzare il contenuto di un determinato file con il comando '''less''' è sufficiente postporre il nome del file al comando, con una sintassi simile alla seguente: {{{ less /var/log/auth.log }}} Il file `/var/log/auth.log` verrà stampato a schermo. Per consultarlo usare i seguenti tasti: * '''le freccie direzionali''' per scorrere il file riga per riga; * '''BARRA SPAZIATRICE''' per andare avanti; * '''B''' per ndare indietro; * '''Q''' per terminare. La ricerca all'interno dei file di log può risultare lunga e difficoltosa a causa delle loro dimensioni. Tale operazione può essere però semplificata attraverso l'uso combinato dei comandi '''less''' e '''grep''', che si occuperà di ricercare stringhe o pattern definiti dall'utente. Di seguito, come esempio, il comando per cercare il termine `sshd` nel file `/var/log/auth.log`:{{{ grep sshd /var/log/auth.log | less }}} == Esaminare i log con il comando head == È possibile consultare l'inizio di un registro usando il comando '''head'''. Tale comando, se usato con la sintassi predefinita, mostra le prime dieci righe di un qualsiasi file di testo. Ad esempio, per consultare gli eventi meno recenti registrati nel log di autorizzazione, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] comando:{{{ head /var/log/auth.log }}} È inoltre possibile consultare un numero diverso di righe tramite l'opzione aggiungendo l'opzione '''-n''' al comando precedente. Ad esempio per consultare le prime venticinque righe del file digitare:{{{ head -n 25 /var/log/auth.log }}} == Esaminare i log con il comando tail == Con il comando '''tail''' è possibile consultare solo la parte finale di un file. Analogamente a '''head''', con le impostazioni predefinite visualizza le ultime dieci righe di un file: {{{ tail /var/log/kern.log }}} Allo stessso modo di '''head''', con l'opzione '''-n''' si può specificare un numero diverso di righe. Ad esempio per consultare le ultime venticinque righe del file `/var/log/kern.log` digitare:{{{ tail -n 25 /var/log/kern.log }}} == Esaminare log in tempo reale == Aggiungendo l'opzione '''-f''' al comando '''tail''' è possibile consultare un registro in ''tempo reale''. Per esempio, se si desidera conoscere in tempo reale i client che accedono al proprio server '''apache''', digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ tail -f /var/log/apache2/access.log }}} = Registri di sistema = Questa sezione della guida si occupa dei cosiddetti log di sistema, ovvero dei file di registro nei quali vengono memorizzati tutti gli eventi che riguardano il funzionamento del sistema, quindi non necessariamente con le altre applicazioni. Esempi di questo tipo sono quelli relativi ai meccanismi di autorizzazione, ai sevizi di sistema, ai messaggi e ai log di sistema veri e propri, detti anche '''syslog'''. <<Anchor(autorizzazione)>> == Log di autorizzazione == Il log di autorizzazione traccia l'uso dei sistemi di autorizzazione, cioè tutti i quei meccanismi di Ubuntu che permettono di autorizzare gli utenti attraverso l'inserimento della propria password: il sistema '''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Pluggable_authentication_modules|PAM]]''', il comando '''[[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|sudo]]''', l'accesso remoto da [[InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh|shell ssh]] ecc. * '''Posizione''': `/var/log/auth.log` * '''Esempio''': {{{ grep ssh /var/log/auth.log | less }}} == Log di debug == Il log di debug fornisce i dettagli dei messaggi di debug provenienti dal sistema e dalle applicazioni che si appoggiano al demone '''rsyslogd''' a livello di «DEBUG». Questi messaggi sono utili per il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Debugging|debug]] di applicazioni, driver e servizi. * '''Posizione''': `/var/log/debug` * '''Esempio''': {{{ grep ACPI /var/log/debug | less }}} == Log del kernel == Il registro di attività del kernel fornisce informazioni dettagliate sullo stato del kernel di Ubuntu. Questi messaggi possono risultare utili, ad esempio, per la risoluzione dei problemi durante l'installazione di un nuovo kernel. * '''Posizione''': `/var/log/kern.log` * '''Esempio''': {{{ grep CPU /var/log/kern.log | less }}} <<Anchor(kernelring)>> == Kernel ring buffer == Il ''kernel ring buffer'' non è un vero e proprio file di log. È piuttosto da considerarsi un'area del kernel in uso che può essere interrogata in modo da ottenere informazioni riguardanti i messaggi di avvio del kernel stesso. A tale scopo è utile usare il comando '''dmesg'''. È possibile vedere tutti i messaggi inviati dal kernel durante la fase di avvio digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ dmesg | less }}} Come per altri comandi, è possibile usarlo insieme al comando '''grep''', allo scopo di ricercare informazioni più specifiche:{{{ dmesg | grep pnp | less }}} {{{#!wiki tip All'avvio del sistema, per impostazione predefinita, lo script `/etc/init.d/bootmisc.sh` lancia il comando '''dmesg''' e ne memorizza i risultati all'interno di `/var/log/dmesg`. Tale file può essere consultato come un qualsiasi altro file di registro. }}} == Log dei messaggi == Questo log contiene i messaggi di informazioni delle applicazioni e degli strumenti di sistema. Questo registro è utile per esaminare messaggi di output provenienti dalle applicazioni e dagli strumenti di sistema che sfruttano il servizio '''rsyslogd''' a livello di «INFO». * '''Posizione''': `/var/log/messages` * '''Esempio''': {{{ grep gconfd /var/log/messages | less }}} ##/var/log/messages potrebbe essere assente == Registro di sistema == Il registro di sistema contiene la stragrande maggioranze delle delle informazioni relative alla configurazione del proprio sistema Ubuntu. È localizzato in `/var/log/syslog` e contiene tutte le altre informazioni non gestite dagli altri registri. Può essere utile consultare questo file di registro quando le informazioni desiderate non sono presenti negli altri log citati in precedenza. == systemd (Journal) == Il gestore di servizi '''[[AmministrazioneSistema/Systemd|systemd]]''' ha un proprio strumento di log chiamato '''journal'''. È uno strumento più recente di '''Syslog''', di cui può essere considerato complementare. In Ubuntu i log di '''journal''' sono conservati nella directory `/var/log/journal`. Può essere configurato tramite il file `/etc/systemd/journald.conf`. Per visualizzare il log di systemd digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ journalctl }}} Può essere utilizzato con numerose opzioni. Per maggiori informazioni digitare il comando:{{{ man journalctl }}} = Registri delle applicazioni = Oltre ai tantissimi log specifici del sistema, è possibile accedere anche ai diversi altri log usati da determinate applicazioni. Elencando il contenuto della sottodirectory `/var/log` è possibile notare dei file contenenti i nomi di alcune applicazioni installate (`/var/log/apache2` come log del server '''Apache''', `/var/log/samba` per il server '''Samba''', `/var/log/wmware-installer` per '''VMware''' ecc.). Questa sezione riporta alcuni esempi specifici dei registri di applicazioni (in particolare quelle usate in ambito server) e le informazioni in essi contenute. == Registro di Apache == I file di registro di '''apache''' vengono memorizzati nella cartella `/var/log/apache2`. All'interno di questa directory sono presenti due differenti file di log: `/var/log/apache2/access.log` contenente le informazioni riguardanti le richieste di accesso al server, `/var/log/apache2/error.log` contenente i messaggi d'errore. * '''Posizione''': `/var/log/apache2/` * '''Esempi''': {{{ grep "82.211.81.166" /var/log/apache2/access.log | less grep "Mac OS X" /var/log/apache2/access.log | less grep "shutting down" /var/log/apache2/error.log | less }}} == Registro del sistema di stampa CUPS == Anche '''CUPS''' ('''Common Unix Printing System''') registra la propria attività all'interno di un file di log. Nel caso si debba risolvere qualche problema legato al servizio di stampa di Ubuntu, tale registro potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza. * '''Posizione''': `/var/log/cups/error_log` * '''Esempio''': {{{ grep reload /var/log/cups/error_log | less }}} == Log di Rootkit Hunter == Il comando '''rkhunter''' effettua dei controlli nel sistema per verificare la presenza di ''backdoor'', ''sniffer'', ''rootkit'' e altre applicazioni indesiderate. * '''Posizione''': `/var/log/rkhunter.log` * '''Esempio''': {{{ grep WARNING /var/log/rkhunter.log | less }}} == Registro di Samba == Il server '''Samba''' è solitamente usato per la condivisione di file fra sistemi compatibili. '''Samba''' conserva tre tipi di log differenti nella sottodirectory `/var/log/samba`: * `log.nmbd`: annota tutti i messaggi relativi al NETBIOS Samba sopra la funzionalità dell'IP; * `log.smbd`: annota tutti i messaggi relativi alle funzionalità del SMB/CIFS Samba; * `log.[IP_ADDRESS]`: annota i messaggi relativi alle richieste per i servizi dall'indirizzo IP presente nel nome del file, per esempio `log.192.168.1.1`. * '''Posizione''': `/var/log/samba` * '''Esempio''': {{{ grep "master browser" /var/log/samba/log.nmbd | less less /var/log/samba/log.nmbd grep started /var/log/samba/log.smbd | less less /var/log/samba/log.192.168.99.99 }}} == Registro di X == Il server grafico '''X''' memorizza le proprie attività all'interno del file `/var/log/Xorg.0.log`. * '''Posizione''': `/var/log/Xorg.0.log` * '''Esempio''': {{{ grep freetype /var/log/Xorg.0.log | less }}} = Log non umanamente intellegibili = Tra i vari file presenti in `/var/log` ve ne sono alcuni destinati ad essere letti da particolari applicazioni, non necessariamente da esseri umani. Quelli che seguono sono degli esempi di questi particolari tipi di registro. == Registro degli accessi falliti == È possibile visualizzare il log degli accessi falliti al sistema tramite il comando '''faillog'''. * '''Posizione''': `/var/log/faillog` * '''Esempio''': {{{ faillog }}} == Registro degli ultimi accessi == È possibile esaminare il registro degli ultimi accessi effettuati tramite il comando '''lastlog'''. * '''Posizione''': `/var/log/lastlog` * '''Esempio''': {{{ lastlog | less }}} == Registro degli accessi == È possibile esaminare il registro in questione in modo da conoscere gli utenti attualmente loggati nel sistema attraverso il comando '''who'''. * '''Posizione''': {{{/var/log/wtmp}}} * '''Esempio''': {{{ who }}} ##correggere da qui = System Logging Daemon = '''rsyslogd''' è un servizio di sistema che ha il compito di gestire, ricevere, reindirizzare (in locale o attraverso la rete) e memorizzare i messaggi di log proveniente dagli altri sottosistemi (servizi, applicazioni ecc.).<<BR>> In Ubuntu ha da tempo sostituito '''syslogd''', un servizio equivalente precedentemente utilizzato nei sistemi unix-like, con cui è in gran parte retrocompatibile (ad esempio possono essere facilmente esportate le regole di '''syslogd''' in '''rsyslogd'''). == Configurazione == Il file `/etc/rsyslog.conf` contiene la configurazione del servizio '''rsyslogd'''. Per informazioni sul contenuto digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ man /etc/rsyslog.conf }}} == Inviare messaggi al registro di sistema == Una delle funzionalità del comando '''logger''' permette di inserire messaggi in uno dei log di sistema in modo arbitrario. Questo è uno strumento molto potente che è possibile usare quando è necessario inserire delle informazioni all'interno del log del sistema, oppure all'interno di script amministrativi. Il seguente esempio mostra un ipotetico utente `mario` che inserisce un messaggio in `/var/log/syslog` dopo una modifica effettuata ad un file di configurazione del sistema:{{{ logger Ho modificato il file /etc/fstab }}} Nel file `/var/log/syslog` comparirà una riga simile alla seguente:{{{ Jan 12 23:17:02 localhost mario: Ho modificato il file /etc/fstab }}} {{{#!wiki tip È possibile usare il comando '''logger''' all'interno di [[Programmazione/Script|script]], i cui risultati saranno visibili sia come output nel terminale sia all'interno del file `/var/log/syslog`. }}} == Rotazione dei log == ##completare guida su logrotate e inserire link A intervalli di tempo predefiniti, i file di log vengono prima ''ruotati'', ovvero automaticamente rinominati e sostituiti da nuovi file, dunque compressi con '''gzip''', allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla loro memorizzazione, mantenendoli però sempre disponibili per controlli futuri. Il comando '''logrotate''' si occupa della rotazione dei file di log. Di norma, '''logrotate''', il cui file di configurazione risiede in {{{/etc/logrotate.conf}}}, viene lanciato a intervalli periodici dal servizio [[AmministrazioneSistema/Cron|cron]]. <<Anchor(risorse)>> = Ulteriori risorse = * [[https://help.ubuntu.com/community/LinuxLogFiles|Documento originale del wiki internazionale]] (non aggiornato) * [[https://wiki.ubuntu.com/FoundationsTeam/Specs/Rsyslogd|Rsyslogd sul wiki internazionale]] * [[https://wiki.debian.org/Rsyslog|Rsyslog]] (Wiki Debian internazionale) * [[https://guide.debianizzati.org/index.php/Old:Configurare_un_server_Syslog_su_Debian|Server Syslog su Debian]] * [[https://access.redhat.com/documentation/en-us/red_hat_enterprise_linux/7/html/system_administrators_guide/ch-viewing_and_managing_log_files|Viewing and Managing Log Files]] (Documentazione Red Hat) * [[https://www.linuxfoundation.org/blog/blog/classic-sysadmin-viewing-linux-logs-from-the-command-line|Viewing Linux Logs from the Command Line]] * [[https://manpages.ubuntu.com/manpages/bionic/man1/journalctl.1.html|journalctl]] (pagina man) |
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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi GNU/Linux è il logging, ovvero la registrazione di tutto ciò che accade nel sistema.
Queste informazioni hanno un valore inestimabile per utilizzare il sistema in modo cosciente. Inoltre rientrano fra le le prime risorse che è bene controllare per la risoluzione di eventuali problemi e per la ricerca delle relative soluzioni. Infatti i file di log memorizzano tutte le informazioni riguardanti lo stato del sistema e delle applicazioni, compresi eventuali errori.
Ubuntu fornisce informazioni essenziali su eventi, operazioni e altre funzionalità attraverso la registrazione di diverse tipologie file di log.
Tranne alcune eccezioni, tali file:
sono semplici file di testo in formato ASCII standard.
vengono generalmente memorizzati in /var/log, la sottodirectory di sistema appositamente dedicata.
possono essere generati dal demone di sistema rsyslogd oppure creati e gestiti direttamente dalle applicazioni.
Questa guida descrive, fra le varie cose:
- i principali log di sistema e delle applicazioni, nonché il loro contenuto.
con l'aiuto di esempi pratici, alcuni modi per consultare tali log e registri tramite riga di comando, al fine di estrarre informazioni utili.
alcuni usi principali del demone di registrazione del sistema rsyslogd, di dmesg e di journal.
Esaminare i file di registro
Alcuni file necessitano dei privilegi di amministrazione per essere letti.
È possibile esaminare i file di registro tramite alcuni fra i comandi di base e tramite i comandi specifici head e tail.
Lettura dei log con i comandi di base
Per visualizzare il contenuto di un determinato file con il comando less è sufficiente postporre il nome del file al comando, con una sintassi simile alla seguente:
less /var/log/auth.log
Il file /var/log/auth.log verrà stampato a schermo. Per consultarlo usare i seguenti tasti:
le freccie direzionali per scorrere il file riga per riga;
BARRA SPAZIATRICE per andare avanti;
B per ndare indietro;
Q per terminare.
La ricerca all'interno dei file di log può risultare lunga e difficoltosa a causa delle loro dimensioni. Tale operazione può essere però semplificata attraverso l'uso combinato dei comandi less e grep, che si occuperà di ricercare stringhe o pattern definiti dall'utente. Di seguito, come esempio, il comando per cercare il termine sshd nel file /var/log/auth.log:
grep sshd /var/log/auth.log | less
Esaminare i log con il comando head
È possibile consultare l'inizio di un registro usando il comando head. Tale comando, se usato con la sintassi predefinita, mostra le prime dieci righe di un qualsiasi file di testo. Ad esempio, per consultare gli eventi meno recenti registrati nel log di autorizzazione, digitare nel terminale comando:
head /var/log/auth.log
È inoltre possibile consultare un numero diverso di righe tramite l'opzione aggiungendo l'opzione -n al comando precedente. Ad esempio per consultare le prime venticinque righe del file digitare:
head -n 25 /var/log/auth.log
Esaminare i log con il comando tail
Con il comando tail è possibile consultare solo la parte finale di un file. Analogamente a head, con le impostazioni predefinite visualizza le ultime dieci righe di un file:
tail /var/log/kern.log
Allo stessso modo di head, con l'opzione -n si può specificare un numero diverso di righe. Ad esempio per consultare le ultime venticinque righe del file /var/log/kern.log digitare:
tail -n 25 /var/log/kern.log
Esaminare log in tempo reale
Aggiungendo l'opzione -f al comando tail è possibile consultare un registro in tempo reale. Per esempio, se si desidera conoscere in tempo reale i client che accedono al proprio server apache, digitare nel terminale il seguente comando:
tail -f /var/log/apache2/access.log
Registri di sistema
Questa sezione della guida si occupa dei cosiddetti log di sistema, ovvero dei file di registro nei quali vengono memorizzati tutti gli eventi che riguardano il funzionamento del sistema, quindi non necessariamente con le altre applicazioni.
Esempi di questo tipo sono quelli relativi ai meccanismi di autorizzazione, ai sevizi di sistema, ai messaggi e ai log di sistema veri e propri, detti anche syslog.
Log di autorizzazione
Il log di autorizzazione traccia l'uso dei sistemi di autorizzazione, cioè tutti i quei meccanismi di Ubuntu che permettono di autorizzare gli utenti attraverso l'inserimento della propria password: il sistema PAM, il comando sudo, l'accesso remoto da shell ssh ecc.
Posizione: /var/log/auth.log
Esempio:
grep ssh /var/log/auth.log | less
Log di debug
Il log di debug fornisce i dettagli dei messaggi di debug provenienti dal sistema e dalle applicazioni che si appoggiano al demone rsyslogd a livello di «DEBUG». Questi messaggi sono utili per il debug di applicazioni, driver e servizi.
Posizione: /var/log/debug
Esempio:
grep ACPI /var/log/debug | less
Log del kernel
Il registro di attività del kernel fornisce informazioni dettagliate sullo stato del kernel di Ubuntu. Questi messaggi possono risultare utili, ad esempio, per la risoluzione dei problemi durante l'installazione di un nuovo kernel.
Posizione: /var/log/kern.log
Esempio:
grep CPU /var/log/kern.log | less
Kernel ring buffer
Il kernel ring buffer non è un vero e proprio file di log. È piuttosto da considerarsi un'area del kernel in uso che può essere interrogata in modo da ottenere informazioni riguardanti i messaggi di avvio del kernel stesso. A tale scopo è utile usare il comando dmesg. È possibile vedere tutti i messaggi inviati dal kernel durante la fase di avvio digitando il seguente comando in un terminale:
dmesg | less
Come per altri comandi, è possibile usarlo insieme al comando grep, allo scopo di ricercare informazioni più specifiche:
dmesg | grep pnp | less
All'avvio del sistema, per impostazione predefinita, lo script /etc/init.d/bootmisc.sh lancia il comando dmesg e ne memorizza i risultati all'interno di /var/log/dmesg. Tale file può essere consultato come un qualsiasi altro file di registro.
Log dei messaggi
Questo log contiene i messaggi di informazioni delle applicazioni e degli strumenti di sistema. Questo registro è utile per esaminare messaggi di output provenienti dalle applicazioni e dagli strumenti di sistema che sfruttano il servizio rsyslogd a livello di «INFO».
Posizione: /var/log/messages
Esempio:
grep gconfd /var/log/messages | less
Registro di sistema
Il registro di sistema contiene la stragrande maggioranze delle delle informazioni relative alla configurazione del proprio sistema Ubuntu. È localizzato in /var/log/syslog e contiene tutte le altre informazioni non gestite dagli altri registri.
Può essere utile consultare questo file di registro quando le informazioni desiderate non sono presenti negli altri log citati in precedenza.
systemd (Journal)
Il gestore di servizi systemd ha un proprio strumento di log chiamato journal. È uno strumento più recente di Syslog, di cui può essere considerato complementare.
In Ubuntu i log di journal sono conservati nella directory /var/log/journal. Può essere configurato tramite il file /etc/systemd/journald.conf.
Per visualizzare il log di systemd digitare nel terminale:
journalctl
Può essere utilizzato con numerose opzioni. Per maggiori informazioni digitare il comando:
man journalctl
Registri delle applicazioni
Oltre ai tantissimi log specifici del sistema, è possibile accedere anche ai diversi altri log usati da determinate applicazioni.
Elencando il contenuto della sottodirectory /var/log è possibile notare dei file contenenti i nomi di alcune applicazioni installate (/var/log/apache2 come log del server Apache, /var/log/samba per il server Samba, /var/log/wmware-installer per VMware ecc.). Questa sezione riporta alcuni esempi specifici dei registri di applicazioni (in particolare quelle usate in ambito server) e le informazioni in essi contenute.
Registro di Apache
I file di registro di apache vengono memorizzati nella cartella /var/log/apache2. All'interno di questa directory sono presenti due differenti file di log: /var/log/apache2/access.log contenente le informazioni riguardanti le richieste di accesso al server, /var/log/apache2/error.log contenente i messaggi d'errore.
Posizione: /var/log/apache2/
Esempi:
grep "82.211.81.166" /var/log/apache2/access.log | less grep "Mac OS X" /var/log/apache2/access.log | less grep "shutting down" /var/log/apache2/error.log | less
Registro del sistema di stampa CUPS
Anche CUPS (Common Unix Printing System) registra la propria attività all'interno di un file di log. Nel caso si debba risolvere qualche problema legato al servizio di stampa di Ubuntu, tale registro potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza.
Posizione: /var/log/cups/error_log
Esempio:
grep reload /var/log/cups/error_log | less
Log di Rootkit Hunter
Il comando rkhunter effettua dei controlli nel sistema per verificare la presenza di backdoor, sniffer, rootkit e altre applicazioni indesiderate.
Posizione: /var/log/rkhunter.log
Esempio:
grep WARNING /var/log/rkhunter.log | less
Registro di Samba
Il server Samba è solitamente usato per la condivisione di file fra sistemi compatibili. Samba conserva tre tipi di log differenti nella sottodirectory /var/log/samba:
log.nmbd: annota tutti i messaggi relativi al NETBIOS Samba sopra la funzionalità dell'IP;
log.smbd: annota tutti i messaggi relativi alle funzionalità del SMB/CIFS Samba;
log.[IP_ADDRESS]: annota i messaggi relativi alle richieste per i servizi dall'indirizzo IP presente nel nome del file, per esempio log.192.168.1.1.
Posizione: /var/log/samba
Esempio:
grep "master browser" /var/log/samba/log.nmbd | less less /var/log/samba/log.nmbd grep started /var/log/samba/log.smbd | less less /var/log/samba/log.192.168.99.99
Registro di X
Il server grafico X memorizza le proprie attività all'interno del file /var/log/Xorg.0.log.
Posizione: /var/log/Xorg.0.log
Esempio:
grep freetype /var/log/Xorg.0.log | less
Log non umanamente intellegibili
Tra i vari file presenti in /var/log ve ne sono alcuni destinati ad essere letti da particolari applicazioni, non necessariamente da esseri umani. Quelli che seguono sono degli esempi di questi particolari tipi di registro.
Registro degli accessi falliti
È possibile visualizzare il log degli accessi falliti al sistema tramite il comando faillog.
Posizione: /var/log/faillog
Esempio:
faillog
Registro degli ultimi accessi
È possibile esaminare il registro degli ultimi accessi effettuati tramite il comando lastlog.
Posizione: /var/log/lastlog
Esempio:
lastlog | less
Registro degli accessi
È possibile esaminare il registro in questione in modo da conoscere gli utenti attualmente loggati nel sistema attraverso il comando who.
Posizione: /var/log/wtmp
Esempio:
who
System Logging Daemon
rsyslogd è un servizio di sistema che ha il compito di gestire, ricevere, reindirizzare (in locale o attraverso la rete) e memorizzare i messaggi di log proveniente dagli altri sottosistemi (servizi, applicazioni ecc.).
In Ubuntu ha da tempo sostituito syslogd, un servizio equivalente precedentemente utilizzato nei sistemi unix-like, con cui è in gran parte retrocompatibile (ad esempio possono essere facilmente esportate le regole di syslogd in rsyslogd).
Configurazione
Il file /etc/rsyslog.conf contiene la configurazione del servizio rsyslogd. Per informazioni sul contenuto digitare nel terminale il seguente comando:
man /etc/rsyslog.conf
Inviare messaggi al registro di sistema
Una delle funzionalità del comando logger permette di inserire messaggi in uno dei log di sistema in modo arbitrario. Questo è uno strumento molto potente che è possibile usare quando è necessario inserire delle informazioni all'interno del log del sistema, oppure all'interno di script amministrativi.
Il seguente esempio mostra un ipotetico utente mario che inserisce un messaggio in /var/log/syslog dopo una modifica effettuata ad un file di configurazione del sistema:
logger Ho modificato il file /etc/fstab
Nel file /var/log/syslog comparirà una riga simile alla seguente:
Jan 12 23:17:02 localhost mario: Ho modificato il file /etc/fstab
È possibile usare il comando logger all'interno di script, i cui risultati saranno visibili sia come output nel terminale sia all'interno del file /var/log/syslog.
Rotazione dei log
A intervalli di tempo predefiniti, i file di log vengono prima ruotati, ovvero automaticamente rinominati e sostituiti da nuovi file, dunque compressi con gzip, allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla loro memorizzazione, mantenendoli però sempre disponibili per controlli futuri.
Il comando logrotate si occupa della rotazione dei file di log. Di norma, logrotate, il cui file di configurazione risiede in /etc/logrotate.conf, viene lanciato a intervalli periodici dal servizio cron.
Ulteriori risorse
Documento originale del wiki internazionale (non aggiornato)
Rsyslog (Wiki Debian internazionale)
Viewing and Managing Log Files (Documentazione Red Hat)
journalctl (pagina man)