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<<Indice>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=626470";)>>
<<Include(NuoviStrumentiWiki/PaginaDiProva)>>
<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=3854842"; rilasci="22.04 20.04")>> 
Linea 11: Linea 12:
La presente guida illustra diversi metodi tramite i quali è possibile identificare l'hardware presente nel computer e/o le periferiche ad esso collegate.

== VendorID ==

Quando si collega una periferica al computer, essa viene riconosciuta dal sistema operativo in base al «Vendor_ID:Hardware_ID», una coppia di numeri univoca utile per l'identificazione dell'hardware e del relativo produttore.

Ogni produttore possiede il suo «VendorID», ogni periferica il suo «Hardware_ID» univoco. Sempre più spesso però, alcuni produttori comprano lotti di periferiche da un costruttore che poi commercializzano con il proprio marchio, senza nemmeno cambiare il «Vendor_ID:Hardware_ID».

Ciò pone l'acquirente davanti ad un mercato nel quale coesistono periferiche realizzate da una casa costruttrice (dunque identificate da un solo «Vendor_ID:Hardware_ID»), ma vendute da una miriade di piccoli rivenditori che di proprio mettono solo il marchio e da altre periferiche, in tutto e per tutto identiche fra di loro, ma con «Vendor_ID:Hardware_ID» differenti.

Sapendo ciò è più facile in tutti i sistemi operativi, compreso Windows, gestire le periferiche, in quanto esisterà un singolo driver per tutte le periferiche uguali tra loro, ma di marche diverse, anche se hanno dati identificativi differenti.

Quello che segue è un esempio di una situazione ormai molto comune:

||<style="background-color:#cccccc ; ":>'''Marca'''||<style="background-color:#cccccc ; ":>'''Vendor_ID:Hardware_ID''' ||
||<:> A ||<:> AFBD:0001 ||
||<:> B ||<:> AFBD:0001 ||
||<:> C ||<:> FFDE:1000 ||
||<:> D ||<:> CDE0:1234 ||
||<:> E ||<:> AFBD:0001 ||
 
Tutte queste periferiche, fisicamente identiche, possono essere gestite dallo stesso driver.

Come ulteriore esempio, considerare la scheda «!WiFi USB Wi-Fi Finder della All``Net» il cui ID è «157E:3204». Tale scheda è perfettamente identica alla «AG-225H» prodotta dalla ZYxel il cui ID è «0586:3409».

Le due schede sono talmente identiche che con un aggiornamento del firmware rilasciato dalla ZYxel è possibile fare l'aggiornamento anche alla scheda della All``Net.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Può accadere che una periferica non venga riconosciuta. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la periferica sia nuova e non sia ancora supportata dal kernel in uso, oppure che questa sia stata disabilitata nel [[http://it.wikipedia.org/wiki/BIOS|BIOS]] del pc. In quest'ultimo caso caricare le impostazioni di default del BIOS''. ||

= Tramite riga di comando =

Di seguito sono riportati i principali comandi eseguibili via [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] per ottenere informazioni sull'hardware in uso.<<BR>>Questi comandi sono generalmente preabilitati in Ubuntu, o più in generale nelle distribuzioni GNU/linux.

<<Anchor(lspci)>>
== lspci ==

'''lspci''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Peripheral_Component_Interconnect|PCI]]'' collegate al proprio computer. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lspci
}}}

== lspcmcia ==

'''lspcmcia''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/PC_Card|pcmcia]]''. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lspcmcia
}}}

<<Anchor(lsusb)>>
== lsusb ==

'''lsusb''' è uno strumento utile per il riconoscimento delle periferiche ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/USB|USB]]'' collegate al proprio computer. Per avviarlo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lsusb
}}}

In alcuni casi potrebbe essere utile consultare il [[AmministrazioneSistema/LogDiSistema#kernelring|kernel ring buffer]], in modo da tracciare gli eventi che accadono all'inserimento della periferica.

Un esempio di output di '''lsusb''' è il seguente:{{{
Bus 002 Device 003: ID 067b:3507 Prolific Technology, Inc. PL3507 ATAPI6 Bridge
Bus 002 Device 002: ID 157e:3204
Bus 002 Device 001: ID 0000:0000
Bus 001 Device 001: ID 0000:0000
}}}

Nell'esempio precedente si può vedere con esattezza il tipo della periferica collegata.

== iwconfig ==

Lo strumento '''iwconfig''' serve per identificare periferiche di rete ''wireless''.<<BR>>
Per accertarsi che la propria scheda wifi sia stata correttamente rilevata, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
iwconfig
}}}
Se le periiferiche rilevate non hanno estensione wireless, l'output del comando sarà simile al seguente:{{{
lo no wireless extensions.

eth0 no wireless extensions.
}}}
Ciò significa che la propria scheda non è stata rilevata o necessita dell' [[Hardware/AbilitareDriverProprietari| abilitazione di driver proprietari]].

Se venisse riscontrato che non esiste un driver per la periferica, consultare [Hardware/DispositiviSenzaFili#Wireless|questa pagina]].

Ulteriori informazioni sul dispositivo wifi possono essere ricavate tramite lo strumento '''[[#lshw|lshw]]'''.

== dmidecode ==

'''dmidecode''' stampa a video tutte le informazioni sul ''BIOS''. A tale scopo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
sudo dmidecode
}}}

== cpuinfo ==

Le informazioni relative alla ''[[https://it.wikipedia.org/wiki/CPU|CPU]]''' del computer (detta comunemente "processore") sono presenti nel file `/proc/cpuinfo`. Per stampare a video queste informazioni, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
cat /proc/cpuinfo
}}}

Se nell'output del comando è presente la dicitura `lm` (long mode), si è in possesso di una CPU a [[Hardware/Architettura64Bit|64bit]].<<BR>>
Per ottenere altre informazioni importanti sulla CPU tramite i ''flag'' (ad esempio se supporta il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Physical_Address_Extension|PAE]]), digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
grep flags /proc/cpuinfo
}}}

Il seguente è un esempio di output per una CPU 64bit:
Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi GNU/Linux è la registrazione di tutto ciò che accade nel sistema (''logging'').<<BR>>
Queste informazioni hanno un valore inestimabile per utilizzare il sistema in modo cosciente, e dovrebbero essere fra le prime risorse utilizzate per la risoluzione dei problemi e la ricerca delle soluzioni.
I ''file di log'' memorizzano tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute del sistema e delle applicazioni.

Ubuntu fornisce informazioni essenziali su eventi, operazioni e altre funzionalità attraverso la registrazione di diversi file di log.<<BR>>
Tali file non sono altro che semplici file di testo in formato [[https://it.wikipedia.org/wiki/ASCII|ASCII]] standard e generalmente vengono memorizzati nella sottodirectory di sistema `/var/log`.<<BR>>
La maggior parte dei file di log viene generata dal demone di sistema '''rsyslogd''', mentre altri vengono creati e gestiti direttamente dalle applicazioni che ne salvano una propria copia direttamente in `/var/log`.

Questa guida descrive i principali log di sistema e il loro contenuto con degli esempi. Inoltre, verranno descritti alcuni esempi sul modo di estrarre le informazioni utili da tali registri, facendo uso dei soli strumenti disponibili da [[AmministrazioneSistema/Terminale|riga di comando]].<<BR>>
Viene illustrato, inoltre, il funzionamento e la configurazione del demone di registrazione del sistema '''rsyslogd'''.

= Esaminare i file di registro =

{{{#!wiki note
Alcuni file necessitano dei [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione/Sudo|privilegi di amministrazione]] per essere letti.
}}}

È possibile esaminare i file di registro tramite alcuni fra i [[AmministrazioneSistema/ComandiBase|comandi di base]] e tramite i comandi specifici '''head''' e '''tail'''.

== Lettura dei log con i comandi di base ==

Per visualizzare il contenuto di un determinato file con il comando '''less''' è sufficiente postporre il nome del file al comando, con una sintassi simile alla seguente:
Linea 111: Linea 35:
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 cx16 xtpr lahf_lm
}}}


<<Anchor(lshw)>>
== lshw ==

'''lshw''' riassume la configurazione dell'hardware presente nella propria macchina. Di ogni periferica viene riportato, tra le varie informazioni, il driver o modulo del kernel utilizzato per il suo funzionamento. Grazie a questa informazione è possibile capire se il gestore delle periferiche ha assegnato ad esse il giusto driver.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'' '''lshw''' non è in grado di rilevare le periferiche firewire. Per fare ciò è necessario utilizzare '''dmesg'''.'' ||

Per un utilizzo base del programma, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
lshw
}}}

La sintassi completa del comando è la seguente:{{{
sudo lshw [- eventuali opzioni]
}}}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Il comando richiede i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] per ottenere informazioni complete.'' ||

Nella tabella sono elencate alcune opzioni disponibili con il comando '''lshw''':
||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;" :10%>'''Opzione''' ||<:>'''Risultato''' ||
||<:>'''-c'''|| mostra solo certe classi del hardware (cpu, multimedia, network, ecc.)||
||<:>'''-sanitize'''|| uscita ripulita (rimuove informazioni e dati sensibili) ||
||<:>'''-numeric'''|| uscita ID numerica (per PCI, USB, ecc.) ||

Alcuni esempi di uso del comando '''lshw''':

 * Ottenere un breve elenco delle periferiche presenti nel sistema:{{{
sudo lshw -short
}}}
 * Mostrare le caratteristiche delle cpu:{{{
sudo lshw -c cpu
}}}
 * Mostrare le schede di rete senza dati sensibili:{{{
sudo lshw -sanitize -c network
}}}
 * Mostrare i numeri esadecimali delle schede audio video:{{{
sudo lshw -numeric -c multimedia
}}}

<<Anchor(esportare)>>
== Esportare in un file le informazioni sull'hardware ==

Le informazioni mostrate dai comandi precedenti sono talvolta troppo lunghe per essere agevolmente consultate nel terminale.

Pertanto talvolta può risultare utile l'uso della redirect (carattere «'''>'''») per salvare risultato del comando in un file di testo nella propria cartella '''Home'''. Ad esempio tramite il comando:{{{
sudo lshw > profilo_hardware.txt
}}}
verrà esportato il risultato di '''lshw''' nel file di testo `profilo_hardware.txt`.
In alternativa è possibile salvare il risultato del comando in formato HTML con il comando: {{{
sudo lshw -html > profilo_hardware.html
}}}

= Reperire informazioni su una nuova periferica =

Usando lo strumento del precedente [[#esportare|paragrafo]], è possibile ottenere informazioni su una nuova periferica collegata al computer.
 0. Prima di collegare la nuova periferica, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando: {{{
sudo lshw > vecchio_profilo_hardware.txt
}}}
 0. Collegare la periferica e digitare il comando: {{{
sudo lshw > nuovo_profilo_hardware.txt
}}}
 0. Verranno così creati i file `vecchio_profilo_hardware.txt` e `nuovo_profilo_hardware.txt`. Per evidenziare le differenze fra i file `vecchio_profilo_hardware.txt` e `nuovo_profilo_hardware.txt`, digitare il comando: {{{
diff vecchio_profilo_hardware.txt nuovo_profilo_hardware.txt
}}}
 Verranno mostrate solo le informazioni relative alla nuova periferica appena collegata.

In alternativa si può collegare il dispositivo e digitare il comando:{{{
dmesg |tail
}}}
che mostrerà le ultime righe del comando dmesg.

= Interfacce grafiche =

Esistono programmi che permettono di visualizzare da interfaccia l'hardware presente sul proprio sistema o ad esso collegato.

E' possibile installare i pacchetti:

 * [[apt://lshw-gtk | lshw-gtk]] '''''Sistema → Preferenze → Hardware Lister'''''

 * [[apt://sysinfo | sysinfo]] '''''Applicazioni → Strumenti di sistema → Sysinfo'''''

 * [[apt://hardinfo | hardinfo]] '''''Applicazioni → Preferenze → System Profiler and Benchmark'''''

 * [[apt://gnome-device-manager | gnome-device-manager]] '''''Applicazioni → Strumenti di sistema → Device Manager'''''

'''Kubuntu''' è dotato di '''KInfoCenter''', il centro di informazioni hardware di [[AmbienteGrafico/Kde|KDE]], per avviarlo '''''Menu K → Sistema → KInfoCenter (Centro Informazioni)'''''.
less /var/log/auth.log
}}}

Il file `/var/log/auth.log` verrà stampato a schermo. Per consultarlo usare i seguenti tasti:
 * '''le freccie direzionali''' per scorrere il file riga per riga;
 * '''BARRA SPAZIATRICE''' per andare avanti;
 * '''B''' per ndare indietro;
 * '''Q''' per terminare.

La ricerca all'interno dei file di log può risultare lunga e difficoltosa a causa delle loro dimensioni. Tale operazione può essere però semplificata attraverso l'uso combinato dei comandi '''less''' e '''grep''', che si occuperà di ricercare stringhe o pattern definiti dall'utente. Di seguito, come esempio, il comando per cercare il termine `sshd` nel file `/var/log/auth.log`:{{{
grep sshd /var/log/auth.log | less
}}}

== Esaminare i log con il comando head ==

È possibile consultare l'inizio di un registro usando il comando '''head'''. Tale comando, se usato con la sintassi predefinita, mostra le prime dieci righe di un qualsiasi file di testo. Ad esempio, per consultare gli eventi meno recenti registrati nel log di autorizzazione, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] comando:{{{
head /var/log/auth.log
}}}

È inoltre possibile consultare un numero diverso di righe tramite l'opzione aggiungendo l'opzione '''-n''' al comando precedente. Ad esempio per consultare le prime venticinque righe del file digitare:{{{
head -n 25 /var/log/auth.log
}}}

== Esaminare i log con il comando tail ==

Con il comando '''tail''' è possibile consultare solo la parte finale di un file. Analogamente a '''head''', con le impostazioni predefinite visualizza le ultime dieci righe di un file: {{{
tail /var/log/kern.log
}}}

Allo stessso modo di '''head''', con l'opzione '''-n''' si può specificare un numero diverso di righe. Ad esempio per consultare le ultime venticinque righe del file `/var/log/kern.log` digitare:{{{
tail -n 25 /var/log/kern.log
}}}

== Esaminare log in tempo reale ==

Aggiungendo l'opzione '''-f''' al comando '''tail''' è possibile consultare un registro in ''tempo reale''. Per esempio, se si desidera conoscere in tempo reale i client che accedono al proprio server '''apache''', digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{
tail -f /var/log/apache2/access.log
}}}

= Registri di sistema =

Questa sezione della guida si occupa dei cosiddetti log di sistema, ovvero dei file di registro nei quali vengono memorizzati tutti gli eventi che riguardano il funzionamento del sistema, quindi non necessariamente con le altre applicazioni.

Esempi di questo tipo sono quelli relativi ai meccanismi di autorizzazione, ai sevizi di sistema, ai messaggi e ai log di sistema veri e propri, detti anche '''syslog'''.

<<Anchor(autorizzazione)>>
== Log di autorizzazione ==

Il log di autorizzazione traccia l'uso dei sistemi di autorizzazione, cioè tutti i quei meccanismi di Ubuntu che permettono di autorizzare gli utenti attraverso l'inserimento della propria password: il sistema '''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Pluggable_authentication_modules|PAM]]''', il comando '''[[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|sudo]]''', l'accesso remoto da [[InternetRete/ConfigurazioneRete/OpenSsh|shell ssh]] ecc.

 * '''Posizione''': `/var/log/auth.log`

 * '''Esempio''': {{{
grep ssh /var/log/auth.log | less
}}}

== Log di debug ==

Il log di debug fornisce i dettagli dei messaggi di debug provenienti dal sistema e dalle applicazioni che si appoggiano al demone '''rsyslogd''' a livello di «DEBUG». Questi messaggi sono utili per il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Debugging|debug]] di applicazioni, driver e servizi.

 * '''Posizione''': `/var/log/debug`

 * '''Esempio''': {{{
grep ACPI /var/log/debug | less
}}}

== Log del kernel ==

Il registro di attività del kernel fornisce informazioni dettagliate sullo stato del kernel di Ubuntu. Questi messaggi possono risultare utili, ad esempio, per la risoluzione dei problemi durante l'installazione di un nuovo kernel.

 * '''Posizione''': `/var/log/kern.log`

 * '''Esempio''': {{{
grep CPU /var/log/kern.log | less
}}}

<<Anchor(kernelring)>>
== Kernel ring buffer ==

Il ''kernel ring buffer'' non è un vero e proprio file di log. È piuttosto da considerarsi un'area del kernel in uso che può essere interrogata in modo da ottenere informazioni riguardanti i messaggi di avvio del kernel stesso. A tale scopo è utile usare il comando '''dmesg'''. È possibile vedere tutti i messaggi inviati dal kernel durante la fase di avvio digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
dmesg | less
}}}

Come per altri comandi, è possibile usarlo insieme al comando '''grep''', allo scopo di ricercare informazioni più specifiche:{{{
dmesg | grep pnp | less
}}}

{{{#!wiki tip
All'avvio del sistema, per impostazione predefinita, lo script `/etc/init.d/bootmisc.sh` lancia il comando '''dmesg''' e ne memorizza i risultati all'interno di `/var/log/dmesg`. Tale file può essere consultato come un qualsiasi altro file di registro.
}}}

== Log dei messaggi ==

Questo log contiene i messaggi di informazioni delle applicazioni e degli strumenti di sistema. Questo registro è utile per esaminare messaggi di output provenienti dalle applicazioni e dagli strumenti di sistema che sfruttano il servizio '''rsyslogd''' a livello di «INFO».

 * '''Posizione''': `/var/log/messages`

 * '''Esempio''': {{{
grep gconfd /var/log/messages | less
}}}

##/var/log/messages potrebbe essere assente

== Registro di sistema ==

Il registro di sistema contiene la stragrande maggioranze delle delle informazioni relative alla configurazione del proprio sistema Ubuntu. È localizzato in `/var/log/syslog` e contiene tutte le altre informazioni non gestite dagli altri registri.

Può essere utile consultare questo file di registro quando le informazioni desiderate non sono presenti negli altri log citati in precedenza.

== journal ==

Il gestore di servizi '''[[AmministrazioneSistema/Systemd|Systemd]]''' ha un proprio strumento di log chiamato '''journal'''. È uno strumento più recente di '''systemd''', di cui può essere considerato complementare.

In Ubuntu i log di '''journal''' sono conservati nella directory `/var/log/journal`. Può essere configurato tramite il file `/etc/systemd/journald.conf`.

Per visualizzare il log di systemd digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
journalctl
}}}

Può essere utilizzato con numerose opzioni. Per maggiori informazioni digitare il comando:{{{
man journalctl
}}}

= Registri delle applicazioni =

Oltre ai tantissimi log specifici del sistema, è possibile accedere anche ai diversi altri log usati da determinate applicazioni.

Elencando il contenuto della sottodirectory `/var/log` è possibile notare dei file contenenti i nomi di alcune applicazioni installate (`/var/log/apache2` come log del server '''Apache''', `/var/log/samba` per il server '''Samba''', `/var/log/wmware-installer` per '''VMware''' ecc.). Questa sezione riporta alcuni esempi specifici dei registri di applicazioni (in particolare quelle usate in ambito server) e le informazioni in essi contenute.

== Registro di Apache ==

I file di registro di '''apache''' vengono memorizzati nella cartella `/var/log/apache2`. All'interno di questa directory sono presenti due differenti file di log: `/var/log/apache2/access.log` contenente le informazioni riguardanti le richieste di accesso al server, `/var/log/apache2/error.log` contenente i messaggi d'errore.

 * '''Posizione''': `/var/log/apache2/`

 * '''Esempi''': {{{
grep "82.211.81.166" /var/log/apache2/access.log | less
grep "Mac OS X" /var/log/apache2/access.log | less
grep "shutting down" /var/log/apache2/error.log | less
}}}

== Registro del sistema di stampa CUPS ==

Anche '''CUPS''' ('''Common Unix Printing System''') registra la propria attività all'interno di un file di log. Nel caso si debba risolvere qualche problema legato al servizio di stampa di Ubuntu, tale registro potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza.

 * '''Posizione''': `/var/log/cups/error_log`

 * '''Esempio''': {{{
grep reload /var/log/cups/error_log | less
}}}

== Log di Rootkit Hunter ==

Il comando '''rkhunter''' effettua dei controlli nel sistema per verificare la presenza di ''backdoor'', ''sniffer'', ''rootkit'' e altre applicazioni indesiderate.

 * '''Posizione''': `/var/log/rkhunter.log`

 * '''Esempio''': {{{
grep WARNING /var/log/rkhunter.log | less
}}}

== Registro di Samba ==

Il server '''Samba''' è solitamente usato per la condivisione di file fra sistemi compatibili. '''Samba''' conserva tre tipi di log differenti nella sottodirectory `/var/log/samba`:

 * `log.nmbd`: annota tutti i messaggi relativi al NETBIOS Samba sopra la funzionalità dell'IP;
 * `log.smbd`: annota tutti i messaggi relativi alle funzionalità del SMB/CIFS Samba;
 * `log.[IP_ADDRESS]`: annota i messaggi relativi alle richieste per i servizi dall'indirizzo IP presente nel nome del file, per esempio `log.192.168.1.1`.

 * '''Posizione''': `/var/log/samba`

 * '''Esempio''': {{{
grep "master browser" /var/log/samba/log.nmbd | less
less /var/log/samba/log.nmbd
grep started /var/log/samba/log.smbd | less
less /var/log/samba/log.192.168.99.99
}}}

== Registro di X ==

Il server grafico '''X''' memorizza le proprie attività all'interno del file `/var/log/Xorg.0.log`.

 * '''Posizione''': `/var/log/Xorg.0.log`

 * '''Esempio''': {{{
grep freetype /var/log/Xorg.0.log | less
}}}

= Log non umanamente intellegibili =

Tra i vari file presenti in `/var/log` ve ne sono alcuni destinati ad essere letti da particolari applicazioni, non necessariamente da esseri umani. Quelli che seguono sono degli esempi di questi particolari tipi di registro.

== Registro degli accessi falliti ==

È possibile visualizzare il log degli accessi falliti al sistema tramite il comando '''faillog'''.

 * '''Posizione''': `/var/log/faillog`

 * '''Esempio''': {{{
faillog
}}}

== Registro degli ultimi accessi ==

È possibile esaminare il registro degli ultimi accessi effettuati tramite il comando '''lastlog'''.

 * '''Posizione''': `/var/log/lastlog`

 * '''Esempio''': {{{
lastlog | less
}}}

== Registro degli accessi ==

È possibile esaminare il registro in questione in modo da conoscere gli utenti attualmente loggati nel sistema attraverso il comando '''who'''.

 * '''Posizione''': {{{/var/log/wtmp}}}

 * '''Esempio''': {{{
who
}}}

##correggere da qui

= System Logging Daemon =

'''rsyslogd''' è un servizio di sistema che ha il compito di gestire, ricevere, reindirizzare (in locale o attraverso la rete) e memorizzare i messaggi di log proveniente dagli altri sottosistemi (servizi, applicazioni ecc.).<<BR>>
In Ubuntu ha da tempo sostituito '''syslogd''', un servizio equivalente precedentemente utilizzato nei sistemi unix-like, con cui è in gran parte retrocompatibile (ad esempio possono essere facilmente esportate le regole di '''syslogd''' in '''rsyslogd''').

== Configurazione ==

Il file `/etc/rsyslog.conf` contiene la configurazione del servizio '''rsyslogd'''. Per informazioni sul contenuto digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{
man /etc/rsyslog.conf
}}}

== Inviare messaggi al registro di sistema ==

Una delle funzionalità del comando '''logger''' permette di inserire messaggi in uno dei log di sistema in modo arbitrario. Questo è uno strumento molto potente che è possibile usare quando è necessario inserire delle informazioni all'interno del log del sistema, oppure all'interno di script amministrativi.

Il seguente esempio mostra un ipotetico utente `mario` che inserisce un messaggio in `/var/log/syslog` dopo una modifica effettuata ad un file di configurazione del sistema:{{{
logger Ho modificato il file /etc/fstab
}}}

Nel file `/var/log/syslog` comparirà una riga simile alla seguente:{{{
Jan 12 23:17:02 localhost mario: Ho modificato il file /etc/fstab
}}}

{{{#!wiki tip
È possibile usare il comando '''logger''' all'interno di [[Programmazione/Script|script]], i cui risultati saranno visibili sia come output nel terminale sia all'interno del file `/var/log/syslog`.
}}}

== Rotazione dei log ==

##completare guida su logrotate e inserire link

A intervalli di tempo predefiniti, i file di log vengono prima ''ruotati'', ovvero automaticamente rinominati e sostituiti da nuovi file, dunque compressi con '''gzip''', allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla loro memorizzazione, mantenendoli però sempre disponibili per controlli futuri.

Il comando '''logrotate''' si occupa della rotazione dei file di log. Di norma, '''logrotate''', il cui file di configurazione risiede in {{{/etc/logrotate.conf}}}, viene lanciato a intervalli periodici dal servizio [[AmministrazioneSistema/Cron|cron]].

<<Anchor(risorse)>>
Linea 206: Linea 297:
 * [[http://en.wikipedia.org/wiki/Lspci|Articolo enciclopedico sul comando lspci]]
 * [[http://pci-ids.ucw.cz/iii/|Elenco dei pci.ids]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/LinuxLogFiles|Documento originale del wiki internazionale]] (non aggiornato)
 * [[https://wiki.debian.org/Rsyslog|Rsyslog]] (Wiki Debian internazionale)
 * [[https://guide.debianizzati.org/index.php/Old:Configurare_un_server_Syslog_su_Debian|Server Syslog su Debian]]
 * [[https://access.redhat.com/documentation/en-us/red_hat_enterprise_linux/7/html/system_administrators_guide/ch-viewing_and_managing_log_files|Viewing and Managing Log Files]] (Documentazione Red Hat)
 * [[https://www.linuxfoundation.org/blog/blog/classic-sysadmin-viewing-linux-logs-from-the-command-line|Viewing Linux Logs from the Command Line]]
 * [[https://manpages.ubuntu.com/manpages/bionic/man1/journalctl.1.html|journalctl]] (pagina man)
Linea 209: Linea 305:
##CategoryAmministrazione
Linea 210: Linea 307:
##CategoryHardware


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi GNU/Linux è la registrazione di tutto ciò che accade nel sistema (logging).
Queste informazioni hanno un valore inestimabile per utilizzare il sistema in modo cosciente, e dovrebbero essere fra le prime risorse utilizzate per la risoluzione dei problemi e la ricerca delle soluzioni. I file di log memorizzano tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute del sistema e delle applicazioni.

Ubuntu fornisce informazioni essenziali su eventi, operazioni e altre funzionalità attraverso la registrazione di diversi file di log.
Tali file non sono altro che semplici file di testo in formato ASCII standard e generalmente vengono memorizzati nella sottodirectory di sistema /var/log.
La maggior parte dei file di log viene generata dal demone di sistema rsyslogd, mentre altri vengono creati e gestiti direttamente dalle applicazioni che ne salvano una propria copia direttamente in /var/log.

Questa guida descrive i principali log di sistema e il loro contenuto con degli esempi. Inoltre, verranno descritti alcuni esempi sul modo di estrarre le informazioni utili da tali registri, facendo uso dei soli strumenti disponibili da riga di comando.
Viene illustrato, inoltre, il funzionamento e la configurazione del demone di registrazione del sistema rsyslogd.

Esaminare i file di registro

Alcuni file necessitano dei privilegi di amministrazione per essere letti.

È possibile esaminare i file di registro tramite alcuni fra i comandi di base e tramite i comandi specifici head e tail.

Lettura dei log con i comandi di base

Per visualizzare il contenuto di un determinato file con il comando less è sufficiente postporre il nome del file al comando, con una sintassi simile alla seguente:

less /var/log/auth.log

Il file /var/log/auth.log verrà stampato a schermo. Per consultarlo usare i seguenti tasti:

  • le freccie direzionali per scorrere il file riga per riga;

  • BARRA SPAZIATRICE per andare avanti;

  • B per ndare indietro;

  • Q per terminare.

La ricerca all'interno dei file di log può risultare lunga e difficoltosa a causa delle loro dimensioni. Tale operazione può essere però semplificata attraverso l'uso combinato dei comandi less e grep, che si occuperà di ricercare stringhe o pattern definiti dall'utente. Di seguito, come esempio, il comando per cercare il termine sshd nel file /var/log/auth.log:

grep sshd /var/log/auth.log | less

Esaminare i log con il comando head

È possibile consultare l'inizio di un registro usando il comando head. Tale comando, se usato con la sintassi predefinita, mostra le prime dieci righe di un qualsiasi file di testo. Ad esempio, per consultare gli eventi meno recenti registrati nel log di autorizzazione, digitare nel terminale comando:

head /var/log/auth.log

È inoltre possibile consultare un numero diverso di righe tramite l'opzione aggiungendo l'opzione -n al comando precedente. Ad esempio per consultare le prime venticinque righe del file digitare:

head -n 25 /var/log/auth.log

Esaminare i log con il comando tail

Con il comando tail è possibile consultare solo la parte finale di un file. Analogamente a head, con le impostazioni predefinite visualizza le ultime dieci righe di un file:

tail /var/log/kern.log

Allo stessso modo di head, con l'opzione -n si può specificare un numero diverso di righe. Ad esempio per consultare le ultime venticinque righe del file /var/log/kern.log digitare:

tail -n 25 /var/log/kern.log

Esaminare log in tempo reale

Aggiungendo l'opzione -f al comando tail è possibile consultare un registro in tempo reale. Per esempio, se si desidera conoscere in tempo reale i client che accedono al proprio server apache, digitare nel terminale il seguente comando:

tail -f /var/log/apache2/access.log

Registri di sistema

Questa sezione della guida si occupa dei cosiddetti log di sistema, ovvero dei file di registro nei quali vengono memorizzati tutti gli eventi che riguardano il funzionamento del sistema, quindi non necessariamente con le altre applicazioni.

Esempi di questo tipo sono quelli relativi ai meccanismi di autorizzazione, ai sevizi di sistema, ai messaggi e ai log di sistema veri e propri, detti anche syslog.

Log di autorizzazione

Il log di autorizzazione traccia l'uso dei sistemi di autorizzazione, cioè tutti i quei meccanismi di Ubuntu che permettono di autorizzare gli utenti attraverso l'inserimento della propria password: il sistema PAM, il comando sudo, l'accesso remoto da shell ssh ecc.

  • Posizione: /var/log/auth.log

  • Esempio:

    grep ssh /var/log/auth.log | less

Log di debug

Il log di debug fornisce i dettagli dei messaggi di debug provenienti dal sistema e dalle applicazioni che si appoggiano al demone rsyslogd a livello di «DEBUG». Questi messaggi sono utili per il debug di applicazioni, driver e servizi.

  • Posizione: /var/log/debug

  • Esempio:

    grep ACPI /var/log/debug | less

Log del kernel

Il registro di attività del kernel fornisce informazioni dettagliate sullo stato del kernel di Ubuntu. Questi messaggi possono risultare utili, ad esempio, per la risoluzione dei problemi durante l'installazione di un nuovo kernel.

  • Posizione: /var/log/kern.log

  • Esempio:

    grep CPU /var/log/kern.log | less

Kernel ring buffer

Il kernel ring buffer non è un vero e proprio file di log. È piuttosto da considerarsi un'area del kernel in uso che può essere interrogata in modo da ottenere informazioni riguardanti i messaggi di avvio del kernel stesso. A tale scopo è utile usare il comando dmesg. È possibile vedere tutti i messaggi inviati dal kernel durante la fase di avvio digitando il seguente comando in un terminale:

dmesg | less

Come per altri comandi, è possibile usarlo insieme al comando grep, allo scopo di ricercare informazioni più specifiche:

dmesg | grep pnp | less

All'avvio del sistema, per impostazione predefinita, lo script /etc/init.d/bootmisc.sh lancia il comando dmesg e ne memorizza i risultati all'interno di /var/log/dmesg. Tale file può essere consultato come un qualsiasi altro file di registro.

Log dei messaggi

Questo log contiene i messaggi di informazioni delle applicazioni e degli strumenti di sistema. Questo registro è utile per esaminare messaggi di output provenienti dalle applicazioni e dagli strumenti di sistema che sfruttano il servizio rsyslogd a livello di «INFO».

  • Posizione: /var/log/messages

  • Esempio:

    grep gconfd /var/log/messages | less

Registro di sistema

Il registro di sistema contiene la stragrande maggioranze delle delle informazioni relative alla configurazione del proprio sistema Ubuntu. È localizzato in /var/log/syslog e contiene tutte le altre informazioni non gestite dagli altri registri.

Può essere utile consultare questo file di registro quando le informazioni desiderate non sono presenti negli altri log citati in precedenza.

journal

Il gestore di servizi Systemd ha un proprio strumento di log chiamato journal. È uno strumento più recente di systemd, di cui può essere considerato complementare.

In Ubuntu i log di journal sono conservati nella directory /var/log/journal. Può essere configurato tramite il file /etc/systemd/journald.conf.

Per visualizzare il log di systemd digitare nel terminale:

journalctl

Può essere utilizzato con numerose opzioni. Per maggiori informazioni digitare il comando:

man journalctl

Registri delle applicazioni

Oltre ai tantissimi log specifici del sistema, è possibile accedere anche ai diversi altri log usati da determinate applicazioni.

Elencando il contenuto della sottodirectory /var/log è possibile notare dei file contenenti i nomi di alcune applicazioni installate (/var/log/apache2 come log del server Apache, /var/log/samba per il server Samba, /var/log/wmware-installer per VMware ecc.). Questa sezione riporta alcuni esempi specifici dei registri di applicazioni (in particolare quelle usate in ambito server) e le informazioni in essi contenute.

Registro di Apache

I file di registro di apache vengono memorizzati nella cartella /var/log/apache2. All'interno di questa directory sono presenti due differenti file di log: /var/log/apache2/access.log contenente le informazioni riguardanti le richieste di accesso al server, /var/log/apache2/error.log contenente i messaggi d'errore.

  • Posizione: /var/log/apache2/

  • Esempi:

    grep "82.211.81.166" /var/log/apache2/access.log | less
    grep "Mac OS X" /var/log/apache2/access.log | less
    grep "shutting down" /var/log/apache2/error.log | less

Registro del sistema di stampa CUPS

Anche CUPS (Common Unix Printing System) registra la propria attività all'interno di un file di log. Nel caso si debba risolvere qualche problema legato al servizio di stampa di Ubuntu, tale registro potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza.

  • Posizione: /var/log/cups/error_log

  • Esempio:

    grep reload /var/log/cups/error_log | less

Log di Rootkit Hunter

Il comando rkhunter effettua dei controlli nel sistema per verificare la presenza di backdoor, sniffer, rootkit e altre applicazioni indesiderate.

  • Posizione: /var/log/rkhunter.log

  • Esempio:

    grep WARNING /var/log/rkhunter.log | less

Registro di Samba

Il server Samba è solitamente usato per la condivisione di file fra sistemi compatibili. Samba conserva tre tipi di log differenti nella sottodirectory /var/log/samba:

  • log.nmbd: annota tutti i messaggi relativi al NETBIOS Samba sopra la funzionalità dell'IP;

  • log.smbd: annota tutti i messaggi relativi alle funzionalità del SMB/CIFS Samba;

  • log.[IP_ADDRESS]: annota i messaggi relativi alle richieste per i servizi dall'indirizzo IP presente nel nome del file, per esempio log.192.168.1.1.

  • Posizione: /var/log/samba

  • Esempio:

    grep "master browser" /var/log/samba/log.nmbd | less
    less /var/log/samba/log.nmbd
    grep started /var/log/samba/log.smbd | less
    less /var/log/samba/log.192.168.99.99

Registro di X

Il server grafico X memorizza le proprie attività all'interno del file /var/log/Xorg.0.log.

  • Posizione: /var/log/Xorg.0.log

  • Esempio:

    grep freetype /var/log/Xorg.0.log | less

Log non umanamente intellegibili

Tra i vari file presenti in /var/log ve ne sono alcuni destinati ad essere letti da particolari applicazioni, non necessariamente da esseri umani. Quelli che seguono sono degli esempi di questi particolari tipi di registro.

Registro degli accessi falliti

È possibile visualizzare il log degli accessi falliti al sistema tramite il comando faillog.

  • Posizione: /var/log/faillog

  • Esempio:

    faillog

Registro degli ultimi accessi

È possibile esaminare il registro degli ultimi accessi effettuati tramite il comando lastlog.

  • Posizione: /var/log/lastlog

  • Esempio:

    lastlog | less

Registro degli accessi

È possibile esaminare il registro in questione in modo da conoscere gli utenti attualmente loggati nel sistema attraverso il comando who.

  • Posizione: /var/log/wtmp

  • Esempio:

    who

System Logging Daemon

rsyslogd è un servizio di sistema che ha il compito di gestire, ricevere, reindirizzare (in locale o attraverso la rete) e memorizzare i messaggi di log proveniente dagli altri sottosistemi (servizi, applicazioni ecc.).
In Ubuntu ha da tempo sostituito syslogd, un servizio equivalente precedentemente utilizzato nei sistemi unix-like, con cui è in gran parte retrocompatibile (ad esempio possono essere facilmente esportate le regole di syslogd in rsyslogd).

Configurazione

Il file /etc/rsyslog.conf contiene la configurazione del servizio rsyslogd. Per informazioni sul contenuto digitare nel terminale il seguente comando:

man /etc/rsyslog.conf

Inviare messaggi al registro di sistema

Una delle funzionalità del comando logger permette di inserire messaggi in uno dei log di sistema in modo arbitrario. Questo è uno strumento molto potente che è possibile usare quando è necessario inserire delle informazioni all'interno del log del sistema, oppure all'interno di script amministrativi.

Il seguente esempio mostra un ipotetico utente mario che inserisce un messaggio in /var/log/syslog dopo una modifica effettuata ad un file di configurazione del sistema:

logger Ho modificato il file /etc/fstab

Nel file /var/log/syslog comparirà una riga simile alla seguente:

Jan 12 23:17:02 localhost mario: Ho modificato il file /etc/fstab

È possibile usare il comando logger all'interno di script, i cui risultati saranno visibili sia come output nel terminale sia all'interno del file /var/log/syslog.

Rotazione dei log

A intervalli di tempo predefiniti, i file di log vengono prima ruotati, ovvero automaticamente rinominati e sostituiti da nuovi file, dunque compressi con gzip, allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla loro memorizzazione, mantenendoli però sempre disponibili per controlli futuri.

Il comando logrotate si occupa della rotazione dei file di log. Di norma, logrotate, il cui file di configurazione risiede in /etc/logrotate.conf, viene lanciato a intervalli periodici dal servizio cron.

Ulteriori risorse


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