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## page was renamed from RaspberryPiProva ## page was renamed from LorenzoZoffoli/Prova0
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<<Include(NuoviStrumentiWiki/PaginaDiProva)>>
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<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=636196"; rilasci="22.04")>>
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<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=595988"; rilasci="16.04 14.04")>> = Introduzione =
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= Raspberry Pi = Di seguito sono esposte le istruzioni per creare un '''Ambiente Virtuale di Python''' ('''Python Virtual Environment''') su Ubuntu e derivate.
Linea 11: Linea 13:
Il '''Raspberry Pi''' è un [[http://it.wikipedia.org/wiki/Scheda_elettronica#Single-board_computer|single-board computer]] sviluppato dalla [[http://en.wikipedia.org/wiki/Raspberry_Pi_Foundation|Raspberry Pi Foundation]]. Gli ambienti virtuali sono una funzionalità utile per isolare le dipendenze e le configurazioni dei progetti. Un ambiente virtuale è una cartella che contiene una copia personale di Python, assieme a tutti i pacchetti installati e relative configurazioni. Ciò comporta diversi vantaggi, fra cui:
 * ogni progetto può avere la sua versione di Python e di pacchetti specifici, senza interferire né sugli altri progetti
 * è possibile lavorare a progetti che usano versioni differenti di Python, di applicazioni, librerie ecc.
 * [facilità per importare/esportare, distribuire progetti]
 * [maggiore sicurezza per pacchetti installati dall'utente o dal sistema.]
Linea 13: Linea 19:
Con l'uscita del '''[[http://www.raspberrypi.org/products/raspberry-pi-2-model-b/|Raspberry Pi 2 Model B]]''', dotato di processore ARM Cortex-A7 (quad-core 900MHz) e 1 GB di memoria RAM, è ora più agevole installarvi Ubuntu.<<BR>>
In questa guida sono descritte le procedure per installare le versioni di Ubuntu adatte a questa piattaforma hardware.
Questa guida contiene soltanto le informazioni di base. Per approfondire si raccomanda la consultazione della documentazione di Python (fare riferimento a [[#Ulteriori_risorse|questo paragrafo]].
Linea 16: Linea 21:
||<tablestyle="text-align: justify; width:63%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Questa guida è applicabile per i modelli Raspberry Pi 2 e 3, ma non al precedente Raspberry Pi. || = Creazione =
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= Requisiti hardware = Per creare l'ambiente virtuale è possibile utilizzare il modulo '''venv''', una strumento integrato in Python, che si occupa di creare in una cartella prescelta tutti gli eseguibili necessari per i pacchetti di cui un progetto Python necessiterebbe.
Linea 20: Linea 25:
 * Raspberry Pi 2 model B oppure Raspberry Pi 3 model B
 * Micro SD di almeno 4 GB (8 GB per Ubuntu MATE)
 * Mouse e tastiera
 * Schermo o tv con ingresso HDMI
 * Connessione ad internet tramite cavo LAN
Linea 26: Linea 26:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se il proprio schermo o tv non non dispongono di ingresso HDMI, è possibile utilizzare degli adattatori per collegarli ad una delle uscite video del Raspberry. Ad esempio è possibile utilizzare un adattatore da HDMI a DVI o un adattatore da uscita video composita con audio stereo a RGB/Scart/VGA e audio.''||  0. Per aggiungere il modulo `venv`, [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] il pacchetto [[apt://python3-venv|python3-venv]].
 0. Per creare una cartella di destinazione digitando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
python3 -m venv nome_della_directory
}}}
 sostituendo `nome_della_directory` con il nome desiderato.
 0. Attivare l'ambiente virtuale con il comando:{{{
source nome_della_directory/bin/activate
}}}
 sostituendo `nome_della_directory` con il nome desiderato.
 {{{#!wiki important
Benché sia possibile creare un ambiente virtuale in qualsiasi posizione, si consiglia la propria '''Home'''.
}}}
Linea 28: Linea 39:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">L'utilizzo di una scheda micro SD veloce (ad esempio classe 10) riduce i tempi di installazione e aumenta le prestazioni del sistema installato. || Una volta attivato, la shell in uso punterà alla cartella creata. Se ad esempio si crea la cartella `il_mio_progetto` verrà restituito un output simile al seguente:{{{
(il_mio_progetto) $
}}}
Linea 30: Linea 43:
<<Anchor(versioni)>>
= Versioni - download =
<<Anchor(config)>>
= Operazioni configurazione =
Linea 33: Linea 46:
== Snappy Ubuntu Core == [importare requests?]
https://docs.python-requests.org/en/latest/
Linea 35: Linea 49:
[[http://developer.ubuntu.com/en/snappy|Snappy Ubuntu Core]] è una versione dedicata agli sviluppatori, concepita per il cloud e [[http://it.wikipedia.org/wiki/Internet_delle_cose|IoT]]. È un sistema '''server minimale''' con le ultime librerie di Ubuntu. È riconosciuta dalla '''Raspberry Pi Foundation''' come sistema operativo di terze parti.
 
 * [[http://people.canonical.com/~platform/snappy/raspberrypi2/ubuntu-15.04-snappy-armhf-rpi2.img.xz|Download 15.04]]
pip install requests
Linea 39: Linea 51:
== Ubuntu MATE == python -c "import requests"
Linea 41: Linea 53:
Flavor ufficiale di Ubuntu con ambiente grafico [[AmbienteGrafico/Mate|MATE]], ha una [[https://ubuntu-mate.org/raspberry-pi|versione dedicata]] per Raspberry Pi. Costruita su Ubuntu armhf, è riconosciuta dalla '''Raspberry Pi Foundation''' come sistema operativo di terze parti. <<Anchor(utilizzo)>>
= Utilizzo =
Linea 43: Linea 56:
 * [[https://ubuntu-mate.r.worldssl.net/raspberry-pi/ubuntu-mate-16.04-desktop-armhf-raspberry-pi.img.xz|Download 16.04 per Raspberry Pi 2 e Raspberry Pi 3]] (altri mirror e torrent all'interno della pagina ufficiale) Per disattivare l'ambiente virtuale:{{{
deactivate
}}}
Linea 45: Linea 60:
== Ubuntu ==
È costituita da un sistema server minimale, senza ambiente grafico. Al momento la versione di Ubuntu 16.04 supporta ufficialmente solo il Raspberry Pi 2. Tuttavia è disponibile una versione della comunità per Raspberry P 3, non supportata da Canonical (costruita utilizzando pacchetti modificati di Xenial disponibili attraverso un [[https://launchpad.net/~ubuntu-raspi2/+archive/ubuntu/ppa-rpi3|PPA dedicato]]). <<BR>>
È anche disponibile la precedente immagine di Ubuntu 14.04, creata anch'essa dalla comunità di Ubuntu e non supportata ufficialmente (con '''kernel 3.18''', per il quale non sono garantiti gli aggiornamenti di sicurezza in quanto non è una versione LTS del kernel).
Per visualizzare quale ambiente virtuale è in uso:{{{
which python
}}}
Linea 49: Linea 64:
 * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu/releases/16.04/release/ubuntu-16.04-preinstalled-server-armhf+raspi2.img.xz|Download 16.04 per Raspberry Pi 2]]
 * [[http://www.finnie.org/software/raspberrypi/ubuntu-rpi3/ubuntu-16.04-preinstalled-server-armhf+raspi3.img.xz|Download 16.04 per Raspberry Pi 3]] (versione della comunità)
 * [[http://www.finnie.org/software/raspberrypi/2015-03-02-ubuntu-trusty.zip|Download 14.04]] (versione della comunità)
Per visualizzare tutti i pacchetti installati ed esportare un file di elenco, spostarsi nella cartella del virtual env e digitare:{{{
pip3 freeze > requirements.txt
}}}
Linea 53: Linea 68:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Per la versione 14.04 non sono più garantiti gli aggiornamenti di sicurezza del kernel. Se non strettamente necessario, si raccomanda di installare la versione 16.04.'''|| Per esportare un ambiente virtuale venv, spostare il file requirements.txt nella directory del nuovo progetto, quindi digitare:{{{
pip3 install -r requirements.txt.
}}}
Linea 55: Linea 72:
<<Anchor(install)>>
= Installazione =

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''La procedura di installazione cancellerà tutti i dati precedentemente presenti sulla SD o sul dispositivo indicato.'''||

Per installare su '''Raspberry Pi''' le versioni di '''Ubuntu''' elencate in precedenza, è necessario scrivere su scheda Micro SD i relativi file di immagine con estensione `.img`, scaricabili dai relativi link di download.

Per la scrittura di file `.img` seguire le indicazioni contenute in [[Installazione/DaImg#Scrivere_un_file_IMG|questa guida]] (la pagina contiene istruzioni sia per sistemi Gnu-Linux, sia per Windows e Mac).

= Primo avvio e configurazione =

 * '''Snappy Ubuntu Core''': consultare la guida (in inglese) disponibile in [[http://developer.ubuntu.com/en/snappy/guides/|questa pagina]].

 * '''Ubuntu MATE''': Eseguire i seguenti passaggi
  0. Inserire la scheda SD nel '''Raspberry Pi''', accenderlo e attendere che venga caricata la schermata dell'[[Installazione/Standard#Installazione|installazione guidata]].
  0. Seguire la procedura guidata inserendo quando richiesto: lingua desiderata, località, disposizione della tastiera, informazioni personali ecc. (nell'installazione guidata saranno omessi i passaggi relativi al '''Tipo di installazione''').
  0. Terminata la procedura ed effettuato il login, comparirà lo strumento '''Welcome to Ubuntu MATE''' che fornisce all'utente informazioni sul progetto, nonché le prime nozioni sul funzionamento del sistema e la sua configurazione.

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Nella precedente versione 15.04 era presente un bug a causa del quale il primo avvio si interrompeva con il messaggio: '''[FAILED] Failed to start oem-config.service. See "systemctl status oem-config.service" for details.'''. Qualora si verifichi il medesimo problema, premere la combinazione di tasti '''Ctrl+Alt+Canc''' per riavviare il sistema. Il caricamento avverrà questa volta senza errori. Eseguire quindi l'accesso selezionando l'account utente creato in precedenza, qualora al login compaia l'account ''oem-config.service''.||

 Completati i passaggi descritti sopra, seguendo la procedura prevista per '''Ubuntu 14.04''', sarà possibile a piacimento [[Installazione/RaspberryPi/ConfigurazioneUbuntu14.04#Ridimensionamento_partizioni|creare la swap]]. Saranno invece già installati i driver per l'accelerazione video e per architetture videocore, il pacchetto ''linux-firmware'' per gli adattatori wi-fi, il server SSH.

 * '''Ubuntu''': Per informazioni relative al primo avvio e alla configurazione di [[http://www.finnie.org/software/raspberrypi/2015-03-02-ubuntu-trusty.zip|Ubuntu 14.04 per Raspberry Pi]] consultare [[Installazione/RaspberryPi/ConfigurazioneUbuntu14.04|questa guida]].

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Dopo la scrittura del file `.img`, solitamente rimane dello spazio non allocato sulla scheda SD, situato a destra della partizione con filesystem ext4 (ovvero quella su cui è installato il sistema). Qualora lo si desideri, è possibile estendere a destra la partizione prima di estrarre la scheda SD dal computer. A tale scopo possono essere usati comuni strumenti quali [[http://www.gnu.org/software/parted/|Parted]] o [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|GParted]].''||

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''L'avanzamento di versione potrebbe rendere inutilizzabile il sistema. Nel caso di rilascio di nuove versioni di Ubuntu per Raspberry Pi, salvo diverse indicazioni nelle documentazioni ufficiali dei singoli progetti, si consiglia di salvare i propri dati e procedere con l'installazione del nuovo rilascio attraverso file `.img`.'''||
Per rimuovere completamente un virtual environment digitare:{{{
rm -r venv/
}}}
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 * [[https://www.raspberrypi.org/|Sito ufficiale del produttore]]
 * [[https://launchpad.net/ubuntu/+source/linux-raspi2|Kernel ARM specifico per Raspberry Pi su Launchpad]]
 * [[https://developer.ubuntu.com/en/snappy|Pagina ufficiale di Snappy Ubuntu]]
 * [[https://ubuntu-mate.org/raspberry-pi|Pagina ufficiale di Ubuntu MATE per Raspberry Pi 2]]
 * [[https://wiki.ubuntu.com/ARM/RaspberryPi|Wiki internazionale]]
 * [[http://www.finnie.org/2015/02/16/raspberry-pi-2-update-ubuntu-14-04-image-available|Ubuntu 14.04 per Raspberry Pi 2 (annuncio su blog personale di Ryan Finnie)]]
 * [[https://docs.python.org/3/library/venv.html|Creation of virtual environments]] (documentazione ufficiale Python)
 * [[https://docs.python.org/3/library/venv.html|venv]]
 * [[https://virtualenv.pypa.io/en/stable/index.html|virtualenv]]
 * [[Programmazione/Python|Guida Python]]
Linea 94: Linea 84:
CategoryInstallazioneSistema ##CategoryProgrammazione
CategoryHomepage CategoryNuoviDocumenti


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 22.04

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Introduzione

Di seguito sono esposte le istruzioni per creare un Ambiente Virtuale di Python (Python Virtual Environment) su Ubuntu e derivate.

Gli ambienti virtuali sono una funzionalità utile per isolare le dipendenze e le configurazioni dei progetti. Un ambiente virtuale è una cartella che contiene una copia personale di Python, assieme a tutti i pacchetti installati e relative configurazioni. Ciò comporta diversi vantaggi, fra cui:

  • ogni progetto può avere la sua versione di Python e di pacchetti specifici, senza interferire né sugli altri progetti
  • è possibile lavorare a progetti che usano versioni differenti di Python, di applicazioni, librerie ecc.
  • [facilità per importare/esportare, distribuire progetti]
  • [maggiore sicurezza per pacchetti installati dall'utente o dal sistema.]

Questa guida contiene soltanto le informazioni di base. Per approfondire si raccomanda la consultazione della documentazione di Python (fare riferimento a questo paragrafo.

Creazione

Per creare l'ambiente virtuale è possibile utilizzare il modulo venv, una strumento integrato in Python, che si occupa di creare in una cartella prescelta tutti gli eseguibili necessari per i pacchetti di cui un progetto Python necessiterebbe.

  1. Per aggiungere il modulo venv, installare il pacchetto python3-venv.

  2. Per creare una cartella di destinazione digitando nel terminale:

    python3 -m venv nome_della_directory

    sostituendo nome_della_directory con il nome desiderato.

  3. Attivare l'ambiente virtuale con il comando:

    source nome_della_directory/bin/activate

    sostituendo nome_della_directory con il nome desiderato.

    Benché sia possibile creare un ambiente virtuale in qualsiasi posizione, si consiglia la propria Home.

Una volta attivato, la shell in uso punterà alla cartella creata. Se ad esempio si crea la cartella il_mio_progetto verrà restituito un output simile al seguente:

(il_mio_progetto) $

Operazioni configurazione

[importare requests?] https://docs.python-requests.org/en/latest/

pip install requests

python -c "import requests"

Utilizzo

Per disattivare l'ambiente virtuale:

deactivate

Per visualizzare quale ambiente virtuale è in uso:

which python

Per visualizzare tutti i pacchetti installati ed esportare un file di elenco, spostarsi nella cartella del virtual env e digitare:

pip3 freeze > requirements.txt

Per esportare un ambiente virtuale venv, spostare il file requirements.txt nella directory del nuovo progetto, quindi digitare:

pip3 install -r requirements.txt.

Per rimuovere completamente un virtual environment digitare:

rm -r venv/

Ulteriori risorse


CategoryHomepage CategoryNuoviDocumenti