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L'opzione '''Installazione OEM''' permette di installare '''Ubuntu''' con un utente temporaneo. Una volta terminate le configurazioni, al successivo avvio verrà richiesto di creare un nuovo utente con relative impostazioni (password, lingua, zona geografica ecc.). | Di seguito è esposto l'utilizzo di '''e4defrag''', strumento per deframmentare filesystem ext4. |
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Questa opzione si rivela utile per abbia bisogno, a vario titolo, di fornire macchine con Ubuntu preinstallato, come ad esempio: * aziende, assemblatori di hardware e/o venditori di computer; * enti pubblici e istituti d'istruzione; * associazioni, volontari, privati senza fini commerciali ecc.; * chiunque abbia bisogno di preparare una serie di computer con sistemi identici preconfigurati e destinati a degli utenti finali. |
Rispetto ai filesystem in uso con i sistemi Microsoft, quelli per GNU/Linux (ext2/3/4, ZFS, btrfs, ecc.) usano sistemi di allocazione "intelligenti" per evitare un'eccessiva frammentazione dei file.<<BR>> Tuttavia potrebbe risultare necessario deframmentare il filesystem in alcuni casi, ad esempio qualora lo spazio disponibile in una partizione sia limitato. {{{#!wiki important __Non__ è necessario deframmentare se in uso un drive SSD. Inoltre ripetute deframmentazioni nel lungo periodo potrebbero danneggiare il dispositivo. }}} |
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0. Seguire le [[Installazione/Standard#Avvio_live|seguenti istruzioni]] per avviare l'installazione di Ubuntu. Per visualizzare il menù di installazione OEM è necessario premere un tasto qualsiasi durante l'avvio della '''Live'''. | Lo strumento è preinstallato in Ubuntu. |
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0. Una volta selezionata la lingua, nell'apposita schermata premere il tasto '''F4''' e selezionare '''Installazione OEM (per assemblatori)'''. <<BR>> <<Immagine(./installazione_OEM.png,500,center)>> 0. Selezionare poi la voce '''Installare Ubuntu''' e premere '''Invio'''. 0. La schermata successiva avviserà che è stata scelta la modalità di installazione OEM. Inserire nel campo presente in questa un nome univoco a piacere per l'insieme di pc sui quali verrà installato Ubuntu. 0. I passi successivi sono quasi del tutto identici a quelli di una normale [[Installazione/InstallareUbuntu|installazione grafica]] con l'unica differenza che verrà creato l'utente temporaneo '''OEM Configuration'''. = Configurazione dell'assemblatore = * Completata l'installazione, il sistema si avvierà senza la richiesta di password. Con l'utente temporaneo si potranno effettuare gli [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti|aggiornamenti di sistema]], [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare programmi]], [[Multimedia|codec audio e video]], [[Hardware/AbilitareDriverProprietari|driver proprietari]], etc. * Terminata la configurazione, all'assemblatore non resta che fare clic sul collegamento '''Prepare for shipping to end user''' presente sul desktop. <<Immagine(./oem-prepare.png)>> * Successivamente verrà mostrato l'avviso che la configurazione OEM sarà avviata al successivo avvio di sistema. Fare clic sul pulsante '''OK'''. Non rimane che arrestare il sistema ed il computer sarà pronto per la spedizione. |
= Utilizzo = |
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L'utente temporaneo è automaticamente rimosso una volta completata l'installazione, è però consigliato effettuare una [[AmministrazioneSistema/PulireUbuntu|pulizia di sistema]] prima della spedizione per eliminare eventuali dati non necessari. | Qualora si debba deframmentare un disco esterno, [[Hardware/DispositiviPartizioni/IndividuarePartizioni|individuare]] il dispositivo.<<BR>> '''e4defrag''' può essere eseguito "online" (ossia con il sistema operativo avviato e in funzione). Per una maggiore sicurezza è possibile anche usarlo in sessione "live", eseguendo inoltre un backup dei dati.<<BR>> La durata della deframmentazione potrebbe durare a lungo, a seconda di diverse variabili (numero e posizione dei file frammentati, dimensioni della partizione, velocità del disco, prestazioni del PC ecc.). |
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{{{#!wiki tip Se l'assemblatore ha deciso di creare più computer identici sarà sufficiente clonare il disco del sistema appena installato avvalendosi dei programmi [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema/G4L|Ghost for Linux]] oppure [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema/Clonezilla|Clonezilla]]. Infine i dischi clonati andranno semplicemente collegati sulle macchine gemelle. |
L'utilizzo è molto semplice e prevede la seguente sintassi:{{{ sudo e4defrag [opzione] /percorso/della/directory |
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= Configurazione dell'utente = | Le opzioni sono solo due: * '''-c''': compie soltanto un'analisi della partizione, indicando quanti e quali file sono frammentati e se è necessario deframmentare. * '''-v''': mostra il conteggio dei file deframmentati ed eventuali errori. |
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L'utente che riceverà il computer configurato dall'assemblatore dovrà: 0. Accendere il computer. 0. Selezionare la lingua del sistema, il paese e la tastiera. 0. Inserire il nome utente, il nome del computer e la password. |
= Esempi di utilizzo = A seconda delle proprie necessità digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] uno o più comandi fra quelli seguenti, modificandoli se necessario. * Per rilevare e visualizzare la quantità di file frammentati nell'intero sistema:{{{ sudo e4defrag -c / }}} Il risultato sarà simile al seguente:{{{ e4defrag 1.45.5 (07-Jan-2020) <Fragmented files> now/best size/ext 1. /var/log/wtmp 20/1 4 KB 2. /var/log/wtmp.1 4/1 4 KB 3. /root/.cache/mesa_shader_cache/index 118/1 5 KB 4. /var/log/auth.log.2.gz 3/1 4 KB 5. /var/lib/fwupd/pending.db 5/1 5 KB Total/best extents 180442/178752 Average size per extent 70 KB Fragmentation score 0 [0-30 no problem: 31-55 a little bit fragmented: 56- needs defrag] This directory (/) does not need defragmentation. Done. }}} Come indicato nell'output, in questo caso non è necessario eseguire la deframmentazione (`score` inferiore a 30). * Per deframmentare un intero sistema installato su un'unica partizione:{{{ sudo e4defrag -v / }}} * Per deframmentare la partizione `/dev/sda3`:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sda3 }}} * Per deframmentare tutte le partizioni del disco interno:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sda* }}} * Per deframmentare una partizione [[Hardware/DispositiviPartizioni/SpostareHomePartizioneSeparata|/home separata]]:{{{ sudo e4defrag -v /home }}} * Per deframmentare la partizione `/dev/sdb1` su disco esterno:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sdb1 }}} |
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* [[https://help.ubuntu.com/community/Ubuntu_OEM_Installer_Overview|Documento Wiki internazionale]] | * [[https://it.wikipedia.org/wiki/Deframmentazione|Deframmentazione]] (pagina enciclopedica) |
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##CategoryInstallazioneSistema CategoryAmministrazione CategoryDaRevisionare In questa pagina viene spiegato come gestire tramite interfaccia grafica i [[Repository|repository]] su '''Kubuntu'''.<<BR>> Per '''Ubuntu''' e le altre derivate si rimanda invece alla [[Repository/Ubuntu|guida specifica]]. L'interfaccia grafica dedicata è chiamata '''Sorgenti Software ''' e si può [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|avviare]]: * Da menu [specificare] * Da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] con il comando:{{{ software-properties-kde }}} [verificare se con sudo] Una volta avviato il programma sarà possibile compiere le operazioni descritte di seguito.<<BR>> Per poter apportare modifiche, il sistema richiederà la password di amministratore. <<Anchor(spunte)>> = Gestire i repository ufficiali = Per abilitare o disabilitare la ricezione dei pacchetti da un determinato [[Repository/Componenti|componente]] dei repositories di Ubuntu. 0. Selezionare la scheda '''Software per Ubuntu''' (oppure '''Altro software''' per il repository '''Partner'''). 0. Aggiungere o togliere la spunta dalla casella accanto al nome del componente stesso: * Software open source supportato da Canonical (main) * Software open source mantenuto dalla comunità (universe) * Driver proprietari per i dispositivi (restricted) * Software con restrizioni per copyright o motivi legali (multiverse) * Codice sorgente 0. Effettuate le modifiche, fare clic su '''Chiudi'''. Una finestra di dialogo chiederà di aggiornare l'elenco dei pacchetti disponibili. + scelta del server = Ulteriori risorse = * [[http://www.gnome-look.org/|Sito di GNOME Look]] * [[https://wiki.gnome.org/Apps/GnomeTweakTool|Gnome Tweak Tool]] * [[https://launchpad.net/ubuntu/+source/gnome-shell-extension-ubuntu-dock|Estensione Ubuntu Dock su Launchpad]] ---- |
##CategoryInstallazioneSistema CategoryAmministrazione |
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##CategoryAmministrazione |
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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
Di seguito è esposto l'utilizzo di e4defrag, strumento per deframmentare filesystem ext4.
Rispetto ai filesystem in uso con i sistemi Microsoft, quelli per GNU/Linux (ext2/3/4, ZFS, btrfs, ecc.) usano sistemi di allocazione "intelligenti" per evitare un'eccessiva frammentazione dei file.
Tuttavia potrebbe risultare necessario deframmentare il filesystem in alcuni casi, ad esempio qualora lo spazio disponibile in una partizione sia limitato.
Non è necessario deframmentare se in uso un drive SSD. Inoltre ripetute deframmentazioni nel lungo periodo potrebbero danneggiare il dispositivo.
Installazione
Lo strumento è preinstallato in Ubuntu.
Utilizzo
Qualora si debba deframmentare un disco esterno, individuare il dispositivo.
e4defrag può essere eseguito "online" (ossia con il sistema operativo avviato e in funzione). Per una maggiore sicurezza è possibile anche usarlo in sessione "live", eseguendo inoltre un backup dei dati.
La durata della deframmentazione potrebbe durare a lungo, a seconda di diverse variabili (numero e posizione dei file frammentati, dimensioni della partizione, velocità del disco, prestazioni del PC ecc.).
L'utilizzo è molto semplice e prevede la seguente sintassi:
sudo e4defrag [opzione] /percorso/della/directory
Le opzioni sono solo due:
-c: compie soltanto un'analisi della partizione, indicando quanti e quali file sono frammentati e se è necessario deframmentare.
-v: mostra il conteggio dei file deframmentati ed eventuali errori.
Esempi di utilizzo
A seconda delle proprie necessità digitare nel terminale uno o più comandi fra quelli seguenti, modificandoli se necessario.
Per rilevare e visualizzare la quantità di file frammentati nell'intero sistema:
sudo e4defrag -c /
Il risultato sarà simile al seguente:
e4defrag 1.45.5 (07-Jan-2020) <Fragmented files> now/best size/ext 1. /var/log/wtmp 20/1 4 KB 2. /var/log/wtmp.1 4/1 4 KB 3. /root/.cache/mesa_shader_cache/index 118/1 5 KB 4. /var/log/auth.log.2.gz 3/1 4 KB 5. /var/lib/fwupd/pending.db 5/1 5 KB Total/best extents 180442/178752 Average size per extent 70 KB Fragmentation score 0 [0-30 no problem: 31-55 a little bit fragmented: 56- needs defrag] This directory (/) does not need defragmentation. Done.
Come indicato nell'output, in questo caso non è necessario eseguire la deframmentazione (score inferiore a 30).
Per deframmentare un intero sistema installato su un'unica partizione:
sudo e4defrag -v /
Per deframmentare la partizione /dev/sda3:
sudo e4defrag -v /dev/sda3
Per deframmentare tutte le partizioni del disco interno:
sudo e4defrag -v /dev/sda*
Per deframmentare una partizione /home separata:
sudo e4defrag -v /home
Per deframmentare la partizione /dev/sdb1 su disco esterno:
sudo e4defrag -v /dev/sdb1
Ulteriori risorse
Deframmentazione (pagina enciclopedica)