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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
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Operazioni preliminari
Avviare la Live di Ubuntu oppure l'altro sistema GNU/Linux presente nel computer.
Individuare le partizioni e su cui è installato il sistema, nonché il tipo di filesystem.
Infatti, a seconda delle operazioni che si desidera eseguire, potrebbe essere necessario individuare:Partizione EFI, se presente.
Eventuali partizioni separate per /boot, /home, /var ecc.
Di seguito verranno mostrati comandi con nomi fittizi delle partizioni. Sostituirli con quelli reali, individuati precedentemente.
Accesso al sistema
Prima di accedere al sistema occorre montare la partizione root, più altre le altre se presenti (/boot oppure /home, /var ecc.). Digitare quindi nel terminale un comando simile al seguente:
sudo mount /dev/sda3 /mnt
Qualora la partizione di sistema non sia di tipo btrfs, passare al punto successivo. Per filesystem di tipo btrfs, digitare invece nel terminale il seguente comando per verificare l'eventuale presenza di subvolumi:
findmnt -t btrfs -T / ##comando da correggere
In presenza di subvolumi l'output sarà simile al seguente:
TARGET SOURCE FSTYPE OPTIONS / /dev/sda3[/@] btrfs rw,noatime,seclabel,compress=zstd:1,ssd,discard=async,space_cache=v2,subvolid=975,subvol=/@
dove è presente il subvolume @ per la root di sistema. Montare quindi i subsolumi eventualmente presenti:
sudo chroot /mnt/@
In Ubuntu 24.04 usando il nuovo installer non vengono creati subvolumi selezionando il filesystem btrfs. Vengono invece creati usando l'installer Calamares (presente nelle immagini delle derivate Kubuntu e Lubuntu).
Se presente, montare l'eventuale partizione EFI (saltare questo passaggio se non necessario). A tal fine digitare:
sudo mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/boot/efi/
Montare in /mnt anche le directory virtuali /dev, /proc, /sys e /run con il comando:
for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done
In presenza di filesystem btrfs con subvolumi, il comando andrà opportunamente modificato, ad esempio:
for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/@/$i; done.Effettuare il chroot sul sistema montato digitando:
sudo chroot /mnt
Arrivati a questo punto, all'interno dell'ambiente chroot sarà possibile effettuare qualsiasi operazione sull'altro sistema tramite terminale (ad esempio installare/rimuovere/aggiornare pacchetti, modificare o eliminare file, ripristinarne il corretto avvio ecc.).
Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come root. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti.
Si ricorda che non occorre anteporre «sudo» a nessun comando.