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Versione 14 del 22/06/2017 18.17.38
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Autore: jeremie2
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Versione 16 del 22/09/2019 22.22.34
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Autore: jeremie2
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Linea 1: Linea 1:
## questo modello va applicato rigorosamente
Linea 4: Linea 3:
<<BR>>
Linea 6: Linea 5:
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=425845"; rilasci="16.04";)>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=88784")>>
Linea 10: Linea 9:
||<style="border:none;"><<Immagine(Hardware/Notebook/AsusP2520LA-XO0281D/AsusP2520LA-XO0281D.png,150,)>> ||<style="border:none;">In questa pagina sono riportati il resoconto dell'installazione di '''Ubuntu 16.04''' e le informazioni sul riconoscimento hardware del portatile '''Asus Asuspro Essential P2520LA-XO0281D'''.|| Ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ''ciclo di sviluppo'') viene rilasciata una nuova versione di Ubuntu. Dopo ciascun rilascio, la versione di quasi tutti i [[AmministrazioneSistema/Pacchetti|pacchetti]] rimane invariata (fanno rara eccezione alcuni programmi come '''Firefox''' o '''Chromium''') fino alla versione successiva, genericamente denominata '''Ubuntu+1'''. <<BR>>
Un software con numero di versione pari a 1.0.1 (''programma 1.0.1'' nel seguito) facente parte di una generica versione '''Ubuntu XX.YY''', vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1; ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a ''programma 1.0.1'', ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.
Linea 12: Linea 12:
= Scheda tecnica = Qui è dove entrano in gioco i '''Backports'''. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento consista in un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza.
Linea 14: Linea 14:
 * '''Marca''': Asus
 * '''Modello''': P2520LA-XO0281D
 * '''Memoria RAM''': 4 GiB
 * '''Processore''': Intel Core i3-4005U
 * '''Scheda video''': Intel HD Graphics 4000
 * '''Schermo''': 15,6"
Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali ''freeware'' come '''Acrobat Reader''' o '''Java Runtime Environment/Development Kit''' presentano EULA vincolanti non compatibili con il software ''libre'' normalmente incluso nei componenti '''main''' e '''restricted'''.
Linea 21: Linea 16:
= Rilevamento dell'hardware = Un elenco dei pacchetti disponibili in '''Backports''' è reperibile sul sito [[http://packages.ubuntu.com/|Ubuntu Packages]]:
Linea 23: Linea 18:
== Dispositivi connessi ==  * '''Ubuntu 19.10''': [[http://packages.ubuntu.com/eoan-backports/]]
 * '''Ubuntu 19.04''': [[http://packages.ubuntu.com/disco-backports/]]
 * '''Ubuntu 18.04''': [[http://packages.ubuntu.com/bionic-backports/]]
 * '''Ubuntu 16.04''': [[http://packages.ubuntu.com/xenial-backports/]]
Linea 25: Linea 23:
Per verificare il corretto rilevamento dell'hardware del portatile, digitare in un terminale il seguente comando:
{{{
lspci
A partire dal giugno 2005, '''Ubuntu Backports''' è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori.

== Stabilità ==

I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche effettuate da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché dei pacchetti aggiornati vengono introdotti in una versione stabile del sistema operativo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository '''Backports''', è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu):
 * [[https://launchpad.net/bionic-backports/+filebug|bugtracker 18.04]]
 * [[https://launchpad.net/xenial-backports/+filebug|bugtracker 16.04]]

= Abilitare il repository Backports =

Nelle più recenti versioni di Ubuntu i repository Backports dovrebbero essere abilitati in maniera predefinita. Qualora non lo fossero, procedere come indicato di seguito.

== Da interfaccia grafica ==

 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] il programma '''[[Repository/Ubuntu|Software e aggiornamenti]]'''.
 0. Nella scheda '''Software per Ubuntu''', verificare che siano abilitate le componenti '''main''', '''restricted''', '''universe''' e '''multiverse'''.
 0. Nella scheda '''Aggiornamenti''', verificare che siano abilitati i [[Repository| repository]] '''Updates''' e '''Security''' (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi).
 0. Nella scheda '''Aggiornamenti''', spuntare la voce '''Aggiornamenti non supportati (-backports)'''.
 0. Premere '''Chiudi'''.
 0. Una finestra informerà che è necessario ricaricare le informazioni sul software disponibile, premere '''Ricarica''' e attendere il termine della procedura.

== Da terminale ==

 0. Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione `/etc/apt/sources.list`:

 '''Ubuntu 19.10''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu eoan-backports main universe multiverse restricted
Linea 30: Linea 52:
Il comando precedente restituirà una schermata simile alla seguente:
{{{
00:00.0 Host bridge: Intel Corporation Haswell-ULT DRAM Controller (rev 0b)
00:02.0 VGA compatible controller: Intel Corporation Haswell-ULT Integrated Graphics Controller (rev 0b)
00:03.0 Audio device: Intel Corporation Haswell-ULT HD Audio Controller (rev 0b)
00:04.0 Signal processing controller: Intel Corporation Device 0a03 (rev 0b)
00:14.0 USB controller: Intel Corporation 8 Series USB xHCI HC (rev 04)
00:16.0 Communication controller: Intel Corporation 8 Series HECI #0 (rev 04)
00:1b.0 Audio device: Intel Corporation 8 Series HD Audio Controller (rev 04)
00:1c.0 PCI bridge: Intel Corporation 8 Series PCI Express Root Port 1 (rev e4)
00:1c.2 PCI bridge: Intel Corporation 8 Series PCI Express Root Port 3 (rev e4)
00:1c.3 PCI bridge: Intel Corporation 8 Series PCI Express Root Port 4 (rev e4)
00:1d.0 USB controller: Intel Corporation 8 Series USB EHCI #1 (rev 04)
00:1f.0 ISA bridge: Intel Corporation 8 Series LPC Controller (rev 04)
00:1f.2 SATA controller: Intel Corporation 8 Series SATA Controller 1 [AHCI mode] (rev 04)
00:1f.3 SMBus: Intel Corporation 8 Series SMBus Controller (rev 04)
00:1f.6 Signal processing controller: Intel Corporation 8 Series Thermal (rev 04)
02:00.0 Ethernet controller: Realtek Semiconductor Co., Ltd. RTL8111/8168/8411 PCI Express Gigabit Ethernet Controller (rev 10)
03:00.0 Network controller: Realtek Semiconductor Co., Ltd. RTL8821AE 802.11ac PCIe Wireless Network Adapter
 '''Ubuntu 19.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu disco-backports main universe multiverse restricted
Linea 51: Linea 56:
== Processore ==

Per visualizzare i dettagli sul processore, aprire in lettura il file `/proc/cpuinfo`, digitando in una finestra di terminale il seguente comando:
{{{
cat /proc/cpuinfo
 '''Ubuntu 18.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu bionic-backports main universe multiverse restricted
Linea 58: Linea 60:
Il risultato sarà simile al seguente:
{{{
processor : 0
vendor_id : GenuineIntel
cpu family : 6
model : 69
model name : Intel(R) Core(TM) i3-4005U CPU @ 1.70GHz
stepping : 1
microcode : 0x1d
cpu MHz : 1599.992
cache size : 3072 KB
physical id : 0
siblings : 4
core id : 0
cpu cores : 2
apicid : 0
initial apicid : 0
fpu : yes
fpu_exception : yes
cpuid level : 13
wp : yes
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe syscall nx pdpe1gb rdtscp lm constant_tsc arch_perfmon pebs bts rep_good nopl xtopology nonstop_tsc aperfmperf eagerfpu pni pclmulqdq dtes64 monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 sdbg fma cx16 xtpr pdcm pcid sse4_1 sse4_2 movbe popcnt tsc_deadline_timer aes xsave avx f16c rdrand lahf_lm abm epb tpr_shadow vnmi flexpriority ept vpid fsgsbase tsc_adjust bmi1 avx2 smep bmi2 erms invpcid xsaveopt dtherm arat pln pts
bugs :
bogomips : 3392.11
clflush size : 64
cache_alignment : 64
address sizes : 39 bits physical, 48 bits virtual
power management:

processor : 1
vendor_id : GenuineIntel
cpu family : 6
model : 69
model name : Intel(R) Core(TM) i3-4005U CPU @ 1.70GHz
stepping : 1
microcode : 0x1d
cpu MHz : 1599.992
cache size : 3072 KB
physical id : 0
siblings : 4
core id : 1
cpu cores : 2
apicid : 2
initial apicid : 2
fpu : yes
fpu_exception : yes
cpuid level : 13
wp : yes
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe syscall nx pdpe1gb rdtscp lm constant_tsc arch_perfmon pebs bts rep_good nopl xtopology nonstop_tsc aperfmperf eagerfpu pni pclmulqdq dtes64 monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 sdbg fma cx16 xtpr pdcm pcid sse4_1 sse4_2 movbe popcnt tsc_deadline_timer aes xsave avx f16c rdrand lahf_lm abm epb tpr_shadow vnmi flexpriority ept vpid fsgsbase tsc_adjust bmi1 avx2 smep bmi2 erms invpcid xsaveopt dtherm arat pln pts
bugs :
bogomips : 3392.11
clflush size : 64
cache_alignment : 64
address sizes : 39 bits physical, 48 bits virtual
power management:

processor : 2
vendor_id : GenuineIntel
cpu family : 6
model : 69
model name : Intel(R) Core(TM) i3-4005U CPU @ 1.70GHz
stepping : 1
microcode : 0x1d
cpu MHz : 1599.992
cache size : 3072 KB
physical id : 0
siblings : 4
core id : 0
cpu cores : 2
apicid : 1
initial apicid : 1
fpu : yes
fpu_exception : yes
cpuid level : 13
wp : yes
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe syscall nx pdpe1gb rdtscp lm constant_tsc arch_perfmon pebs bts rep_good nopl xtopology nonstop_tsc aperfmperf eagerfpu pni pclmulqdq dtes64 monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 sdbg fma cx16 xtpr pdcm pcid sse4_1 sse4_2 movbe popcnt tsc_deadline_timer aes xsave avx f16c rdrand lahf_lm abm epb tpr_shadow vnmi flexpriority ept vpid fsgsbase tsc_adjust bmi1 avx2 smep bmi2 erms invpcid xsaveopt dtherm arat pln pts
bugs :
bogomips : 3392.11
clflush size : 64
cache_alignment : 64
address sizes : 39 bits physical, 48 bits virtual
power management:

processor : 3
vendor_id : GenuineIntel
cpu family : 6
model : 69
model name : Intel(R) Core(TM) i3-4005U CPU @ 1.70GHz
stepping : 1
microcode : 0x1d
cpu MHz : 1599.992
cache size : 3072 KB
physical id : 0
siblings : 4
core id : 1
cpu cores : 2
apicid : 3
initial apicid : 3
fpu : yes
fpu_exception : yes
cpuid level : 13
wp : yes
flags : fpu vme de pse tsc msr pae mce cx8 apic sep mtrr pge mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm pbe syscall nx pdpe1gb rdtscp lm constant_tsc arch_perfmon pebs bts rep_good nopl xtopology nonstop_tsc aperfmperf eagerfpu pni pclmulqdq dtes64 monitor ds_cpl vmx est tm2 ssse3 sdbg fma cx16 xtpr pdcm pcid sse4_1 sse4_2 movbe popcnt tsc_deadline_timer aes xsave avx f16c rdrand lahf_lm abm epb tpr_shadow vnmi flexpriority ept vpid fsgsbase tsc_adjust bmi1 avx2 smep bmi2 erms invpcid xsaveopt dtherm arat pln pts
bugs :
bogomips : 3392.11
clflush size : 64
cache_alignment : 64
address sizes : 39 bits physical, 48 bits virtual
power management:
 '''Ubuntu 16.04''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu xenial-backports main universe multiverse restricted
Linea 169: Linea 64:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''I valori differiscono a seconda dei modelli di processori, qui si fa riferimento al ''Intel Core i3-4005U''.''' ||

= Configurazione dei componenti =

== Processore ==
''Riconosciuto automaticamente'' {OK}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per la cpu sono inoltre disponibili i driver proprietari, abilitando nell'[[Hardware/AbilitareDriverProprietari| apposita sezione]] la voce '''Processor microcode firmaware for Intel CPUs da intel-microcode'''. ||

== Scheda video ==
''Riconosciuta automaticamente'' {OK}

== Scheda audio ==
''Riconosciuta automaticamente'' {OK}

== Interfacce di rete ==
''Riconosciute automaticamente'' {OK}

Anche se le interfacce di rete risultano riconosciute, si potrebbero verificare problemi di funzionamento con il dispositivo wireless integrato '''!RealTek RTL8821AE'''. Tali problemi potrebbero avvenire saltuariamente o frequentemente, a seconda dei casi. Tra gli inconvenienti si segnalano:
 * Mancato rilevamento delle reti wifi;
 * Segnale delle reti wifi che viene percepito come debole pur in presenza di reti correttamente configurate ed in prossimità del router;
 * Interruzione improvvisa della connessione wifi;
 * Impossibilità di connettersi al wifi dopo la sospensione e/o l'ibernazione;
 * Anche con computer connesso, scomparsa dell'icona del wifi nel pannello superiore con relativa impossibilità di visualizzare l'elenco delle reti disponibili.

Questi problemi solitamente non si presentano dopo uno o più riavvii del sistema.

È stato riscontrato un generale miglioramento del funzionamento del dispositivo wireless eseguendo la procedura di seguito descritta:

 0. Scaricare il file `rtlwifi_new-master.zip` da [[https://github.com/lwfinger/rtlwifi_new|questo indirizzo]] (clic sul pulsante di colore verde '''Clone or download''') e salvarlo nella propria '''Home'''.
 0. [[AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione#decomprimere|Estrarre]] il contenuto dell'archivio `.zip` nella propria '''Home'''.
 0. Digitare in successione nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] i seguenti comandi: {{{
cd rtl*
make
sudo make install
sudo modprobe -rv rtl8821ae
sudo modprobe -v rtl8821ae ant_sel=2
echo "options rtl8821ae ant_sel=2" | sudo tee /etc/modprobe.d/50-rtl8821ae.conf
}}}
 0. Riavviare il computer.

Dopo questa procedura potrebbero ancora verificarsi sporadicamente alcuni dei problemi sopra elencati, specialmente dopo la sospensione o l'ibernazione del pc. Una soluzione temporanea è quella di riavviare i servizi di rete attraverso il comando: {{{
sudo systemctl restart network-manager.service
 0. Aggiornare l'indice dei pacchetti, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:
 {{{
sudo apt-get update
Linea 214: Linea 69:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;"> Potrebbe essere utile [[AmbienteGrafico/IconeDiAvvio| creare un'icona di avvio]] per lanciare all'occorrenza il comando sopra indicato senza aprire il terminale. || {{{#!wiki tip
Per maggiori informazioni, consultare le pagine [[Repository/Ubuntu]] o [[Repository/Kubuntu]].}}}
Linea 216: Linea 72:
Si raccomanda di eseguire periodicamente gli [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti| aggiornamenti di sistema]], che in futuro potrebbero risolvere definitivamente questa problematica. <<Anchor(richieste)>>
= Richiedere nuovi pacchetti =
Linea 218: Linea 75:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;"> Poiché al momento (gennaio 2017) non esiste una soluzione definitiva, è possibile risolvere definitivamente il problema utilizzando dei dispositivi compatibili con i sistemi Linux (sostituendo la scheda wifi interna oppure munendosi di un dongle wifi USB). || È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili nella propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug nella pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema:
 * '''Ubuntu 18.04''': [[https://launchpad.net/products/bionic-backports/+filebug]]
 * '''Ubuntu 16.04''': [[https://launchpad.net/products/xenial-backports/+filebug]]
Linea 220: Linea 79:
== Touchpad ==
''Riconosciuto automaticamente'' {OK}
Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.
Linea 223: Linea 81:
== Tasti rapidi ==
''Riconosciuti automaticamente'' {OK}
Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il ''backport'' di un pacchetto:
Linea 226: Linea 83:
== Bluetooth ==
''Riconosciuto automaticamente'' {OK}
 0. Proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
 0. Il ''backporting'' di applicazioni importanti e con numerose dipendenze è altamente sconsigliato.
 0. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
 0. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli ''exploit''.
 0. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
 0. I programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.
Linea 231: Linea 92:
 * [[http://www.asustore.it/professional/1897-notebook-asus-pro-p2520la-xo0281d.html|Sito ufficiale del produttore]]  * [[https://help.ubuntu.com/community/UbuntuBackports|Documento originale]]
 * [[http://ubuntuforums.org/forumdisplay.php?f=41|Board sul forum internazionale]]
 * [[http://lists.ubuntu.com/mailman/listinfo/ubuntu-backports|Backports Mailing List]]
Linea 233: Linea 97:
CategoryHardware CategoryAmministrazione


Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ciclo di sviluppo) viene rilasciata una nuova versione di Ubuntu. Dopo ciascun rilascio, la versione di quasi tutti i pacchetti rimane invariata (fanno rara eccezione alcuni programmi come Firefox o Chromium) fino alla versione successiva, genericamente denominata Ubuntu+1.
Un software con numero di versione pari a 1.0.1 (programma 1.0.1 nel seguito) facente parte di una generica versione Ubuntu XX.YY, vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1; ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a programma 1.0.1, ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.

Qui è dove entrano in gioco i Backports. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento consista in un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza.

Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali freeware come Acrobat Reader o Java Runtime Environment/Development Kit presentano EULA vincolanti non compatibili con il software libre normalmente incluso nei componenti main e restricted.

Un elenco dei pacchetti disponibili in Backports è reperibile sul sito Ubuntu Packages:

A partire dal giugno 2005, Ubuntu Backports è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori.

Stabilità

I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche effettuate da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché dei pacchetti aggiornati vengono introdotti in una versione stabile del sistema operativo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository Backports, è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu):

Abilitare il repository Backports

Nelle più recenti versioni di Ubuntu i repository Backports dovrebbero essere abilitati in maniera predefinita. Qualora non lo fossero, procedere come indicato di seguito.

Da interfaccia grafica

  1. Avviare il programma Software e aggiornamenti.

  2. Nella scheda Software per Ubuntu, verificare che siano abilitate le componenti main, restricted, universe e multiverse.

  3. Nella scheda Aggiornamenti, verificare che siano abilitati i repository Updates e Security (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi).

  4. Nella scheda Aggiornamenti, spuntare la voce Aggiornamenti non supportati (-backports).

  5. Premere Chiudi.

  6. Una finestra informerà che è necessario ricaricare le informazioni sul software disponibile, premere Ricarica e attendere il termine della procedura.

Da terminale

  1. Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione /etc/apt/sources.list:

    Ubuntu 19.10:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu eoan-backports main universe multiverse restricted

    Ubuntu 19.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu disco-backports main universe multiverse restricted

    Ubuntu 18.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu bionic-backports main universe multiverse restricted

    Ubuntu 16.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu xenial-backports main universe multiverse restricted
  2. Aggiornare l'indice dei pacchetti, digitando il seguente comando nel terminale:

    sudo apt-get update

Per maggiori informazioni, consultare le pagine Repository/Ubuntu o Repository/Kubuntu.

Richiedere nuovi pacchetti

È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili nella propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug nella pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema:

Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.

Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il backport di un pacchetto:

  1. Proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
  2. Il backporting di applicazioni importanti e con numerose dipendenze è altamente sconsigliato.

  3. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
  4. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli exploit.

  5. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
  6. I programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione