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Differenze tra le versioni 1 e 11 (in 10 versioni)
Versione 1 del 23/05/2007 09.16.33
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Autore: LucaFerretti
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Versione 11 del 10/08/2010 18.35.17
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Sebbene Ubuntu sia fornito sicuro e pronto da usare, molte persone hanno la necessità di offrire servizi sui loro computer, come per esempio mettere in esecuzione un server FTP o Apache. Lo scopo di questa pagina è di rendere note agli utenti alcune impostazioni che dovrebbero essere modificate. Sebbene '''Ubuntu''' sia fornito sicuro e pronto da usare, molte persone hanno la necessità di offrire servizi sui loro computer, come per esempio mettere in esecuzione un server FTP o [:Server/Web:Apache]. Lo scopo di questa pagina è di rendere note agli utenti alcune impostazioni che dovrebbero essere modificate.
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In modo predefinito, {{{/dev/shm}}} è montato in lettura/scrittura. In modo predefinito, `/dev/shm` è montato in lettura/scrittura. Recentemente è emerso in diverse mailing list che trattano di sicurezza, che {{{/dev/shm}}} potrebbe essere usato in un attacco rivolto contro un servizio in esecuzione come ''httpd''. Inoltre non vi è alcun motivo per montarlo in lettura/scrittura. Per cambiare questa impostazione, modificare il file `/etc/fstab` in modo da includere la riga seguente: {{{
tmpfs /dev/shm tmpfs defaults,ro 0 0
}}}

Le modifiche avranno effetto al successivo riavvio, a meno che non si rimonti manualmente `/dev/shm`.
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Questo non è un problema grave, visto che persino Open```BSD viene fornito permettendo il login come root (sebbene la documentazione suggerisca di rimuoverlo) e che Ubuntu non viene fornito con root abilitato in modo predefinito. ... Questo non è un problema grave, visto che persino '''Open``BSD''' viene fornito permettendo il login come ''root'' (sebbene la documentazione suggerisca di rimuoverlo) e che '''Ubuntu''' non viene fornito con ''root'' abilitato in modo predefinito. Comunque, in diversi ambienti è procedura standard creare un account ''root'', anche se mai usato. Se viene creato un account ''root'' e si sta usando ''sshd'', modificare il file `/etc/ssh/sshd_config` e sostituire la seguente riga: {{{
PermitRootLogin yes
}}}
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= Programma su disponibile a utenti non-amministratore = con: {{{
PermitRootLogin no
}}}
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Questo non è un problema di per sé, ma se sono presenti nel sistema degli account con password deboli, allora utenti non-amministratore malevoli (o software malevole che questi possono usare) potrebbero usare {{{su}}} per guadagnare l'accesso a tali account. Per negare agli utenti non-amministratori l'accesso a {{{su}}}, digitare quanto segue in un terminale: Affinché la modifica abbia effetto è necessario riavviare il server ''Open``SSH'', operazione che può essere effettuata eseguendo da terminale: {{{
sudo /etc/init.d/ssh restart
}}}
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{{{ = Programma «su» disponibile a utenti non-amministratori =

Questo non è un problema di per sé, ma se sono presenti nel sistema degli account con password deboli, allora utenti non-amministratore malevoli (o software malevoli che questi possono usare) potrebbero usare '''su''' per guadagnare l'accesso a tali account. Per negare agli utenti non-amministratori l'accesso a '''su''', digitare quanto segue in un terminale: {{{
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CategorySicurezza CategorySicurezza CategoryDaRevisionare

BR Indice(depth=2)

Introduzione

Sebbene Ubuntu sia fornito sicuro e pronto da usare, molte persone hanno la necessità di offrire servizi sui loro computer, come per esempio mettere in esecuzione un server FTP o [:Server/Web:Apache]. Lo scopo di questa pagina è di rendere note agli utenti alcune impostazioni che dovrebbero essere modificate.

Memoria condivisa

In modo predefinito, /dev/shm è montato in lettura/scrittura. Recentemente è emerso in diverse mailing list che trattano di sicurezza, che /dev/shm potrebbe essere usato in un attacco rivolto contro un servizio in esecuzione come httpd. Inoltre non vi è alcun motivo per montarlo in lettura/scrittura. Per cambiare questa impostazione, modificare il file /etc/fstab in modo da includere la riga seguente:

tmpfs     /dev/shm     tmpfs     defaults,ro     0 0

Le modifiche avranno effetto al successivo riavvio, a meno che non si rimonti manualmente /dev/shm.

Login SSH come root

Questo non è un problema grave, visto che persino OpenBSD viene fornito permettendo il login come root (sebbene la documentazione suggerisca di rimuoverlo) e che Ubuntu non viene fornito con root abilitato in modo predefinito. Comunque, in diversi ambienti è procedura standard creare un account root, anche se mai usato. Se viene creato un account root e si sta usando sshd, modificare il file /etc/ssh/sshd_config e sostituire la seguente riga:

PermitRootLogin yes

con:

PermitRootLogin no

Affinché la modifica abbia effetto è necessario riavviare il server OpenSSH, operazione che può essere effettuata eseguendo da terminale:

sudo /etc/init.d/ssh restart

Programma «su» disponibile a utenti non-amministratori

Questo non è un problema di per sé, ma se sono presenti nel sistema degli account con password deboli, allora utenti non-amministratore malevoli (o software malevoli che questi possono usare) potrebbero usare su per guadagnare l'accesso a tali account. Per negare agli utenti non-amministratori l'accesso a su, digitare quanto segue in un terminale:

sudo chown root:admin /bin/su
sudo chmod 04750 /bin/su

Ulteriori risorse


CategorySicurezza CategoryDaRevisionare