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## https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/PulireUbuntu ## page was renamed from PulireUbuntu |
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#LANGUAGE it <<BR>> <<Indice>> <<Informazioni(rilasci="14.04 12.04"; forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=482478")>> |
#language it <<Indice(depth=2 align=right)>> <<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t="; rilasci="20.04";)>> |
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La presente guida vuole essere un'introduzione alle principali operazioni di manutenzione e pulizia del sistema. | '''Nftables''' è un programma per controllare le regole di filtraggio dei pacchetti dal progetto [[https://it.wikipedia.org/wiki/Netfilter|Netfilter]]. Questo software fornisce un'infrastruttura per classificazione dei pacchetti interna al [[https://it.wikipedia.org/wiki/Kernel|kernel]] che è basata su una VM (macchina virtuale) specifica per rete, e lo strumento a riga di comando in spazio utente nft. L'infrastruttura nftables riusa i sottosistemi Netfilter esistenti, come l'infrastruttura esistente per hook, il sistema di tracciamento delle connessioni, [[https://it.wikipedia.org/wiki/Network_address_translation|NAT]], la gestione di code in spazio utente e il sottosistema di registrazione di log. Nftables sostituisce i vecchi popolari [[Sicurezza/Iptables|iptables]], ip6tables, arptables ed ebtables. Il software Netfilter, e nftables in particolare, è utilizzato in applicazioni come condivisione di connessioni Internet, firewall, contabilità per IP, proxy trasparenti, instradamento avanzato e controllo del traffico. |
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= Disabilitare i processi inutilizzati = | <<BR>> |
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== Installazione di Boot-Up Manager == Molti dei servizi lanciati automaticamente all'avvio del sistema sono spesso inutilizzati. Uno strumento utile alla gestione di tali processi è '''Boot-Up Manager'''. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://bum | bum]].<<BR>> Al termine dell'installazione è possibile [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|avviare]] il programma. == Abilitare e disabilitare i servizi all'avvio == '''Boot-Up Manager''' consente di selezionare facilmente i servizi che si desidera caricare all'avvio. Nella finestra principale del programma che compare all'avvio è possibile trovare la lista dei servizi presenti sul sistema: ||<style="border:none;"><<Immagine(./bum14.04.png,500)>> ||<style="border:none;">La casella di controllo '''Attiva''' indica se il servizio è inserito in automatico all'avvio, nella colonna '''In esecuzione''' viene indicato il suo stato attuale. || Quelli che seguono sono i servizi che possono essere disattivati senza alcun rischio, ammesso che non siano correlati a qualche esigenza particolare: ||<tablestyle="width:80%" rowstyle="background-color: #cccccc;" :>'''Servizio''' ||<:> '''Azione''' || ||<#f7f7f7> '''acpid''' || gestione energetica intelligente || ||<#f7f7f7> '''acpid support''' || risparmio energetico sui notebook || ||<#f7f7f7> '''apache2''' || server web apache2 || ||<#f7f7f7> '''apmd''' || indicatore di stato delle batterie per vecchi computer portatili || ||<#f7f7f7> '''bluetooth''' || gestione bluetooth || ||<#f7f7f7> '''cups''' || server di stampa || ||<#f7f7f7> '''powernowd''' || controllo del voltaggio e della velocità della CPU || ||<#f7f7f7> '''saned''' || demone per la gestione dello scanner || ||<#f7f7f7> '''ssh''' || server ssh per accedere da remoto al vostro PC || Per disattivare immediatamente un servizio è sufficiente selezionarlo e fare clic col il tasto destro, inoltre è possibile impedirne il caricamento automatico all'avvio semplicemente togliendo il segno di spunta presente sulla sinistra. Alcuni servizi, come '''rsync''', si attivano solo su richiesta. Una volta terminate le modifiche, salvare le nuove impostazioni ed uscire dal programma. {{{#!wiki important Gli altri servizi presenti nell'elenco potrebbero essere necessari al corretto funzionamento del sistema, pertanto è sconsigliato disattivarli.}}} = Pulizia dei file di configurazione = == Eliminare la configurazione residua di un pacchetto == Dopo aver disinstallato un pacchetto è possibile eliminare anche i file di configurazione inutilizzati. A tale scopo è sufficiente digitare il seguente comando in una finestra di [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]: {{{ sudo dpkg --purge nome_pacchetto |
{{{#!wiki note Tutti i comandi citati in questa pagina vanno digitati nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione/Sudo|privilegi di amministrazione]] . |
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La dicitura ''nome_pacchetto'' va sostituita con il nome del pacchetto del quale si desiderano cancellare i file di configurazione. | = Selezione = |
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== Ricerca e pulizia delle configurazioni inutilizzate == La procedura sopra descritta consente di eliminare i file di configurazione di un programma disinstallato e conosciuto. Tuttavia, dopo aver disinstallato un programma spesso ci si dimentica di eliminare i relativi file di configurazione. Per trovare tutti i file di configurazione relativi a programmi disinstallati è utile digitare il seguente comando: {{{ dpkg -l | egrep "^rc" | cut -d ' ' -f3 }}} Se presenti, verranno mostrati i file di configurazione che è possibile eliminare. Per procedere alla loro rimozione, digitare: {{{ sudo dpkg --purge `dpkg -l | egrep "^rc" | cut -d ' ' -f3` }}} |
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Prima di '''dpkg''' ed alla fine del comando sono stati posti degli accenti gravi, differenti dalle virgolette semplici, che si possono facilmente ottenere con la combinazione '''Alt``Gr+' '''.}}} In alternativa, è possibile visualizzare le cartelle di configurazione presenti nella propria '''Home''' digitando il seguente comando: {{{ ls -a }}} e in seguito eliminare le cartelle dei programmi di cui si ha la certezza che siano stati rimossi: {{{ rm -R .nome_cartella }}} dove ''.nome_cartella'' corrisponde al nome della cartella che si vuole eliminare. = Pulizia della cache di apt-get = Consultare la [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt#Pulizia_della_cache|relativa guida]]. = Pulizia delle librerie orfane = Con l'espressione ''libreria orfana'' si vuole indicare una libreria precedentemente installata poichè necessaria al corretto funzionamento di una o più applicazioni, diventata inutile successivamente alla disinstallazione di tutti i programmi che ne facevano uso. Per individuare le librerie orfane si può usare '''gtkorphan''', per installarlo è sufficiente [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] il pacchetto [[apt://gtkorphan | gtkorphan]].<<BR>> Al termine dell'installazione è possibile [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|avviare]] il programma. {{{#!wiki important L'uso del programma è consigliato solo ad utenti esperti.}}} In alternativa è possibile digitare il seguente comando: {{{ gksu gtkorphan |
Dal rilascio 20.10 Ubuntu utilizza come infrastruttura predefinita `nftables` al posto del precedente `iptables`. |
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Una volta inserita la password ci si troverà di fronte ad un elenco di librerie orfane, come nella seguente figura. | * Per selezionare e/o verificare quale infrastruttura firewall è in uso nel nostro sistema operativo digitare questi 2 comandi: {{{ update-alternatives --config iptables update-alternatives --config ip6tables }}}riceveremo una risposta simile a questa: {{{ Sono disponibili 2 scelte per l'alternativa iptables (che fornisce /usr/sbin/iptables). |
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||<style="border:none;"><<Immagine(./gtkorphan14.04.png,350,center)>> ||<style="border:none;">Da qui è possibile selezionare le librerie da eliminare. || | Selezione Percorso Priorità Stato ------------------------------------------------------------ 0 /usr/sbin/iptables-nft 20 modalità automatica * 1 /usr/sbin/iptables-legacy 10 modalità manuale 2 /usr/sbin/iptables-nft 20 modalità manuale |
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{{{#!wiki tip È altamente sconsigliato selezionare l'opzione '''Mostra tutti, non solo quelli nella sezione libs''', potrebbero venire elencati dei file essenziali al corretto funzionamento del sistema.}}} = Pacchetti di lingua = L'installazione di un pacchetto sul sistema comporta anche l'installazione dei pacchetti di localizzazione e delle relative pagine '''man''' delle altre lingue diverse da quella corrente. È possibile eliminare tali file inutili con il programma [[apt://localepurge | localepurge]]. == Installazione di localepurge == [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://localepurge | localepurge]]. {{{#!wiki important Il programma non si integra con la gestione dei pacchetti di Ubuntu. Un uso poco cauto potrebbe causare dei danni al sistema.}}} == Configurazione == Durante la configurazione dell'applicazione bisogna selezionare le lingue che si vogliono mantenere sul sistema, le altre verranno eliminate. Si consiglia di mantenere sul sistema l'inglese (lingua di default) e l'italiano, selezionando le seguenti sigle: * '''C''' (predefinita, non in elenco) * '''en''' * '''en_US''' * '''en_US.UTF-8''' * '''en_US.ISO-8859-15''' * '''it''' * '''it_IT''' * '''it_IT@euro''' * '''it_IT.UTF-8''' Verranno chieste anche altre informazioni, tra di esse la più importante riguarda l'eliminazione delle pagine di manuale. Per eliminare le pagine '''man''' in lingue diverse dalle due selezionate è sufficiente premere '''Yes'''. Tutte le configurazioni verranno salvate nel file `/etc/locale.nopurge` che, naturalmente, può essere modificato con un qualunque [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]]. Ogni opzione può essere attivata o disattivata semplicemente eliminando o inserendo il carattere di commento «#» all'inizio della riga corrispondente. Quello che segue è un elenco contenente alcune delle opzioni presenti nel file sopra citato: ||<tablestyle="width:80%" rowstyle="background-color: #cccccc;" :>'''Opzione'''||<:> '''Descrizione'''|| ||<#f7f7f7> MANDELETE || elimina anche i manuali delle lingue || ||<#f7f7f7> DONTBOTHERNEWLOCALE || elimina tutte le nuove lingue installate nel sistema || ||<#f7f7f7> SHOWFREEDSPACE || indica in modo preciso lo spazio liberato dal programma || ||<#f7f7f7> QUICKNDIRTYCALC || indica in modo sommario lo spazio liberato dal programma || ||<#f7f7f7> VERBOSE || modalità verbosa, le operazioni verranno descritte dettagliatamente || Di seguito l'elenco delle lingue che non verranno eliminate: {{{ ##################################################### # Following locales won't be deleted from this system # after package installations done with apt-get(8): en en_US en_US.ISO-8859-15 en_US.UTF-8 it it_IT it_IT@euro it_IT.UTF-8 |
Premere Invio per mantenere il valore predefinito[*] o digitare il numero della selezione: |
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== Avvio del programma == | = Installazione = |
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Una volta salvata la configurazione è possibile lanciare il programma. Aprire una finestra di [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] e digitare il seguente comando: {{{ sudo localepurge |
0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt:/nftables|nftables]]. 0. [[https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Systemd#Abilita_.2F_Disabilita|Abilitare]] il servizio `nftables` all'avvio. = Transizione = Per tradurre le regole da `iptables` a `nftables` abbiamo 2 modi: == Regola singola == * Digitare: {{{ iptables-translate <regola di iptables> }}}alcuni esempi: {{{ iptables-translate -A INPUT -p tcp --dport 22 -m conntrack --ctstate NEW -j ACCEPT }}}riceveremo la risposta: {{{ nft add rule ip filter INPUT tcp dport 22 ct state new counter accept }}}altro esempio ma con ipv6: {{{ ip6tables-translate -A FORWARD -i eth0 -o eth3 -p udp -m multiport --dports 111,222 -j ACCEPT }}}riceveremo la risposta: {{{ nft add rule ip6 filter FORWARD iifname eth0 oifname eth3 meta l4proto udp udp dport { 111,222} counter accept |
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Verrà avviata l'analisi, dunque l'eliminazione dei file inutilizzati, infine verrà comunicata la dimensione dello spazio liberato. | == Set di regole == |
Linea 168: | Linea 67: |
{{{#!wiki note L'efficacia del programma è direttamente proporzionale alla quantità di pacchetti installati: su un sistema abbastanza pulito l'esecuzione del comando comporterà la liberazione di alcune decine di MiB dal disco fisso. Se si possiedono molti programmi installati sul sistema, è probabile che lo spazio liberato raggiunga una dimensione prossima a 100 MiB.}}} |
0. Salvare tutte le regole in uso su `iptables` in un file digitando: {{{ iptables-save > save.txt }}} |
Linea 171: | Linea 71: |
= Ulteriori risorse = | 0. Tradurre le regole salvate nel file digitando: {{{ iptables-restore-translate -f save.txt }}}Oppure tradurre le regole e al tempo stesso salvarle in un file ''leggibile'' da `nftables` digitando: {{{ iptables-restore-translate -f save.txt > ruleset.nft }}} |
Linea 173: | Linea 77: |
* [[http://www.marzocca.net/linux/gtkorphan.html|Sito ufficiale del progetto GtkOrphan]] * [[http://www.marzocca.net/linux/bumdocs.html|Sito ufficiale del progetto Boot-Up Manager]] * [[http://guide.debianizzati.org/index.php/Pulire_Debian|Guida alla pulizia di Debian]] ---- CategoryAmministrazione |
0. Caricare su `nftables` le regole salvate nel file digitando: {{{ nft -f ruleset.nft }}} = Persistenza = Per salvare le regole in uso in modo che vengano ricaricate al prossimo avvio digitare: {{{ nft list ruleset > /etc/nftables.conf }}} |
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Introduzione
Nftables è un programma per controllare le regole di filtraggio dei pacchetti dal progetto Netfilter. Questo software fornisce un'infrastruttura per classificazione dei pacchetti interna al kernel che è basata su una VM (macchina virtuale) specifica per rete, e lo strumento a riga di comando in spazio utente nft. L'infrastruttura nftables riusa i sottosistemi Netfilter esistenti, come l'infrastruttura esistente per hook, il sistema di tracciamento delle connessioni, NAT, la gestione di code in spazio utente e il sottosistema di registrazione di log. Nftables sostituisce i vecchi popolari iptables, ip6tables, arptables ed ebtables. Il software Netfilter, e nftables in particolare, è utilizzato in applicazioni come condivisione di connessioni Internet, firewall, contabilità per IP, proxy trasparenti, instradamento avanzato e controllo del traffico.
Tutti i comandi citati in questa pagina vanno digitati nel terminale con i privilegi di amministrazione .
Selezione
Dal rilascio 20.10 Ubuntu utilizza come infrastruttura predefinita nftables al posto del precedente iptables.
Per selezionare e/o verificare quale infrastruttura firewall è in uso nel nostro sistema operativo digitare questi 2 comandi:
update-alternatives --config iptables update-alternatives --config ip6tables
riceveremo una risposta simile a questa:
Sono disponibili 2 scelte per l'alternativa iptables (che fornisce /usr/sbin/iptables). Selezione Percorso Priorità Stato ------------------------------------------------------------ 0 /usr/sbin/iptables-nft 20 modalità automatica * 1 /usr/sbin/iptables-legacy 10 modalità manuale 2 /usr/sbin/iptables-nft 20 modalità manuale Premere Invio per mantenere il valore predefinito[*] o digitare il numero della selezione:
Installazione
Installare il pacchetto nftables.
Abilitare il servizio nftables all'avvio.
Transizione
Per tradurre le regole da iptables a nftables abbiamo 2 modi:
Regola singola
Digitare:
iptables-translate <regola di iptables>
alcuni esempi:
iptables-translate -A INPUT -p tcp --dport 22 -m conntrack --ctstate NEW -j ACCEPT
riceveremo la risposta:
nft add rule ip filter INPUT tcp dport 22 ct state new counter accept
altro esempio ma con ipv6:
ip6tables-translate -A FORWARD -i eth0 -o eth3 -p udp -m multiport --dports 111,222 -j ACCEPT
riceveremo la risposta:
nft add rule ip6 filter FORWARD iifname eth0 oifname eth3 meta l4proto udp udp dport { 111,222} counter accept
Set di regole
Salvare tutte le regole in uso su iptables in un file digitando:
iptables-save > save.txt
Tradurre le regole salvate nel file digitando:
iptables-restore-translate -f save.txt
Oppure tradurre le regole e al tempo stesso salvarle in un file leggibile da nftables digitando:
iptables-restore-translate -f save.txt > ruleset.nft
Caricare su nftables le regole salvate nel file digitando:
nft -f ruleset.nft
Persistenza
Per salvare le regole in uso in modo che vengano ricaricate al prossimo avvio digitare:
nft list ruleset > /etc/nftables.conf