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Introduzione

Ubuntu rilascia una nuova versione del sistema ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ciclo di sviluppo). Dopo ciascun rilascio, la versione di tutti i pacchetti rimane invariata fino alla versione successiva, genericamente denominata Ubuntu+1 fino a prima del rilascio. Ad esempio: un software con numero di versione pari a 1.0.1 (programma 1.0.1 nel seguito) facente parte di una generica versione Ubuntu X.YY, vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1, ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a programma 1.0.1, ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.

Qui è dove entrano in gioco i Backports. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento sia quella costituita da un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza.

Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali freeware come Acrobat Reader di Adobe o il Java Runtime Environment/Development Kit di Sun presentano EULA vincolanti non compatibili con il software libre normalmente incluso nei componenti main e restricted.

A partire dal giugno 2005, Ubuntu Backports è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori.

Stabilità

I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché si introducono in una versione stabile del sistema dei pacchetti aggiornati che provengono da una distribuzione in sviluppo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository Backports, è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu).

Utilizzo

Verificare di aver abilitato i repository Updates e Security (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi). Inoltre, verificare che ciascuno di questi abbia abilitate le componenti main, restricted, universe e multiverse. I backport sono inseriti in una componente separata in modo tale da non essere inclusi in altri repository ufficiali.

Installare pacchetti

Un elenco dei pacchetti disponibili in Backports è reperibile su Ubuntu Packages il sito su cui sono elencati tutti i pacchetti disponibili nell'archivio di Ubuntu.

I pacchetti possono essere scaricati usando il proprio browser (avendo cura di scegliere il link corretto in relazione al proprio sistema, nella colonna "Architecture").

Facendo clic con il tasto destro sul pacchetto scaricato, sarà possibile scegliere l'opzione per installarlo. I pacchetti possono anche essere installati con il tradizionale comando dpkg -i da terminale:

sudo dpkg -i ~/Desktop/<filename>.deb

Al termine dell'installazione del pacchetto è consigliabile eseguire il seguente comando:

sudo apt-get -f update

per risolvere eventuali problemi legati alle dipendenze.

Abilitare il repository

Da terminale

Aggiungere le righe relative alla propia versione al file di configurazione /etc/apt/sources.list:

  • Ubuntu 12.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu precise-backports main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 11.10:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu oneiric-backports main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 11.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu natty-backports main universe multiverse restricted

  • Ubuntu 10.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu lucid-backports main universe multiverse restricted

Aggiornare l'indice dei pacchetti digitando il seguente comando in una finestra di terminale:

sudo apt-get update

Per via grafica

Seguire le indicazioni per Ubuntu o Kubuntu e aggiungere i seguenti parametri:

  • Ubuntu 12.04:

    url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu
    distribuzione: precise-backports
    sezioni: main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 11.10:

    url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu
    distribuzione: oneiric-backports
    sezioni: main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 11.04:

    url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu
    distribuzione: natty-backports
    sezioni: main universe multiverse restricted

  • Ubuntu 10.04:

    url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu
    distribuzione: lucid-backports
    sezioni: main universe multiverse restricted

Richiedere nuovi pacchetti

È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili sulla propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug presso la pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema.

Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.

Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il backport di un pacchetto:

  1. È possibile proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
  2. Il backporting di applicazioni importanti e dipendenti tra è altamente sconsigliato.

  3. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
  4. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli exploit.

  5. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
  6. Per essere inseriti nel repository, i programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.

Ulteriori risorse


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