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Differenze tra le versioni 56 e 57
Versione 56 del 14/06/2017 18.37.48
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Commento:
Versione 57 del 10/07/2017 19.25.54
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Autore: jeremie2
Commento: 16.10 EOL
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 * '''Ubuntu 16.10''': [[http://packages.ubuntu.com/yakkety-backports/]]
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 * [[https://launchpad.net/yakkety-backports/+filebug|bugtracker 16.10]]
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 * '''Ubuntu 16.10''': {{{
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu yakkety-backports main universe multiverse restricted
}}}
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 * '''Ubuntu 16.10''': [[https://launchpad.net/products/yakkety-backports/+filebug]]


Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ciclo di sviluppo) viene rilasciata una nuova versione di Ubuntu. Dopo ciascun rilascio, la versione di quasi tutti i pacchetti rimane invariata (fanno rara eccezione alcuni programmi come Firefox o Chromium) fino alla versione successiva, genericamente denominata Ubuntu+1.
Un software con numero di versione pari a 1.0.1 (programma 1.0.1 nel seguito) facente parte di una generica versione Ubuntu XX.YY, vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1; ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a programma 1.0.1, ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.

Qui è dove entrano in gioco i Backports. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento consista in un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza.

Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali freeware come Acrobat Reader o Java Runtime Environment/Development Kit presentano EULA vincolanti non compatibili con il software libre normalmente incluso nei componenti main e restricted.

Un elenco dei pacchetti disponibili in Backports è reperibile sul sito Ubuntu Packages:

A partire dal giugno 2005, Ubuntu Backports è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori.

Stabilità

I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche effettuate da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché dei pacchetti aggiornati vengono introdotti in una versione stabile del sistema operativo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository Backports, è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu):

Abilitare il repository Backports

Nelle più recenti versioni di Ubuntu i repository Backports dovrebbero essere abilitati in maniera predefinita. Qualora non lo fossero, procedere come indicato di seguito.

Da interfaccia grafica

  1. Avviare il programma Software e aggiornamenti.

  2. Nella scheda Software per Ubuntu, verificare che siano abilitate le componenti main, restricted, universe e multiverse.

  3. Nella scheda Aggiornamenti, verificare che siano abilitati i repository Updates e Security (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi).

  4. Nella scheda Aggiornamenti, spuntare la voce Aggiornamenti non supportati (-backports).

  5. Premere Chiudi.

  6. Una finestra informerà che è necessario ricaricare le informazioni sul software disponibile, premere Ricarica e attendere il termine della procedura.

Da terminale

Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione /etc/apt/sources.list:

  • Ubuntu 17.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu zesty-backports main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 16.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu xenial-backports main universe multiverse restricted
  • Ubuntu 14.04:

    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu trusty-backports main universe multiverse restricted

Aggiornare l'indice dei pacchetti, digitando il seguente comando nel terminale:

sudo apt-get update

Per maggiori informazioni, consultare le pagine Repository/Ubuntu o Repository/Kubuntu.

Richiedere nuovi pacchetti

È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili nella propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug nella pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema:

Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.

Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il backport di un pacchetto:

  1. Proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
  2. Il backporting di applicazioni importanti e con numerose dipendenze è altamente sconsigliato.

  3. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
  4. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli exploit.

  5. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
  6. I programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione