La newsletter della comunità |
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Questo è il numero 1 del 2025, riferito alla settimana che va da lunedì 13 gennaio a domenica 19 gennaio. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Come installare il Kernel Linux 6.12 su Ubuntu 24.04 LTS e 24.10
Buone notizie per tutti gli utenti che usufruisco della distribuzione Ubuntu, in quanto ora è possibile installare l'ultima versione del kernel Linux, la 6.12. Ora tutti gli utenti possono godere di molte fantastiche funzionalità, come un miglior supporto hardware, oltre che svariate correzioni di sicurezza, che permettono di migliorare l'esperienza desktop e renderla più sicura, veloce e affidabile. Ma perché dover aggiornare il proprio kernel, se tutto sommato il proprio sistema funziona correttamente? La risposta a tale domanda è molto semplice, in quanto si aggiorna il kernel della propria distribuzione esclusivamente se si ha bisogno di una o più funzionalità (introdotte con la nuova versione) che permettono di utilizzare un componente hardware nel migliore dei modi. Per questo, oggi, con questo articolo vedremo come installare la versione 6.12 del kernel su Ubuntu 24.04 LTS e 24.10, dato che le altre distribuzioni, come Arch Linux, openSUSE Tumbleweed o Fedora Linux ricevono immediatamente il kernel attraverso i loro repository software. Con Ubuntu, invece, occorre fare tutto manualmente. Per fare ciò, utilizzeremo la CLI (Command-line interface), insieme ai pacchetti del kernel dall'archivio PPA di Ubuntu, forniti direttamente da Canonical. Con l'unica precisazione che i suddetti pacchetti del kernel, pur essendo creati dall'Ubuntu Kernel Team, non sono firmati, il che significa che non possono essere installati su sistemi che hanno il Secure Boot abilitato. Pertanto, prima di procedere, occorre disabilitare Secure Boot. L'installazione tramite CLI è abbastanza semplice, infatti basterà scaricare, per la propria architettura, i pacchetti del kernel Linux 6.12 e salvarli in una cartella sotto Home. Successivamente, aprire il Terminale e spostarsi nella cartella dove sono salvati i file (ad esempio cd ~/Scaricati), ed eseguire il comando:
sudo dpkg -i *.deb
e attendere fino al completamento del processo di installazione e quindi riavviare il computer. Qualora si volesse eseguire l'aggiornamento a future versioni, si dovrà scaricare manualmente i nuovi pacchetti dall'archivio PPA del kernel di Ubuntu e ripetere questa procedura. Il gioco è fatto
Se si preferisce evitare la linea di comando, si può sempre usare l'utility Ubuntu Mainline Kernel Installer.
Fonte: 9to5linux.com
È scomparso Steve Langasek, storico collaboratore di Ubuntu
Una triste notizia scuote oggi il mondo dell' open source: Steve Langasek, storico collaboratore di Ubuntu e Debian, ci ha lasciati. L'annuncio arriva è arrivato direttamente dal fondatore di Ubuntu, Mark Shuttleworth, che in un toccante messaggio ha voluto condividere le sue emozioni con tutta la comunità. Steve Langasek, conosciuto anche con il nickname vorlon, è stato una figura centrale nel panorama FOSS (Free and Open Source Software). Come release manager per Debian e Ubuntu, nonché dipendente di lunga data di Canonica, la sua influenza è stata enorme. Chiunque abbia utilizzato Ubuntu o Debian ha beneficiato direttamente o indirettamente del suo lavoro. Dai messaggi sulle mailing list agli aggiornamenti dei pacchetti, dai report sui bug alle discussioni tecniche, il suo nome è stato una costante presenza per chiunque fosse coinvolto nello sviluppo e nella crescita di questi progetti. Le sue spiegazioni, sempre chiare e mirate, erano una fonte di apprendimento per chiunque le leggesse, che fosse uno sviluppatore esperto o un appassionato alle prime armi. Langasek incarnava l'essenza stessa del concetto di Ubuntu: "Sono quello che sono grazie a chi siamo tutti". Questo principio guida, che rappresenta l'interconnessione e la collaborazione, lo rispecchiava pienamente. Grazie alla sua dedizione, al suo spirito di servizio e alla sua gentilezza, Steve ha contribuito non solo a migliorare i progetti di cui faceva parte, ma anche a far crescere le persone che li animavano. Le sue azioni parlano di un uomo che ha dato senza riserve alla comunità, lasciando un segno indelebile. Oggi piangiamo la sua perdita, ma celebriamo anche la sua vita e il suo contributo straordinario. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Steve Langasek lascia una comunità migliore e un'eredità che continuerà a ispirare.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Notizie dalla comunità internazionale
How to del mese: Refine, il nuovo strumento per personalizzare GNOME Shell
Se sei un utente che utilizza Ubuntu o qualsiasi altra distribuzione Linux basata su GNOME Shell, probabilmente e anche molto sicuramente hai già avuto a che fare con GNOME Tweaks. Infatti, questo strumento è stato un punto di riferimento per gli utenti che cercavano di personalizzare e ottimizzare la loro distribuzione. Tuttavia, negli ultimi anni, il team di sviluppo di GNOME ha iniziato a integrare molte di queste opzioni direttamente nell'interfaccia del desktop, riducendo così la necessità di strumenti esterni. Nonostante questo però, GNOME non può e non deve cercare di soddisfare ogni singola esigenza della comunità. In effetti, la bellezza del mondo Linux risiede anche nel fatto che, quando una funzionalità manca, è possibile che la comunità crei soluzioni innovative. Ed è esattamente questo che fa Refine, un'app completamente nuova (con l'interfaccia GTK4/libadwaita) che fornisce accesso a una serie di impostazioni avanzate e sperimentali che GNOME Tweaks non offre. Recentemente, Refine è stato rilasciato su Flathub, e nella sua prima versione offre una serie di funzionalità che permettono agli utenti di personalizzare in modo dettagliato il proprio ambiente GNOME. Le opzioni includono scelte relative all'aspetto, come il tema del cursore, il tema dell'icona, il carattere dell'interfaccia utente principale e il font terminale. Ma non è tutto: Refine include anche controlli per il comportamento della shell, come l'opzione di centrare nuove finestre e altre impostazioni di display. Sebbene alcune di queste opzioni siano già accessibili tramite la riga di comando o altri strumenti, avere tutto raggruppato in un'unica app intuitiva è un grande vantaggio. Detto questo, se utilizzi Ubuntu e desideri un maggiore controllo di GNOME Shell, o se sei semplicemente curioso di provare una soluzione più avanzata, Refine merita sicuramente di essere preso in considerazione. Non si sa ancora se Refine diventerà il successore spirituale di GNOME Tweaks, ma il suo potenziale è certamente promettente e in ogni caso, con il suo arrivo su Flathub, ora sarà più facile che mai provarlo e, chissà, forse diventerà uno strumento essenziale per molti utenti in futuro.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Notizie dal Mondo
Arriva sul mercato il Raspberry Pi 5 con 16 GB di RAM
La Raspberry Foundation ha finalmente lanciato sul mercato il modello Raspberry Pi 5 con un taglio da 16 GB di RAM, una novità che molti appassionati e sviluppatori aspettavano con ansia. infatti, fin dal lancio si vociferava e poi successivamente si incominciava a parlare frequentemente nei sobborghi della comunità di un modello con memoria espansa, e la recente uscita che offre fino a 16 GB di RAM utilizzando lo stesso chipset del Pi 5, ha praticamente confermato che era solo una questione di tempo. Nonostante l’espansione della memoria, tutti i componenti del Raspberry rimangono invariati rispetto ai modelli con 2 GB, 4 GB e 8 GB: quindi parliamo di stessa CPU, stesse porte GPU, stesso I/O e stessi requisiti di alimentazione. L'unica cosa che cambia, anche se non ci speravamo (lol) riguarda il fatto che il nuovo modello da 16 GB ha un prezzo di 120 dollari, ovvero 40 dollari in più rispetto alla versione da 8 GB. Quindi, se sei interessato a comprare questa nuova scheda, ora hai davanti una scelta che promette di offrire una potenza di calcolo maggiore per le applicazioni che richiedono risorse e usufruiscono dell'intelligenza artificiale, senza compromettere le prestazioni nelle attività quotidiane. Se invece si ha già un modello da 8 GB o inferiore e non si è mai sentito la necessità di eseguire un upgrade della memoria, l'aggiornamento potrebbe non essere essenziale.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Mozilla Firefox 134: poche ma buone novità!
È arrivato Mozilla Firefox 134, la prima versione del browser rilasciata nel nuovo anno, con una serie di miglioramenti e nuove funzionalità che promettono di affinare ulteriormente l’esperienza utente. Se la precedente versione 133 ha introdotto innovazioni come l’accesso rapido alla panoramica delle schede, la protezione migliorata dal monitoraggio dei bounce e la risoluzione di problemi con le distribuzioni Linux a 64 bit, Firefox 134 punta a fare ancora di più. Tra le novità più interessanti troviamo il supporto per le nuove gesture, una funzionalità attesa da tempo che permette di interrompere lo scorrimento cinetico sul touchpad semplicemente posizionando due dita. Un’altra novità è il layout aggiornato della Nuova scheda, al momento purtroppo, disponibile solo per gli utenti di Stati Uniti e Canada. Mozilla ha deciso di riorganizzare gli elementi, dando priorità alla ricerca web, alle scorciatoie e alle storie consigliate che vengono presentate in una moderna "card UI". Questo cambiamento ottimizza lo spazio visivo, soprattutto per gli utenti che utilizzano grandi display, e sottolinea l’impegno di Mozilla nel migliorare continuamente l’esperienza utente. Sul fronte della sostenibilità, Mozilla rafforza la sua partnership con Ecosia, il motore di ricerca che utilizza il 100% dei profitti per progetti di riforestazione. Firefox 134 amplia il supporto a tutte le lingue della regione tedesca e ad altri Paesi, come Italia, Spagna e Svezia, rendendo questo motore di ricerca ecologico accessibile a un pubblico sempre più ampio. Per quanto riguarda invece le correzioni di bug, su Linux, sono stati risolti problemi di trascinamento file in KDE e in sessioni X, migliorando ulteriormente la compatibilità del browser con i diversi ambienti desktop. Per concludere, se si utilizza già Firefox, l’aggiornamento sarà automatico e avverrà silenziosamente in background, altrimenti si potrà scaricare facilmente tramite Snap, Flatpak, repository APT o direttamente dal sito ufficiale di Mozilla.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
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Bug riportati
- Aperti: 144125.
- Critici: 309.
- Nuovi: 73792.
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