La newsletter della comunità |
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Questo è il numero 40 del 2024, riferito alla settimana che va da lunedì 9 dicembre a domenica 15 dicembre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Ubuntu si aggiorna con nuove emoji: in arrivo un tocco di colore e modernità per tutti
Gli utenti di Ubuntu 22.04 e 24.04 LTS avranno presto accesso a un piccolo ma significativo aggiornamento, che porterà nuove emoji nel loro sistema operativo. Grazie all'aggiornamento del font Noto Color Emoji, saranno disponibili otto nuovi simboli introdotti con lo standard Unicode 16.0, entrato in vigore a settembre, introducendo la bellezza di 5.185 nuovi caratteri. Anche se possono sembrare semplici icone, le emoji giocano un ruolo cruciale nella comunicazione digitale, influenzando il tono e il contesto delle conversazioni, e Ubuntu non vuole lasciare i suoi utenti indietro. Per questo motivo, il suddetto aggiornamento rappresenta un passo in avanti per mantenere Ubuntu allineato con gli standard globali, confermando l'impegno della piattaforma nel garantire un'esperienza moderna e al passo con i tempi (oseremmo dire quasi simile all'esperienza utente che avviene con gli smartphone). Canonical è consapevole di quanto sia essenziale che un sistema operativo moderno supporti i più recenti aggiornamenti Unicode, come spiegato da Jeremy Bícha, il quale afferma che: "Le piattaforme di comunicazione Internet adottano rapidamente i nuovi emoji ed è importante che questi funzionino anche sull'ultima versione di Ubuntu. Non si tratta solo di inseguire le mode, ma di garantire compatibilità e coerenza in un'era in cui le emoji sono onnipresenti, utilizzate non solo nei messaggi personali, ma anche in email professionali, documentazione tecnica e articoli di blog. La mancanza di supporto per un'emoji può causare problemi di visualizzazione, trasformandola in un carattere anonimo, che altera il significato e l'intenzione del messaggio". Questo aggiornamento sarà rilasciato tramite il pacchetto fonts-noto-color-emoji (versione 2.047), già disponibile nel repository per le versioni Jammy e Noble. Una volta verificata l'assenza di problemi, l'aggiornamento sarà distribuito come parte degli aggiornamenti software ufficiali nelle prossime settimane, assicurando che gli utenti di Ubuntu possano sfruttare queste novità senza complicazioni. In particolare per le versioni LTS, in cui il supporto a lungo termine è fondamentale, mantenere il passo con le nuove emoji è cruciale per garantire una comunicazione fluida e moderna. Con questa mossa Ubuntu non solo abbraccia l'innovazione, ma dimostra la sua attenzione ai dettagli che rendono l'esperienza utente sempre più completa.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Notizie dalla comunità italiana
La newsletter va in vacanza
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Questo è l'ultimo numero del 2024. Dopo una breve pausa dovuta alle festività natalizie, le pubblicazioni settimanali riprenderanno nei primi giorni del mese di gennaio 2025!
La redazione della Newsletter coglie l'occasione per augurare a tutti Buone Feste e un nuovo anno pieno di soddisfazioni!
Notizie dalla comunità internazionale
Mozilla si reinventa: arriva il nuovo logo per rivendicare Internet e guardare al futuro
Dopo oltre un decennio, Mozilla ha svelato in anteprima il suo nuovo marchio, definendolo non un semplice "lifting" ma un passo audace per gettare le basi dei prossimi 25 anni della società. Questo rebranding punta a rafforzare l'identità dell'organizzazione, mettendo al centro la sua missione di rivendicare Internet e rinnovando il legame con il pubblico. La nuova veste grafica riporta in vita l'iconica mascotte del dinosauro, questa volta in forma di pixel e trasformata in un simbolo che richiama una bandiera, rappresentando lo spirito attivista e innovatore di Mozilla. Secondo il presidente Mark Surman: "l'obiettivo non è solo migliorare la visibilità, ma anche ridefinire il modo in cui le persone percepiscono Mozilla, sottolineando il suo ruolo cruciale nella difesa della privacy, dell'open source e di un web libero e accessibile a tutti". Il nuovo marchio non è stato risparmiato da critiche, con commenti sui social variegati, oscillando tra reazioni di tiepido apprezzamento e un chiaro "perché?", come se non ci fosse altro da migliorare. Tuttavia, il team di Mozilla si è mostrato deciso e conciso nello spiegare le ragioni di questo cambiamento, infatti la stessa Amy Bebbington, responsabile globale del brand, sostiene che il restyling racconta una storia coerente che unisce il lavoro dei programmatori, il coinvolgimento dei governi per regolamentazioni più solide e il supporto maggiore verso il controllo sulla propria vita digitale rispetti tutti i criteri di privacy che altri browser ancora non rispettano. Una visione ribadita anche dal direttore marketing Lindsey Lionheart O'Brien, che vede nel nuovo logo un'opportunità per ispirare nuove collaborazioni e costruire un'Internet più sana e inclusiva. Il nuovo logo, che vi piaccia o meno, rappresenta una dichiarazione d'intenti, perché dopo aver affrontato sfide significative, dalla perdita di quote di mercato di Firefox, all'introduzione di servizi a pagamento che hanno suscitato perplessità tra gli utenti, questa scelta non è solo una veste grafica rinnovata, ma il simbolo di un cambiamento che auspica di riportare Mozilla e di conseguenza il suo browser Firefox al centro dell'innovazione e della battaglia per un'Internet libera. È una promessa che speriamo venga mantenuta, perché un futuro digitale senza Mozilla sarebbe un futuro più povero per tutti noi. La mascotte del dinosauro potrebbe essere un richiamo nostalgico, ma il suo messaggio è chiaro: restare vigili e pronti a sfidare qualsiasi "asteroide" minacci la libertà della rete.
Notizie dal Mondo
Il kernel Linux 6.12 sarà una versione LTS
Il kernel Linux 6.12, rilasciato il mese scorso con una valanga di nuove funzionalità, supporto hardware migliorato e ottimizzazioni delle prestazioni, ha appena guadagnato un ulteriore motivo per essere celebrato: è ufficialmente una versione LTS (Long-Term Support). A darne notizia è lo stesso sviluppatore del kernel Greg Kroah-Hartman tramite un messaggio sulla mailing list del kernel: "la notizia è certa: Linux 6.12 sarà supportato per un minimo di due anni, fino a dicembre 2026". Per chi si affida alla stabilità e alla sicurezza, il passaggio a questa release LTS rappresenta una garanzia. Questo tipo di supporto non introduce solamente nuove funzionalità, ma assicura che le correzioni di bug critici e le patch di sicurezza vengano implementate e distribuite nel tempo con costanza. Questo è cruciale per chi utilizza il kernel in ambienti di produzione o su hardware critico, dove l’affidabilità è più importante delle ultime novità. La finestra di supporto di due anni per il kernel Linux 6.12 potrebbe essere estesa se si rivelerà particolarmente popolare e ampiamente utilizzato. Non sarebbe la prima volta che una versione del kernel supera la data inizialmente prevista, spinta dalla richiesta della comunità e dal supporto delle varie distribuzioni GNU/Linux. Tuttavia, per chi preferisce mantenere il passo con le ultime innovazioni, ci sono già nuove versioni in arrivo, ovvero: Linux 6.13 attualmente in fase di RC, mentre lo sviluppo per Linux 6.14 è già in corso. Quest'ultima versione dovrebbe debuttare insieme alla prossima versione di Ubuntu, la 25.04 (che arriverà il prossimo aprile).
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: 9to5linux.com
L'emulatore per la PlayStation 3 aggiunge il supporto per il Raspberry Pi 5
Il celebre emulatore e debugger open source per PlayStation 3: RPCS3 ha fatto un passo in avanti straordinario e questa settimana ha annunciato una nuova versione, che introduce il supporto nativo per i dispositivi ARM64 per Linux (compreso macOS (Apple Silicon) e persino Windows). Questo aggiornamento rappresenta una rivoluzione per l'emulazione, eliminando la necessità di strumenti di "traduzione" dell'architettura e migliorando significativamente le prestazioni. Gli sviluppatori si sono spinti oltre i limiti dell'hardware con l'obiettivo di rendere quanto più possibile accessibile l'esperienza PS3 anche su dispositivi meno potenti, come il Raspberry Pi 5. Nonostante la versione Pi 5 sia dotata di un hardware decisamente modesto rispetto ai dispositivi di fascia alta, il team di RPCS3 è riuscito a compiere un'impresa notevole, testando l'emulatore con la versione di Arch Linux per ARM, overclockando la CPU a 2900 MHz e la GPU a 1060 MHz. Anche se l'esperienza non è stata perfetta, sono riusciti a far girare giochi PS3 a una risoluzione di 272p per 30 FPS, con un gameplay fluido, nonostante evidenti limitazioni grafiche e occasionali interruzioni audio. Questo risultato è incredibile, se si considera che la GPU Broadcom VideoCore VII del Raspberry Pi 5 è diverse volte più debole della RSX della PS3. Configurare RPCS3 su un Raspberry richiede attenzione e dedizione, perché oltre a scaricare il binario ARM64 più recente dalla pagina di download del progetto, è necessario conoscere le basi dell'overclocking per ottenere prestazioni decenti. È importante procedere con cautela, incrementando le frequenze di CPU e GPU gradualmente e assicurandosi di disporre di un adeguato sistema di raffreddamento attivo, dato che il Raspberry Pi 5 tende a surriscaldarsi facilmente sotto carico. Detto questo, se vuoi unirti a noi in questa entusiasmante avventura, armati di un Raspberry Pi 5 con almeno 8 GB di RAM, uno storage veloce e un pizzico di pazienza. Non tutti i giochi PS3 funzioneranno senza problemi, ma l'emulazione di una console così complessa su un dispositivo così piccolo è già un traguardo straordinario per i nostri tempi. E, se ammiri il lavoro della comunità RPCS3, puoi supportare il loro sviluppo contribuendo tramite il loro Patreon.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Il kernel Linux 4.19 raggiunge l'End Of Life
Dopo più di sei anni di servizio, il Kernel Linux 4.19 ha ricevuto il suo ultimo aggiornamento di manutenzione, chiudendo la sua lunga e significativa vita con la release 4.19.325. Questo ramo, lanciato il 22 Ottobre 2018, ha portato innovazioni importanti, come il supporto iniziale alla versione 6 del Wi-Fi o come il file system EROFS. Ma ora, inevitabilmente, è giunto al termine del suo ciclo. Con 325 aggiornamenti di manutenzione alle spalle, il 4.19 lascia un'eredità complessa, con lo stesso Greg Kroah-Hartman, sviluppatore chiave del kernel linux, che è stato conciso tramite un classico messaggio in mailing list: "...è tempo di andare avanti, dato che questa versione ha un impressionante numero di vulnerabilità non corrette: ben 983 CVE (vulnerabilità ed esposizioni comuni) documentate". Anche se molte di queste sono state risolte nei kernel più recenti, non saranno mai portate sul 4.19. Questo significa che le aziende che continuano a utilizzarlo nei loro prodotti espongono utenti e sistemi a rischi significativi, minando potenzialmente la sicurezza e la stabilità della propria distribuzione.
Linux 4.19 non è stato solo un kernel; è stato un simbolo della resilienza e della capacità della comunità open source di affrontare sfide e innovare, anche in situazioni di conflitto. Il suo sviluppo è nato da una fase turbolenta per il progetto Linux, ma il risultato ha dimostrato la forza della collaborazione e della capacità di superare le difficoltà. Ma è arrivato il momento di dirgli addio. Il futuro di Linux è costruito su fondamenta solide e l'addio a questo storico kernel non è solo una fine, ma l'inizio di un nuovo capitolo per il software open source, guidato dalla necessità di innovare senza mai perdere di vista l'importanza della sicurezza e della comunità.
Fonte: 9to5linux.com
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 144873, −244 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 309, −1 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 73716, +42 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Commenti e informazioni
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