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Questo è il numero 35 del 2024, riferito alla settimana che va da lunedì 4 novembre a domenica 10 novembre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Unisciti a Canonical al Dell Technologies Forum

Anche Canonical si unirà con entusiasmo all’imminente conferenza Dell Technologies Forum di Parigi il 19 novembre, un evento di primo livello che riunisce leader del settore e appassionati di tecnologia per esplorare le innovazioni più recenti che stanno plasmando il futuro digitale. Lo stand di Canonical sarà un centro di attività per scoprire la sinergia tra le soluzioni di Canonical e i dispositivi Dell Technologies, con il team Canonical pronto a illustrare un’ampia gamma di strumenti progettati per rafforzare l'infrastruttura IT delle organizzazioni e aprire nuove possibilità. Tra i temi principali ci sarà l'importanza delle alternative open source, in particolare per i cloud che offrono maggiore flessibilità, sicurezza e risparmio rispetto alle soluzioni VMware. L’open source permette alle aziende di ridurre il vincolo dei fornitori, consentendo di personalizzare l’infrastruttura in base alle proprie esigenze specifiche. Inoltre, i visitatori potranno esplorare le opportunità offerte dalla combinazione di Dell PowerFlex e Canonical LXD, che permette di creare e gestire applicazioni containerizzate con grande agilità e scalabilità. Per chi è interessato alla sicurezza, ci sarà anche uno spazio per discutere delle soluzioni di sicurezza avanzate sviluppate da Canonical e Dell Technologies, che assicurano la protezione degli ambienti open source da minacce potenziali.

Un altro punto saliente sarà la collaborazione nel campo dell’intelligenza artificiale, un settore in cui le due aziende uniscono le forze per offrire soluzioni di AI che permettono il progredire e offrire nuove possibilità di crescita aziendale. Inoltre, la collaborazione tra Canonical e Dell va ben oltre i prodotti: entrambe le aziende condividono l’impegno di fornire alle organizzazioni strumenti e soluzioni efficaci per prosperare in un mondo digitale sempre in evoluzione. Per questo motivo, visitare lo stand di Canonical al Dell Technologies Forum di Parigi sarà un’opportunità per entrare in contatto con gli esperti, scoprire soluzioni innovative e valutare come Canonical e Dell possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi IT di ciascun visitatore.

Fonte: ubuntu.com


Notizie dal Mondo

La Mozilla Foundation taglia il 30% del personale

La Mozilla Foundation, ramo non-profit di Mozilla impegnata nella promozione degli standard web e della privacy online, ha subito un drastico taglio al personale, con una riduzione del 30% che ha eliminato l'intera divisione dedicata all’advocacy. Questa notizia, inizialmente trapelata da una nota interna e poi confermata ufficialmente, lascia un segno profondo in un'organizzazione il cui scopo è da sempre garantire un web libero, aperto e accessibile a tutti. Lo stesso, Brandon Borrman, vicepresidente delle comunicazioni di Mozilla, ha dichiarato che la riorganizzazione dei team è volta ad aumentare l'agilità e l’impatto della fondazione in un momento di sfide senza precedenti e, che il focus si sposterà su altre priorità per il futuro, anche se l’impegno nei confronti dell’advocacy in generale rimarrà intatto, ma solo con un approccio rivisitato. È difficile ora dire se si tratti di puro spin o di un cambiamento strategico necessario. Non è nemmeno il primo taglio di posti di lavoro per Mozilla quest’anno: infatti, già a febbraio la divisione commerciale, responsabile dello sviluppo di Firefox, aveva ridotto del 5% la propria forza lavoro, accantonando progetti collaterali per ridurre i costi e concentrarsi su prodotti di punta. Certo, da allora Firefox ha visto nuove funzionalità significative come le schede verticali e i gruppi di schede, ma perdere ulteriori risorse nella divisione che porta avanti la missione originaria di Mozilla - la difesa di un web aperto - resta comunque un colpo doloroso. Mozilla non è l'unica organizzazione del settore ad affrontare momenti difficili: anche la GNOME Foundation ha recentemente ammesso difficoltà finanziarie, tagliando posti di lavoro. Certamente questi non sono tempi facili per le varie organizzazioni che lavoro con l'open source, per questo motivo indebolire la loro influenza sull’open web e sulla consapevolezza digitale non è una buona notizia per l’ecosistema Internet, indipendentemente dal browser che si sceglie di utilizzare. La Mozilla Foundation potrebbe non essere la fonte di novità tecnologiche come bot di intelligenza artificiale o via dicendo, ma il suo impegno per un web che funzioni ovunque e per chiunque è essenziale.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Raspberry Pi aggiorna il proprio display touch

La Raspberry Foundation ha presentato una nuova versione del suo Touch Display 2, un aggiornamento importante che non vedeva un rinnovo da ben nove anni. Questa nuova versione introduce una risoluzione migliorata, passando a 720x1280 pixel rispetto ai 800x480 del modello precedente e, offre un’esperienza visiva più moderna e chiara, ideale per i progetti interattivi e gli usi creativi che richiedono una qualità grafica superiore. Esteticamente, il Touch Display 2 è stato ridisegnato per risultare più sottile e maneggevole, grazie all’integrazione della scheda driver direttamente all'interno dell’involucro, rendendo l’installazione e la configurazione finali più semplici e immediate. Sebbene il numero dei punti di contatto multi-touch sia sceso da 10 a 5, la maggior parte degli utenti non noterà la differenza nell’uso quotidiano, poiché raramente si utilizzano più di 5 punti in simultanea su uno schermo di queste dimensioni. Nonostante queste migliorie tecniche, il prezzo del Touch Display 2 rimane invariato, restando accessibile a soli 60 dollari, in linea con la filosofia di Raspberry di mantenere i propri prodotti economici e alla portata di tutti. Anche questa versione del display si alimenta direttamente dal Raspberry Pi, tramite pin GPIO, e si collega alla porta DSI inclusa in quasi tutti i modelli (escluso lo Zero), continuando così a garantire una configurazione pulita senza la necessità di adattatori esterni o cavi supplementari che possano creare disordine. Il display è progettato per un uso in orientamento verticale, ma può essere facilmente ruotato tramite le impostazioni del sistema operativo per un utilizzo in orizzontale, consentendo una flessibilità d’impiego ideale per vari progetti. Il Touch Display 2 non si pone come un monitor da desktop principale, ma è perfetto per scopi interattivi e di visualizzazione, come sistemi di infotainment, display per punti vendita, hub intelligenti e simili applicazioni che richiedono una soluzione compatta, funzionale e pronta all'uso. In un periodo in cui Raspberry sembra inarrestabile con i suoi continui annunci di nuovi prodotti, il lancio di questa versione aggiornata conferma il costante impegno del marchio britannico nel rendere l’interazione basata su Raspberry Pi più accessibile e pratica. Quindi, per chi desidera acquistarlo può trovare maggiori dettagli per l’acquisto direttamente sulla pagina ufficiale del prodotto.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Arriva sul mercato il nuovo hub USB di Raspberry

L'azienda britannica non finisce di stupire. Infatti, in queste ore ha presentato all'intera comunità un nuovo accessorio a basso costo e più precisamente un hub USB 3.0 a 4 porte, perfetto per gli utenti che usufruiscono della scheda Raspberry Pi. Negli ultimi tempi come scritto anche nell'articolo poco più sù, l’azienda ha ampliato la gamma di componenti ufficiali per i propri dispositivi, offrendo dagli AI HAT alle schede SD e SSD, tutti testati per garantire prestazioni ottimali. Sebbene molti modelli Raspberry Pi abbiano già porte USB integrate, alcuni utenti richiedono una connettività ancora maggiore, proprio per colmare il divario di una miriade di hub USB a basso prezzo e di qualità discutibile.Quindi, con un prodotto ufficiale, Raspberry Pi punta a colmare questo vuoto, proponendo un dispositivo robusto e senza imprevisti. L’hub è stato realizzato in collaborazione con Infineon e impiega il chip di alta qualità, garantendo una connessione stabile con tutti i modelli Raspberry Pi dotati di una porta USB-A. Secondo Eben Upton, questo è "il miglior hub USB 3.0 sul mercato", progettato per fornire prestazioni ottimali a un prezzo competitivo. Tra le sue caratteristiche principali, l’hub presenta un connettore USB 3.0 Type-A upstream con cavo integrato di 8 cm, quattro porte USB 3.0 Type-A downstream, velocità di trasferimento dati fino a 5 Gbps, e una porta USB-C per l’alimentazione esterna da 3A. Quest’ultima è opzionale, ma offre un grande vantaggio: garantire energia sufficiente a tutti i dispositivi connessi, specialmente se si collega un dispositivo ad alto consumo come un tablet o uno smartphone. Detto questo, l'hub è acquistabile presso i rivenditori autorizzati Raspberry al prezzo di 12 dollari e, sebbene pensato principalmente per i Raspberry Pi, è compatibile con qualsiasi PC. Il dispositivo può essere usato sia come hub passivo sia come hub alimentato, il che lo rende una scelta versatile per chi cerca un prodotto affidabile e privo di complicazioni.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Apple Maps funziona su Linux (ma solo su Firefox)

Sembra strano, ma a quanto pare Apple Maps ora funziona anche sui sistemi GNU/Linux grazie ad una estensione web (beta) lanciata a Luglio. Infatti, Apple Maps sul web era inizialmente disponibile solo su Safari e Chrome ovvero, esclusivamente su macOS e Windows. Successivamente, in Agosto, il supporto si è esteso a Mozilla Firefox, ma ancora una volta solo su sistemi operativi non-Linux. Ora, a sorpresa, Apple Maps carica correttamente anche su Firefox per i sistemi Linux, consentendo agli utenti di accedere alle principali funzionalità di ricerca, indicazioni stradali, immagini ibride, rilevamento della posizione, luoghi di interesse, guide, oltre a un'interfaccia interattiva con zoom e scorrimento. Tuttavia, il supporto resta ancora limitato poiché su altri browser come Chrome e Vivaldi su Linux, l'accesso al sito continua a essere bloccato con un messaggio di incompatibilità; perfino le modifiche manuali alla stringa dell'user-agent non sembrano risolvere il problema. D'altronde, l'azienda di Cupertino, aveva già specificato ed anticipato che il servizio sarebbe stato “disponibile su altre piattaforme e browser” in futuro, anche se non ha specificato tempistiche, quindi è possibile che presto l’accesso si estenda anche ad altre applicazioni su Linux o su ChromeOS. Nonostante ciò, il suo arrivo sui sistemi GNU/Linux fa storcere il naso a una parte della comunità, che preferirebbe affidarsi a OpenStreetMap piuttosto che a un software di Apple. La situazione riflette un classico dilemma della comunità Linux, che da un lato chiede più supporto per il sistema operativo e dall’altro mostra scetticismo verso software e servizi di grandi aziende tech, ma non è un problema: Linux è flessibile, e il suo scopo non è quello di imporre un’unica visione.

Fonte: omgubuntu.co.uk


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


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