La newsletter della comunità

Collabora anche tu!

NewsletterItaliana/Materiale/logo_new_newsletter.png

Questo è il numero 41 del 2022, riferito alla settimana che va da lunedì 5 dicembre a domenica 11 dicembre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Cosa sono le AppImage e come si usano su Ubuntu?

I sistemi GNU/Linux hanno la possibilità di seguire diversi percorsi praticabili per l'installazione di applicazioni. Per esempio, c'è un gestore di pacchetti integrato in ogni distribuzione, come apt, dnf, zypper e pacman. Ma ci sono anche pacchetti Snap e Flatpak e persino l'installazione da file sorgente. Non solo, perché un altro metodo è chiamato AppImage, che è un formato univoco per la distribuzione di applicazioni GNU/Linux in modo tale che non richiedano l'effettiva installazione e possano essere eseguite senza privilegi di amministratore. In altre parole, scarichi l'AppImage per un'applicazione e la esegui. Questo è tutto, più o meno. In realtà c'è una domanda più importante che ci si deve porre, perché dobbiamo usare AppImages?
La risposta è che in alcuni casi non c'è un'alternativa. Ci sono alcune applicazioni, anche se ora più o meno tutti gli sviluppatori di software si stanno omogeneizzando a quello che offre il mercato, che offrono solo l'opzione di installazione con AppImage. Il motivo in realtà è ancora più semplice, perché uno sviluppatore o un team di sviluppatori non vuole sviluppare la propria app per i numerosi desktop disponibili per Linux. Con AppImages, l'app dovrebbe funzionare (esattamente come previsto) indipendentemente dall'ambiente desktop o dal gestore di finestre in uso. Questo è un grande vantaggio per gli sviluppatori che devono fornire i loro prodotti in modo rapido e affidabile. È facile intuire come gli obiettivi principali di AppImages siano semplicità, compatibilità binaria, l'agnosticismo della distribuzione, processo di installazione differente, nessuna autorizzazione root e portabilità. Tutto questo si ottiene lasciando intatto il sistema operativo. Ci sono i pro e i contro e tra questi ultimi c'è il fatto che non è possibile aggiornare un'AppImage. Quindi in questo caso occorre scaricare una nuova immagine ed eseguirla al posto della vecchia (sperando che tutte le configurazioni e i dati non vadano persi). L'altro inconveniente è che gli utenti spesso devono gestire l'autorizzazione eseguibile per AppImage. Sebbene l'impostazione di tale autorizzazione sia abbastanza semplice, è sempre un altro passaggio da mettere in conto. A titolo informativo, ora mostriamo i passaggi fondamentali per l'esecuzione di Audacity all'interno dei vostri sistemi.

  1. Scarica il file AppImage - Apri il browser e indirizzalo alla pagina di download di Audacity. Una volta lì, fai clic sulla voce "Linux" e salva il file .AppImage;

  2. Concedi all'AppImage l'autorizzazione necessaria - Apri il file manager (come GNOME Files) fai clic con tasto destro sul file e vai in proprietà e successivamente in permessi. In suddetta scheda spunta la voce "Consenti l'esecuzione del file come programma". Fatto questo, chiudi la finestra Proprietà e torna al file manager. Se invece vuoi concedere l'autorizzazione tramite riga di comando, apri il terminale e digita:

    cd ~/Scaricati
    chmod u+x audacity*.AppImage
  3. Come eseguire un'AppImage su Linux - Ora che si sono impostate le autorizzazioni, tutto ciò che devi fare per eseguire AppImage è aprire il file manager, accedere alla cartella che ospita l'applicazione e fare doppio clic sul file AppImage. Questo aprirà l'app e potrai usarla come faresti con qualsiasi applicazione installata sul desktop.

L'unico avvertimento per l'esecuzione di AppImages è che spesso non hanno i mezzi per integrarsi con il menù, i dock o i pannelli del desktop. Alcune AppImages per questo motivo offrono un'opzione di integrazione desktop che creerà un launcher per il tuo menù. E il gioco è fatto! Per ulteriori informazioni, è possibile visitare la pagina dedicata sviluppata dalla comunità Ubuntu-it.

Fonte: zdnet.com

Xubuntu 23.04 aggiunge PipeWire e Flatpak come impostazione predefinita

Con un occhio di riguardo, oggi, ci addentriamo in un paio di nuove avvincenti tecnologie open source che sono presenti nelle ultime build di sviluppo di Xubuntu 23.04, il cui rilascio, stando ad un prima scaletta, è previsto per aprile 2023. Le tecnologie che saranno presenti nella prossima release riguardano PipeWire, che offre un servizio per gestire flussi audio e video, e Flatpak, una semplice utilità per la gestione dei pacchetti e virtualizzazione delle applicazioni, in entrambi i casi per i sistemi Linux. Nell'aggiornamento di sviluppo di dicembre, Sean Davis, sviluppatore di Xubuntu, spiega che: "L'introuzione di PipeWire deriva dal migliorare molti dei problemi riscontrati dagli utenti con PulseAudio, tra cui un elevato utilizzo della CPU e problemi di connessione Bluetooth. Xubuntu 23.04 aggiunge PipeWire, WirePlumber e le librerie di connessione Bluetooth per venire meno a tutti questi problemi sopra citati. Questo vale anche per Flatpak". Altre modifiche degne di nota presenti in Xubuntu 23.04 includono il ridimensionamento automatico delle icone della barra delle applicazioni e il cambio dell'estensione del file in .deb per l'apertura dell'eseguibile nel software GNOME anziché nello strumento di archivio stock della distribuzione. Per finire, alcune aggiunte entusiasmanti saranno presenti per l'ambiente grafico Xfce che, se tutto andrà bene, presenterà anche la versione 4.18.

Fonte: omgubuntu.co.uk


Notizie dal Mondo

Xfce 4.18: scopriamo le sue nuove funzionalità!

Non posso mentire: nell'aria è presente un alto livello di entusiasmo dovuto all'imminente rilascio di una versione completamente nuova dell'ambiente desktop Xfce. Per la cronaca, ci sono voluti quasi due anni di sviluppo per dare forma alla versione Xfce 4.18, il cui rilascio è previsto per il 15 dicembre. Questo rilascio prenderà il posto della serie 4.16 che ha debuttato nel Natale del 2020 e che ha portato alcune novità interessanti. Ciò non di meno, questa Xfce 4.18 presenterà al mondo intero una serie di aggiornamenti che faranno strizzare l'occhio agli altri ambienti grafici. In questo articolo ispezioniamo tre elementi basilari, che riguardano una versione aggiornata di Thunar, che, per chi non lo sapesse, è il file manager predefinito di Xfce. È uno strumento leggero e capace, che al suo interno nasconde delle potenzialità che ne esaltano le sue caratteristiche. Ad esempio, ora è possibile abilitare una barra laterale di anteprima dell'immagine che permette di avere un anteprima più grande dell'immagine selezionata sulla sinistra dell'applicazione per impostazione predefinita. È presente anche un'opzione un po più pratica che consente di visualizzarlo in modo "indipendente" sulla destra, dove c'è più spazio per l'anteprima vera e propria. Sempre su Thunar, la nuova barra degli strumenti consente di aggiungere e riordinare le icone della barra degli strumenti in base alle proprie esigenze. Con l'aggiornamento 4.18, puoi aggiungere una nuova icona "Split View" nella barra degli strumenti (disponibile premendo il tasto F3), che permette di dividere la finestra in colonne navigabili (indipendentemente) con il supporto del trascinamento dei file tra una colonna all'altra. Vi è anche una nuova funzione di evidenziazione dei file piuttosto interessante, che consente di impostare un colore di sfondo e un colore di testo personalizzato, utile per richiamare in modo efficace l'attenzione su file specifici in una particolare cartella. Altre modifiche riguardano:

A tutto ciò si devono sommare anche i miglioramenti riguardanti la stabilità, le prestazioni e le varie correzioni di bug. Altro aspetto fondamentalmente che riguarda qualsiasi ambiente grafico è la scrivania. Xfce, da questo punto di vista, rispetto ai suoi concorrenti GNOME e KDE Plasma, è più conservativo. Per alcuni utenti può sembrare strano, ma per le persone che desiderano un desktop affidabile, semplice e prevedibile che non cambi aspetto sotto di loro, è un grande vantaggio.
Perché viene detto questo? Perché le modifiche al "desktop" menzionate di seguito potrebbero, per alcuni, sembrare piuttosto minori o irrilevanti, se viste rispetto ai principali DE. Ma torniamo a noi, perché il pannello Xfce4 raccoglie un paio di nuove preferenze. Innanzitutto, la lunghezza del pannello è ora configurata in pixel anziché in percentuale, come prima. In secondo luogo, c'è una nuova opzione "mantieni il pannello sopra le finestre". Ciò consente alle finestre delle app ingrandite di riempire l'area dietro il pannello anziché massimizzare il bordo inferiore o superiore per posizionarsi a filo con esso. Sono disponibili nuove opzioni per i font nell'applet dell'orologio e nuove opzioni di personalizzazione che ti permettono di mostrare solo la data; solo il tempo; data e ora; o l'ora e poi la data e cosi via.

Ultima, ma non per importanza, riguarda il centro di controllo di ogni DE, ovvero le impostazioni, in cui ora è presente la possibilità di disabilitare le barre di intestazione nelle finestre di dialogo dal modulo Aspetto e scegliere un comportamento multi-monitor predefinito prima di aggiungere uno schermo aggiuntivo.

In tutto, ci sono alcune modifiche eccezionalmente interessanti e che lasceremo agli utenti scoprire (e in alcuni casi, spesso desiderate) per il desktop Xfce. Inoltre, c'è un ulteriore lavoro per migliorare il supporto di Wayland in tutti i vari moduli che compongono il desktop Xfce (anche se potrebbero essere necessarie alcune versioni in più prima che tutto sia perfetto al 100% sotto Wayland). Stay tuned!

Fonte: omgubuntu.co.uk

Amazon entra a far parte dell'Open Invention Network

I patent troll sono la rovina delle grandi e delle piccole aziende. Quindi, non deve sorprendere che anche Amazon con i suoi corrispettivi servizi abbia aderito all'Open Invention Network (OIN), cioè un'azienda che acquista brevetti e li ri-licenzia gratuitamente a enti che, a loro volta, si impegnano a non esercitare i propri brevetti contro sistemi e applicazioni Linux e sistemi analoghi. In questi anni il ruolo di OIN è stato quello di proteggere Linux e il corrispettivo software che gira al suo interno da qualsiasi "aggressione dei brevetti" da parte di società rivali. Però, con il recente e aumento del numero di attacchi di patent troll, l'OIN ha deciso di intraprendere una nuova azione, cioè quella di difendere le aziende da questa sorta di attacchi (in America, tanto per dirne una, la società preferita per questi attacchi è la Apple). Questa è un'azione naturale da parte di Amazon, che affida parte della sua infrastruttura (vendita e cloud) a sistemi Linux. Inoltre, Amazon ha una politica rigorosamente severa contro la violazione dei brevetti e gli utenti che adottano questo comportamento possono vedersi rimuovere le proprie inserzioni o cancellare gli account. Quindi, come detto precedentemente, non deve sorprendere questa mossa da parte di Amazon, che come tutte le grandi aziende è stata citata in giudizio per violazione di brevetto. Come ha spiegato Keith Bergelt, CEO di OIN, "Linux e altri progetti open source sono diventati la base per le innovazioni che si verificano in uno spettro di settori che includono vendita al dettaglio ed e-commerce, cloud computing e intrattenimento. Siamo quindi lieti che Amazon si impegni a brevettare senza aggressione nel cuore di Linux, ma anche nelle tecnologie open source adiacenti."

Fonte: zdnet.com

Per l'aggiunta del linguaggio Rust all'interno del Kernel Linux ci vorrà ancora un po' di tempo

Molti sviluppatori sono emozionati all'idea di vedere Rust come linguaggio di programmazione all'interno del kernel Linux. Tanto che, secondo un ultimo sondaggio svolto da Stack Overflow, il suddetto linguaggio ricopre una posizione molto importante, ottenendo un apprezzamento da parte degli sviluppatori pari al 87%. Non male, vero? Peccato però che dopo che è stato incluso nella versione del kernel Linux 6.1 (per maggiori informazioni 2022.030), al momento non esiste ancora nessuna porzione di codice che gestisca processi, ma vi sono solo i pacchetti per il suo supporto. A tal proposito, lo stesso Joel Marcey, che rappresenta una dei portavoce cardine della Rust Foundation, ha dichiarato, oltre che elencare i vantaggio rispetto agli altri linguaggi, che prima di vedere porzioni di codice Rust all'interno del kernel occorre che tutti i componenti di Rust che permettono la sua compilazione debbano essere situati al loro posto. Marcey continua spiegando che Linux farà questa inclusione in modo molto frammentario, cioè con piccole integrazioni di codice da una parte all'altra, il che implica a sua volta che prima di vederlo effettivamente operativo ci vorrà ancora un bel po' di tempo. Quindi, nel corso del prossimo anno è probabile che vi saranno le prime importanti modifiche del kernel con Rust, che permetteranno alle persone di incominciare, per esempio, a scrivere driver Linux o qualsiasi altra cosa con Rust. Pertanto, anche se l'attesa sarà ancora lunga (forse), l'aria che si respira è estremamente positiva nei confronti di questo nuovo linguaggio di programmazione, che garantirà delle prospettive di miglioramento all'interno del kernel Linux.

Fonte: sdtimes.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.

In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:

Licenza adottata

La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0.

Uscite settimanali

Per ricevere la newsletter direttamente nella tua casella di posta, cambiare le impostazioni di ricezione o annullare la tua iscrizione alla newsletter, consulta questa pagina.
Per tutti i numeri usciti della newsletter, consulta la nostra edicola.


Scrivi per la newsletter

La Newsletter Ubuntu-it ha lo scopo di tenere aggiornati tutti gli utenti Ubuntu e, più in generale, le persone appassionate del mondo open-source. Viene resa disponibile gratuitamente con cadenza settimanale ogni Lunedì, ed è aperta al contributo di tutti gli utenti che vogliono partecipare con un proprio articolo. L’autore dell’articolo troverà tutte le raccomandazioni e istruzioni dettagliate all’interno della pagina Linee Guida, dove inoltre sono messi a disposizione per tutti gli utenti una serie di indirizzi web che offrono notizie riguardanti le principali novità su Ubuntu e sulla comunità internazionale, tutte le informazioni sulle attività della comunità italiana, le notizie sul software libero dall’Italia e dal mondo. Per chiunque fosse interessato a collaborare con la newsletter Ubuntu-it a titolo di redattore o grafico, può scrivere alla mailing list del gruppo promozione oppure sul canale IRC: ubuntu-it-promo. Fornire il tuo contributo a questa iniziativa come membro, e non solo come semplice utente, è un presupposto fondamentale per aiutare la diffusione di Ubuntu anche nel nostro Paese. Per rimanere in contatto con noi, puoi seguirci su:

Facebook

Twitter

YouTube

Telegram


CategoryComunitaNewsletter CategoryComunitaPromozione

NewsletterItaliana/2022.041 (l'ultima modifica è del 13/12/2022 06.29.10, fatta da essedia1960)