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Versione 3 del 02/12/2007 03.28.13

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Introduzione

Questa pagina è dedicata a chi è intenzionato a creare un raid1 (o raid0) tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di software per la creazione di un software raid.

Hardware

Per prima cosa diamo uno sguardo all'Hardware su cui ho implementato il raid dopo lunghe ed estenuanti ricerche:

  1. Scheda Madre Asus A8V con controller raid Promise20378.

  2. Due hard disk sata Uguali della Seagate da 250 Gb

La mancanza di un controllore (in questo caso il Promise) che creasse automaticamente un array che, oltre a controllare la consistenza tra i due hard disk, permettesse la formazione di un raid1 (mirroring) o di un raid0 (Striping) in modalità hardware, ha portato alla scelta di costruire un software raid o meglio un fake raid.

Prerequisiti

Per prima cosa impostiamo il controller raid come attivo e avviabile; per fare questo è necessario entrare nel bios della scheda madre, premendo o il tasto Del, come nel caso della Asus o una serie di tasti, Alt+F2, ecc.. ecc.. dipende dalla vostra scheda madre. Una volta entrati nell'utility di gestione delle istruzioni basilari di input/output ci si sposterà nella sezione avanzata, e qui si attiverà il chip. Alfine prima di uscire e salvare le modifiche nella sezione di Boot si imposterà l'elenco di oggetti che partono in questa maniera:

  1. Floppy
  2. Lettore cd/dvd
  3. Controller Raid

Fatto questo si può salvare e uscire dal bios. Avviando a questo punto il computer appariranno una serie di schermate che danno lo stato di tutte le periferiche collegate alla scheda madre; si arriverà a un certo punto in cui comparirà una nuova schemata (abilitata dall'attivazione del chip Promise) in cui si chiederà di premere una serie di tasti, nel caso della promiseCtrl+F, per poter accedere al programma di configurazione del Fake raid. Una volta entrati chiederà che cosa fare, creare un array raid, cancellarlo oppure uscire. Ovviamente questa è la prima volta che si accede e quindi lo scopo è crearlo. Si sceglierà di creare un Raid1 (il cui scopo è il mirroring ossia la salvaguardia dei dati) e si definiranno i drive interessati in questa configurazione. L'altra opzione disponibile è la formazione di un Raid0 (il cui scopo è lo striping ossia la velocità a discapito della perdita di dati). Se tutte le cose sono andate per il meglio si potrà finalmente uscire dall'utility e il computer verrà riavviato. A questo punto nella schermata in cui ci veniva chiesto di eventualmente creare un raid comparirà una scritta indicando il tipo di raid creato e lo stato (functional). Finalmente si può iniziare l'installazione del sistema operativo.

Installazione

Nell'installazione qui proposta si è partiti dalla versione alternate 32 bit (i discorsi fatti per questa versione sono analoghi a quella a 64 bit). Una volta avviato il cd premere F2 in modo da selezionare la lingua italiana e poi si seleziona Installazione per sistemi Oem. Come prima cosa comparirà una nuova schermata in cui, se riconosciuta, la scheda madre cercherà di collegarsi a un server DHCP. Qualora il router non fosse configurato con un DHCP impostate manualmente l'indirizzo ip della Scheda di rete.

Finito questo passo Ubuntu chiederà come dovrà esser installato ossia su quale partizione. A questo punto è necessario abbandonare l'installazione scegliendo con il tasto Tab il pulsante Indietro in modo da giungere a una schermata con presenti le voci del progresso dell'installazione. Si sceglierà Avvia Terminale e con questa scelta abbandoneremo per il tempo necessario l'installer per poter creare il raid software. la schermata che ci si presenterà dinnanzi è simile alla seguente:

~# 

Questo ci farà capire che abbiamo aperto un terminale di Root.

Procediamo ora col partizionamento per prima cosa nel terminale diamo il comando per vedere che partizioni sono presenti:

~#fdisk -l

La cui risposta sarà del tipo

Disk /dev/sda: 250.0 GB, 250059350016 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 30401 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Disk identifier: 0x00007ae5

Disk /dev/sdb: 250.0 GB, 250059350016 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 30401 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Disk identifier: 0x00007ae5

a questo punto iniziamo a partizionare il disco sda. Quindi nel terminale digitiamo

~#fdisk /dev/sda

Questo darà come risposta:

The number of cylinders for this disk is set to 30515.
There is nothing wrong with that, but this is larger than 1024,
and could in certain setups cause problems with:
1) software that runs at boot time (e.g., old versions of LILO)
2) booting and partitioning software from other OSs
   (e.g., DOS FDISK, OS/2 FDISK)

Command (m for help): 

se scegliamo m come opzione otterremmo questa schermata:

   a   toggle a bootable flag
   b   edit bsd disklabel
   c   toggle the dos compatibility flag
   d   delete a partition
   l   list known partition types
   m   print this menu
   n   add a new partition
   o   create a new empty DOS partition table
   p   print the partition table
   q   quit without saving changes
   s   create a new empty Sun disklabel
   t   change a partition's system id
   u   change display/entry units
   v   verify the partition table
   w   write table to disk and exit
   x   extra functionality (experts only)
Command (m for help): 

Si vuole creare una nuova partizione quindi la scelta sarà n:

a questo punto fdisk -l (per vedere come è partizionato ed eventualmente partizionare: nel mio caso ho partizionato come segue:

sda1= 30gb sda2=200gb,sda3=900mb

per rendere i due hard disk con le stesse dimensioni in partizioni:

sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb a questo punto bisogna creare i drive “virtuali” per cui come primo comando

modprobe md

e poi

mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3 per vedere lo stato di avanzamento si può usare il comando

  • cat /proc/mdstat

e vedremo un avanzamento di sincronizzazione per partizione. una cosa importantissima: se vogliamo 3 partizioni come nel mio caso / (root) /home (home) e swap, su entrambi gli hard disk devon esser presenti queste tre partizioni e bisogna creare un raid device “virtuale” anche per la swap!!

a questo punto si può uscire dalla modalità testuale exit

e scegliere rilevamento dischi

  • dare come md0 / md1 /home md2 swap

sdaX sdbX volume fisico per il raid

e iniziare l'installazione selezionando i drive raid al posto di quelli fisici

a questo punt ofinalmente si riesce ad installare il tutto (o quasi)

riavviamo e dobbiamo ora installare x