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  • Differenze per "Hardware/DispositiviPartizioni/FakeRaid"
Differenze tra le versioni 1 e 52 (in 51 versioni)
Versione 1 del 01/12/2007 16.29.18
Dimensione: 2306
Commento:
Versione 52 del 02/03/2019 22.03.25
Dimensione: 10588
Autore: jeremie2
Commento: nuove note
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. Le aggiunte sono segnalate in questo modo.
Linea 1: Linea 1:
raid 1 su Promise fasttrack ecc ecc non si tratta di un vero e proprio raid hardware (come quelli belli fighi sulle schede dedicate), ma un raid in cui il controller di fatto verifica l'integrità funzionale degli hard disk e il compito di raid è demandato a un software (in genere allegato assieme ai driver dellascheda madre).

Nell'installazione che vi propongo son partito dalla versione alternate 32 bit (credo si possa eseguire analogamente con la versione a 64 bit) e quando si inizia l'installazione la prima cosa da fare è uscire dalla modalità ad interfaccia semplicemente selezionando la voce indietro . a questo puntoverrà presentata una schermata con una lista di possibilità e per il nostro caso sarà necessario scegliere modalità terminale.


alternate 32 bit (o alternate 64 bit)
necessario partire in modalità testuale quindi si esce dall'installer semplicemente selezionando indietro. NON iniziate il partizionamento

a questo punto fdisk -l (per vedere come è partizionato ed eventualmente partizionare: nel mio caso ho partizionato come segue:

sda1= 30gb sda2=200gb,sda3=900mb

per rendere i due hard disk con le stesse dimensioni in partizioni:
## page was renamed from MarkusderKiller/Prove0
#format wiki
#LANGUAGE it
<<BR>>
<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=142811"; rilasci="8.04")>>


= Introduzione =
Questa pagina è dedicata alla creazione di un sistema RAID0 o RAID1 tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di programmi dedicati.

= Preparativi =

Per prima cosa impostare il controller RAID come attivo e avviabile dal BIOS, infine nella sezione relativa al boot impostare l'elenco delle periferiche secondo queste priorità:

 0. Floppy
 0. Lettore CD/DVD
 0. Controller RAID

Salvare ed uscire dal bios, all'avvio del computer appariranno una serie di informazioni relative allo stato delle periferiche collegate alla scheda madre tramite una nuova schermata. Seguire le istruzioni per configurare il RAID desiderato. All'uscita dal programma, il computer verrà riavviato. Fatte queste operazioni, si può iniziare l'installazione del sistema operativo.

= Installazione =

 0. Inserire nel lettore cdrom il CD alternate di '''Ubuntu'''.

 0. Una volta avviato il cd premere «'''F2'''» in modo da selezionare la lingua italiana e scegliere «'''Installazione per sistemi Oem'''». Ultimata l'impostazione della scheda di rete comparirà il demone di partizionamento.

 0. Abbandonare l'installazione e selezionare con il tasto «'''Tab'''» il pulsante «'''Indietro'''».

 0. Comparirà una schermata in cui sono elencate le voci del progresso dell'installazione. Scegliere «'''Avvia Terminale'''» che avvierà un [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] di root.

 0. Procedere con il partizionamento, digitare nel terminale il seguente comando per vedere le partizioni presenti:{{{
fdisk -l
}}}

 0. Iniziare a partizionare il disco, digitando: {{{
fdisk /dev/sda
}}} sostituire la dicitura «sda» con il nome del disco trovato con il comando precedente, verranno visualizzate delle istruzioni simili: {{{
The number of cylinders for this disk is set to 30515.
There is nothing wrong with that, but this is larger than 1024,
and could in certain setups cause problems with:
1) software that runs at boot time (e.g., old versions of LILO)
2) booting and partitioning software from other OSs
   (e.g., DOS FDISK, OS/2 FDISK)

Command (m for help):
}}}

 0. Creare una nuova partizione premendo il tasto «'''n'''»: {{{
Command (m for help): n
Command action
   e extended
   p primary partition (1-4)
}}}

 0. Creare una partizione primaria quindi digitare «'''p'''», e dare il numero della partizione; la scelta sarà «1».

 0. Dare le dimensioni della prima partizione dal cilindro «1» a circa «30GB» di spazio, la partizione verrà contrassegnata come «sda1».

 0. Editare l'ID della partizione e scrivere le modifiche della stessa; per fare questo digitare «'''t'''» e scegliere come ID «'''fs'''»: {{{
Command (m for help): t
Selected partition 1
Hex code (type L to list codes): L

 0 Empty 1e Hidden W95 FAT1 80 Old Minix be Solaris boot
 1 FAT12 24 NEC DOS 81 Minix / old Lin bf Solaris
 2 XENIX root 39 Plan 9 82 Linux swap / So c1 DRDOS/sec (FAT-
 3 XENIX usr 3c PartitionMagic 83 Linux c4 DRDOS/sec (FAT-
 4 FAT16 <32M 40 Venix 80286 84 OS/2 hidden C: c6 DRDOS/sec (FAT-
 5 Extended 41 PPC PReP Boot 85 Linux extended c7 Syrinx
 6 FAT16 42 SFS 86 NTFS volume set da Non-FS data
 7 HPFS/NTFS 4d QNX4.x 87 NTFS volume set db CP/M / CTOS / .
 8 AIX 4e QNX4.x 2nd part 88 Linux plaintext de Dell Utility
 9 AIX bootable 4f QNX4.x 3rd part 8e Linux LVM df BootIt
 a OS/2 Boot Manag 50 OnTrack DM 93 Amoeba e1 DOS access
 b W95 FAT32 51 OnTrack DM6 Aux 94 Amoeba BBT e3 DOS R/O
 c W95 FAT32 (LBA) 52 CP/M 9f BSD/OS e4 SpeedStor
 e W95 FAT16 (LBA) 53 OnTrack DM6 Aux a0 IBM Thinkpad hi eb BeOS fs
 f W95 Ext'd (LBA) 54 OnTrackDM6 a5 FreeBSD ee EFI GPT
10 OPUS 55 EZ-Drive a6 OpenBSD ef EFI (FAT-12/16/
11 Hidden FAT12 56 Golden Bow a7 NeXTSTEP f0 Linux/PA-RISC b
12 Compaq diagnost 5c Priam Edisk a8 Darwin UFS f1 SpeedStor
14 Hidden FAT16 <3 61 SpeedStor a9 NetBSD f4 SpeedStor
16 Hidden FAT16 63 GNU HURD or Sys ab Darwin boot f2 DOS secondary
17 Hidden HPFS/NTF 64 Novell Netware b7 BSDI fs fd Linux raid auto
18 AST SmartSleep 65 Novell Netware b8 BSDI swap fe LANstep
1b Hidden W95 FAT3 70 DiskSecure Mult bb Boot Wizard hid ff BBT
1c Hidden W95 FAT3 75 PC/IX
}}}

 0. Per ultimare le operazioni scrivere le modifiche sulla tabella partizioni con «'''w'''» e automaticamente fdisk uscirà a terminale. Le partizioni scelte per questo sistema sono le seguenti: sda1=31 GiB; sda2=200 GiB; sda3=900 MiB.

 0. Per replicare le medesime partizioni sul disco sdb da terminale: {{{
Linea 16: Linea 95:
a questo punto bisogna creare i drive “virtuali” per cui come primo comando

modprobe md

e poi
}}}

 0. Creare i dischi virtuali per cui: {{{
modprobe md
}}}

 0. Tramite l'utility già presente nel cd alternate mdadm si possono creare le tre partizioni virtuali: {{{
Linea 25: Linea 105:
per vedere lo stato di avanzamento si può usare il comando

 cat /proc/mdstat
e vedremo un avanzamento di sincronizzazione per partizione. una cosa importantissima: se vogliamo 3 partizioni come nel mio caso / (root) /home (home) e swap, su entrambi gli hard disk devon esser presenti queste tre partizioni e bisogna creare un raid device “virtuale” anche per la swap!!

a questo punto si può uscire dalla modalità testuale
}}}

||<style="background-color:#cccccc;":> '''Opzione'''||<style="background-color:#cccccc;":> '''Descrizione'''||
||<style="text-align:center">'''--create /dev/mdX''' || Viene creata una partizione denominata mdX||
||<style="text-align:center">'''--level=1''' || Per creare un RAID1 mirroring; per lo striping sostituire 1 con 0||
||<style="text-align:center">'''--raid-devices=2 /dev/sdaX /dev/sdbX''' || Identifica i dispositivi costituenti il RAID (in questo caso due) e come si chiamano all'interno della cartella `/dev`||

Per vedere lo stato di avanzamento della creazione del raid si può usare il comando:{{{
cat /proc/mdstat
}}}

{{{#!wiki note
Per la creazione del raid su un sistema di 250 GiB son necessari circa 100 minuti.
}}}

{{{#!wiki important
La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root ''/'', una di home ''/home'' ed una di swap. Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1.
}}}

Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire:{{{
Linea 32: Linea 126:

e scegliere rilevamento dischi
 dare come md0 / md1 /home md2 swap

sdaX sdbX volume fisico per il raid

e iniziare l'installazione selezionando i drive raid al posto di quelli fisici

a questo punt ofinalmente si riesce ad installare il tutto (o quasi)


riavviamo e dobbiamo ora installare x
}}}

 0. Ora come opzione si sceglierà; rilevamento dischi. Scegliere partizionamento manuale. Saranno presenti 9 Hard disk, sei dei quali sdaX, sdbX saranno volumi fisici per raid; gli altri tre, md0, md1, md2 non avranno ancora un filesystem.

  *. md0 si attribuirà la caratteristica di `/` e di boot all'avvio
  *. md1 si attribuirà la caratteristica di `/home`
  *. md2 diventerà invece lo spazio di swap.

 0. Ora si può continuare con l'installazione e di default verrà installato Ubuntu in versione server. Al riavvio del computer '''Ubuntu''' verrà eseguito in modalità terminale. Prima di installare l'eventuale desktop, è necessario configurare '''grub''' per poter avviare entrambi i dischi:{{{
sudo vi /boot/grub/menu.lst
}}}

 0. Portarsi nella sezione di grub relativa al recovery mode;

 {{{
[...]
title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
root (hd0,0)
kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx
[...]
}}}

 0. Replicarla in modo da ottenere

 {{{
[...]
title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
root (hd0,0)
kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx

title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
root (hd1,1)
kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx
[...]
}}}

 0. In questa maniera, qualora uno dei due hard disk si danneggi, si può procedere all'avvio del sistema tramite quello funzionante. Aggiornare il sistema in modo che riconosca le modifiche effettuate:

 {{{
sudo update-initramfs -u
}}}

 0. Riavviare il computer con il comando:


 {{{
sudo reboot
}}}

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://gnome-desktop | gnome-desktop]], presente nel [[Repository/Componenti|componente]] '''universe''' dei [[Repository|repository]] ufficiali. Se si preferisce KDE a GNOME, [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://kde-desktop | kde-desktop]].

= Ripristino di un array =

Lo scopo principale di un Array in Raid1 è poter sostituire l'hard disk eventualmente danneggiato con uno funzionante. Per far questo è sufficiente inserire una serie di comandi; nell'esempio dei due hard disk quello danneggiato è sdb.

 0. Si procederà in questa maniera, digitare: {{{
mdadm /dev/md0 --fail /dev/sdb1 --remove /dev/sdb1
mdadm /dev/md1 --fail /dev/sdb2 --remove /dev/sdb2
mdadm /dev/md2 --fail /dev/sdb3 --remove /dev/sdb3
}}}

 0. Una volta sostituito il disco danneggiato è necessario partizionare il nuovo disco:{{{
sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
}}}

 0. Ricreare l'array:{{{
mdadm /dev/md0 --add /dev/sdb1
mdadm /dev/md1 --add /dev/sdb2
mdadm /dev/md2 --add /dev/sdb3
}}}

 0. Analogamente a come fatto sopra, controllare l'avanzamento della creazione dell'array con il seguente comando:{{{
cat /proc/mdstat
}}}

= Ulteriori risorse =
 * [[http://lists.debian.org/debian-user/2005/12/msg02364.html|Lists Debian: "Mdadm raid1 broken after kernel upgrade]]
 * [[http://www.devil-linux.org/documentation/1.0.x/ch01s05.html|Documentazione sui programmi RAID]]
 * [[http://ubuntuforums.org/showthread.php?p=3873826|Guida ai RAID su !UbuntuForums]]
 * [[http://www.messinalug.org/mediawiki/index.php/Raid_1_con_Linux|Guida ai RAID1]]
 * [[http://www.howtoforge.com/software-raid1-grub-boot-debian-etch|Grub e i RAID]]
 * [[Installazione/FakeRaid0Windows|Installazione di Ubuntu in dual boot con sistema Windows in fake RAID]]

----
CategoryHardware CategoryDaRevisionare


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Introduzione

Questa pagina è dedicata alla creazione di un sistema RAID0 o RAID1 tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di programmi dedicati.

Preparativi

Per prima cosa impostare il controller RAID come attivo e avviabile dal BIOS, infine nella sezione relativa al boot impostare l'elenco delle periferiche secondo queste priorità:

  1. Floppy
  2. Lettore CD/DVD
  3. Controller RAID

Salvare ed uscire dal bios, all'avvio del computer appariranno una serie di informazioni relative allo stato delle periferiche collegate alla scheda madre tramite una nuova schermata. Seguire le istruzioni per configurare il RAID desiderato. All'uscita dal programma, il computer verrà riavviato. Fatte queste operazioni, si può iniziare l'installazione del sistema operativo.

Installazione

  1. Inserire nel lettore cdrom il CD alternate di Ubuntu.

  2. Una volta avviato il cd premere «F2» in modo da selezionare la lingua italiana e scegliere «Installazione per sistemi Oem». Ultimata l'impostazione della scheda di rete comparirà il demone di partizionamento.

  3. Abbandonare l'installazione e selezionare con il tasto «Tab» il pulsante «Indietro».

  4. Comparirà una schermata in cui sono elencate le voci del progresso dell'installazione. Scegliere «Avvia Terminale» che avvierà un terminale di root.

  5. Procedere con il partizionamento, digitare nel terminale il seguente comando per vedere le partizioni presenti:

    fdisk -l
  6. Iniziare a partizionare il disco, digitando:

    fdisk /dev/sda

    sostituire la dicitura «sda» con il nome del disco trovato con il comando precedente, verranno visualizzate delle istruzioni simili:

    The number of cylinders for this disk is set to 30515.
    There is nothing wrong with that, but this is larger than 1024,
    and could in certain setups cause problems with:
    1) software that runs at boot time (e.g., old versions of LILO)
    2) booting and partitioning software from other OSs
       (e.g., DOS FDISK, OS/2 FDISK)
    
    Command (m for help): 
  7. Creare una nuova partizione premendo il tasto «n»:

    Command (m for help): n
    Command action
       e   extended
       p   primary partition (1-4)
  8. Creare una partizione primaria quindi digitare «p», e dare il numero della partizione; la scelta sarà «1».

  9. Dare le dimensioni della prima partizione dal cilindro «1» a circa «30GB» di spazio, la partizione verrà contrassegnata come «sda1».
  10. Editare l'ID della partizione e scrivere le modifiche della stessa; per fare questo digitare «t» e scegliere come ID «fs»:

    Command (m for help): t
    Selected partition 1
    Hex code (type L to list codes): L
    
     0  Empty           1e  Hidden W95 FAT1 80  Old Minix       be  Solaris boot   
     1  FAT12           24  NEC DOS         81  Minix / old Lin bf  Solaris        
     2  XENIX root      39  Plan 9          82  Linux swap / So c1  DRDOS/sec (FAT-
     3  XENIX usr       3c  PartitionMagic  83  Linux           c4  DRDOS/sec (FAT-
     4  FAT16 <32M      40  Venix 80286     84  OS/2 hidden C:  c6  DRDOS/sec (FAT-
     5  Extended        41  PPC PReP Boot   85  Linux extended  c7  Syrinx         
     6  FAT16           42  SFS             86  NTFS volume set da  Non-FS data    
     7  HPFS/NTFS       4d  QNX4.x          87  NTFS volume set db  CP/M / CTOS / .
     8  AIX             4e  QNX4.x 2nd part 88  Linux plaintext de  Dell Utility   
     9  AIX bootable    4f  QNX4.x 3rd part 8e  Linux LVM       df  BootIt         
     a  OS/2 Boot Manag 50  OnTrack DM      93  Amoeba          e1  DOS access     
     b  W95 FAT32       51  OnTrack DM6 Aux 94  Amoeba BBT      e3  DOS R/O        
     c  W95 FAT32 (LBA) 52  CP/M            9f  BSD/OS          e4  SpeedStor      
     e  W95 FAT16 (LBA) 53  OnTrack DM6 Aux a0  IBM Thinkpad hi eb  BeOS fs        
     f  W95 Ext'd (LBA) 54  OnTrackDM6      a5  FreeBSD         ee  EFI GPT        
    10  OPUS            55  EZ-Drive        a6  OpenBSD         ef  EFI (FAT-12/16/
    11  Hidden FAT12    56  Golden Bow      a7  NeXTSTEP        f0  Linux/PA-RISC b
    12  Compaq diagnost 5c  Priam Edisk     a8  Darwin UFS      f1  SpeedStor      
    14  Hidden FAT16 <3 61  SpeedStor       a9  NetBSD          f4  SpeedStor      
    16  Hidden FAT16    63  GNU HURD or Sys ab  Darwin boot     f2  DOS secondary  
    17  Hidden HPFS/NTF 64  Novell Netware  b7  BSDI fs         fd  Linux raid auto
    18  AST SmartSleep  65  Novell Netware  b8  BSDI swap       fe  LANstep        
    1b  Hidden W95 FAT3 70  DiskSecure Mult bb  Boot Wizard hid ff  BBT            
    1c  Hidden W95 FAT3 75  PC/IX          
  11. Per ultimare le operazioni scrivere le modifiche sulla tabella partizioni con «w» e automaticamente fdisk uscirà a terminale. Le partizioni scelte per questo sistema sono le seguenti: sda1=31 GiB; sda2=200 GiB; sda3=900 MiB.

  12. Per replicare le medesime partizioni sul disco sdb da terminale:

    sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
  13. Creare i dischi virtuali per cui:

    modprobe md 
  14. Tramite l'utility già presente nel cd alternate mdadm si possono creare le tre partizioni virtuali:

    mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1
    mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2
    mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3

Opzione

Descrizione

--create /dev/mdX

Viene creata una partizione denominata mdX

--level=1

Per creare un RAID1 mirroring; per lo striping sostituire 1 con 0

--raid-devices=2 /dev/sdaX /dev/sdbX

Identifica i dispositivi costituenti il RAID (in questo caso due) e come si chiamano all'interno della cartella /dev

Per vedere lo stato di avanzamento della creazione del raid si può usare il comando:

cat /proc/mdstat 

Per la creazione del raid su un sistema di 250 GiB son necessari circa 100 minuti.

La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root /, una di home /home ed una di swap. Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1.

Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire:

exit
  1. Ora come opzione si sceglierà; rilevamento dischi. Scegliere partizionamento manuale. Saranno presenti 9 Hard disk, sei dei quali sdaX, sdbX saranno volumi fisici per raid; gli altri tre, md0, md1, md2 non avranno ancora un filesystem.
    • . md0 si attribuirà la caratteristica di / e di boot all'avvio

    • . md1 si attribuirà la caratteristica di /home

    • . md2 diventerà invece lo spazio di swap.
  2. Ora si può continuare con l'installazione e di default verrà installato Ubuntu in versione server. Al riavvio del computer Ubuntu verrà eseguito in modalità terminale. Prima di installare l'eventuale desktop, è necessario configurare grub per poter avviare entrambi i dischi:

    sudo vi /boot/grub/menu.lst
  3. Portarsi nella sezione di grub relativa al recovery mode;
    [...]
    title           Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
    root            (hd0,0)
    kernel          /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
    initrd          /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx
    [...]
  4. Replicarla in modo da ottenere
    [...]
    title           Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
    root            (hd0,0)
    kernel          /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
    initrd          /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx
    
    title           Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode)
    root            (hd1,1)
    kernel          /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single
    initrd          /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx
    [...]
  5. In questa maniera, qualora uno dei due hard disk si danneggi, si può procedere all'avvio del sistema tramite quello funzionante. Aggiornare il sistema in modo che riconosca le modifiche effettuate:
    sudo update-initramfs -u
  6. Riavviare il computer con il comando:
    sudo reboot
  7. Installare il pacchetto gnome-desktop, presente nel componente universe dei repository ufficiali. Se si preferisce KDE a GNOME, Installare il pacchetto kde-desktop.

Ripristino di un array

Lo scopo principale di un Array in Raid1 è poter sostituire l'hard disk eventualmente danneggiato con uno funzionante. Per far questo è sufficiente inserire una serie di comandi; nell'esempio dei due hard disk quello danneggiato è sdb.

  1. Si procederà in questa maniera, digitare:

    mdadm /dev/md0 --fail /dev/sdb1 --remove /dev/sdb1
    mdadm /dev/md1 --fail /dev/sdb2 --remove /dev/sdb2
    mdadm /dev/md2 --fail /dev/sdb3 --remove /dev/sdb3
  2. Una volta sostituito il disco danneggiato è necessario partizionare il nuovo disco:

    sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
  3. Ricreare l'array:

    mdadm /dev/md0 --add /dev/sdb1
    mdadm /dev/md1 --add /dev/sdb2
    mdadm /dev/md2 --add /dev/sdb3
  4. Analogamente a come fatto sopra, controllare l'avanzamento della creazione dell'array con il seguente comando:

    cat /proc/mdstat

Ulteriori risorse


CategoryHardware CategoryDaRevisionare