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raid 1 su Promise fasttrack ecc ecc non si tratta di un vero e proprio raid hardware (come quelli belli fighi sulle schede dedicate), ma un raid in cui il controller di fatto verifica l'integrità funzionale degli hard disk e il compito di raid è demandato a un software (in genere allegato assieme ai driver dellascheda madre). | == Introduzione == Questa pagina è dedicata a chi è intenzionato a creare un raid1 (o raid0) tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di software per la creazione di un software raid. == Hardware == Per prima cosa diamo uno sguardo all'Hardware su cui ho implementato il raid dopo lunghe ed estenuanti ricerche: 1. Scheda Madre '''Asus A8V''' con controller raid '''Promise20378'''. 1. Due hard disk sata della Seagate da '''250 Gb''' La mancanza di un controllore (in questo caso il Promise) che creasse automaticamente un array che, oltre a controllare la consistenza tra i due hard disk, permettesse la formazione di un raid1 (mirroring) o di un raid0 (Striping) in modalità hardware, ha portato alla scelta di costruire un software raid o meglio un fake raid. == Prerequisiti == Per prima cosa impostiamo il controller raid come attivo e avviabile; per fare questo è necessario entrare nel bios della scheda madre, premendo o il tasto ''Del'', come nel caso della Asus o una serie di tasti, ''Alt+F2'', ecc.. ecc.. dipende dalla vostra scheda madre. Una volta entrati nell'utility di gestione delle istruzioni basilari di input/output ci si sposterà nella sezione avanzata, e qui si attiverà il chip. Alfine prima di uscire e salvare le modifiche nella sezione di Boot si imposterà l'elenco di oggetti che partono in questa maniera: 1. Floppy 1. Lettore cd/dvd 1. Controller Raid Fatto questo si può salvare e uscire dal bios. Avviando a questo punto il computer appariranno una serie di schermate che danno lo stato di tutte le periferiche collegate alla scheda madre; si arriverà a un certo punto in cui comparirà una nuova schemata (abilitata dall'attivazione del chip Promise) in cui si chiederà di premere una serie di tasti, nel caso della promise''Ctrl+F'', per poter accedere al programma di configurazione del Fake raid. Una volta entrati chiederà che cosa fare, creare un array raid, cancellarlo oppure uscire. Ovviamente questa è la prima volta che si accede e quindi lo scopo è crearlo. Si sceglierà di creare un Raid1 (il cui scopo è il mirroring ossia la salvaguardia dei dati) e si definiranno i drive interessati in questa configurazione. L'altra opzione disponibile è la formazione di un Raid0 (il cui scopo è lo striping ossia la velocità a discapito della perdita di dati). Se tutte le cose sono andate per il meglio si potrà finalmente uscire dall'utility e il computer verrà riavviato. A questo punto nella schermata in cui ci veniva chiesto di eventualmente creare un raid comparirà una scritta indicando il tipo di raid creato e lo stato (functional). Finalmente si può iniziare l'installazione del sistema operativo. == Installazione == Nell'installazione qui proposta si è partiti dalla versione alternate 32 bit (i discorsi fatti per questa versione sono analoghi a quella a 64 bit). |
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alternate 32 bit (o alternate 64 bit) necessario partire in modalità testuale quindi si esce dall'installer semplicemente selezionando indietro. NON iniziate il partizionamento |
alternate 32 bit (o alternate 64 bit) necessario partire in modalità testuale quindi si esce dall'installer semplicemente selezionando indietro. NON iniziate il partizionamento |
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sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb a questo punto bisogna creare i drive “virtuali” per cui come primo comando |
sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb a questo punto bisogna creare i drive “virtuali” per cui come primo comando |
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mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3 per vedere lo stato di avanzamento si può usare il comando |
mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3 per vedere lo stato di avanzamento si può usare il comando |
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cat /proc/mdstat | . cat /proc/mdstat |
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a questo punto si può uscire dalla modalità testuale exit |
a questo punto si può uscire dalla modalità testuale exit |
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dare come md0 / md1 /home md2 swap | . dare come md0 / md1 /home md2 swap |
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Introduzione
Questa pagina è dedicata a chi è intenzionato a creare un raid1 (o raid0) tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di software per la creazione di un software raid.
Hardware
Per prima cosa diamo uno sguardo all'Hardware su cui ho implementato il raid dopo lunghe ed estenuanti ricerche:
Scheda Madre Asus A8V con controller raid Promise20378.
Due hard disk sata della Seagate da 250 Gb
La mancanza di un controllore (in questo caso il Promise) che creasse automaticamente un array che, oltre a controllare la consistenza tra i due hard disk, permettesse la formazione di un raid1 (mirroring) o di un raid0 (Striping) in modalità hardware, ha portato alla scelta di costruire un software raid o meglio un fake raid.
Prerequisiti
Per prima cosa impostiamo il controller raid come attivo e avviabile; per fare questo è necessario entrare nel bios della scheda madre, premendo o il tasto Del, come nel caso della Asus o una serie di tasti, Alt+F2, ecc.. ecc.. dipende dalla vostra scheda madre. Una volta entrati nell'utility di gestione delle istruzioni basilari di input/output ci si sposterà nella sezione avanzata, e qui si attiverà il chip. Alfine prima di uscire e salvare le modifiche nella sezione di Boot si imposterà l'elenco di oggetti che partono in questa maniera:
- Floppy
- Lettore cd/dvd
- Controller Raid
Fatto questo si può salvare e uscire dal bios. Avviando a questo punto il computer appariranno una serie di schermate che danno lo stato di tutte le periferiche collegate alla scheda madre; si arriverà a un certo punto in cui comparirà una nuova schemata (abilitata dall'attivazione del chip Promise) in cui si chiederà di premere una serie di tasti, nel caso della promiseCtrl+F, per poter accedere al programma di configurazione del Fake raid. Una volta entrati chiederà che cosa fare, creare un array raid, cancellarlo oppure uscire. Ovviamente questa è la prima volta che si accede e quindi lo scopo è crearlo. Si sceglierà di creare un Raid1 (il cui scopo è il mirroring ossia la salvaguardia dei dati) e si definiranno i drive interessati in questa configurazione. L'altra opzione disponibile è la formazione di un Raid0 (il cui scopo è lo striping ossia la velocità a discapito della perdita di dati). Se tutte le cose sono andate per il meglio si potrà finalmente uscire dall'utility e il computer verrà riavviato. A questo punto nella schermata in cui ci veniva chiesto di eventualmente creare un raid comparirà una scritta indicando il tipo di raid creato e lo stato (functional). Finalmente si può iniziare l'installazione del sistema operativo.
Installazione
Nell'installazione qui proposta si è partiti dalla versione alternate 32 bit (i discorsi fatti per questa versione sono analoghi a quella a 64 bit).
Nell'installazione che vi propongo son partito dalla versione alternate 32 bit (credo si possa eseguire analogamente con la versione a 64 bit) e quando si inizia l'installazione la prima cosa da fare è uscire dalla modalità ad interfaccia semplicemente selezionando la voce indietro . a questo puntoverrà presentata una schermata con una lista di possibilità e per il nostro caso sarà necessario scegliere modalità terminale.
alternate 32 bit (o alternate 64 bit) necessario partire in modalità testuale quindi si esce dall'installer semplicemente selezionando indietro. NON iniziate il partizionamento
a questo punto fdisk -l (per vedere come è partizionato ed eventualmente partizionare: nel mio caso ho partizionato come segue:
sda1= 30gb sda2=200gb,sda3=900mb
per rendere i due hard disk con le stesse dimensioni in partizioni:
sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb a questo punto bisogna creare i drive “virtuali” per cui come primo comando
modprobe md
e poi
mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3 per vedere lo stato di avanzamento si può usare il comando
- cat /proc/mdstat
e vedremo un avanzamento di sincronizzazione per partizione. una cosa importantissima: se vogliamo 3 partizioni come nel mio caso / (root) /home (home) e swap, su entrambi gli hard disk devon esser presenti queste tre partizioni e bisogna creare un raid device “virtuale” anche per la swap!!
a questo punto si può uscire dalla modalità testuale exit
e scegliere rilevamento dischi
- dare come md0 / md1 /home md2 swap
sdaX sdbX volume fisico per il raid
e iniziare l'installazione selezionando i drive raid al posto di quelli fisici
a questo punt ofinalmente si riesce ad installare il tutto (o quasi)
riavviamo e dobbiamo ora installare x