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| L'ipotesi allo studio prevede un modello "Ipotesi di VPS di @ubuntuit finanziato da donazioni, sul modello di Debian, che si appoggia a associazione SPI americana" "@ubuntuit ha ipotizzato di appoggiarsi ad Assoli, associazione APS, in modo che sia possibile per italiani dedurli da tesse" "Si dovrà trovare il modo per indirizzare su come gestire i soldi delle donazioni" "Le modifiche per le donazioni saranno sul regolamento @ubuntuit e discussi prima" "Anche Debian Italia si appoggia a Assoli per le donazioni" "Potersi fare le cose in casa sui nostri server, libererà le risorse e carica di responsabilità anche per altri progetti" |
L'ipotesi allo studio prevede un modello "alla Debian", che si appoggia all'associazione [[http://www.spi-inc.org/projects/debian/ | SPI]], un'associazione non-profit americana. ubuntu-it ha in progetto di appoggiarsi ad [[http://www.softwarelibero.it/ | AssoLi]], associazione non-profit che promuove la diffusione del Software Libero in Italia. In questo modo sarà anche possibile per chi dona detrarre i soldi dalle tasse. Anche Debian Italia gestisce già adesso le donazioni tramite Assoli. Si sta cercando il modo più semplice per gestire i soldi, e le stesse saranno definite sul regolamento della comunità ubuntu-it, con preventiva discussione e votazione. Poter gestire autonomamente i server, servirà a liberare le risorse e caricarle della giusta responsabilità, anche per altri progetti. Renzo Davoli, presidente di AssoLi ha proposto di creare delle sinergie, in modo che i serve delle due entità - ubuntu-it e Assoli - siano gestiti insieme da membri delle stesse. |
Grande successo ha riscosso la DUCC-IT (Debian/Ubuntu Community Conference Italia) svoltasi a Fermo il 1 e 2 Giugno 2013. È stato un successo di pubblico, che ha riempito fino al limite della capienza la prestigiosa Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori a Fermo, dove si sono tenuti gli incontri dei relatori invitati dalle Comunità Debian e Ubuntu. Ma è stato un successo di pubblico anche la trasmissione dell'evento in diretta streaming, tanto che nei momenti di picco il numero delle persone collegate su Internet ha superato quello della pur gremita sala di Fermo. La copertura dell'evento è stata poi completata sui social network come Twitter e Google Plus, grazie agli aggiornamenti in tempo reale inseriti da molti dei partecipanti. Gli incontri del sabato mattina sono stati caratterizzati dai membri della comunità ubuntu-it, che hanno fatto il punto delle attività fatte negli ultimi mesi e di quelle in programma.
Sabato 1 Giugno - mattina
Pietro Albini - Sito web di Ubuntu-it
Dopo una breve introduzione di Andrea Colangelo, a nome del FermoLUG, ha aperto le danze Pietro Albini, del Gruppo Web, che ha parlato di quanto fatto sul sito web della Comunità. Il sito riceve circa 6-7000 visite ogni giorno, e ogni minuto almeno 30 persone scaricano Ubuntu. Negli ultimi tempi, molti dei servizi della Comunità sono stati migrati sui server gestiti dal Gruppo Web, andando a ampliare lo spettro di azione del Gruppo Web. Nei prossimi mesi, il Gruppo Web rinnoverà il servizio di invio gratuito dei CD di Ubuntu, rendendo più semplice la gestione della richiesta.
Mattia Migliorini - Il Nuovo Ufficio Stampa di Ubuntu-it
La parola è passata poi a Mattia Migliorini, uno dei coordinatori dell'Ufficio Stampa di ubuntu-it, che è tornato in servizio a pieno regime dopo alcuni mesi di sospensione. L'Ufficio Stampa ha cambiato il suo focus d'azione, passando da voce di Ubuntu in occasione dei due rilasci annuali, a voce della Comunità. I comunicati dell'Ufficio Stampa sono adesso mirati a far conoscere ubuntu-it e gli eventi a cui partecipa, come il DUCC-IT. Durante l'intervento di Mattia, Italo Vignoli di Document Foundation, l'associazione che sviluppa e promuove LibreOffice, ha dato alcuni consigli e si è offerto di “dare una mano”, ponendo le basi per una proficua collaborazione.
Marco Buono e Dario Cavedon - Il progetto Social Media di Ubuntu-it
É stato quindi il turno di Marco Buono e Dario Cavedon, che hanno parlato del neonato Gruppo Social Media. I social media (Twitter, Facebook, Google Plus) sono sempre più il primo contatto con la Comunità e sono quindi fondamentali per stabilire un buon approccio con le persone che vogliono usare Ubuntu, anche perché queste cercano un contatto umano. La comunità ubuntu-it è inclusiva, non esclusiva, e vuole allargarsi il più possibile e far conoscere Ubuntu a più persone possibili.
Andrea Gasparini - È un diesel?
Andrea ha parlato del Gruppo Sviluppo di ubuntu-it, che negli ultimi mesi ha rallentato la sua attività "Il lavoro del Gruppo Sviluppo è occuparsi di cose rotte, siamo arrivati a 300 pacchetti fissati, ma è purtroppo in calo". Purtroppo alcune scelte di Canonical nello sviluppo di Ubuntu hanno spiazzato la comunità, anche nello sviluppo. Paolo Sammicheli, membro del Gruppo Sviluppo, ha evidenziato come è semplice iniziare a contribuire allo sviluppo, cominciando dal “merge di pacchetti Debian” attività accessibile a chiunque con un minimo di conoscenza.
Riccardo Padovani - Iniziamo a chiedere
Riccardo ha parlato di Chiedi, il nuovo portale in italiano di domande-risposte della comunità. "Chiedi ubuntu-it è stato un lavoro lungo e impegnativo, manca poco per il completamento e per metterlo a disposizione di tutti" (il portale è stato aperto ufficialmente lo scorso 1 Luglio). "Chiedi" usa un servizio di account esistente come quello di Google, in futuro sarà possibile accedere anche con le credenziali di Twitter e Facebook. Dal punto di vista tecnico, si sta pensando di sviluppare ulteriormente il sito per aggiungerne funzionalità.
Sabato 1 Giugno - pomeriggio
Andrea Azzarone - Desktop Convergence: Unity 8
Dopo il saluto delle autorità del Comune di Fermo, Andrea Azzarone sviluppatore di Unity e dipendente di Canonical ha parlato di “desktop convergence”, il progetto che mira a dare la stessa interfaccia grafica per tutti i dispositivi su cui gira Ubuntu: "La differenza tra Unity oggi e domani? La convergenza! Un telefono che diventa tablet che diventa a sua volta computer". Dal punto di vista tecnico "Unity abbandonerà Nux, per usare invece Qt/QML, e userà Mir, un display server di nuova generazione, abbandonando X.org, che è nato per fare cose diverse da quelle che sono adesso necessarie". Mir potrà girare su Android, ma anche su driver open source, oppure le aziende potranno sviluppare i propri driver.
Ermanno Maria Egidi - Wikipedia, origine e sviluppi
Si passa a parlare di "Wikipedia: origini e sviluppi, obiettivo open content" con Ermanno Maria Egidi, socio di Wikimedia Italia, l'associazione che sostiene e sviluppa Wikipedia. Ermanno Maria ha ricordato "I 5 pilastri di Wikipedia: enciclopedia, neutrale, liberamente modificabile, ha codice di condotta, non ci sono regole fisse". Ha quindi ricordato i numeri di Wikipedia: 5 sito più visto al mondo, 285 versioni, più di 37 milioni di voci, 1 milione e passa le voci in italiano, 40 milioni di utenti". Wikipedia ha cambiato anche il modo di percepire l'enciclopedia, visto che pochi anni fa le enciclopedie snobbavano Wikipedia, che adesso le ha superate. Egidi ha poi parlato delle altre iniziative correlate a Wikipedia, come Wiki Loves Monuments, concorso a premi internazionale mirato a popolare Wikipedia di foto di monumenti e luoghi famosi, anche in Italia". Infine, si sono ricordati i tentativi di "oscurare" le voci #Wikipedia come in Italia nel 2011 e negli USA con SOPA e PIPA.
Renzo Davoli - RaspiBO: Cronaca di una esperienza
Tocca al prof. Renzo Davoli, che parla di RaspiBO, esperienza sul Raspberry_Pi a Bologna. Davoli ha esaltato gli mezzi a disposizione per la conoscenza "siamo passati da Medioevo a Rinascimento con Gutemberg, grazie alla stampa, ma è un'inezia rispetto a quello che è adesso", prospettando il "Secondo Rinascimento, grazie alla conoscenza che si può diffondere a costi bassissimi". Secondo il Professore "oggi la conoscenza è 1-click-away, quindi cambia il modo di apprendere" e anche il modo di insegnarla, perché tutto quello che può essere copiato da uno smartphone non è un esercizio valido" e quindi l'apprendimento ripetitivo non serve più. Davoli ha sottolineato che "i neuroni che liberiamo dall'imparare a memoria le cose, li dobbiamo usare per imparare i metodi". Soffermandosi sull'ECDL, Davoli ha puntualizzato che "è inutile, va tolta, ormai sono gli alunni che insegnano ai docenti come usare un computer".
Davoli ha poi parlato di Raspberry Pi, strumento adatto per le scuole per insegnare ai bambini la tecnologia. "RaspberryPI tenta di far nascere una nuova 'Commodore generation', una generazione di persone che si diverte a programmare. Con RaspeberryPI si possono fare moltissime cose: antifurto, media center, domotica, NAS, proiettore WiFi, LIM...".
Si prospettano nuove vie per l'applicazione della creatività "Tra un po' la LEGO potrebbe tentare di bloccare le stampanti 3D, ma non servirà". In questo contesto "I brevetti sono inutili, non fanno più innovazione, ma consentono solo di impedire agli altri di farla". Ci saranno dei nuovi laboratori artigiani, i "Fab Lab", cioè "posti dove si va con il disegno di una lampada e si torna a casa con la lampada in mano, fare un'opera con le proprie mani dà la gioia dell'artigiano intellettuale".
Italo Vignoli - LibreOffice: la storia
Vignoli, membro fondatore di Document Foundation, la fondazione che sviluppa e sostiene Libre Office, ripercorre le tappe della storia della più famosa suite libera per l'ufficio. La comunità di LibreOffice è la continuazione della comunità di OpenOffice, progetto da cui è nato il fork che ha preso il nome di "Libre Office". Il progetto è nato in quanto OpenOffice nel 2006 era arrivata ad essere critica a causa della complessità del codice. Secondo Vignoli, "L'acquisto di Oracle è stata la peggior cosa che potesse succedere a OpenOffice, che ha comprato SUN (e quindi OpenOffice) per i processori Sparc, e per concorrere con IBM". Con la nascita di Libre Office, "abbiamo rovesciato l'ombrello, non abbiamo più la protezione di una sola azienda, siamo nella stessa barca". Oracle ha poi donato OpenOffice alla Apache Foundation, (sembra) in stretto accordo con IBM, che infatti emanava un comunicato stampa di ringraziamenti dopo 20 minuti dall'annuncio di Oracle".
In Libre Office "il grosso degli sviluppi lo fanno programmatori stipendiati, molti di Red Hat e SUSE, ma anche molti volontari". Sul futuro di Libre Office, Vignoli ha dichiarato che si sta lavorando a una versione su basata su "cloud" e anche una versione per device, come Android.
Maurizio Napolitano - OpenStreetMap in Italia: stato dell'arte e opportunità
Maurizio Napolitano, ha parlato della storia di Open Street Map, il progetto collavorativo che mira a creare una mappa del mondo, fatta con i contributi di tutti. Ripercorrendone le tappe, Napolitano ha sottolineato la crescita esponenziale del progetto, qualche numero "OSM parte nel 2006, nel 2008 inserite 20 milioni di vie, nel 2009 inserita anche la bidonville Kibera, Kenya. Nel 2012 OSM è passato a licenza ODBL, licenza aperta, nel 2013 siamo a 1 milione di utenti registrati". Napolitano ha sottolineato come la comunità italiana sia una delle più attive di OSM "Nel 2012 c'erano 12.506 utenti attivi in Italia, al 6 posto nel mondo, anche se i tedeschi sono i più attivi in assoluto". Napolitano è poi passato a illustrare come si raccolgono i dati per Open Street Map, e tutti i strumenti utilizzati, che non sono solo computer e GSM, ma anche gli scontrini dei bar! Tra gli ultimi strumenti, iD editor è un nuovo software per mappare che mette sfrutta le mappe di Bing, il motore di ricerca di Microsoft.
Le mappe di OSM possono essere utilizzate anche per fini commerciali, anche i più creativi. Per esempio esiste un'azienda che vende le lenzuola personalizzate con le mappe rilevate da Open Street Map". Napolitano ha infine sottolineato come la parte fondamentale del processo siano i dati, che devono essere liberamente condivisi.
La presentazione completa di Maurizio Napolitano è disponibile a questo indirizzo.
Enrico Zini - Come contribuire a Debian
Tocca a Enrico Zini, "artigiano informatico" (come certificato sulla sua carta di identità) e Debian Developer, Debian account Manager, cioè la persona che decide se una persona può essere un Debian Developer. Enrico siega, tra il serio e il faceto, come contribuire a Debian e come diventare Debian Developer, raccontando anche qualche aneddoto "I francesi NON sono persone comode, ma impariamo a conviverci, come in una grande famiglia". Zini infine accenna al fatto che "Ubuntu è una costola di Debian", e che quindi ogni contributo dato a Debian è un contributo anche per Ubuntu.
Dario Cavedon - Questa non è una distribuzione!
Dario Cavedon ha chiuso la giornata di sabato parlando della comunità di ubuntu-it, rilevando che Ubuntu è molto più che una distribuzione. Si tratta infatti di un progetto enorme, internazionale, che comprende sia il software libero che compone la distribuzione, sia tantissime altre attività di supporto, traduzione, documentazione e promozione. Contribuire a Ubuntu significa quindi divertirsi imparando cose nuove, nuove professionalità, in tutti i settori possibili come appunto le traduzioni dall'inglese, la scrittura di articoli, il desktop publishing, la creazione di video promozionali, l'attività di supporto ai nuovi arrivati e le attività di promozione sui social media, come Twitter e Facebook.
Tutte queste attività divertendosi e interagendo con una comunità italiana e internazionale simpatica e competente.
Domenica 2 Giugno
Andrea Colangelo - All your euros are belong to us
Le attività del DUCC-IT si sono spostate al "Caffè letterario", presso la Biblioteca di Fermo. Andrea parla dei prossimi sviluppi nella comunità ubuntu-it. I siti della comunità sono in gestione su server di Canonical, e negli ultimi tempi si sono verificati alcuni problemi con i sysadmin di Canonical, che sono gli unici che possono fare alcuni interventi su questi server. Per questo motivo ubuntu-it sta prendendo in considerazione di passare a usare server di proprietà, finanziati tramite donazioni.
L'ipotesi allo studio prevede un modello "alla Debian", che si appoggia all'associazione SPI, un'associazione non-profit americana. ubuntu-it ha in progetto di appoggiarsi ad AssoLi, associazione non-profit che promuove la diffusione del Software Libero in Italia. In questo modo sarà anche possibile per chi dona detrarre i soldi dalle tasse. Anche Debian Italia gestisce già adesso le donazioni tramite Assoli.
Si sta cercando il modo più semplice per gestire i soldi, e le stesse saranno definite sul regolamento della comunità ubuntu-it, con preventiva discussione e votazione.
Poter gestire autonomamente i server, servirà a liberare le risorse e caricarle della giusta responsabilità, anche per altri progetti. Renzo Davoli, presidente di AssoLi ha proposto di creare delle sinergie, in modo che i serve delle due entità - ubuntu-it e Assoli - siano gestiti insieme da membri delle stesse.
Anne Ghisla e Monia Spinelli - Donne e software libero
Si passa a "Donne e Software Libero" di @Monymatica e Anne Ghisla "Ubuntu women-it è diventato una sorta di buffer (limbo)" (però è arrivata @Monymatica : "Come aumentare la partecipazione femminile in @ubuntuit ?" Fatevi sotto con le proposte!
Davoli "L'informatica nasce donna, con Ada Lovelace, ma la scuola attuale allontana le donne dal mondo informatico" "La mailing list è uno strumento anche troppo tecnico per chi sia avvicina al mondo informatico" Anne al #duccit13
Italo Vignoli - Storytelling FLOSS: Elucubrazioni
Passiamo a @italovignoli che ci illustra le "Provocazioni FLOSS" condensato di un suo corso di comunicazione "Il Software Libero ruba il formaggio alle aziende del software proprietario, prepariamoci!" Vignoli "SUN decise di spendere 1 mln di dollari di pubblicità a Redmond, soldi buttati, ma lo scontro frontale è inutile!" Vignoli "Usare tecniche di advertising è inutile e sbagliato, meglio le pubbliche relazioni" Vignoli "il mondo dei media è cambiato: ci sono i media nostri, quelli che possiamo prendere e quelli pagati" Vignoli "Steal like an artist" Vignoli "Raccontare storie è una cosa che solo il Software Libero può fare" #duccit13 Vignoli "Si devono raccontare le storie del Software Libero, perché le storie si ricordano, e devono essere veloci e accattivanti" Vignoli "Piramide rovesciata: il messaggio deve essere nella prima frase"
