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Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
Iptables è il firewall, da linea di comando, installato in modo predefinito su Ubuntu fino alla versione 20.04.
È un programma utilizzato in spazio utente usato per configurare l'insieme di regole di filtraggio dei pacchetti e del NAT di Linux. È pensato per gli amministratori di sistema.
Da Ubuntu 20.10 è stato sostituito da nftables. Tuttavia è ancora possibile usare Iptables.
Tutti i comandi citati in questa pagina vanno digitati nel terminale con i privilegi di amministrazione .
Concetti di base
Un computer connesso a Internet scambia continuamente dati con il resto del mondo.
I dati che entrano nel nostro computer dall'esterno possono essere di tipo normale e legittimo (ad esempio la pagina di un sito richiesta da un browser, un messaggio in chat ecc.) oppure di tipo malevolo (ad esempio un cracker che cerca di accedere ad un computer all'insaputa dell'utente in maniera fraudolenta).
Il compito del firewall è riconoscere il traffico "buono" da quello "cattivo", bloccando quest'ultimo. Per farlo, ha bisogno di essere opportunamente istruito, mediante delle regole che impostate sul traffico dati che stabiliscano cosa è "buono" e cosa è "cattivo".
Iptables raggruppa tutti i controlli da eseguire sul traffico in entrata, nella cosiddetta Chain INPUT, catena di input. I controlli sul traffico in uscita sono invece raggruppati nella Chain OUTPUT. La Chain FORWARD serve, ad esempio, quando il traffico di dati non è indirizzato ad uno specifico computer, ma passa comunque attraverso quest'ultimo.
Ognuna di queste catene ha una policy, cioè un'azione predefinita da eseguire quando tutti gli altri controlli della catena hanno fallito nel riconoscere se il dato era buono o meno. Occorre però tenere conto che da impostazione predefinita viene accettato tutto il traffico dati.
Selezione
Per scegliere se usare Iptables o Nftables leggere la relativa guida.
Gestione semplificata
A seconda delle proprie esigenze può tornare comodo l'utilizzo di alcuni software che semplificano il settaggio di Iptables':
Ufw: strumento da terminale con comandi semplificati per le impostazioni di Iptables.
Gufw: interfaccia grafica per Ufw.
Mostrare la configurazione attuale
Per controllare la configurazione di iptables digitare:
iptables -L
oppure:
iptables -S
Qualora le informazioni mostrate non siano sufficienti, aggiungere le opzioni -v --line-numbers -n, come nell'esempio seguente:
iptables -L -v iptables -L --line-numbers -n
Impostare le policy di base
Per iniziare, possiamo bloccare tutto il traffico proveniente dal mondo esterno (per poi in seguito consentire solo il traffico che riteniamo buono), impostando una policy che blocchi tutti i pacchetti in entrata:
iptables -P INPUT DROP
In questo momento non possiamo navigare nel web, e più in generale il nostro PC non si accorgerà di qualsiasi dato ci venga spedito da chicchessia. Niente paura, fra qualche riga vedremo come istruire iptables a lasciare passare il traffico a cui siamo interessati.
Un'altra buona policy da impostare è:
iptables -P FORWARD DROP
Le prime regole utili
Innanzitutto dobbiamo consentire tutto il traffico interno al nostro computer, che passa per l'interfaccia di loopback "lo" digitiando:
iptables -A INPUT -i lo -j ACCEPT
La seconda cosa che potremmo voler fare è navigare nel web e più in generale lasciare entrare tutto il traffico che è stato da noi richiesto:
iptables -A INPUT -m state --state ESTABLISHED,RELATED -j ACCEPT
Consentire l'ingresso su porte specifiche
Ci sono situazioni in cui vogliamo permettere a un utente esterno di contattare il nostro PC e di inviarci dati, per esempio se abbiamo installato un server SSH, un server web o un programma che per svolgere il suo compito deve fungere anche da server.
Il nostro server SSH usa la porta 22 (a meno che non lo abbiamo configurato diversamente), quindi dobbiamo dire a iptables di lasciare entrare il traffico tcp sulla porta 22 (il relativo traffico di risposta lo abbiamo già permesso prima), quindi:
iptables -A INPUT -p tcp --dport 22 -j ACCEPT
Il server web usa la porta 80 (anche qui, a meno di configurazioni personalizzate), quindi consentiamo tutto il traffico che dall'esterno chiede di entrare attraverso la nostra porta 80:
iptables -A INPUT -p tcp --dport 80 -j ACCEPT
Risultato finale
Abbiamo così ottenuto una configurazione minimale che lascia uscire tutti i dati dal nostro computer verso l'esterno, e lascia entrare tutti i dati che abbiamo richiesto:
iptables -L -v
Chain INPUT (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination 0 0 ACCEPT all -- lo any anywhere anywhere 0 0 ACCEPT all -- any any anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:ssh 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:www Chain FORWARD (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination Chain OUTPUT (policy ACCEPT) pkts bytes target prot opt in out source destination
Persistenza
Per rendere le regole impostate persistenti, ovvero fare in modo che vengano salvate e ricaricate al prossimo avvio:
Installare il pacchetto iptables-persistent
Dopo aver impostato le regole digitare questi 2 comandi:
iptables-save > /etc/iptables/rules.v4 ip6tables-save > /etc/iptables/rules.v6