Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
Il browser Librewolf è un fork indipendente di Firefox, con gli obiettivi primari di privacy, sicurezza e libertà dell'utente, è progettato per aumentare la protezione contro le tecniche di tracciamento e rilevamento delle impronte digitali, includendo anche alcuni miglioramenti della sicurezza. Ciò si ottiene attraverso le impostazioni e patch orientate alla privacy e alla sicurezza.
Librewolf mira anche a rimuovere tutta la telemetria, la raccolta di dati, oltre a disabilitare le funzionalità DRM.
Librewolf è multipiattaforma ed è disponibile per Linux, Windows e MacOS.
Caratteristiche
Elimina i cookie e i dati dei siti Web alla chiusura.
Usa in maniera predefinita motori di ricerca che rispettano la privacy come DuckDuckGo, Searchx e Qwant.
Include uBlockOrigin con elenchi di filtri predefiniti personalizzati e protezione da tracciamento in modalità rigorosa, per bloccare tracker e annunci.
Elimina gli elementi di tracciamento dagli URL, sia in modo nativo che tramite uBlockOrigin.
Abilita dFPI, noto anche come Protezione totale dei cookie.
Abilita RFP (Resist Finger Printing) che fa parte del progetto Tor Uplift. RFP è considerata la migliore soluzione anti-impronta digitale e il suo obiettivo è far sembrare gli utenti uguali e coprire il maggior numero possibile di parametri, nel tentativo di bloccare le tecniche di rilevamento delle impronte digitali.
- Visualizza sempre la lingua dell'utente come en-US sui siti Web, al fine di proteggere la lingua utilizzata nel browser e nel sistema operativo.
Disabilita WebGL, poiché è un forte vettore di impronte digitali.
Impedisce l'accesso ai servizi di localizzazione del sistema operativo e utilizza l'API di localizzazione di Mozilla invece dell'API di Google.
Proteggere l'indirizzo IP privato dell'utente quando viene utilizzato WebRTC. Limita la generazione di candidati ICE (Interactive Connectivity Establishment) all'interfaccia predefinita durante la condivisione di video o audio durante una videoconferenza.
Forza DNS e WebRTC all'interno del proxy, quando ne viene utilizzato uno.
Disabilita IPv6, poiché non tutte le distribuzioni Linux vengono fornite con l'estensione per la privacy abilitata per impostazione predefinita.
Taglia i referrer tra origini diverse, in modo che non includano l'URI completo.
- Disabilita ricerca e cronologia moduli.
- Disabilita la compilazione automatica dei moduli.
- Disabilita il pre caricamento dei collegamenti e le connessioni speculative.
Isola i service workers.
- Disabilita la cache del disco e cancella i file temporanei alla chiusura.
Disabilita OCSP e usa invece CRL, poiché è un meccanismo di revoca dei certificati più solido e rispettoso della privacy.
Installazione
Sono disponibili 3 tipi di installazione.
Tramite repository
Digitare nel terminale i comandi:
echo "deb [arch=amd64] http://deb.librewolf.net $(lsb_release -sc) main" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/librewolf.list
sudo wget https://deb.librewolf.net/keyring.gpg -O /etc/apt/trusted.gpg.d/librewolf.gpg
sudo apt update
Installare il pacchetto librewolf
Flatpak
Digitare nel terminale:
flatpak install flathub io.gitlab.librewolf-community
Per avviarlo digitare nel terminale:
flatpak run io.gitlab.librewolf-community
Appimage
Scaricare l'ultima versione da questo sito.
Leggere la relativa guida per usarlo.
Varie
Per modificare le impostazioni predefinite leggere questo HowTo.
Per riportare un problema di sicurezza rilevato seguire questo link.