Introduzione
La presente guida vuole essere un'introduzione alle principali operazioni di manutenzione e pulizia del sistema.
Disabilitare i processi inutilizzati
Installazione di Boot-Up Manager
Molti dei servizi lanciati automaticamente all'avvio del sistema sono spesso inutilizzati. Uno strumento utile alla gestione di tali processi è Boot-Up Manager. Per installare il programma è sufficiente installare il pacchetto bum presente nel componente universe dei repository ufficiali.
Abilitare e disabilitare i servizi all'avvio
Boot-Up Manager consente di selezionare facilmente i servizi che si desidera caricare all'avvio. Nella finestra principale del programma che compare all'avvio è possibile trovare la lista dei servizi presenti sul sistema:
La casella di controllo «Attiva» indica se il servizio è inserito in automatico all'avvio, nella colonna «In esecuzione» viene indicato il suo stato attuale. |
Quelli che seguono sono i servizi che possono essere disattivati senza alcun rischio, ammesso che non siano correlati a qualche esigenza particolare:
Servizio |
Azione |
acpid |
gestione energetica intelligente |
acpid support |
come sopra |
apache2 |
server web apache2 |
apmd |
indicatore di stato delle batterie per vecchi computer portatili |
bluetooth |
gestione bluetooth |
cups |
server di stampa |
powernowd |
controllo del voltaggio e della velocità della CPU |
saned |
demone per la gestione dello scanner |
ssh |
server ssh per accedere da remoto al vostro PC |
Per disattivare immediatamente un servizio è sufficiente selezionarlo e fare clic col il tasto destro, inoltre è possibile impedirne il caricamento automatico all'avvio semplicemente togliendo il segno di spunta presente sulla sinistra. Alcuni servizi, come rsync, si attivano solo su richiesta.
Una volta terminate le modifiche, salvare le nuove impostazioni ed uscire dal programma.
Gli altri servizi presenti nell'elenco potrebbero essere necessari al corretto funzionamento del sistema, è altamente sconsigliato disattivarli. |
Pulizia dei file di configurazione
Eliminare la configurazione residua di un pacchetto
Dopo aver disinstallato un pacchetto è buona norma eliminare anche i file di configurazione inutilizzati. A tale scopo è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo dpkg --purge nomepacchetto
La dicitura «nomepacchetto» va sostituita con il nome del pacchetto del quale si desiderano cancellare i file di configurazione.
Ricerca e pulizia delle configurazioni inutilizzate
La procedura sopra descritta consente di eliminare i file di configurazione di un programma disinstallato e conosciuto. Tuttavia, dopo aver disinstallato un programma spesso ci si dimentica di eliminare i relativi file di configurazione.
Per trovare ed eliminare tutti i file di configurazione relativi a programmi disinstallati è utile digitare il seguente comando:
sudo dpkg --purge `COLUMNS=300 dpkg -l "*" | egrep "^rc" | cut -d\ -f3`
Prima di «COLUMNS» ed alla fine del comando sono stati posti degli accenti gravi, differenti dalle virgolette semplici, che si possono facilmente ottenere con la combinazione AltGr+'. |
In alternativa, è possibile visualizzare le cartelle di configurazione presenti nella propria Home digitando il seguente comando:
ls -a
e in seguito eliminare le cartelle dei programmi di cui si ha la certezza che siano stati rimossi:
rm -R .nome_cartella
dove .nome_cartella corrisponde al nome della cartella che si vuole eliminare.
Pulizia della cache di apt-get
Consultare la relativa guida.
Pulizia delle librerie orfane
Con l'espressione libreria orfana si vuole indicare una libreria precedentemente installata poichè necessaria al corretto funzionamento di una o più applicazioni, diventata inutile successivamente alla disinstallazione di tutti i programmi che ne facevano uso.
Per individuare le librerie orfane si può usare gtkorphan: per installarlo è sufficiente installare il pacchetto gtkorphan reperibile dal componente universe dei repository ufficiali.
Terminata l'installazione è possibile lanciare il programma da Sistema → Amministrazione → Rimuovi pacchetti orfani. In alternativa è possibile digitare il seguente comando:
gksu gtkorphan
Una volta inserita la password ci si troverà di fronte ad un elenco di librerie orfane, come nella seguente figura.
È altamente sconsigliato selezionare l'opzione «Mostra tutti, non solo quelli nella sezione libs», potrebbero venire elencati dei file essenziali al corretto funzionamento del sistema. |
Pacchetti di lingua
L'installazione di un pacchetto sul sistema comporta anche l'installazione dei pacchetti di localizzazione e delle relative pagine man delle altre lingue diverse da quella corrente. È possibile eliminare tali file inutili con il programma localepurge.
Installazione di localepurge
Una volta abilitato il componente universe dei repository ufficiali è sufficiente installare il pacchetto localepurge.
Il programma non si integra con la gestione dei pacchetti di Ubuntu. Un uso poco cauto potrebbe causare dei danni al sistema. |
Configurazione
Durante la configurazione dell'applicazione bisogna selezionare le lingue che si vogliono mantenere sul sistema, le altre verranno eliminate.
Si consiglia di mantenere sul sistema l'inglese (lingua di default) e l'italiano, selezionando le seguenti sigle:
«C» (predefinita, non in elenco)
«en»
«en_US»
«en_US.UTF-8»
«en_US.ISO-8859-15»
«it»
«it_IT»
«it_IT@euro»
«it_IT.UTF-8»
Verranno chieste anche altre informazioni, tra di esse la più importante riguarda l'eliminazione delle pagine di manuale. Per eliminare le pagine man in lingue diverse dalle due selezionate è sufficiente premere «Yes». Tutte le configurazioni verranno salvate nel file /etc/locale.nopurge che, naturalmente, può essere modificato con un qualunque editor di testo.
Ogni opzione può essere attivata o disattivata semplicemente eliminando o inserendo il carattere di commento «#» all'inizio della riga corrispondente. Quello che segue è un elenco contenente alcune delle opzioni presenti nel file sopra citato:
Opzione |
Descrizione |
MANDELETE |
elimina anche i manuali delle lingue |
DONTBOTHERNEWLOCALE |
elimina tutte le nuove lingue installate nel sistema |
SHOWFREEDSPACE |
indica in modo preciso lo spazio liberato dal programma |
QUICKNDIRTYCALC |
indica in modo sommario lo spazio liberato dal programma |
VERBOSE |
modalità verbosa, le operazioni verranno descritte dettagliatamente |
Di seguito l'elenco delle lingue che non verranno eliminate:
##################################################### # Following locales won't be deleted from this system # after package installations done with apt-get(8): en en_US en_US.ISO-8859-15 en_US.UTF-8 it it_IT it_IT@euro it_IT.UTF-8
Avvio del programma
Una volta salvata la configurazione è possibile lanciare il programma. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo localepurge
Verrà avviata l'analisi, dunque l'eliminazione dei file inutilizzati, infine verrà comunicata la dimensione dello spazio liberato.
L'efficacia del programma è direttamente proporzionale alla quantità di pacchetti installati: su un sistema abbastanza pulito l'esecuzione del comando comporterà la liberazione di alcune decine di MiB dal disco fisso. Se si possiedono molti programmi installati sul sistema, è probabile che lo spazio liberato raggiunga una dimensione prossima a 100 MiB. |