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Differenze tra le versioni 42 e 43
Versione 42 del 29/08/2007 21.10.20
Dimensione: 13041
Commento: ops
Versione 43 del 10/09/2007 08.07.23
Dimensione: 13050
Commento: modificato include
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[[Include(Wiki/GuideConsigliate)]] [[Include(StrumentiWiki/GuideConsigliate)]]

BR

Include(StrumentiWiki/GuideConsigliate)

Introduzione

Storicamente, i sistemi Unix-like (tra cui GNU/Linux e quindi Ubuntu) hanno avuto l'esigenza di poter controllare ogni aspetto del computer e del software tramite la riga di comando, e il sistema usato per avere questo tipo di controllo è cercare di trasformare tutto in un file, tramite i filesystem. Pertanto i dati sono file, le directory tramite cui sono ordinati i file sono anch'esse file, i dispositivi, come anche i singoli processi e tutto ciò che riguarda lo stato attuale del computer, sono rappresentati tramite file. Tutti i file all'interno del sistema hanno associati un utente proprietario, un gruppo di utenti e dei permessi che ne regolano l'accesso. Solo il super utente "root" ha la possibilità di accedere a qualsiasi file nel sistema senza tenere conto dei permessi. Per modificare i permessi di un file il cui proprietario non è l'utente corrente, è necessario l'utilizzo di [:Sudo:sudo].

Permessi in azione

Per visualizzare i permessi dei file e delle cartelle contenute nella directory corrente si usa il seguente comando:

ls -l

Il comando [:ComandiBase#ls:ls] accetta come argomento un percorso che può rappresentare un singolo file o una qualunque directory del sistema, a patto che si abbiano i permessi per leggere tale directory. Se l'argomento non viene fornito, il comando viene applicato alla directory corrente. Esempio:

ls -l /home

Verranno visualizzate informazioni sui file e sulle directory presenti nella cartella di sistema /home:

totale 28
drwx------  2 root     root    16384 2007-02-21 11:18 lost+found
drwxr-xr-x 33 utente1  utente1  4096 2007-05-21 11:41 utente1
drwxr-x--- 68 utente2  utente2  4096 2007-05-21 11:40 utente2
drwxr-xr-x  2 utente3  utente   4096 2007-05-21 11:59 utente3

Il primo carattere a sinistra indica un attributo specifico del file, per esempio nel caso il file rappresenti una directory comparirà il carattere «d». I successivi nove caratteri rappresentano i permessi e sono divisi in tre terne.

Terna

Output di ls

Utente

prima terna

-rwx------

owner (proprietario)

seconda terna

----rwx---

group (gruppo)

terza terna

-------rwx

other (altro)

Sono presenti tre diverse restrizioni di accesso:

Simbolo

Permesso

Azione

r

read

lettura

w

write

scrittura

x

execute

esecuzione

Nel caso ci si riferisca a un file:

  • «r» (lettura) consente di aprire un file per visualizzarne il contenuto;
  • «w» (scrittura) consente di sovrascrivere o aggiungere dati a un file;
  • «x» (esecuzione) consente di eseguire un file (nel caso si tratti di un file eseguibile).

Nel caso ci si riferisca a una directory:

  • «r» (lettura) consente la visualizzazione del contenuto della directory, con il comando ls;

  • «w» (scrittura) consente la creazione o l'eliminazione di file all'interno della directory;
  • «x» (esecuzione) consente di accedere alla directory (per esempio con il comando [:ComandiBase#cd:cd]) anche nel caso non se ne possa visualizzarne il contenuto.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Applicare il permesso di scrittura ad una directory consente la cancellazione dei file contenuti in essa anche ad utenti che non possiedono i permessi di scrittura su tali file.

Anchor(chmod)

Cambiare i permessi

Il comando da utilizzare per la modifica dei permessi è chmod, la cui sintassi è:

chmod [OPZIONI] permessi nomefile

Ci sono due metodi per modificare i permessi, attraverso l'uso dei numeri o delle lettere. Non è consigliabile modificare i permessi ai file di sistema, alcuni file hanno dei permessi molto restrittivi per scongiurare accessi non autorizzati e problemi di sicurezza. Ad esempio, il file /etc/shadow, che contiene le password utente, non ha impostato alcun permesso per gli utenti.

Utilizzare chmod con i letterali

Quello che segue è il dizionario dei letterali da usare con i permessi:

Opzioni

Definizione

u

proprietario

g

gruppo

o

altri

x

esecuzione

w

scrittura

r

lettura

+

aggiungi permesso

-

annulla permesso

=

imposta permesso

Quelli che seguono sono degli esempi di utilizzo del comando chmod con i letterali: per prima cosa è utile creare alcuni file vuoti. Digitare il seguente comando:

touch file1 file2 file3 file4

Al fine di rendersi conto di come variano i permessi si può utilizzare il comando ls -l dopo ogni applicazione del comando chmod. Appena creati i file, l'output del comando ls sarà simile al seguente:

total 0
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file1
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file2
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file3
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file4

Aggiungere il bit di esecuzione al «proprietario»:

chmod u+x file1

Aggiungere agli «altri» i bit di scrittura ed esecuzione:

chmod o+wx file2

Negare al «gruppo» il bit di lettura:

chmod g-r file3

Aggiungere i bit di lettura, scrittura ed esecuzione a tutti gli utenti:

chmod ugo+rwx file4

Utilizzare chmod con i numeri

Opzioni

Definizione

#--

proprietario

-#-

gruppo

--#

altri

1

esecuzione

2

scrittura

4

lettura

«Proprietario», «gruppo» e «altri» sono rappresentati da tre numeri. Per ottenere il valore da impostare, è sufficiente determinare la tipologia d accesso e poi fare la somma.

Per esempio, se si desidera un file con i permessi «-rw-rw-rwx» è necessario utilizzare la seguente combinazione:

Proprietario

Gruppo

Altri

lettura e scrittura

lettura e scrittura

lettura, scrittura ed esecuzione

4+2=6

4+2=6

4+2+1=7

Dunque, il comando da digitare sarà il seguente:

chmod 667 nomefile

Se invece si desidera un file con i permessi «--w-r-x--x» è necessario utilizzare la seguente combinazione:

Proprietario

Gruppo

Altri

lettura

lettura ed esecuzione

esecuzione

2

4+1=5

1

Per applicare tali permessi sarà necessario digitare il seguente comando:

chmod 251 nomefile

Quelli che seguono sono degli esempi di utilizzo del comando chmod con i numeri: per prima cosa creare alcuni file vuoti con il seguente comando:

touch file1 file2 file3 file4

I permessi di tali file, visualizzabili con ls, corrispondono ai seguenti:

total 0
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file1
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file2
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file3
-rw-r--r--  1 user user 0 Nov 19 20:13 file4

Aggiugnere il bit di esecuzione al «proprietario»:

chmod 744 file1

Aggiungere ad «altri» i bit lettura ed esecuzione:

chmod 647 file2

Negare a «gruppo» il bit lettura:

chmod 604 file3

Aggiungere i bit lettura, scrittura ed esecuzione a tutti:

chmod 777 file4

Utilizzare chmod con sudo

I comandi chmod e sudo possono essere combinati per cambiare i permessi a file di cui non si è proprietari.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Cambiare i permessi nel modo sbagliato ai file sbagliati può compromettere l'integrità del sistema. Utilizzare il comando [:Sudo:sudo] con attenzione.

Quelli che seguono sono degli esempi di gestione dei permessi con i privilegi di amministrazione del sistema:

user@host:/home/user$ ls -l /usr/local/bin/somefile
-rw-r--r--  1 root root 550 2005-11-13 19:45 /usr/local/bin/somefile
user@host:/home/user$

user@host:/home/user$ sudo chmod o+x /usr/local/bin/somefile

user@host:/home/user$ ls -l /usr/local/bin/somefile
-rw-r--r-x  1 root root 550 2005-11-13 19:45 /usr/local/bin/somefile
user@host:/home/user$

Anchor(umask)

Cambiare i permessi delle partizioni

umask, fmask e dmask

I nuovi utenti che provino a cambiare i permessi a una partizione attraverso l'utilizzo di sudo noteranno che le modifiche non avranno alcun effetto. Questo è dovuto al fatto che il modificatore «umask» all'interno del [:Fstab:fstab] sovrascrive i cambiamenti che si tentano di effettuare. Un esempio comune consiste nel tentativo di un utente di attribuire i permessi di scrittura a una partizione FAT.

I permessi per le partizioni vengono solitamente modificati attraverso l'uso del suddetto modificate nel file /etc/fstab, il contenuto del quale sarà simile al seguente:

#
# <file system> <mount point>       <type>  <options>                    <dump>  <pass>
proc            /proc               proc    defaults                     0       0
/dev/hda1       /                   ext3    defaults,errors=remount-ro   0       1
/dev/hda2       /media/windowsXP    ntfs    umask=0222,ro,nls=utf8       0       0
/dev/hdb1       /media/storage      ntfs    umask=0222,ro,nls=utf8       0       0
/dev/hdb2       /media/windows98    vfat    umask=000                    0       0

Tale modificatore serve a togliere permessi a tutti i file di una partizione, non può essere sovrascritto modificando i permessi, nemmeno dall'utente root. Un valore di «umask» come quello nell'esempio (0222) consente l'accesso in lettura ed esecuzione a tutti gli utenti; tale impostazione va bene per le partizioni NTFS gestite con il driver ntfs. Il valore «0000» invece consente invece di accedere in lettura e scrittura a tutti.

Esistono delle opzioni analoghe chiamate fmask e dmask. Il modificatore fmask è specifico per i file, dmask per le directory. Funzionano alla stessa maniera di umask, ma offrono un controllo più preciso. Per esempio, le directory sono sempre eseguibili, ma la maggior parte dei file non lo sono.

Cambiare i permessi di una partizione FAT con umask

Per iniziare fare una copia di sicurezza del file /etc/fstab con il seguente comando:

sudo cp /etc/fstab /etc/fstab.old

Aprire il file sopra citato con il proprio [:EditorDiTesto:editor di testo] preferito usando i [:Sudo:privilegi d'amministrazione]. A tale scopo si può digitare il un comando simile al seguente:

sudo nano /etc/fstab

Cercare la riga relativa al volume FAT desiderato. Dovrebbe essere simile alla seguente:

/dev/dispositivo       /punto/di/mount     vfat defaults 0 0

Una volta trovata, modificarla come segue:

/dev/dispositivo       /punto/di/mount     vfat umask=000 0 0

In questo modo tutti gli utenti avranno accesso in scrittura e lettura alla partizione.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Il percorso /punto/di/mount è la directory da cui si potrà accedere alla partizione.

La modifica sarà applicata al successivo riavvio di Ubuntu. Se si desidera applicarla subito, è sufficiente smontare il volume e rimontarlo con i seguenti comandi:

sudo umount /punto/di/mount
sudo mount  /punto/di/mount

Ulteriori risorse


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