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Introduzione

Questa pagina contiene le istruzioni utili per installare il filesystem clusterizzato GlusterFS, capace di gestire molti petabytes di dati.

Preparativi

Prima di iniziare ad apportare delle modifiche al modulo nel kernel è consigliato creare una copia di sicurezza del file originale, quindi digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:

sudo mv /lib/modules/`uname -r`/kernel/fs/fuse/fuse.ko /lib/modules/`uname -r`/kernel/fs/fuse/fuse.ko.orig

Installazione

  1. Scaricare all'interno della propria Home l'ultima versione di GlusterFS da questo indirizzo.

  2. Scaricare una patch di Fuse pensata per aumentare le prestazioni di GlusterFS da questo indirizzo.

  3. Copiare i pacchetti scaricati in precedenza all'interno della cartella /opt/source e scompattarli, digitando i seguenti comandi all'interno di una finestra di terminale:

    mkdir /opt/source/glusterFS
    sudo cp glusterfs-*.tar.gz /opt/source/glusterFS
    sudo cp fuse-*.tar.gz /opt/source/glusterFS
    tar xvzf glusterfs-*.tar.gz
    tar xvzf fuse-*.tar.gz
  4. Installare il pacchetto fuse digitando i seguenti comandi all'interno di una finestra di terminale:

    cd fuse-*/
    ./configure --prefix=/opt/fuse --enable-kernel-module
    make
    sudo make install
    sudo ldconfig
    sudo rmmod fuse
    sudo modprobe fuse
  5. Installare il pacchetto GlusterFS digitando i seguenti comandi all'interno di una finestra di terminale:

    cd glusterfs-*
    LDFLAGS='-L/opt/fuse/lib' CPPFLAGS='-I/opt/fuse/include' ./configure --prefix=/opt/glusterfs
    make
    sudo make install

Configurazione

Viene mostrato come applicare la configurazione per due server («remote1» e «remote2») ed un client.

  1. Creare la cartella /data/export digitando il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:

    sudo mkdir -p /data/export
  2. Su entrambi i servers modificare con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-server.vol apportando le seguenti modifiche:

    # file: /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-server.vol
    volume brick
      type storage/posix
      option directory /data/export
    end-volume
    
    volume server
      type protocol/server
      option transport-type tcp/server
      option auth.ip.brick.allow *
      subvolumes brick
    end-volume
  3. Sul client modificare con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-client.vol apportando le seguenti modifiche:

    # file: /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-client.vol
    volume remote1
      type protocol/client
      option transport-type tcp/client
      option remote-host remote1.indirizzo.ip
      option remote-subvolume brick
    end-volume
    
    volume remote2
      type protocol/client
      option transport-type tcp/client
      option remote-host 
      option remote-subvolume brick
    end-volume
    
    volume mirror0
      type cluster/afr
      subvolumes remote1 remote2
    end-volume
    Sostituire le diciture «remote1.indirizzo.ip» e «remote2.indirizzo.ip» con l'indirizzo IP dei due server.
  4. Avviare il demone su entrambi i servers digitando all'interno di una finestra di terminale il seguente comando:

    sudo /opt/glusterfs/sbin/glusterfsd -f /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-server.vol
  5. Montare la cartella remota sul client digitando uno dei seguenti comandi:

    sudo /opt/glusterfs/sbin/glusterfs -f /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-client.vol /mnt/glusterfs
    sudo /opt/glusterfs/sbin/glusterfs -s remote1.indirizzo.ip /mnt/glusterfs
    Sostituire la dicitura «remote1.indirizzo.ip» con l'indirizzo IP del primo server.
  6. Per montare la cartella in modo automatico all'avvio del sistema, modificare con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/fstab aggiungendo solo una delle seguenti righe:

    remote1.indirizzo.ip  /mnt/glusterfs   glusterfs   defaults         0   0
    /opt/glusterfs/etc/glusterfs/glusterfs-client.vol  /mnt/glusterfs   glusterfs   defaults         0   0
    Sostituire la dicitura «remote1.indirizzo.ip» con l'indirizzo IP del primo server.

Non bisogna mai scrivere direttamente all'interno della cartella gestita da GlusterFS, ovvero in questo esempio in /data/export.

Ulteriori risorse


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