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Differenze tra le versioni 296 e 303 (in 7 versioni)
Versione 296 del 02/12/2018 11.06.21
Dimensione: 3227
Autore: cialu
Commento:
Versione 303 del 13/12/2018 09.11.18
Dimensione: 2164
Autore: cialu
Commento:
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Linea 1: Linea 1:
== OpenStack Summit Berlin 2018, il keynote di Mark Shuttleworth == == GSConnect. Una estensione opensource per gestire i terminali Android da Ubuntu ==
Linea 3: Linea 3:
'''Mark Shuttleworth''', CEO di Canonical, ha tenuto un ricco keynote sul palco dell'!OpenStack Summit di Berlino, focalizzandosi in particolare su prodotti, sicurezza e supporto, sulla piattaforma !OpenStack di Ubuntu e sull'AI (Intelligenza Artificiale), scalabile dal cloud agli ambienti enterprise sempre grazie a Ubuntu. '''Canonical''' è in grado di consigliare le aziende sugli acquisti dell'hardware e, grazie alla neutralità di Ubuntu, l'unico sistema operativo che supporta tutte le principali architetture con !OpenStack, Canonical incontra i favori di tutti i fornitori di server e dispone di dati complessi in grado di influenzare le decisioni di acquisto. ''"L'acquisto di hardware per un cloud è diverso dall'acquisto di hardware per le app che hai utilizzato in locale e che ora vuoi eseguire sul cloud"'', ha affermato '''Shuttleworth'''. '''GSConnect''' è un'estensione della shell GNOME completamente gratuita e opensource. Ricca di funzionalità, consente di collegare i telefoni Android a Ubuntu tramite una rete wireless, senza bisogno di connetterli tramite il cavo USB. L'estensione è davvero comoda e, una volta provata, difficilmente se ne potrà fare a meno. Per esempio, risulta estremamente pratica se vogliamo inviare una foto da Android a Ubuntu per modificarla in GIMP: con '''GSconnect''', in pochi semplici tocchi e in modalità wireless, riesco a fare tutto in breve tempo, non dovendo cercare e collegare un cavo, montare il mio telefono, navigare nel filesystem per trovare la cartella giusta e via dicendo.
Linea 5: Linea 5:
Lato software, la società ha sviluppato un pacchetto snap che contiene l'intera piattaforma !OpenStack, tutti gli strumenti che servono a costruire e gestire piattaforme cloud sia pubbliche sia private. '''!MicroStack''', così è stato chiamato, può essere installato su una delle circa 45 diverse versioni di Linux. Spostando lo stack su Kubernetes inoltre, Canonical continua a funzionare con tutti i principali cloud pubblici, Microsoft Kubernetes ufficiale su Azure è basato su Ubuntu, come GKE di Google e come l'offerta di IBM, mentre Ubuntu è un'opzione standard con EKS di Amazon. '''MAAS''', che è un motore di provisioning leggero che consente di distribuire i sistemi operativi sui server in remoto, vedrà la versione 2.5 rilasciata con la possibilità di utilizzare VMware, il che significa che sarà possibile eseguire un data center remoto, distribuire VMware su Windows, RHEL, CentOS e Ubuntu utilizzano MAAS. Con GSConnect, posso inoltre usare il touchscreen del telefono Android come touchpad per Ubuntu e riuscire a lavorare in condizioni di particolare necessità. L'estensione GNOME risulta essere un vero e proprio coltellino svizzero di integrazione e interoperabilità tra le piattaforme Android e Linux. Per i lettori più tecnici, GSConnect non è altro che un elegante porting in !JavaScript di '''KDE Connect''', l'app basata su Qt e pensata per l'ambiente desktop di KDE. Entrambe le app, consentono ai dispositivi Android di comunicare in modo sicuro con un PC Linux (e viceversa) consentendo loro di scambiare dati, caratteristiche dei sistema e altro. Le principali differenze tra GSConnect e KDE Connect sono: toolkit, dipendenze e ambiente desktop.
Linea 7: Linea 7:
Sull'Intelligenza Artificiale, che è uno dei grandi argomenti che attirano l'attenzione di tutti, '''Canonical''' promuove e distribuisce tutta la ricerca e lo sviluppo dell'IA fatta tramite Ubuntu. Lavora a stretto contatto con giganti del settore come Google, Nvidia, Amazon e OpenAI per consentire loro di pubblicare il proprio lavoro in modo efficiente per gli sviluppatori e per le imprese. !DeepLens di Amazon, per esempio, è una fotocamera basata su Ubuntu che è stata progettata specificamente per creare una nuova classe di applicazione di riconoscimento delle immagini. Infine, '''Shuttleworth''' ha sottolineato, sul fronte rivolto alle aziende e alla sicurezza, il supporto a lungo termine di '''Ubuntu 18.04''' ampliato a 10 anni e il livello di sicurezza raggiunto dall'attuale versione di Ubuntu !OpenStack con supporto completo e aggiornato alla crittografia completa del disco, supporto a Bastion e utilizzo di Vault per l'archiviazione delle chiavi. Tutte le funzionalità dell'estensione '''GSConnect''' sono rese disponibili tramite una normale connessione di rete wireless. Non sono necessari hub o porte di accesso, nessun cavo da districare e nessun software proprietario da acquistare o configurare. Tutto ciò che serve è una distro Linux con GNOME Shell 3.28 (o successive), l'estensione GNOME (gratuita e opensource) GSConnect e infine l'app KDE Connect Android (gratuita) da installare sul telefono per poter utilizzare tutte le varie funzionalità.
Linea 9: Linea 9:
Insomma si è trattato di un keynote decisamente ricco di novità e difficile da riassumere in poche righe. Per approfondire, segnaliamo che nel link in calce sono presenti tutti i collegamenti agli approfondimenti e ai webinar messi a disposizione da '''Canonical'''.

''Fonte'': [[ https://blog.ubuntu.com/2018/11/15/openstack-summit-berlin-mark-shuttleworth | blog.ubuntu.com ]]
''Fonte'': [[ https://www.omgubuntu.co.uk/2018/11/connect-android-ubuntu-gsconnect | omgubuntu.co.uk ]]

GSConnect. Una estensione opensource per gestire i terminali Android da Ubuntu

GSConnect è un'estensione della shell GNOME completamente gratuita e opensource. Ricca di funzionalità, consente di collegare i telefoni Android a Ubuntu tramite una rete wireless, senza bisogno di connetterli tramite il cavo USB. L'estensione è davvero comoda e, una volta provata, difficilmente se ne potrà fare a meno. Per esempio, risulta estremamente pratica se vogliamo inviare una foto da Android a Ubuntu per modificarla in GIMP: con GSconnect, in pochi semplici tocchi e in modalità wireless, riesco a fare tutto in breve tempo, non dovendo cercare e collegare un cavo, montare il mio telefono, navigare nel filesystem per trovare la cartella giusta e via dicendo.

Con GSConnect, posso inoltre usare il touchscreen del telefono Android come touchpad per Ubuntu e riuscire a lavorare in condizioni di particolare necessità. L'estensione GNOME risulta essere un vero e proprio coltellino svizzero di integrazione e interoperabilità tra le piattaforme Android e Linux. Per i lettori più tecnici, GSConnect non è altro che un elegante porting in JavaScript di KDE Connect, l'app basata su Qt e pensata per l'ambiente desktop di KDE. Entrambe le app, consentono ai dispositivi Android di comunicare in modo sicuro con un PC Linux (e viceversa) consentendo loro di scambiare dati, caratteristiche dei sistema e altro. Le principali differenze tra GSConnect e KDE Connect sono: toolkit, dipendenze e ambiente desktop.

Tutte le funzionalità dell'estensione GSConnect sono rese disponibili tramite una normale connessione di rete wireless. Non sono necessari hub o porte di accesso, nessun cavo da districare e nessun software proprietario da acquistare o configurare. Tutto ciò che serve è una distro Linux con GNOME Shell 3.28 (o successive), l'estensione GNOME (gratuita e opensource) GSConnect e infine l'app KDE Connect Android (gratuita) da installare sul telefono per poter utilizzare tutte le varie funzionalità.

Fonte: omgubuntu.co.uk