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Versione 8 del 19/07/2015 00.49.44

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Consigli sulla masterizzazione

La masterizzazione può essere compromessa da vari fattori, quali qualità dei componenti hardware, bug software e utilizzo corretto.

I componenti hardware che influiscono sulla masterizzazione sono il masterizzatore e il supporto otico (CD, DVD, Blu-ray, ecc), la loro qualità influisce sulla modalità della masterizzazione.

Andando nel dettaglio il masterizzatore può avere problemi sulla capacità dei regolazione della forza del laser o a perdite di prestazioni dello stesso, alcuni modelli non permettono un intervallo di regolazioni elevato appunto per difficoltà o nessuna regolazione della potenza del laser e generalmente tra la velocità minima e massima si ha una differenza di 2 volte (come ad esempio 12×-24×, 26×-52×, ecc), maggiore è la capacità di regolare tale potenza maggiore sarà il range di scrittura.
La potenza del laser oltre che dipendere dalla gestione da parte del masterizzatore può degradare con il tempo e rendere più difficoltosa la scrittura alle velocità maggiori, le quali risulteranno più deboli e risultano riconoscibili per tracce di scrittura più chiare rispetto a quelle eseguite a velocità inferiori, per verificare la potenza di scrittura è possibile eseguire un disco in multi-sezione a velocità differenzi e analizzare come varia l'intensità della traccia alle differenti velocità.
La potenza del laser viene definita in fabbrica tramite un potenziometro posto sul carrello della testina e possono essere presenti più di uno in caso questo permetta la lettura di più supporti, generalmente tale regolazione andrebbe evitata in quanto risulta estremamente difficile regolarla nei masterizzatori, mentre è meno problematica nei lettori, quindi nel caso di scarsa potenza di lettura è preferibile pulire solo la lente del laser.
Il processo di masterizzazione prevede la scrittura di una traccia a spirale, ad eccezione dei supporti RAM che hanno tracce concentriche, il posizionamento e pilotaggio della testina laser diventa meno preciso in caso di velocità di scrittura elevato, in quanto si presentano maggiori attriti di scorrimento della stessa, soprattutto con il passare degli anni con la perdita di lubrificazione delle rotaie e dell'usura dei supporti di scorrimento. Generalmente i masterizzatori di marche che si sono consolidate in tale settore non presentano problematiche di tale tipologia, se non sporadicamente e in concomitanza di cambi dei processi produttivi.

Il supporto ottico è soggetto ad ulteriori problematiche, in quanto oltre a problematiche di resistenza del policarbonato con cui viene realizzato e che attualmente non permette velocità superiori ai 52× è soggetto a vibrazioni tanto maggiori quanto maggiore è la velocità pur essendo il masterizzatore/lettore provvisto di un sistema di stabilizzazione del disco che ne previene il dislocamento, il che può portare a un posizionamento non preciso della traccia, tale vibrazioni sono date principalmente da squilibri del disco, deformazioni e difetti produttivi.
La capacità di scrittura impressa sul supporto ottico, indica la velocità massima di scrittura, dove superando tale valore il laser potrebbe non incidere/bruciare in modo sufficiente la lamina metallica del supporto ottico e non viene più garantita la lettura, quindi maggiore è tale valore e più il supporto è sensibile al laser e nel caso di supporti economici che generalmente sono caratterizzati da lamine molto sottili che garantiscono un elevata sensibilità oppure invecchiati o mal conservati, quando questi vengono scritti da masterizzatori con scarse proprietà di regolazione del laser, si può verificare la bruciatura della lamina nel caso di scrittura alle velocità minori.
Gli errori di scrittura dei supporti ottici si verificano generalmente ad inizio o fine dell'unità per via delle caratteristiche dei supporti stessi.
I supporti ottici essendo provvisti di ATIP, che fornisce diverse informazioni del supporto, quali la capacità, il produttore, la formulazione e tipologia del disco, la velocità di scrittura sostenuta, suggerimento ad ogni velocità per l'algoritmo di registrazione da usare, tempo assoluto dall'inizio del disco, all'ultimo indirizzo in cui i dati possono essere scritti (TotalSpace), ultimo indirizzo possibile per l'ultima scrittura fuori traccia (lead out), dovrebbero prevenire incompatibilità ed errori di scrittura.

L'utilizzo, in caso di masterizzazione sarebbe preferibile non utilizzare il computer in quanto sovraccaricando la macchina di compiti più o meno gravosi è facile incorrere allo svuotamento della cache del masterizzatore e la difficoltà nel riprendere correttamente la traccia, anche se questo è provvisto di burn proof o simili.
Allo stesso modo è preferibile eseguire l'operazione a macchina fresca e lontano da operazioni che hanno richiesto l'uso dell'unità in quanto la temperatura può aggravare la stabilità del supporto vergine e inficiare le potenzialità del laser.

Il software che viene utilizzato per la masterizzazione potrebbe incorrere a problemi quali bug, che portano ad abortire la scrittura, generalmente queste problematiche sono tipiche di una certa versione del software, in altri casi tali bug portano addirittura a non riuscir ad utilizzare il programma.

In conclusione oltre a un utilizzo corretto e all'uso di programmi testati e affidabili si consiglia la scrittura su supporto ottico utilizzando la velocità intermedia tra quelle messe a disposizione dal masterizzatore, questo permetterà la migliore compatibilità masterizzatore-supporto ottico.
Inoltre per avere risultati più stabili a ogni masterizzazione è preferibile usare sempre gli stessi supporti ottici e velocità di scrittura in modo da non incorrere a problemi di compatibilità (rimangono solo i problemi relativi alla produzione dei supporti) e se preferibile eseguire una masterizzazione multitraccia per verificare la compatibilità tra i due alle diverse combinazioni.

Collegamenti esterni

*Regolazione manuale taratura potenza laser