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Questa guida è un'introduzione alla terminologia usata sui sistemi Linux per identificare i dispositivi di memoria, le partizioni e i loro formati, e per spiegare in che modo vengano utilizzate le partizioni per installare il sistema operativo attraverso il partizionamento. = Dispositivi di memoria e partizioni = I dispositivi di memoria vengono identificati come /dev/sda, /dev/sdb, /dev/sdc, ecc.. Le '''partizioni''', aree delimitata e ben definite del disco in cui vengono memorizzati dati, vengono identificate aggiungendo un numero alla sigla del dispositivo.<<BR>>Ad esempio se sul proprio pc è presente un unico hard disk, esso sarà individuato come '''/dev/sda''' e le partizioni al suo interno come '''/dev/sda1''', '''/dev/sda2''', ecc.. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''In precedenza esisteva la distinzione fra dispositivi IDE (PATA) riconosciuti come /dev/hdX, e dispositivi SATA, SCSI, USB riconosciuti come /dev/sdX.''|| = Tabella delle partizioni GPT e MBR = Con l'introduzione dello [[Installazione/UEFI|UEFI]] (Bios di nuova generazione), lo standard per la gestione delle partizioni di un disco fisso è [[http://it.wikipedia.org/wiki/GUID_Partition_Table|GPT]] (GUID Partition Table), che sostituisce l' [[http://it.wikipedia.org/wiki/Master_boot_record|MBR]] (Master Boot Record). == Tipi di partizioni per MBR == * '''Partizioni primarie ed estese'''<<BR>>Nei vecchi sistemi con '''MBR''' un disco fisso può avere un massimo di 4 '''partizioni primarie''', numerate da uno a quattro e precedute dal nome del disco cui appartengono. Per esempio, su un disco fisso riconosciuto come '''sda''' possono essere presenti le partizioni primarie '''sda1''', '''sda2''', '''sda3''', '''sda4'''.<<BR>>Una delle quattro partizioni primarie può essere usata come '''partizione estesa'''. Anziché contenere file sarà utilizzata per contenere partizioni logiche. * '''Partizioni logiche'''<<BR>>Vengono utilizzate come le partizioni primarie, dalle quali differiscono per il fatto che sono contenute tutte dentro una partizione primaria estesa e le loro descrizioni non si trovano nell'MBR. Le partizioni logiche vengono sempre numerate da 5 in su '''/dev/sda5''', '''/dev/sda5''', ecc.. == Migliorie introdotte da GPT == * Utilizzo di sole partizioni primarie. * Superamento del limite delle 4 partizioni primarie. * Superamento del limite dei 2 Terabyte per partizione. * Migliorata la sicurezza date dal fatto che le intestazioni della tabella a inizio disco, sono replicate anche a fine disco. = Formato delle partizioni = Esistono diversi tipi di formato per le partizioni di un disco. * '''In ambiente Linux'''<<BR>>Il formato '''ext4''' è il formato predefinito su Ubuntu. In alternativa possono essere utilizzati i file system '''ext3''', '''ext2''', '''ReiserFS''' e '''Btrfs'''. Quest'ultimo però nonostante le alte prestazioni è ancora ritenuto sperimentale. * '''In ambiente Windows'''<<BR>>I formati predefiniti sono '''NTFS''' e '''FAT32'''. È bene conoscere anche questi ultimi due, in quanto non è raro trovare un sistema Linux in dual boot con Windows. Per '''NTFS''' e '''FAT32''' non è possibile da '''Ubuntu''' cambiare i permessi dei file. Nel caso si usufruisca del ''dual boot'', è consigliato creare una partizione per l'archiviazione e scambio di dati fra i due sistemi in formato NTFS, più moderno di FAT32. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Il formato '''ext3/ext4''' non viene riconosciuto da Windows se non tramite l'uso di [[Hardware/DispositiviPartizioni/Ext2FSD|adeguate applicazioni]].''|| = Utilizzo delle partizioni = Ricordando che le tabelle di partizionamento: * '''GPT''': sono utilizzabili sia su sistemi con UEFI, sia con BIOS; * '''MBR''': sono utilizzabili su sistemi con BIOS e anche su UEFI se dotato di ''[[Installazione/UEFI#legacy|modalità legacy]]''; vengono qui elencate le partizioni necessarie per l'installazione di Ubuntu in base alle possibili combinazioni esistenti: ||<tablestyle="width:100%" bgcolor="#cccccc":27%>'''GPT su UEFI'''||<style="border:none; "6%>||<bgcolor="#cccccc":27%>'''GPT su BIOS'''||<style="border:none; "6%>||<bgcolor="#cccccc":27%>'''MBR su BIOS/UEFI modalità Legacy'''|| ||Partizione di avvio '''EFI''' ||<style="border:none; ">||Partizione di avvio '''grub_bios''' ||<style="border:none; ">||Partizione per area di '''swap''' || ||Partizione per area di '''swap''' ||<style="border:none; ">||Partizione per area di '''swap''' ||<style="border:none; ">||Partizione per il Filesystem "'''/'''" || ||Partizione per il Filesystem "'''/'''" ||<style="border:none; ">||Partizione per il Filesystem "'''/'''" ||<style="border:none; ">|| || * '''swap'''<<BR>>Per [[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti|swap]] si intende un'area di appoggio alla memoria RAM che utilizza un formato a se stante '''linux-swap'''.<<BR>>Nei casi di ''multiboot'', cioè con più sistemi Linux installati, '''basta un unica area di swap''' che verrà utilizata di volta in volta dal sistema in uso.<<BR>>In caso di particolari necessità l'area di swap può essere omessa, tuttavia per un utilizzo standard è consigliabile utilizzarla. * '''grub_bios'''<<BR>>Si tratta di un area priva di formato con dimensioni variabili da 1 a 2 MB che deve essere contrassegnata dal flag ''grub_bios''. Quest'area è utilizzata dal [[AmministrazioneSistema/Grub|Grub]] per la gestione del boot dei sistemi. L'omissione dell'area '''grub_bios''' può rappresentare un problema su installazioni con più sistemi. La gestione dell'ordine dei boot sarebbe in tal caso possibile solo dal primo sistema installato. Strumenti come [[AmministrazioneSistema/BootRepair|Boot-Repair]], il [[AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino|ripristino]] di Grub o il [[Installazione/Standard#manu|tool]] del partizionamento manuale non funzionerebbero. * '''EFI'''<<BR>>È richiesta dai Bios di nuova generazione [[Installazione/UEFI|UEFI]]. Si tratta di un'area di avvio in formato '''fat32''' fra i 100 e 250 Mib collocata a seconda dei casi: * nella '''prima partizione''' /dev/sda1; * nella '''seconda partizione''' /dev/sda2 se nella /dev/sda1 è presente la partizione nascosta di ripristino di Windows. * '''Filesystem "/"'''<<BR>>Il [[AmministrazioneSistema/Filesystem|file system]] comunemente indicato con il simbolo "'''/'''" è l'area che accoglie il sistema operativo in formato '''ext4''' (vedere [[#Formato_delle_partizioni|formati alternativi]]).<<BR>>Il filesystem può essere suddiviso in modo tale che ogni singola directory possa essere destinata ad una partizione a se stante. Perticolarmente comune è il caso in cui la directory [[AmministrazioneSistema/Filesystem#A.2Fhome|/home]] viene assegnata ([[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale#Esempio_3_-_home_separata|vedere esempio]]) ad una partizone a se per fungere da partizone dati e preservare i dati personali e impostazioni dei software in successive reinstallazioni del sistema. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per la creazione vera e propria delle partizioni, consultare la [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|seguente pagina]].|| = Esempi pratici = == Sistemi con MBR == In generale se si dispone di un computer con lo standard '''MBR''', per accogliere il sistema potranno essere indistintamente utilizzate partizioni '''primarie''' e '''logiche'''.<<BR>> ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">L'importante è di rispettare il '''limite delle 4 partizioni primarie'''. Se si sa già che quattro partizioni primarie non saranno sufficienti, una di esse dovrà essere impostata come partizione estesa, in modo da creare al suo interno tutte le partizioni logiche di cui si necessita.|| Ad esempio un disco con Windows e Ubuntu potrebbe avere tutte partizioni primarie (esempio di output non completo del comando '''`sudo fdisk -l`'''): |
'''Ubuntu''' rilascia una nuova versione del sistema ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ''ciclo di sviluppo''). Dopo ciascun rilascio, la versione di tutti i pacchetti rimane invariata fino alla versione successiva, genericamente denominata '''Ubuntu+1''' fino a prima del rilascio. Ad esempio: un software con numero di versione pari a 1.0.1 (''programma 1.0.1'' nel seguito) facente parte di una generica versione '''Ubuntu X.YY''', vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1, ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a ''programma 1.0.1'', ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza. Qui è dove entrano in gioco i '''Backports'''. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento sia quella costituita da un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza. Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali ''freeware'' come '''Acrobat Reader''' di '''Adobe''' o il '''Java Runtime Environment/Development Kit''' di '''Sun''' presentano EULA vincolanti non compatibili con il software ''libre'' normalmente incluso nei componenti '''main''' e '''restricted'''. A partire dal giugno 2005, '''Ubuntu Backports''' è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori. = Stabilità = I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché si introducono in una versione stabile del sistema dei pacchetti aggiornati che provengono da una distribuzione in sviluppo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository Backports, è possibile segnalarli utilizzando il [[https://launchpad.net/lucid-backports/+filebug|bugtracker]] dei backports (non quello principale di Ubuntu). = Utilizzo = Verificare di aver abilitato i [[Repository| repository]] '''Updates''' e '''Security''' (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi). Inoltre, verificare che ciascuno di questi abbia abilitate le componenti '''main''', '''restricted''', '''universe''' e '''multiverse'''. I backport sono inseriti in una componente separata in modo tale da non essere inclusi in altri repository ufficiali. == Installare pacchetti == Un elenco dei pacchetti disponibili in Backports è reperibile su [[http://packages.ubuntu.com/|Ubuntu Packages]] il sito su cui sono elencati tutti i pacchetti disponibili nell'[[http://archive.ubuntu.com/|archivio]] di Ubuntu. * '''Ubuntu 14.10''': [[http://packages.ubuntu.com/utopic-backports/]] * '''Ubuntu 14.04''': [[http://packages.ubuntu.com/trusty-backports/]] * '''Ubuntu 12.04''': [[http://packages.ubuntu.com/precise-backports/]] ## * '''Ubuntu 13.10''': [[http://packages.ubuntu.com/saucy-backports/]] ## * '''Ubuntu 12.10''': [[http://packages.ubuntu.com/quantal-backports/]] ## * '''Ubuntu 13.04''': [[http://packages.ubuntu.com/raring-backports/]] ## * '''Ubuntu 11.10''': [[http://packages.ubuntu.com/oneiric-backports/]] ## * '''Ubuntu 10.04''': [[http://packages.ubuntu.com/lucid-backports/]] ## * '''Ubuntu 11.04''': [[http://packages.ubuntu.com/natty-backports/]] ## * '''Ubuntu 10.10''': [[http://packages.ubuntu.com/maverick-backports/]] ## * '''Ubuntu 9.10''': [[http://packages.ubuntu.com/karmic-backports/]]|| ## * '''Ubuntu 8.04''': [[http://packages.ubuntu.com/hardy-backports/]] I pacchetti possono essere scaricati usando il proprio browser (avendo cura di scegliere il link corretto in relazione al proprio sistema, nella colonna "Architecture"). Facendo clic con il tasto destro sul pacchetto scaricato, sarà possibile scegliere l'opzione per installarlo. I pacchetti possono anche essere installati con il tradizionale comando '''dpkg -i''' da terminale:{{{ sudo dpkg -i ~/Desktop/<filename>.deb }}} Al termine dell'installazione del pacchetto è consigliabile eseguire il seguente comando:{{{ sudo apt-get -f update }}} per risolvere eventuali problemi legati alle dipendenze. == Abilitare il repository == === Da terminale === Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione `/etc/apt/sources.list`: * '''Ubuntu 14.10''': {{{ deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu utopic-backports main universe multiverse restricted }}} * '''Ubuntu 14.04''': {{{ deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu trusty-backports main universe multiverse restricted }}} * '''Ubuntu 12.04''': {{{ deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu precise-backports main universe multiverse restricted }}} ## * '''Ubuntu 13.10''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu saucy-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 12.10''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu quantal-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 13.04''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu raring-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 11.10''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu oneiric-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 11.04''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu natty-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 10.10''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu maverick-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 10.04''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu lucid-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 9.10''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu karmic-backports main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 8.04''': {{{ ##deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu hardy-backports main universe multiverse restricted ##}}} Aggiornare l'indice dei pacchetti digitando il seguente comando in una finestra di terminale: |
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/dev/sda1 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata da Windows) /dev/sda2 Linux swap / Solaris (n.d.r. utilizzata dalla swap) /dev/sda3 Linux (n.d.r. utilizzata da Ubuntu) }}} Come si vede dalla /dev/sda1 alla /dev/sda3 vengono utilizzate tutte partizioni primarie.<<BR>> Oppure una disposizione alternativa potrebbero essere di questo tipo: {{{ /dev/sda1 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata da Windows) /dev/sda2 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata come partizione dati) /dev/sda3 Linux swap / Solaris (n.d.r. utilizzata dalla swap) /dev/sda4 Esteso (partizione estesa) /dev/sda5 Linux (n.d.r. utilizzata dalla /home di Ubuntu) /dev/sda6 Linux (n.d.r. utilizzata per / di Ubuntu) }}} Essendo le prime tre partizioni primarie già utilizzate rispettivamente da Windows, partizione dati e area di swap, la /dev/sda4 è stata creata come partizione estesa nella quale sono state create due partizioni logiche: /dev/sda5 per la `/home` di Ubuntu e /dev/sda6 per il filesystem "/". == Sistemi con GPT == === UEFI === Se si dispone di computer con UEFI e quindi con il sistema di partizionamento '''GPT''', le partizioni saranno tutte viste come primarie. Se si creano partizioni su di un disco vuoto, occorre avere l'accortezza di collocare la partizione '''EFI''' nella prima posizione all'inizio del disco o al massimo in seconda posizione qualora fosse presente la partizione nascosta di ''recovery'' di Windows. Vengono qui riportati un paio di esempi di output (non completo) del comando '''`sudo parted -l`''': {{{ Numero Dimensione File system Nome Flag 1 419MB ntfs Basic data partition nascosta, diag 2 315MB fat32 EFI system partition avvio 3 134MB Microsoft reserved partition msftres 4 241GB ntfs Basic data partition 6 61,0GB ext4 7 8000MB linux-swap(v1) 8 172GB ext4 5 16,9GB ntfs Basic data partition nascosta, diag }}} I numeri laterali si riferiscono alle partizioni: 1 → /dev/sda1, 2 → /dev/sda2, e così via.<<BR>>In questo caso si può notare la presenza in posizione 1 della partizione nascosta di ripristino di Windows e quindi a seguire la partizione EFI. {{{ Numero Dimensione File system Nome Flag 1 262MB fat32 avvio 2 4295MB linux-swap(v1) 3 21,5GB ext4 4 21,5GB ext4 5 21,5GB ext4 6 431GB ext4 }}} In questo caso, un disco predisposto per contenere partizioni per sistemi Linux, si nota in posizione 1 l'area in formato fat32 per ospitare la partizione EFI. === BIOS === Se si dispone di computer con BIOS e sistema di partizionamento GPT, le partizioni saranno tutte viste come primarie. Per il corretto funzionamento/avvio del sistema operativo sarà necessaria l'apposita partizione con flag '''bios_grub'''. La si può vedere nell'esempio di output del comando '''`sudo parted -l`''' nella prima partizione:{{{ Numero Inizio Fine Dimensione File system Nome Flag 1 1049kB 2097kB 1049kB bios_grub 2 2098kB 495,8GB 495,8GB ext4 3 495,8,0GB 32,2GB 4211MB linux-swap(v1) }}} |
sudo apt-get update }}} === Per via grafica === Seguire le indicazioni per [[Repository/Ubuntu|Ubuntu]] o [[Repository/Kubuntu|Kubuntu]] e aggiungere i seguenti parametri: * '''Ubuntu 14.10''': {{{ url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: utopic-backports sezioni: main universe multiverse restricted }}} * '''Ubuntu 14.04''': {{{ url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: trusty-backports sezioni: main universe multiverse restricted }}} * '''Ubuntu 12.04''': {{{ url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: precise-backports sezioni: main universe multiverse restricted }}} ## * '''Ubuntu 13.10''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: saucy-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 12.10''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: quantal-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 13.04''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: raring-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 11.10''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: oneiric-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 11.04''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: natty-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 10.10''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: maverick-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 10.04''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: lucid-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 9.10''': {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: karmic-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} ## * '''Ubuntu 8.04''' «'''Hardy Heron'''»: {{{ ##url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu ##distribuzione: hardy-backports ##sezioni: main universe multiverse restricted ##}}} <<Anchor(richieste)>> = Richiedere nuovi pacchetti = È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili sulla propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug presso la pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema. * '''Ubuntu 14.10''': [[https://launchpad.net/products/utopic-backports/+filebug]] * '''Ubuntu 14.04''': [[https://launchpad.net/products/trusty-backports/+filebug]] * '''Ubuntu 12.04''': [[https://launchpad.net/products/precise-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 13.10''': [[https://launchpad.net/products/saucy-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 12.10''': [[https://launchpad.net/products/quantal-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 13.04''': [[https://launchpad.net/products/raring-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 11.10''': [[https://launchpad.net/products/oneirc-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 10.04''': [[https://launchpad.net/products/lucid-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 11.04''': [[https://launchpad.net/products/natty-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 10.10''': [[https://launchpad.net/products/maverick-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 9.10''': [[https://launchpad.net/products/karmic-backports/+filebug]] ## * '''Ubuntu 8.04''': [[https://launchpad.net/products/hardy-backports/+filebug]] Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1. Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il ''backport'' di un pacchetto: 0. È possibile proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu. 0. Il ''backporting'' di applicazioni importanti e dipendenti tra è altamente sconsigliato. 0. Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie. 0. Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli ''exploit''. 0. Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile. 0. Per essere inseriti nel repository, i programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici. |
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* [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|Guide al montaggio delle partizioni]] * [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|Guida al partizionamento manuale]] |
* [[https://help.ubuntu.com/community/UbuntuBackports|Documento originale]] * [[https://wiki.ubuntu.com/BackportRequestProcess|Norme per la richiesta di backporting]] * [[http://ubuntuforums.org/forumdisplay.php?f=47|Board sul forum internazionale]] * [[http://lists.ubuntu.com/mailman/listinfo/ubuntu-backports|Backports Mailing List]] * [[http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=153402|Discussione sul forum internazionale sulle richieste di nuovi inserimenti nel repository]] |
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CategoryHardware | CategoryAmministrazione |
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Introduzione
Ubuntu rilascia una nuova versione del sistema ogni 6 mesi (periodo conosciuto come ciclo di sviluppo). Dopo ciascun rilascio, la versione di tutti i pacchetti rimane invariata fino alla versione successiva, genericamente denominata Ubuntu+1 fino a prima del rilascio. Ad esempio: un software con numero di versione pari a 1.0.1 (programma 1.0.1 nel seguito) facente parte di una generica versione Ubuntu X.YY, vedrà aumentato il suo numero di versione soltanto con il rilascio in versione stabile di Ubuntu+1, ciò accade anche se nel frattempo viene rilasciata una versione superiore del software. Il team di Ubuntu è in grado di applicare delle patch di sicurezza a programma 1.0.1, ma non saranno rese disponibili nuove caratteristiche del programma o altre risoluzioni di bug, diverse da quelle di sicurezza.
Qui è dove entrano in gioco i Backports. Il gruppo che li gestisce ritiene che la miglior politica di aggiornamento sia quella costituita da un giusto compromesso tra la tradizionale politica di Ubuntu sugli aggiornamenti di sicurezza e l'esigenza di utilizzare le versioni più recenti dei singoli software. Tra questi, tipici candidati per l'aggiornamento di versione sono le applicazioni desktop come i browser web, gli elaboratori di testo, i client IRC, i programmi di messaggistica istantanea e così via. Questi, infatti, possono essere tranquillamente aggiornati senza dover apportare modifiche sostanziali a parti vitali del sistema operativo, correndo il rischio di comprometterne la stabilità e/o sicurezza.
Nei Backports è anche compreso un repository di software extra comprendente alcuni pacchetti non disponibili nei repository predefiniti in Ubuntu. Tra questi vi sono alcuni pacchetti con licenze restrittive: diversi formati per il multimedia o alcuni programmi commerciali freeware come Acrobat Reader di Adobe o il Java Runtime Environment/Development Kit di Sun presentano EULA vincolanti non compatibili con il software libre normalmente incluso nei componenti main e restricted.
A partire dal giugno 2005, Ubuntu Backports è un progetto ufficialmente supportato da Ubuntu e riconosciuto dai suoi sviluppatori.
Stabilità
I pacchetti software candidati per l'inserimento in Backports sono verificati da diversi sviluppatori del progetto prima di essere inseriti nel repository. Sono quindi sicuri da usare quanto quelli già presenti in un'installazione tipica di Ubuntu. Tali pacchetti devono possedere un livello minimo di usabilità che possa essere garantito dalle verifiche da un qualunque sviluppatore del progetto. Poiché si introducono in una versione stabile del sistema dei pacchetti aggiornati che provengono da una distribuzione in sviluppo, possono sorgere problemi inaspettati: ad esempio bug non rilevati durante la fase di test oppure un nuovo formato per i file di configurazione o incompatibilità di altro genere. In caso di problemi rilevati in pacchetti inclusi nel repository Backports, è possibile segnalarli utilizzando il bugtracker dei backports (non quello principale di Ubuntu).
Utilizzo
Verificare di aver abilitato i repository Updates e Security (alcuni pacchetti nei Backports dipendono infatti da questi). Inoltre, verificare che ciascuno di questi abbia abilitate le componenti main, restricted, universe e multiverse. I backport sono inseriti in una componente separata in modo tale da non essere inclusi in altri repository ufficiali.
Installare pacchetti
Un elenco dei pacchetti disponibili in Backports è reperibile su Ubuntu Packages il sito su cui sono elencati tutti i pacchetti disponibili nell'archivio di Ubuntu.
Ubuntu 14.10: http://packages.ubuntu.com/utopic-backports/
Ubuntu 14.04: http://packages.ubuntu.com/trusty-backports/
Ubuntu 12.04: http://packages.ubuntu.com/precise-backports/
I pacchetti possono essere scaricati usando il proprio browser (avendo cura di scegliere il link corretto in relazione al proprio sistema, nella colonna "Architecture").
Facendo clic con il tasto destro sul pacchetto scaricato, sarà possibile scegliere l'opzione per installarlo. I pacchetti possono anche essere installati con il tradizionale comando dpkg -i da terminale:
sudo dpkg -i ~/Desktop/<filename>.deb
Al termine dell'installazione del pacchetto è consigliabile eseguire il seguente comando:
sudo apt-get -f update
per risolvere eventuali problemi legati alle dipendenze.
Abilitare il repository
Da terminale
Aggiungere le righe relative alla propria versione al file di configurazione /etc/apt/sources.list:
Ubuntu 14.10:
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu utopic-backports main universe multiverse restricted
Ubuntu 14.04:
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu trusty-backports main universe multiverse restricted
Ubuntu 12.04:
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu precise-backports main universe multiverse restricted
Aggiornare l'indice dei pacchetti digitando il seguente comando in una finestra di terminale:
sudo apt-get update
Per via grafica
Seguire le indicazioni per Ubuntu o Kubuntu e aggiungere i seguenti parametri:
Ubuntu 14.10:
url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: utopic-backports sezioni: main universe multiverse restricted
Ubuntu 14.04:
url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: trusty-backports sezioni: main universe multiverse restricted
Ubuntu 12.04:
url: http://archive.ubuntu.com/ubuntu distribuzione: precise-backports sezioni: main universe multiverse restricted
Richiedere nuovi pacchetti
È possibile richiedere l'inserimento di pacchetti non ancora disponibili sulla propria versione del sistema come se si stesse segnalando un bug; per fare questo aprire una nuova segnalazione di bug presso la pagina su Launchpad corrispondente alla propria versione del sistema.
Ubuntu 14.10: https://launchpad.net/products/utopic-backports/+filebug
Ubuntu 14.04: https://launchpad.net/products/trusty-backports/+filebug
Ubuntu 12.04: https://launchpad.net/products/precise-backports/+filebug
Completare la segnalazione aggiungendo una breve nota per indicare ciò di cui si necessita (ad esempio: "Please backport Bittornado"). Indicare la versione del pacchetto presente nella versione stabile insieme a quella che si sta richiedendo. Se si è effettuato un controllo, per facilitare il compito agli sviluppatori, indicare se la versione che si sta richiedendo è già disponibile in Ubuntu+1.
Quelle che seguono sono le regole cui attenersi quando viene effettuato il backport di un pacchetto:
- È possibile proporre soltanto i pacchetti appartenenti al ramo di sviluppo di Ubuntu.
Il backporting di applicazioni importanti e dipendenti tra è altamente sconsigliato.
- Nuove versioni dei programmi possono essere inserite tra i backports se compatibili con il sistema e le relative librerie.
Non verranno considerate per l'inserimento librerie che possano condurre ad una rottura delle dipendenze (o rendere anche solo parzialmente inusabile il sistema) oppure vadano ad interferire con il funzionamento di altri programmi (ad esempio, libvorbis, libz, ecc.) a meno che non si tratti di aggiornamenti che risolvano degli exploit.
- Non sono ammesse variazioni agli interpreti dei linguaggi di programmazione (Python, Mono, ecc.). Queste variazioni potrebbero infatti avere ripercussioni sui pacchetti esistenti, in maniera non prevedibile.
- Per essere inseriti nel repository, i programmi devono presentare significative nuove caratteristiche oppure correzioni di bug critici.